london is great !!
Non avendola mai vista non sapevo cosa mi aspettava e quindi mi ero caricata positivamente con una lista di cose da fare ed anche quelle piu’ superflue. In realta’ non abbiamo finito nemmeno quelle piu’ importanti.
Dovro’ ritornarci assolutamente, magari in una stagione piu’ calda.
Siamo io e mia figlia Jasmine di 13 anni ed il nostro eterno compagno di viaggi Alberto alla scoperta della famosa e trendy Londra.
Albi c’era già stato ma in epoca giovanile, quindi ha visto solo i pub ed i locali notturni… adesso vuole viverla culturalmente da sobrio! Jasmine, dopo averle detto che avevo prenotato, mi ha raccontato che tutti a scuola dicono che sia “in” andare a Londra, piu’ di ogni capitale europea, e Jesy è curiosa di capire il perche’.
25 novembre 2009 – mercoledì Partiamo da Orio al Serio con offertissima Ryanair direzione aeroporto di Stanstead. Subito dentro l’aeroporto appena fuori dalle Customs c’è lo sportello della National Express che serve sia biglietti del treno che del bus. Noi con 17£ A/R abbiamo preso il bus perché dovevamo fermarci a Golders Green. Ci sono diverse compagnie che ti portano dall’aeroporto al centro di Londra. C’è perfino uno sportello all’aeroporto di Orio.
Ho prenotato l’albergo ad un prezzo da non credere e Jasmine gratuita… 334 € tutti e 3 per 6 notti con colazione !!! (gli amici ridacchiavano dicendo che per un prezzo così trovavamo forse i sacchi a pelo in terra…).
Beh.. L’albergo King Solomon non è proprio malissimo ma non ci andrei una seconda volta. (comunque il peggiore di tutta la mia carriera) Inoltre era veramente fuori Londra: un’ora di bus o mezz’ora di tube (northern line) per arrivare nel centro della città. L’aveva detto Albi che eravamo in culo al mondo , ma non pensavo così tanto! Pero’ debbo dire che essendo un quartiere ebreo mi è piaciuto, forse perché traspirava sicurezza e tranquillità. A favore del posto devo dire che è fornito di tutti i servizi, ristorantini ebrei e non, fast food, stazione bus e tube, supermercati aperti fino alle 11.30 di sera.
Per arrivare a Londra è comodissima la Oyster card che con 33 £ di cui 3£ di cauzione (Jasmine paghera’ sempre la metà da qualsiasi parte) potevamo girare su qualsiasi mezzo (bus o metro) per 6 giorni e sconto sulla crociera e probabilmente molti altri sconti. Sul TUBE (metropolitana) è necessario appoggiare la card magnetica per passare i tornelli e così pure all’uscita, quindi bisogna tenerla a portata di mano sempre.
Prima ci rifocilliamo dal viaggio in un KFC dove pero’ il pollo ed i condimenti sono veramente piccanti… hot! ( a Londra il cibo è reperibile ovunque, per tutti i gusti e con prezzi decenti nei pubs e economici nei fast food – non c’è solo Mc Donalds!!) Golders Green è una stazione anche di bus dove il 13 ci porta direttamente a Trafalgar Square. Bella la pole position di sopra con grande finestrona a mo’ di plancia spaziale! Londra è strapiena dei famosi bus rossi a due piani. La città ha pressoché una copertura totale ed ogni 100 metri c’è una fermata di autobus. Attenzione le fermate sono dalla parte inversa della strada. Non ci faro’ mai l’abitudine! Idem quando attraversi la strada le macchine ti sbucano da destra!!! Insomma ogni 100 metri sto’ pullman si ferma e ci sembra di non arrivare piu’, ma la vista del nuovo panorama mantiene viva la nostra attenzione. Sono circa le 4 pm ed il cielo benché limpido sta già per imbrunire… c’è un’aria fredda e frizzante.
La nostra meta è il LONDON EYE, la famosa ruota panoramica. Scendiamo a TRAFALGAR SQUARE dove rimango ben suggestionata dalle fontane, dal movimento di persone e dalla luce particolarmente scintillante dei taxi, dei negozi delle luci degli edifici ed il cielo che cambia colore… mi son detta WOW finalmente la vita che scorre! Scendiamo la Northumberland ave. verso il Tamigi… rimango indietro perché continuo a girarmi e scattare foto e a godermi questo attimo particolare della sera. Foto d’obbligo nelle simboliche cabine del telefono.
