London: istruzione per l’uso!
un tour in tre giorni nella fantastica Londra!!!
Ascolta i podcast
Visitare Londra in 3 giorni Avete solo 3 giorni a disposizione, ovvero un week end “allungato”? No problem, se non temete la stanchezza e siete pronti ad affrontare un vero tour de force, allora questa guida fa per voi! 1° giorno: venerdì 25 giugno 2010: io e i miei genitori (che sono completamente digiuni di inglese) ci svegliamo all’alba, o meglio per essere più precisi, un’ora prima dell’alba (circa le 4 del mattino): il nostro volo Alitalia parte alle 7.35 da Milano Linate diretto a London Heathrow. Abbiamo prenotato un mese e mezzo prima rispetto la data prefissata della partenza, trovando la conveniente tariffa di 96€. Ritengo sia un ottimo prezzo, considerando che il volo parte dall’aeroporto più vicino a Milano e arriva all’aeroporto principale di Londra, il biglietto comprende il bagaglio da stiva oltre che il bagaglio a mano e lo snack a bordo! Come d’uso per i voli internazionali, arriviamo a Linate con le due ore canoniche d’anticipo, per poter accedere al check-in e sbrigare le solite formalità. Lasciamo la nostra automobile nel parcheggio 1 di Linate (quello proprio accanto al terminal, coperto), avendo controllato sul sito internet che avremmo pagato circa 84€. Il check-in è nel complesso veloce: erano vari i voli Alitalia in partenza quasi in contemporanea al nostro, e in 20 minuti circa consegniamo al nastro trasportatore le nostre valigie fiduciosi di ritrovarle poi in terra inglese! Ci dirigiamo assonati verso il gate, senza mancare una sosta nel bar e in edicola dopo esser stati sottoposti ai controlli con il metal detector. Con puntualità ci fanno imbarcare; non lo nascondo: io ho il terrore degli aerei! Per cui ringrazio le goccine di passiflora per avermi donato quel briciolo di tranquillità, che altrimenti non avrei avuto! L’ aereo su cui abbiamo viaggiato era un airbus 320, nuovissimo, pulito e comodo; ogni sedile era fornito di un display posto sulla cappelliera del sedile di fronte, peccato però che non fossero funzionanti: mi sarebbe piaciuto poter fare il “tracking” del volo proprio mentre ero in viaggio! Il volo parte in orario da Milano, che intanto aveva iniziato ad accendersi di rosa e giallino, merito dell’alba! Il decollo è perfetto e dopo pochi minuti le hostess ci servono una bibita e uno snack, dolce o salato; come annunciato dal comandante, il volo dura circa un’ora e trentacinque minuti. Iniziamo l’atterraggio ma siamo “costretti” a vagare qualche minuto per i cieli londinesi in quanto non disponibile al momento una pista di atterraggio. L’atterraggio è stato completamente indolore: nessun vuoto d’aria, nessun rumore molesto e nessun applauso finale tipicamente italiano! (Lo confesso…mi piace applaudire all’atterraggio! Trovo sia quasi folkloristico!). Una volta sbarcati, camminiamo a lungo nell’aeroporto e siamo sottoposti ad un severo controllo dei documenti: mi raccomando, se avete solo carta di identità e non il passaporto elettronico, aspettatevi di vedere sbuffare l’omino della polizia, poiché dovrà digitare con la tastiera i vostri dati! Superata questa ennesima formalità, ci rechiamo al nastro trasportatore e troviamo già le valigie proveniente dal nostro volo che continuano a girare in attesa di essere prese dai legittimi proprietari: tutte e 3 le valigie imbarcate sono giunte con noi a destinazione! Usciamo all’esterno dell’aeroporto e cerchiamo i taxi: con un perfetto sistema, un omino addetto allo smistamento dei passeggeri che necessitano di un trasporto, legge l’indirizzo del nostro hotel e ci fa accomodare sul primo taxi