London calling
Venerdi 25 Ottobre
Avevo 15 anni quando ho visitato Londra per la prima volta e da subito mi è rimasta nel cuore. Sono tornata numerose volte per periodi più o meno lunghi ma la sensazione è quella di avere sempre qualcosa di nuovo da fare o da vedere, pur sentendomi a casa! È una città grande e caotica ma si gira facilmente, servita in maniera impeccabile da metro e mezzi pubblici anche se a mio avviso il modo migliore per assaporarne l’essenza è visitarla a piedi per concedersi poi una pausa ristoratrice in uno degli splendidi parchi che caratterizzano la città, vere e proprie oasi di pace per sfuggire al trambusto della city.
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Quest’anno per il mio “richiamo” londinese ho scelto l’ultimo week end di ottobre, in occasione della seconda e ultima partita di Football Americano della lega NFL che si giocherà oltre Manica. Siamo un folto gruppo di amici, 12 per la precisione! Ognuno con un obiettivo diverso: chi vedere la partita, chi come me tornare in questa magnifica città semplicemente per viverla, chi visitarla per la prima volta.
Partiamo da Parma con Ryanair il 25 Ottobre alle 15,00. Costo del volo: 218 Euro (2 persone), inclusi 30 euro di bagaglio in stiva da 15 Kg Alle 16,10 (un’ora di fuso) arriviamo in perfetto orario a Stansted. Una volta atterrati e recuperato il bagaglio ci dirigiamo verso la banchina del Stansted Express, il collegamento più veloce tra l’aeroporto di Stansted e il centro di Londra. Treni diretti e veloci, con partenza ogni quarto d’ora, che consentono di raggiungere Liverpool Street in soli 40 minuti. Il costo del biglietto è di 20£ pax a/r . Il nostro Hotel, il LONDON City Hotel, dista circa 10 minuti a piedi dalla Stazione. Prenotato direttamente dal sito web dell’Hotel (www.cityhotellondon.co.uk) al costo di € 378 ( 3 notti solo pernottamento) circa un mesetto prima della partenza.Avevamo alloggiato qui anche l’anno scorso e ci eravamo trovati benissimo! Non è centralissimo ma ben servito dai mezzi di trasporto, pulito, personale cortese e con un ottima e abbondante colazione. Volendo si può prenotare anche il solo pernottamento e aggiungere la colazione poi in loco al costo di £ 14 pounds. Londra è una città molto più cara rispetto ad altre che ho visitato ma ha anche una vastissima offerta di alloggi per tutte le tasche. Consiglio comunque di non andare troppo sull’economico, sono frequenti in rete le recensioni di persone che per risparmiare si sono trovate hotel alquanto scadenti.Tempo di posare i bagagli in camera e siamo già alla stazione della metro di Algate East diretti verso il centro, la fermata è proprio di fianco all’hotel.
Recandomi a Londra abbastanza spesso ( anche se mai quanto vorrei!) avevo fatto durante la mia ultima visita la Oyster card; è una tessera che permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici di Londra, va semplicemente ricaricata una volta esaurito il credito. E’ possibile ricaricare la Oyster Card a tutte le stazioni della metropolitana di Londra e in oltre 4.000 negozi in città (controlla che ci sia il simbolo blu in vetrina). Per la Zona 1-2 il costo è di £20+ £3 di attivazione ed è coperto il centro di Londra in cui sono comprese le attrazioni principali. Personalmente la trovo comodissima, il biglietto è pronto all’utilizzo senza nessuna coda alle biglietterie delle stazioni della metropolitana. Per l’occasione ho fatto una ricarica da £20 appena arrivata, che mi è ampiamente bastata. In circa 20 minuti siamo già a Leicester Square alla ricerca di un localino per cenare. La ricca diversità etnica di Londra si riflette anche sulla cucina internazionale: Africana, vietnamita, messicana, caraibica, thailandese, giapponese…ect..con una tale varietà di ristoranti è difficile rimanere delusi ma soprattutto Londra offre una scelta per tutte le tasche. Dagli immancabili Fast Food, ai Pub ai locali più tipici dove gustare i piatti della tradizione britannica, come lo squisito Roastbeef. In molti sostengono che a Londra si mangia male ma secondo me è un mito da sfatare, c’è un’offerta talmente ampia di ristoranti di tutti i tipi che qualcosa di buono lo si trova sempre.