Attraversiamo a piedi il doppio ponte Golden Jubilee Bridges per arrivare sull’altra sponda. Qui lo spettacolo del Parlamento e del Big Ben è mozzafiato… Le luci sembrano dare un effetto dorato. La London Eye è illuminata ed il movimento rotatorio è impercettibile.
Di la’ del ponte c’è il mercatino di Natale…Non ero preparata psicologicamente e rimango di stucco… passiamo avanti senza fermarci ma con la coda dell’occhio vedo dei bellissimi cappellini di lana con coda lunghissima…Fa freddo e non ho pensato di portarmi un cappellino di lana. (la scusa ufficiale).
Prendiamo il biglietto nel palazzo di fronte (17.50£ cad) dove ci mandano in una stanza 3D per vedere un filmato molto suggestivo sulla sua costruzione. Purtroppo perdiamo del tempo prezioso ed il cielo è ormai già blu. Gli “ovetti-cabine” della ruota sono enormi. Noi siamo almeno in una dozzina. Dura circa mezz’ora ma ne vale la pena. Vista sul Tamigi, Parlamento, Big Ben, ed altri palazzi … In lontananza si vedono altre ruote panoramiche illuminate di altri mercatini di Natale. (che non riusciremo a vedere purtroppo) Scendiamo e ci fermiamo nel negozio souvenir (ce ne sono dappertutto) per qualche cartolina e gadjet, poi mi fermo per prendere il cappellino da elfo . 9£ Torniamo verso il cuore di Londra a Trafalgar Sq. Ci fermiano in un Caffe’ Nero (tipo Starbucks) dove ci rifocilliamo e ci scaldiamo con cioccolata e muffins! Slurp Entra una ragazza in tailleur grigio nero con una scintillante cuffietta argento scintillante. E’ magnetica anche per me ma Albi non riesce a staccarle gli occhi di dosso!! Voglio anche io un cappellino così ipnotico. Beh, forse a me mi ci vuole un sombrero.
Non è tardi e ci facciamo un po’ di strada per Piccadilly Circus. Non so perché ma mi immaginavo qualcosa di gradioso, un punto importante della città, invece è solo un incrocio con due o tre insegne al neon ed una piccola statua di cupido. C’è chi me l’ha paragonata a Times Square… ERETICO! Bellissima e solare invece è Trafalgar Square. Andiamo avanti per Regent Street e mi sento PERSA! Non capisco piu’ dove sono anche perché le cartine che avevamo non erano particolareggiate e non capivo la direzione dove andare. Negozi scintillanti ovunque e non avevo piu’ una stella polare in soccorso.
Qui ho capito che LONDRA E’ GRANDISSIMA e che il centro è ENORME e che il tube o bus è rigorosamente indispensabile.
Torniamo dai nostri Jewish e ci prendiamo uno yogurt nei supermercati fuori dall’hotel. I prodotti hanno tutti le scritte in ebraico! Forte!! E fuori per le strade c’è un viavai di Ebrei con i vestiti tipici, cappello nero, cappotto nero e scarpe nere. Tutte persone tranquille e serene, disponibili e cordiali. La multietnicita’ è proprio una bella cosa finche’ c’è tolleranza e rispetto!
26 novembre 2009 – giovedi’ Oggi la meta è BUCKINGAM PALACE.
Dopo una colazione standard sotto stretta sorveglianza (non puoi mettere l’acqua calda prima del caffe’ solubile e non prima del latte freddo, etc… ma il pane a ciambella è buonissimo) prendiamo il veloce tube per la fermata di Green Park dove attraversiamo il parco omonimo in compagnia di scoiattolini.
Avevo letto su turisti per caso che il cambio della guardia si svolge nei giorni pari.
Invece NO, varia a seconda dei mesi. (in estate la frequenza è giornaliera) “TOMORROW at 11.30 am.” Meglio consultare il web prima di andare. Le guardie non sono in rosso perché in inverno la divisa è grigia.
Il tempo è magnifico, sole brillante e cielo limpidissimo, c’è un po’ di venticello gelido ma da’ tono! Prendiamo uno dei famosi taxi per andare verso il PARLAMENTO. Sono davvero così “aristocratic-english-style”.. Dove ti siedi come nelle limousines. 7£ Il Big Ben segna le 11.10 am e giriamo intorno al Houses of Parliament fino all’entrata super sorvegliata per una visita gratuita.