disponibile. Con nostra grande sorpresa, le valigie vengono caricate al lato dell’autista; saliamo sul tipico taxi londinese, nero, perfettamente pulito e profumato, addirittura abilitato al pagamento con la carta di credito! Il viaggio da Heathrow al nostro hotel dura circa un’ora e dieci, causa traffico! Il nostro autista nel tratto finale, passa per Hyde Park: che sorpresa scoprire la bellezza di questo parco attraversandolo comodamente seduti nel tipico taxi nero inglese! Spendiamo 60£ esatte: suppongo sia una tariffa fissa, poiché il tassametro indicava 65£! L’hotel in cui abbiamo soggiornato è situato vicino alle fermate della metro Great Portland e Regent Park, ovvero servito da ben 4 linee della tube. L’hotel è il Grange Lagham Fitzrovia, un hotel 4 stelle, che posso consigliare senza ombra di dubbio! Si, non è economico, per due pernottamenti con colazione inclusa, per 3 persone, abbiamo sborsato ben 415£, ma ha molte note positive: la stanza con il bagno privato (ahimè senza bidet), la colazione inclusa (ottima, sul serio! Colazione continentale, per cui sia dolce che salata), il ferro e asse da stiro nell’armadio, stereo e tv digitale. Dietro il pagamento di 35£ effettuiamo il check-in anticipato, così possiamo depositare i nostri bagagli e cominciare la nostra avventura londinese! Ci dirigiamo alla vicina stazione della metro Great Portland: qui compriamo un abbonamento giornaliero, che costa 5.60£ a testa; grazie alle mappe della metro che si trovano in ogni stazione sia da consultare in loco sia da portare con sé, arriviamo alla fermata di Green Park, sulla Jubilee, Piccadilly e Victoria line. Per raggiungere Green Park, prendiamo in primis la linea gialla chiamata Circle in direzione Hammersmisth; scendiamo a Baker Strett ovvero una fermata dopo e qui un collegamento pedonale ci porta a prendere la linea grigia, la Jubilee; alla seconda fermata, cioè Green Park, usciamo dai meandri della tube. Attraversiamo il parco, il St. James’s Park e, affamati poiché ormai si era fatta ora di pranzo, compriamo ad un chioschetto un panino (in tutti i parchi londinesi troverete gli stessi chioschi di legno che vendono gli stessi panini, un po’ troppo pasticciati per i nostri gusti, ma per una volta possono andare!). Rimaniamo estasiati dal fatto che nel parco (non solo in questo, ma anche in Hyde Park) sono a disposizione dei cittadini numerosi sedie a sdraio poste nell’erba! Arriviamo davanti a Buckingham Palace: riusciamo a vedere giusto la parte finale del cambio della guardia! Facciamo le foto di rito e poi cerchiamo l’ingresso per visitare i saloni della regina. Sfortunatamente sono chiusi fino a luglio ed è possibile visitare solo il museo contenente statue e gioielli. Senza troppi tentennamenti, decidiamo di proseguire il nostro tour londinese privandoci della vista dei preziosi reali! Ci incamminiamo a piedi verso la nota Trafalgar Square: percorriamo the Mall, il vialone che parte da Buckingham Palace e porta proprio nelle famosa piazza; costeggia il grazioso parchetto con tanto di stagnetto e pennuti svolazzanti. Da qui, sempre camminando per poter ammirare meglio la città, arriviamo fino ad Embankment e qui camminiamo lungo il Tamigi, giungendo fino al famoso Big Ben e al Parlamento: purtroppo non è visitabile al suo interno per cui senza perderci d’animo, entriamo dentro l’abbazia di Westminster: 15£ per gli adulti e 12.50£ per me, poiché sono studente universitaria. Il prezzo del biglietto comprende l’audioguida: bella invenzione, per carità, ma dopo aver ascoltato attentamente i primi 5 numeri di spiegazione, decidiamo che è più comodo e veloce fare i turisti