Certo, bisogna sperimentare e non farsi spaventare dalla cucina asiatica o indiana. Essendo venerdì sera a tutti i pubs sono gremiti da commessi e impiegati che usciti dagli uffici si fermato fuori per la tradizionale “pinta” con gli amici (forse anche più di una). Anche i ristoranti sono pieni ed essendo noi in 12 facciamo veramente fatica a trovare un locale con tavoli abbastanza grandi e soprattutto liberi per ospitarci tutti. Dove varie peregrinazioni riusciamo finalmente a sederci al Mediterranean Café, zona Soho (18 Berwick Street), come suggerisce il nome stesso propone un mix di cucina turca, greca e italiana… i piatti tipici del Mediterraneo. Ordiniamo vari piatti ma i più gettonati sono stati zuppa di pomodoro, Moussaska, Meze ( tipici antipasti turchi), anatra all’arancio, Kebab di pollo e pesce alla griglia. Tutto accompagnato da un ottima birra. Spendiamo circa £ 23 a testa. Per il caffè ci rechiamo invece da Prince, sempre in zona Soho, (135 Wardour street) un piccolo angolo di Italia nel centro di Londra. Oltre a poter gustare un ottimo caffè, propone una vasta gamma di prelibatezze tipicamente italiane, dal dolce al salato, dalla focaccia ai cannoli siciliani. Il viaggio, seppur breve, è stato comunque stancante e domani ci aspetta una giornata “full”. Il gruppo si divide, chi torna in hotel per un buon sonno ristoratore e chi preferisce vivere la notte e andare a ballare. Io faccio parte del gruppo “anziani” e mi ritiro mentre i più energici, seppur anagraficamente più vecchi di me, andranno al Tiger Tiger, una discoteca a 4 piani dislocata su Piccadilly Street. Il costo di ingresso è di £ 10.
Sabato 26 Ottobre
La sveglia suona presto ma ora che siamo tutti coordinati sono già le 9,30 passate! Non è facile muoversi in tanti. Dopo un ottima e abbondante Full English breaksfast in Hotel prendiamo la metro direzione Westminster. Dalla stazione di Algate East con la District Line ( la verde per comodità) sono solo poche fermate. Uscendo dalla metro davanti ai nostri occhi si staglia il Big Ben, l’orologio più famoso al mondo e senza dubbio l’elemento più famoso del Parlamento. Big Ben è in realtà il nome della campana principale (13 tonnellate) dell’orologio e non, come molti pensano, dell’intera torre, che si chiama invece St Stephen’s Tower o piu semplicemente Clock Tower. Nonostante lo abbia già fotografato milioni di volte da tutte le angolature possibili è sempre emozionante per me trovarmi ai suoi piedi. Il Palazzo di Westminster (Houses of Parliament) è la sede del Parlamento del Regno Unito. Nel 1834 un incendio distrusse quasi l’intera struttura ed iniziò quindi la ricostruzione di ciò che possiamo vedere oggi sulla riva del Tamigi. A pochi metri da Westminster, dall’altra parte del Tamigi si erge il London Eye, la ruota panoramica più alta del mondo e uno degli elementi distintivi dello skyline londinese. Ci dirigiamo poi verso Westminster Abbey, un capolavoro dell’architettura gotica e patrimonio dell’Unesco; è tra i luoghi più importanti della storia e della cultura inglese, qui sono infatti stati incoronati tutti i monarchi della Gran Bretagna e sono stati sepolti i più importanti personaggi della storia inglese, tra i quali lo scrittore William Shakespeare.