Check-in con metal detector e foto istantanea da appendere al collo come tesserino. Entriamo in una hall enorme molto medioevale, cupa e vuota con soffitto altissimo di legno. Andiamo avanti e scegliamo la visita di una seduta al House of Commons, dove assistiamo ad un dibattito tranquillo e sereno (con qualche battuta di humor). Qui i politici sono tutte persone compite e si alzano in piedi ogni volta quando interviene un “deputato”. Non di certo il clima “svaccato” che c’è qui in Italia.
Ci sono tre giudici imparruccati e dei vescovi in bianco. I sedili sono in verde e noi rimaniamo nella platea in alto dove puo’ entrare chiunque a patto che stia in silenzio. Ci sono anche delle scolaresche. Veniamo accompagnati da personale vestito con il frac.
Passiamo poi alla House of Lords con i suoi nobili. C’è la “mazza” (tipo scettro) sul tavolo nel centro, ed in fondo tutta la parete è un trono dorato, dove probabilmente interviene la regina. Ha haaa…C’è un “Sir” che dormicchia!! Qui i sedili con cuscinetti e poggiapiedi sono tutti di velluto rosso.
Jesy si stufa presto ed usciamo, non senza una fermata allo shop interno.
Soddisfatti prendiamo il bus per il Hard Rock Cafe’fermata vicino al Wellington Arch.
Fuori c’è un albero di natale e dentro è pieno di bandierine americane per i festeggiamenti del Thanksgiving Day. C’è pure il menu’ particolare a base di tacchino. L’interno nel piano inferiore è proprio bello e anche il cibo è stato ottimo. Insalata gustosa di pollo, NY steak gigante e tacchino con patatine. Tutti piattoni per morti di fame… (54£) Usciamo ma pioviggina… c’è l’arcobaleno!!! Torniamo per dimezzare la giornata al nostro hotel, ma poi capiamo che è troppo fuori mano per il riposino di noi “anta”.
Alla sera torniamo verso Regent e Oxford Street le due strade piu’ belle per fare shopping! Ci sono già le decorazioni natalizie ed i negozi sono fastosi e super addobbati… C’è vari negozi di HMV (musica e dvd), vestiti e accessori, uno piu’ grande e bello dell’altro. Ci sono 5 “negozi” sulla stessa strada di Oxford street sono enormi su piu’ piani. Ci vogliono giorni interi per vederli tutti!! SELFRIDGES, HOUSE OF FRASER, DEBENHAMS, MARKS & SPENCERS, BHS, JOHN LEWIS…
(per fare un paragone ognuno è 4/5 volte la Rinascente di Milano – ci sono sempre le mappe alle entrate e le signorine che ti aiutano a trovare il reparto che vuoi) Roba da girare la testa, eppure la cosa mi elettrizza e mi fa sentire … “a casa”? Selfridges ha vetrine allestite in modo molto sfarzoso quasi come le vetrine di Sacks e sono adornate esternamente con rami verdi illuminate e cariche di palline con la bandiera inglese. Bellissime! Starebbe benissimo sul mio albero di Natale come ricordo di questo viaggio. Difatti è stracarico di ricordini dal mondo non necessariamente natalizi… pappagalli, flauti, mulini a vento, piume, etc… Entriamo nel fiume frenetico umano nel reparto natalizio e troviamo la famosa pallina … ma il prezzo è ingiusto: 9.95£ !?!?! Indignata gli scatto una foto che ritagliero’ ed appiccichero’ sull’albero. Alberto dice che sono una crosta… Ma io faccio spallucce.
Cerco un particolare CD che non trovo in Italia… e chiedendo ad una commessa collegata con tutti i HMV di Londra mi dice che l’ultima copia è nel negozio subito dopo Oxford Circus (il piu’ grande di tutti). Tra l’altro i CD e DVD costano meno che da noi soprattutto quelli in offerta, peccato che i DVD non siano in italiano.
Torniamo nel nostro quartiere a mangiare in un ristorante buffet thai per 8 £ cad. Tutto compreso. Finalmente stanotte si dorme, visto che ci siamo fatti cambiare la stanza N° 50 perché c’era un odore fortissimo di solvente chimico di moquette ed Alberto tremava tanto dal freddo nel letto che dovevamo scaldarlo con il phon sotto le coperte. (forse è per quello che il phon aveva una prolunga così lunga?).