fai da te, grazie alla guida Lonely Planet! L’abbazia merita la visita, per cui vi assicuro che sono sterline spese bene! Usciti da qui, ritorniamo verso il Tamigi e andiamo dall’altra sponda del fiume: la meta è il London Eye! Qui devo ammettere che il prezzo di ingresso, ben 18£, è esagerato: saliamo in una delle capsule, dopo attenti controlli con il metal detector sia alle singole persone sia alle singole capsule, e iniziamo il nostro tour panoramico. I vetri erano sporchi, per cui le foto vengono pessime, e l’aria condizionata non andava: insomma una mezzora in apnea! Ecco, è carina l’idea di vedere Londra da un’altra prospettiva ma io aspetterei di salire sulla cupola di St. Paul! Senza perdere tempo, ci incamminiamo nuovamente e raggiungiamo la fermata della metro Embankment, riattraversando il fiume: qui prendiamo la Piccadilly Line e scendiamo a Piccadilly Circus: quanta gente, che vita! Passeggiamo per l’affollata via Piccadilly e facciamo un po’ di window shopping! Entriamo in una pasticceria, Patisserie Valeria, in cui compriamo un favoloso muffin al cioccolato! Stanchissimi, compriamo dei panini da Sturbucks e torniamo in hotel: crolliamo dal sonno non appena tocchiamo il letto! 2° giorno: 26 giugno 2010: Dopo una rifocillante colazione in hotel, torniamo alla stazione Great Portland e compriamo altre 2 travel card da 5.60£ e una travelcard settimanale da 25.80£ per me, poiché mi trattengo per un corso di lingua. Effettuando sempre i cambi tra le linee della metro, prendiamo la Central Line e scendiamo a St. Paul: non appena usciamo dalla stazione, ci dirigiamo in uno dei tanti Caffè Nero disseminati per la città: l’espresso è buono! Fatichiamo come matti per trovare un cestino nella zona (è assurdo: non esistono cestini!) e poi entriamo nella cattedrale. Paghiamo 12.50£ a testa, io 9£, e iniziamo la nostra visita: l’audioguida qui non è inclusa, ma per averla bisogna pagare altre 4£. Una raccomandazione: NON fate foto! C’è un addetto che ha cacciato via due ragazzi italiani poiché avevano fatto una foto, impedendogli di visitare la chiesa. Giriamo la chiesa, e iniziamo la salita al primo anello del cupolone: vi avverto, i gradini in totale sono circa 500! Il primo anello si affaccia all’interno della chiesa e pare che sussurrando, potrete essere sentiti a 32 metri: a noi l’esperimento non è riuscito! Saliamo al secondo anello, esterno e poi al terzo, sempre esterno: vista spettacolare! Il vento era forte ma potrete vedere Londra dall’alto e senza vetri sporchi! Dovete assolutamente andarci: le sterline spese valgono tutte! Usciti dalla chiesa ci fiondiamo nel supermercato di fronte per compare acqua e frutta fresca: qui a Londra troverete in ogni strada almeno uno di questi supermercati sempre aperti! Trovo siano geniali: a qualunque ora del giorno e della notte non si rischia di rimanere mai a secco! Proprio di fronte la chiesa c’è un piccolo giardinetto, curato ovviamente, con un punto di informazione turistica: entrando, vi danno gratuitamente una cartina di Londra, utile anche se non è particolarmente dettagliata. Affacciandosi dal parco si può vedere il Millennium Bridge, il famoso ponte in stile modernissimo che conduce al museo di arte moderna, il Tate. Noi non siamo andati a visitare il museo, prediligendo di visitare la città dal vivo ma io sono tornata qualche giorno successivo: l’entrata è gratuita e sono raccolte opere contemporanee. Personalmente l’ho apprezzato molto! Persino i bagni sono “artistici”! Per tornare verso il centro, prendiamo un bus a due piani e torniamo verso Piccadilly Circus dove scendiamo in metro e ci dirigiamo verso Hyde