Per raggiungere Buckingam Palace attraversiamo St James’s Park, a mio avviso il miglior parco di Londra anche se di estensione ridotta rispetto agli altri. Il parco misura circa 36 ettari, al centro vi è un grande lago che percorre quasi tutta la superficie del parco ed è attraversato da un ponte dal quale godere di uno splendido panorama. Ad abitare St James’s Park vi sono cigni, oche, papere, scoiattoli e pellicani, questi si posano sulle rocce della sponda meridionale del lago e vengono nutriti, dal personale del parco, ogni pomeriggio alle 15:00 [fonte: www.vivilondra.it/parchi/st-james-park.html]. Ma se avrete qualche nocciolina con voi gli scoiattoli accorreranno letteralmente ai vostri piedi! Buckingham Palace è la residenza ufficiale di Sua Maestà la Regina Elisabetta II ed è dal 1837 che questo maestoso edificio ospita i reali del Regno Unito. Il tradizionale cambio della guardia a Buckingham Palace è visto ogni anno migliaia di visitatori che, fuori dai cancelli del palazzo reale, si accalcano per veder sfilare i militari della Guardia di Sua Maestà. La cerimonia è sempre accompagnata da un’esibizione musicale con marce militari e brani di musica leggera. La cerimonia inizia alle 11:30 tutti i giorni a Maggio, Giugno e Luglio; a giorni alterni durante i restanti mesi [fonte: www.vivilondra.it/attrazioni/cambio-guardia-londra.html]. Nel mese di Ottobre ad esempio avviene nei giorni dispari e infatti gli interessati faranno ritorno l’indomani. Tutti i militari che prendono parte al Cambio della Guardia indossano l’uniforme rossa ed il famoso cappello Bearskin, il copricapo nero alto e peloso tipico delle guardie reali. La pelliccia del cappello è autentica e questo non piace alle associazioni animaliste che hanno ufficialmente richiesto al Ministero della Difesa di sostituire la pelliccia vera con una in materiale sintetico. Per capire se la Regina è nel palazzo, bisogna dare un’occhiata al numero delle sentinelle davanti il palazzo: se sono quattro Sua Maestà è all’interno, altrimenti è fuori [fonte: www.vivilondra.it/attrazioni/torre-di-londra.html]. Durante la nostra visita, in teoria, non era a palazzo. Da St James, sempre a piedi proseguiamo verso Regent Street, pausa caffè al Caffè Valerie….ottimo! Per pranzo deviamo in Carnaby street e cammina cammina ci troviamo quasi per caso davanti a Bill’s (36-44 Brewer Street), un localino molto curato nei dettagli che ci ispira subito fiducia.
Verso le 19,30 facciamo ritorno a Leicester Square; Questa sera infatti si realizza un mio sogno nel cassetto da una vita….andare a teatro a Londra! Teatro Ambassador, su West Street, una vietta piccola piccola proprio dietro Leicester Square, alle 20 inizia lo spettacolo degli STOMP! Sono in super smania….è uno spettacolo di cui ho sempre sentito parlare in toni entusiastici e l’idea di vederlo a Londra è ancora più “appealing”!Per comodità e per assicurarmi le prime file ho acquistato i biglietti dall’Italia, direttamente sul sito dello spettacolo , al costo di £ 107 ( x 2 biglietti). Stomp non è un musical tradizionale, ma più di uno spettacolo. Sono 100 minuti di energia pura ad un ritmo contagioso. Stomp utilizza di tutto: spazzatura, vecchi stivali, accendini, lavandini, manici di scopa…in realtà tutto può essere utilizzato per creare il famoso ritmo di STOMP. Non ci crederai finchè non vedrai, ascolterai e sentirai Stomp. Stomp è un successo garantito. Stomp deve solo essere vissuto, non si può spiegare!
Finito lo spettacolo torniamo a Soho, nel tentativo di cenare al ristorante Thailandese Busaba Eathai ( 106-110 Wardour Street). Dopo circa 10 minuti di coda ci fanno accomodare e visto che nell’attesa ci avevano consegnato il menu per ingannare il tempo, siamo preparatissimi e ordiniamo subito. La scelta è stata comunque non facile, avrei assaggiato tutto. Optiamo per un Pad Thai: noodle di riso con gamberi, gamberetti, tofu, uova, noccioline, germogli di soia e lime, un Pad Thai jay: noodle di riso con broccoli al vapore, tofu, zucchine, fagioli, noccioline, germogli di soia e lime.Per non farci mancare nulla ordiniamo anche gamberi in pastella e pollo in salsa Satay, una tipica salsa agrodolce alle arachidi. Tutto buonissimo ma piccantissimo! Accertatevi di avere sempre il bicchiere pieno! Costo totale per 2 persone con acqua e birra £ 37. Da tornare assolutamente alla prima occasione.Nel frattempo purtroppo ha iniziato a piovere molto forte e non ci resta che fare rientro in Hotel.