In questa nuova ROOM 75 oltre che piu’ spaziosa c’è il caloriferino portatile bollente. (visto che quelli normali non funzionano) Albi ripeteva sempre in questi momenti difficili di docce tiepidine e spifferi da tunnel del vento: “…167€…Solo 167€…6 notti con colazione…” Nell’altra stanza quando eri in bagno con porta chiusa e aprivi la finestra, tremava tutto e sentivi ululare il vento tra le fessure, iniziava a sbattere tutto come nelle case possedute da Poletrgheist e Jesy sul WC iniziava a urlare dalla paura!! (non sto’ esagerando)
27 novembre 2009 – venerdì Ogni volta che andiamo in stanza ci sono 7 porte da aprire disposte su corridoi a mo’ di labirinto. Cerco di capire mentalmente il tragitto ed il perché di questi tornanti. Impossibile.
Colazione senza tostapane stamane. Forse è qualche giornata ebrea del “non si possono usare gli elettrodomestici”? nemmeno a chiederlo te la scaldano… E comunque mi accontento dei corn flakes.
Noi facciamo sempre un elenco delle cose che ognuno desidera fare e cerchiamo di dare priorita’ ai nostri desideri. Tra i miei c’era Madame Thussaud’s ma visto il costo esorbitante ho deciso di lasciarlo alla fine se avessimo avuto tempo. 25£ cad. Difatti non c’è stato tempo nemmeno per le cose piu’ banali.
Per fortuna tutti i musei sono FREE! Gratis, quindi oggi si va al BRITISH MUSEUM.
WOW che meraviglia! Sono rimasta elettrizzata tutte questi tesori alla portata di tutti… la stele di Rosetta (!), pezzi rubati del Partenone, sculture di Bernini, Canova e Il bacio di Rodin, tantissime mummie e sarcofagi egizi, scritture cuneiformi, altorilievi babilonesi, DOPPIO WOW! (questo sara’ il piu’ bello in assoluto che vedro’ a Londra, anche se devo dire che non li ho visti tutti). Difatti mi compro il libro con i capolavori del museo senza guardare nemmeno al prezzo.
Pranzo in un pub molto carino e caratteristico: fish and chips, hamburger e panino con formaggio e pancetta senza pancetta.
Pensavo alla nostra sfiziosa frittura adriatica invece era mezzo pescone avvolto in pastella fritta croccante con piselli crudi e patatine fritte di tipo belga. Buono il pesce a cui ho tolto la frittura; sbadatamente nella mia avida curiosita’ ho messo la salsa brown sulle patatine… bleuh…Sapore indescrivibile! (25£ in tutto) Scartiamo (nel senso di aprire) 2 desideri di Alberto: CROCIERA SUL TAMIGI e TOWER BRIDGE.
Con il tube arriviamo ad Embankment dove a pochi passi c’è la biglietteria che con 3.55£ cad. (scontato perché avevamo la Oyster Card) ti porta fino a Tower bridge.
L’ultimo battello parte alle 3.30 pm. Volendo si puo’ arrivare con battello fino a Greenwich. (dove c’è il famoso meridiano O) Il cielo è limpido con nuvole colorate ed è perfetto per un giro sul Tamigi. C’è aria fredda ma vale lo spettacolo stare sopra allo scoperto. Arriviamo dopo circa 20 minuti di panorama (St. Paul’s, Tate, Globe, il castello, la Belfast ed infine si passa sotto il Tower Bridge) e debbo dire che il ponte di Londra è veramente bello ed unico nel suo stile. Mentre the Tower of London (il castello) è meno significante visto la ricchezza dei nostri castelli italiani.
Vorrei vedere il tesoro e gli Yeoman (o Beefeater) ma ci dicono che l’ultima visita guidata dei Yeoman è alle 14.30 pero’ si puo’ entrare lo stesso con solo 17.50£. Io non voglio spendere soldi per non avere il pieno servizio e decidiamo di spenderli in souvenir… Ed al mio adorato Starbucks Coffee, dove per le feste di Natale c’è l’Eggnog che Albi definisce una “zuppa inglese liquida” il suo dolce preferito! Jasmine lamenta che a Londra non ci sono le Donuts, e per consolarsi si compra una bellissima tazza natalizia di Starbucks.
Nei negozietti ho trovato qualcosa per il mio albero: un Big Ben dorato e ricamato ed un Guardsman (guardia rosso-nera). Trovo una dettagliata e pratica mappa di Londra con negozi ed attrattive, mercatini e tube-bus-maps a soli 2.20£.
Pensa che il nostro hotel non è nemmeno dentro la cartina…
Siamo vicini (si fa per dire) a St. PAUL’S CATHEDRAL e propongo di andare a vederla. E’ già buio e freddo. Non so ma la zona chiamata the “city” non mi ispira calore o spirito natalizio. Entriamo e sta per iniziare the EVENSONG… una specie di vespri dove cantano e leggono i salmi. Ci dicono che se vogliamo vederlo pero’ dura un’ora.