Park. All’ingresso compriamo i soliti panini che mangiamo seduti nell’erba! Attraversiamo questo magnifico parco, curato e pulitissimo e costeggiamo la trafficata via Knightsbridge. Poi usciamo dal parco ed entriamo in Brompton Road, destinazione Harrods. Resistiamo pochissimo lì dentro, giusto il tempo per comprare qualche regalino da portare a casa e usciamo dal retro e scopriamo l’eleganza delle vie circostanti! Anche da Harrods sono tornata nei giorni successivi: beh, sicuramente merita una visita senza però soffermarsi più di tanto nelle sale al pian terreno, ma recandosi negli altri piani. Rimarrete affascinati dalla quantità e dalla sontuosità delle cose in vendita, in particolare dal reparto giochi per bambini e dal reparto cibo: spettacolari! Torniamo su Brompton Road fino ad Hyde Park e qui prendiamo un autobus che ci porta Notthing Hill Gate. A Notthing Hill è d’obbligo un’altra sosta da Starbucks per ricaricarci e poi, con il nostro frappuccino in mano, andiamo a Portobello Road. E’ pomeriggio ma c’è ancora il famoso mercatino: è simpatico osservare la varietà degli oggetti in vendita, e anche la varietà degli acquirenti! Decidiamo di tornare verso l’hotel: riprendiamo un autobus che attraversa il quartiere arabo e scendiamo alla fermata della metro di Piccadilly Circus. Qui prendiamo la linea Bakerloo e decidiamo di uscire a Regent Park: con 2 minuti a piedi raggiungiamo Great Portland, risparmiandoci il cambio della metro! In hotel ci rinfreschiamo e poi usciamo nuovamente, impavidi della stanchezza! Andiamo a Covent Garden e troviamo un ristorante-pub in cui cenare: non siamo abituati alla cucina così condita e “pesante” ma per una sera… Passeggiamo per le vie verso Trafalgar Square, traboccanti di ragazzi e non, un po’ infreddoliti dal venticello. Verso le 11 torniamo in hotel, in una metro pienissima, come se fosse l’ora di punta! 3° giorno 27 giugno 2010: Dopo esserci riposati e ristorati, lasciamo l’hotel e in taxi raggiungiamo la mia residenza, in King’s Road. Depositiamo le valigie e percorriamo a piedi la via: rimaniamo piacevolmente sorpresi dalla bellezza della zona! Avete presente le tipiche case inglesi e due piani, bianche, con il cancelletto e il portono colorato? Ecco, in questa zona ogni via era abitata da queste casette! Sempre camminando, anzi molto camminando, raggiungiamo Buckingham Palace e assistiamo al cambio della guardia! Poi proseguiamo fino a Covent Garden dove mangiamo in un localino all’aperto i tipici Pasty della Cornovaglia, una sorta di panzerotti (il locale si chiama West Cornwall pasty). Torniamo poi nella mia residenza con la metro, per poter fare la spesa necessaria per la mia permanenza (inutile a dirsi che anche il supermercato si rivela fonte di stupore) e poi i miei genitori si recano in aeroporto per tornare a Milano! Ho volutamente escluso dal tour di 3 giorni i musei: io, avendo poi giorni a disposizione, sono andata a visitare il British Museum (gratuito), il museo delle cere di Madame Taussauds (pagato 17£ tramite la scuola, ma dovrebbe costare sulle 28£), la National Gallery (gratuito), il Museo della Scienza (gratuito). Ho escluso anche la visita a Greenwich: dovreste infatti dedicargli una giornata intera; per raggiungerlo io ho preso un battello ad Embankment fino a Greenwich, dal costo di 7£andata e ritorno. Qui potete visitare 3 musei (ritratti e navale) e poi il famoso meridiano! Vi avverto, c’è la coda per poter scattare la foto nel punto esatto di passaggio, ma una volta arrivati, ne vale la pena!! Consiglio anche il giro nel parco: se siete fortunati e con molta pazienza, potrete incontrare gli scoiattoli!