Domenica 27 ottobre
In attesa che siano tutti pronti inganno il tempo gironzolando per il mercatino di Brick Lane. Brick Lane è da sempre meta dei diversi flussi d’immigrazione, soprattutto ebraica. Ogni domenica mattina Brick Lane viene presa d’assalto da migliaia di persone per il suo mercato che offre soprattutto abbigliamento vintage, modernariato, stoffe, oggetti di design ma anche frutta, verdura e stand gastronomici. Questo famoso mercato domenicale risale proprio all’epoca della prima immigrazione ebraica. Da notare che questa parte dell’est londinese, negli ultimi anni, è diventata un luogo molto frequentato anche durante il weekend. I diversi locali (quasi sempre ingresso gratuito) intorno alla Old Truman Brewery si riempiono di gente e propongono gruppi dal vivo o deejay con selezioni di musica reggae, elettronica, drum and bass ed altro ancora [fonte: www.vivilondra.it/mercati-shopping/brick-lane.html]. Quando sono tutti pronti facciamo colazione in un baretto vicino all’hotel, scelta azzeccatissima! Brioche dolci, salati, tortini di verdure, muffins e tante altre prelibatezze. Per fortuna è tornato a splendere il sole, ne approfittiamo quindi per raggiungere a piedi la Torre di Londra, uno degli edifici fortificati più famosi al mondo; costruita nel lontano 1066 da Guglielmo il Conquistatore, è stata per moltissimi anni la residenza dei re e delle regine inglesi, ma anche armeria, fortezza e, soprattutto, temibile prigione e teatro di sanguinose esecuzioni capitali. Tower of London è oggi l’attrazione più visitata a Londra; ogni anno oltre 2 milioni di visitatori vengono qui ad ammirare i Gioielli della Corona e ad imparare qualcosa sulla storia di questo misterioso ed affascinante simbolo del Regno Unito [fonte: www.vivilondra.it/attrazioni/torre-di-londra.html]. Siamo davvero vicini, in 20 minuti scarsi arriviamo a destinazione. Di fronte alla torre di Londra troviamo un altro simbolo di Londra conosciuto in tutto il mondo, il Tower Bridge; il famoso ponte levatoio che, grazie ad un complesso sistema meccanico che collega le torri e le passerelle, si apre per consentire il passaggio delle imbarcazioni. Dopo varie foto di rito attraversiamo il ponte e ci dirigiamo verso la torre Shard, il grattacielo più alto d’Europa da cui è possibile ammirare l’intero panorama di Londra da un’altezza di ben 310 metri. L’intenzione era quella di salire per provare la sensazione di aver Londra letteralmente ai nostri piedi ma il costo del biglietto di £ 30 ci fa cambiare immediatamente idea; mi sembra davvero un esagerazione! Ci consoliamo con un ottima birra nel tradizionale Nicholson’s Pub, un pub molto tipico dalla calda e accogliete atmosfera. Visto che nel frattempo si è fatta quasi ora di pranzo decidiamo di fermarci. Il Pub propone piatti molto Bristish, dal tipico arrosto della domenica ( il Pudding), salsicce varie con purè di patate, agnello, hambuger, cheese burger e l’immancabile fish and chips. Tutto molto buono e abbondante al costo contenuto di £ 15 a testa.