Eravamo in prima fila. Jasmine mi odiava e voleva andarsene ma io non volevo fare “i soliti italiani”.
Per fortuna in circa 45 minuti ce la siamo cavata.
Scappiamo verso casa. C’è anche un fast food Subway nel “nostro” quartiere per un panino su misura. Yogurt ebreo per eventuale merenda o breakfast.
C’è di bello che qui rimane tutto aperto fino a tardi e c’è un supermarket Tesco che ha veramente prezzi stracciati e prodotti ottimi. Acquisto ben 12 barattoli di Coffee Mate per la nonna a 1.29£. (latte in polvere da 250gr.) che finiscono tutti nella valigia di Albi (sempre semi-vuota).
Pensavamo di dormire? Abbiamo scoperto che la nuova room è in parte al bagno pubblico dove tanti adolescenti “scendono” in città per il weekend.
Uno voleva entrare anche nella nostra stanza alle 2 di notte. Penso che la vista in camicia da notte di una megera con occhi sgranati iniettati di sangue gli sia bastato!
28 novembre 2009 – sabato Stamattina è tornato il tostapane ma non il pane a ciambella. E visto che noi turisti facciamo fatica a tostare il pane te lo tostano già loro. Quindi è freddo.
A volte mi sembra di essere in punizione e per ripicca mi bevo il caffe’ solubile nella scodellona dei corn flackes e con sorrisino vado al mio tavolo. Rubo delle bustine di zucchero perché in stanza stanno per finire, …Ma mi cadono.Ops. (in stanza c’è un bollitore d’acqua con caffe’ istantaneo o tè.) Oggi è sabato il giorno del mercatino di PORTOBELLO ROAD.
Tube verso Notthing Hill ma siamo sempre in ritardo e troviamo già un bordello di gente… carine le prime bancarelle, con quadretti, borsette, bigiotteria, argenti,…Poi frutta e cibo etnico ed infine vestiario kitch da mercatino delle pulci. Pero’ c’erano delle cose interessanti… Il mercatino si snoda tra le case signorili e di color pastello di Notting Hill. Mi delude un po’.
Ma io sono allergica alle persone e gli altri due alle bancarelle, …E quindi scappiamo via anche se avrei voluto stare un po’ di piu’ per vedere i potenziali acquisti londinesi.
Prendiamo il tube a Hammersmith (dove leggero’ successivamente sul giornale che un paio di giorni prima la stazione era stata chiusa per allarme antrace!) direzione COVENT GARDEN. Ma è sabato!! E non si riesce nemmeno a camminare dalla gente che tenta di entrare nel mercatino al coperto. Vediamo solo il capriolo natalizio illuminato all’entrata e scappiamo dalla parte opposta. Pessima idea di sabato nell’ora di pranzo.
Per fortuna troviamo un Mc Donald piccolissimo con pochi tavoli tutti occupati, ma Jasmine scaltra e magrolina vede una coppia che ha finito e li punta come un cane segugio… Trak! Si è seduta praticamente in vetrina perché il posto a sedere è da due persone. Per le feste natalizie ogni punto ristoro crea delle specialità o dei menu’ particolari… ed anche Mc Donalds ha la sua tortina bollente di crema e frutti di bosco! Slurp!! (festivity pie) A piedi giungiamo a Trafalgar Square che è sempre bella da vedere così approfittiamo per vedere la NATIONAL GALLERY.
Molto bella, ha una infinita quantità di dipinti anche se ci solo solo due sale del periodo piu’ recente che io preferisco (dall’impressionismo in poi). Siamo sempre in toccata e fuga, questi musei enormi, curati e ben pensati ti fanno perdere la cognizione del tempo.
HARRODS è uno dei desideri di Jasmine… ed allora via con il tube affollato… Quando arriviamo abbiamo la triste scoperta che è strapieno. Mentre entriamo di forza, con il trascinar della corrente di persone nella Food Hall, mi sembra di essere su una crociera… vedi ma non puoi scendere, vedo scatole di te’ e cioccolata ma non posso leggere le etichette, devo cercare il mio te’ blackcurrent ma non ho il coraggio di sbarcare… ma dove? Mi sono persa…Non ci sono baie per attraccare un solo momento ed urlo al riccioloso Albi che svetta 5 persone piu’ avanti di me: “Usciamo alla prima portaaaaaa!!!!”… mi fa un cenno di OK. Jesy attaccata come ‘na cozza o’ scoglio e con gli occhi terrorizzati non mi perde nemmeno un secondo.