Alle 14 il gruppo si divide nuovamente; chi si reca a Wembley per la partita, chi decide di visitare la Tate Gallery, l’impressionante museo di arte moderna e l’imponente Bristish Museum, che ospita collezioni provenienti da tutto il mondo. Io invece in solitaria mi reco a Coven Garden. Nato inizialmente come mercato di frutta e verdura, oggi la piazza principale di Covent Garden è stracolma di bancarelle che vendono non solo prodotti alimentari ma anche gioielli e vestiti. È una grande vetrina della moda britannica artigianale con oltre 200 artisti e artigiani autorizzati. L’atmosfera che si respira a Covent Garden è unica, rallegrata dagli artisti di strada che con le loro esibizioni suscitano sempre la curiosità e l’ilarità dei passanti. Decido di spostarmi a Camden Town, una delle mie zone preferite. Riprendo la metro fino a Leicester Square e con la Northern Line ( la nera) arrivo a destinazione. Sono parecchie fermate ma con la metro si arriva in fretta. E’ difficile spiegare a chi non c’è mai stato l’atmosfera unica di questo posto. Il mercato affascina per il suo spirito alternativo e un po’ fuori dagli schemi. Nei negozi lungo la High Street e sui banchi dei mercatini si trova di tutto: dall’oggettistica vintage al modernariato, vestiti e accessori punk, gothic, burlesque, cyberpunk e molto altro ancora. Camden Town è formato da 5 aree interconnesse, posizionate lungo tutto il quartiere, ognuna con un suo stile caratteristico ed un’identità.Non lasciatevi demotivare dalla confusione che può regnare tra le bancarelle, si possono scovare pezzi davero unici e originali, cosi come si possono gustare ottimi noodles nei barettini della zona alimentare. Per chi visitasse Camden Town di giorno, consiglio vivamente di non perdere Primerose Hill, il belvedere di Londra. Primrose Hill è una tra le fantastiche aree verdi che Londra offre. A differenza dei parchi più famosi, questa piccola collina a poca distanza da Camden Lock, è ancora un paradiso poco conosciuto dai turisti; vi lascerà a bocca aperta con la sua tranquillità e il suo panorama, potrete infatti ammirare Londra da una prospettiva insolita.
Complice il cambio di orario, oggi fa buoi prima, inoltre alle 18 le bancarelle chiudono. Al calare della sera decido di fare nuovamente ritorno a Westminister per qualche foto notturna al Big ben. Il panorama su cui svetta il London Eye tutto illuminato è davvero suggestivo. Non contenta faccio ritorno anche alla Torre di Londra, sono solo porche fermate di metro. Anche qui la vista di sera è indubbiamente spettacolare.
Per cena ci ritroviamo tutti a Covent Garden, andremo al ristorante Indiano Masala Zone (48 Floral Street). Fa parte di una famosa catena di ristoranti indiani dislocati in tutta la città, offre un ambiente molto curato e una deliziosa cucina tipica. Il locale di Covent Garden è addobbato da una miriadi di maschere colorate tipiche del Rajasthan che conferiscono al locale un atmosfera molto calda e curata. Pollo, riso, verdura cotta al vapore e saltata in padella, tutto aromatizzata da spezie di vario colore e sapore e comunque meno piccanti del Thailandese. A me è piaciuto molto ma certo deve piacere la cucina speziata, non tutti gradiscono. Costo a persona circa £ 25.
Lunedì 28 ottobre
È già ora di rientrare. L’aereo è previsto per le 12 per cui alle 9 siamo già operativi per dirigerci in aeroporto ma nella notte si è scatenata la tempesta perfetta, il ciclone San Giuda, cosi come è stato ribattezzato. Il ciclone ha soffiato con rabbia inaudita da Sud Ovest verso l’Inghilterra e la Scozia, con venti che sono arrivati a 150 chilometri all’ora nell’isola di Wight. Alcune persone sono morte per la violenza del mare o il crollo di alberi. Gli alberi sono stati uno dei pericoli principali nelle città, perché il vento ne ha abbattuti molti In molte zone è saltata la corrente elettrica. Per fortuna ora splende il sole e l’aria non mi sembra più forte del solito ma ad Heathrow hanno già cancellato 140 voli e con nostro grande sconforto scopriamo che anche tutti i treni diretti a Stansted sono stati cancellati a causa di detriti finiti in mezzo alle rotaie. Cerchiamo a fatica di mantenere il controllo della situazione. Proviamo a prendere uno degli autobus diretti a Stansted ma la coda è interminabile, rischiamo di perdere il volo! Non ci rimane che prendere 2 cab che alla modica cifra di £ 125 ci portano in tempo all’aeroporto. Per fortuna in taxi siamo in 5 e ce la caviamo con £ 25 a testa. Ancora una volta parto con la tristezza nel cuore, avrei voluto vedere ( e forse anche comprare) molte più cose ma purtroppo il tempo non è mai sufficiente. Mi riprometto come sempre di tornare quanto prima e fermarmi qualche gg in più, magari in primavera con le giornate più lunghe!
London, see you soon!