Che idea da invorniti al sabato pomeriggio da Harrods!! Voglio tornare a casa… nel mio quartiere di persone tranquille con negozi scintillanti di candelabri a 7 braccia e i ristorantini kosher con le scritte in ebreo-cuneiforme.
Stasera Pizza-Hut take away dove in stanza ci godiamo l’X factor inglese. (La pizza era proprio scarsa per 5£).
Dalle trasmissioni TV (e non solo) noto una punta di snobbismo verso i “cugini americani” paragonandoli un po’ rozzi, ignoranti e venali. (??) Inizia a diluviare…
Faccio la doccia trovando il metodo per averla calda aprendo il rubinetto del lavabo. Finalmente calda dopo due giorni di acqua freddina. Uuuueeeeeuuuuueueueueueue …
… Suona l’allarme antincendio!! Alberto si sente in colpa solo perché aveva osato pensare di farsi una sigaretta ed ha mollato il pacchetto come se fosse stato preso in fallo!!! Jesy esce in corridoio a vedere cosa succede. Io nella doccia mi tolgo il sapone velocemente per capire cos’è stò casino. Jesy dice che ci sono delle persone in corridoio ma non ha capito cosa dicevano… Ha capito solo che non avevano l’acqua calda per fare la doccia. Ops, la stavo rubando tutta io? Comunque non si è mai saputo cosa è successo, meglio non sapere.
29 novembre 2009 – domenica Stamattina sono sparite le bustine di zucchero. Sara’ stata colpa mia? Suzi: The sugar-pirate. Ma le fette di pane le posso tostare io. Il padrone con papalina bianca in testa è sempre serioso mentre l’altro (forse il genero?) ha proprio un’aria che intimorisce; poi scopriamo che è siciliano e la tensione si allenta… Mamma mia che acqua. Piove proprio bene.
Andare in escursione a Dover sulla Manica è fuori questione.
Beh, non possiamo lamentarci. Fino ad adesso il tempo è stato veramente bello.
Mi aspettavo un po’ di fog (nebbia) invece niente.
Altra idea da disorganizzati è vedere la Westminster Abbey di domenica perché è chiusa ai turisti. Non indago nemmeno a che ora c’è la funzione perché gli altri due mi lincerebbero. Avevamo già perso del tempo prezioso visto che stamattina avevo pure perso la Oyster Card prima di salire sul bus… E ritrovata da Jesy caduta dietro le valige…(i vestiti li teniamo in valigia perché gli armadi non si aprono).
Piove un po’ meno e forse riusciamo a vedere il cambio della guardia! Via verso Buckingam Palace. Pioviggina ma comunque c’è gremito di persone tutte dietro le transenne , e noi troviamo un punto strategico che si affaccia su due vie dove i poliziotti dicono che sfileranno le guardie. Yeah! E sono solo le 11… mi immagino il caos alle 11.30am quando inizia la parata.
Vediamo stormi di persone arrivare da ogni direzione ma il tempo incomincia a dare noia. Dopo un quarto d’ora le guardie annunciano a tutti che la parata è stata cancellata.
E’ destino. Idea balçana: Harrods alla domenica apre il suo regno alle 11.30. Via di corsa e stavolta arriviamo in perfetto orario. L’uscita del tube di Knightsbridge è appena fuori dal megastore e appena usciti vediamo la fila di gente, almeno 20 metri, che aspetta all’entrata. Noi sgattaioliamo dall’altra apertura e quindi entriamo senza attese. Ormai le scialuppe sappiamo dove sono. Cerco nel reparto cucina il “biscuit cutter” a forma di omino di pan di zenzero…Che da anni cerco per fare i biscotti natalizi con Jasmine nel nostro “biscotto day”. E difatti lo trovo, ma le casse aprono alle 12.00 e possiamo pagare “solo” sullo stesso piano. Toh! Guarda caso c’è il reparto “Christmas” già affollato!? Compro borsette e calzette e faccio sconsolata la lunga fila (rivelata invece ordinata e veloce). Mi propongono la tessera di Harrods, ma spiego che sono solo una turista ma la commessa oltre che bella è gentilissima: “you can order by e-mail”.
Wow… mai piu’ file e me le faccio arrivare direttamente in Italia. Comunque la card mi da diritto allo sconto del 10% su tutti gli acquisti della giornata ed altre promozioni nell’anno. Ok voglio fare la londinese! Ho acquistato 3 borsette plasticose di Harrods per usarle quando porto il pranzo al lavoro. A casa poi scopro che queste borsette sono oggetti da ostentare agli altri per far vedere che si è stati da Harrods. Non visti come ricordo di Londra ma come un oggetto per essere piu’ “quotati”… cosicché sono ancora nell’armadio.
Dentro Harrods i bar o ristoranti era zeppi. Usciamo con il diluvio. Non potete immaginare la gente e tutto il business che gira intorno a Harrods, impressionante ma vale la pena di una visita.
Qui vicino c’è anche un gruppo di musei interessanti e noi scegliamo il VICTORIA & ALBERT MUSEUM che raccoglie oggetti di tutti i continenti ed epoche: vestiti, argenterie, armatura da samurai, radio degli anni ’30, sedie che usavano i nonni, vetro, sculture, etc…
Bello ma a parer mio non così speciale.
Acqua e vento distruggono l’ombrello di Alberto e ce ne andiamo a casa. Stasera ristorante Kosher con specialità israeliane! Non potevamo non farlo.
Ci mettono proprio in vetrina con lume di candela.
Antipasto: Houmous-Falafel in crema con un gusto d’arachidi? buonissime e da sole sarebbero bastate. Secondo: Shawarma-Kebab con patatine e insalata e Iraqi Pita (pane tipo chapati). Jesy mangia lo snitzer o qualcosa di simile… (tipo cotoletta alla milanese). 68.95£ in tutto.
Non ho capito se i dolci non ci sono ma eravamo troppo pieni. Nemmeno nel reparto del supermarket ebreo ci sono. Boh? Dovro’ approfondire.
Arrivo alla reception e chiedo delle bustine di zucchero. Gelidamente mi risponde che non ne ha, pero’ forse… rovista in una scatola sotto il bancone e ne trova 1. Io pero’ replico che ne vorrei almeno 3. Rovista seccatamene e ne trova ancora 1. Va beh, sto per andare e ne trova un’altra… Che carina! (bustine usate ..Of course)
30 novembre 2009 – lunedi’ Scendendo per fare colazione, noto che fuori dalle porte delle rooms ci sono sugli stipiti delle parole scritte verticalmente in ebreo. Chissà cosa dicono? Sara’ come il nostro crocifisso? Ultimo giorno per fare il pieno di Londra. Visto che di pieno a colazione non se ne puo’ parlare.
Abbiamo appuntamento a mezzogiorno al Globe per una visita guidata.
Il Globe Theatre di Shakespeare è in parte al museo TATE MODERN dove mi aspetto una scorpacciata di arte moderna …My favorite.
L’entrata gratuita nei musei è una lode alla città di Londra. Tutto il mondo dovrebbe seguirne l’esempio. Entriamo ma non abbiamo molto tempo quindi andiamo subito ai piani 3 e 5. E’ interattivo e sembra quasi di essere alla biennale di Venezia. Ci sono delle opere di Warhol e Picasso, …Bypasso Bacon e De Chirico geniali ma non di mio gusto.
Mi aspettavo di piu’. Ma ce ne sono ancora di musei…Ma oggi è l’ultimo giorno e non ne avremo il tempo.
Corriamo al GLOBE e seguiamo la bravissima guida che spiega (in inglese) ogni dettaglio della fedele ricostruzione del teatro e di come Shakespeare rappresentava le sue opere. E’ un teatro circolare a cielo aperto e quindi le recite si effettuano solo nella bella stagione. Il tetto circolare è di paglia o simile che nei secoli ha preso fuoco un paio di volte.
Sotto il palco nel mezzo, in piedi, stavano i poveracci per un penny (stinker penny= stinker perché puzzavano), mentre la borghesia per 2 penny poteva stare nei palchi di legno coperti. I ricchi avevano dei palchi riservati tutti affrescati. Poi c’è la casta dei “more then rich”…(super-ricchi) che stavano con i musicisti proprio sopra il palco dove si vede poco, ma lo scopo era di “farsi” ammirare ingioiellati e impomatati mentre giocavano a carte o prendevano il tè. Show nello show! Vorrei tornarci per “ascoltare” una recita di Shakespeare. (così come diceva l’artista : ascoltare e non vedere un’opera).
Compro nello shop un addobbo per l’albero a forma di Globe.
Mangiamo nel famoso ristorante attiguo al teatro: the Swan. Ma non ci sono molte persone ed il posto è freddo. Leggo i menu’ ma sinceramente non ne capisco molto della cucina inglese. (i nomi sono allettanti) Prendo una chicken-pie bollente e gli altri due “temerari” prendono il roastbeef…(circa 35 £ tot.Compreso la birra) Il cielo si sta aprendo!! … e lascia spazio ad un cielo terso e nuvole colorate. Dallo Swan si ha una vista incantevole sul Tamigi con sfondo la cupola di St. Paul.
Attraversiamo il Millenium bridge a piedi…Il vento ti gela le mani da non riuscire a scattare la foto. Ci sono ancora mille cose da poter fare… e non ce l’abbiamo fatta a farle tutte. Allora decidiamo, visto che è l’ultimissimo giorno di fare cio’ che piu’ ci piace.
Alberto: “Voglio andare ancora dove c’è un po’ di vita e di movimento perché da noi non ne vedremo piu’” Jesy: “Voglio prendere gli accessori per Skippy e Castagna che ho visto da Harrods” (Skippy e Castagna sono caviette peruviane da 1.350 kg cad.) Suzi: “le due scelte sono lo shopping ed a me va benissimoooo!” Tube da Harrods, ed essendo lunedi’ pomeriggio non c’è coda ma ugualmente parecchie persone. Non saprei dire se è colpa del Natale o se c’è sempre un bordello simile.
Stavolta riusciamo a vedere le bellissime e lussuosissime “egiptian excalators” dove al piano terra c’è il monumento a Lady Diana e Dodi… Mi fa venire un nodo in gola…
E poi via nelle due streets piu’ belle: Oxford e Regent !!! Chissa’ quante altre vie ci sono da vedere ma è impossibile vederle tutte, conviene puntare su cosa puo’ servire e mirare al posto, piano o reparto…Altrimenti ti perdi.
Le luci sono scintillanti, i bus rossi sono così caratteristici, le luminarie natalizie sono proprio belle e ti ispirano gioia.
…Chissa’ come sara’ Londra in primavera? Torniamo in albergo con un po’ di malinconia. Mi mancherà vedere i Jewish che girano nel quartiere, i supermercati aperti fino a tardi, Starbucks e le sue poltroncine, la festivity pie di Mc Donalds, la sensazione di scorrere in un torrente ordinato e strabiliante, le opportunità per godersi la vita.
1 dicembre 2009- martedi’ Levataccia da coccolone alle 2 del mattino perche’ l’aereo è alle 6.30 am. (Ryanair ce l’ha anticipato di 2 ore) e bisogna prendere il bus per Golders Green; sono solo 5 minuti a piedi ma con le valige sarebbe interminabile. Stupefacente l’efficienza dei bus anche di notte e la gentilezza degli inglesi sui bus e gli autisti per la loro pazienza (Albi non trovava piu’ la Oyster).
Il bus per l’aeroporto è puntualissimo. Anche di notte ce ne sono uno ogni 10/20 minuti. Noi ci impieghiamo solo un’ora per arrivare a Stanstead anziché 1 e mezza perché eravamo appunto… in culo al mondo ma nella direzione giusta.
Check-in con valigia. Ci segnano il peso sulla carta d’imbarco. Opsss… anche stavolta il peso è ai margini! 15.9 kg con limite di 15. Non ci dicono niente. Speriamo non ci pesino anche i trolley. Ci facciamo una colazione da Starbucks e qualche ultimo bramoso giro nei negozi duty free per rubare gli ultimi attimi di UK… Ci avviamo verso la nostra gate che è proprio l’ultima e ci vogliono 10/15 minuti a piedi… per fortuna ci siamo avviati senza cincischiare troppo. C’è una signora al controllo carta d’imbarco che ti conta le borse e se hai 2 bagagli a mano… (borse marsupio zainetto sacchetto di plastica)… ti fa accostare e ti obbliga a metterlo nel trolley. Un signore non riuscendo a farci stare tutto si metteva gli oggetti nelle tasche. Io avevo una borsetta a tracolla piu’ il trolley. Panico. Metto la borsa sotto la giacca che non si chiudeva piu’ e Jesy mi mette la sciarpa per confondere. Ero proprio grossa! Ma essendo bella in carne e nascosta dietro gli altri con sorriso durbans non mi ha notata. Una signora italiana aveva la borsa, il trolley ed un sacchetto di plastica. Non riusciva ad infilare tutto nel trolley e la “Rottenmeier” l’ha fatta tornare indietro al check-in per depositare la valigia!!! Il problema è che era in cima all’aeroporto. Povera è arrivata per ultima ansimando sull’aereo appena dopo che era salito l’omino della gestione a terra per il via.
Mai piu’ borsette in piu’! Bye Bye London… see you soon!!!