London Baby

Consigli pratici per Londra con i bambini (o senza!)
Scritto da: Renata Thorogood
london baby
Partenza il: 07/01/2011
Ritorno il: 10/01/2011
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
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Dopo molte visite a Londra, e in tanti modi diversi (in coppia, in gruppo, con bambini) ci sentiamo di dare qualche consiglio utile. Aeroporti: in generale sono ben organizzati rispetto agli standard italiani. Riguardo i trasporti per la città va detto che Luton e Stansted, gli aeroporti più periferici che qualche anno fa costringevano a lunghi e dispendiosi spostamenti in bus, adesso sono più comodi e meno cari, anche se i tempi restano alti. Da Luton è una buona idea il treno, soprattutto per la zona Nord della città, anche se costringe a un trasbordo in più (la navetta per la stazione è praticamente continua). Da Gatwick è sconsigliato senza dubbio il bus della Easyjet, economico ma lento e con il capolinea a Fulham, ben lontano dal centro; meglio investire 17£ nel comodissimo Gatwick Express (verificare sconti per famiglie e piccoli gruppi). Lo stesso vale per Heathrow dove la metro porta direttamente in centro. Al rientro ricordatevi la pignoleria inglese nei controlli e sul peso dei bagagli per i low cost: meglio arrivare in anticipo, pesare tutto e organizzarsi con calma. In compenso i priority boarding sono rispettati e l’assistenza per disabili è efficiente, anche senza prenotazione. Alloggio: le possibilità sono innumerevoli, molto dipende dalla durata e dal budget. La nostra scelta va sicuramente all’appartamento in affitto, ideale soprattutto per piccoli gruppi (fino a 6 persone). É importante prenotare con largo anticipo e scegliere accuratamente anche in base alla posizione: controllate che sia vicino a una fermata della metro, molto meglio se in zona 1 o 2. Ovviamente più ci si sposta in periferia e più i prezzi scendono: considerateli solo in caso di soggiorni più lunghi, per un we meglio investire sul centro. I siti internet dove trovarli sono moltissimi, ricordate però che le foto a volte sono fuorvianti, leggete con cura le recensioni. Un discorso simile si può fare per gli hotel: in periferia i prezzi crollano vertiginosamente, a parità di stelle. Attenzione, mettete però in conto, oltre al tempo sprecato negli spostamenti, il costo del biglietto della metro (soprattutto oltre la zona 2) e dello spesso inevitabile deposito bagagli, divenuto ultimamente rapinoso (8£ a valigia in tutte le stazioni); in sostanza, per un we meglio investire per un B&B semicentrale, anch’essi disponibili su numerosi siti, usando le stesse accortezze degli appartamenti. In centro (zona 1) non ci sono soluzioni economiche consigliabili; nei piccoli alberghi e ostelli visitati in questi anni il livello era estremamente scadente, anche in rapporto al prezzo (mai sotto i 20£ a persona). Trasporti: Il mezzo di trasporto principale è la metropolitana, comoda e con corse frequentissime. Il costo è però aumentato notevolmente in pochi anni, quindi calcolate bene l’opzione migliore in base alle vostre esigenze. Un giornaliero, il biglietto più utilizzato, costa meno di due viaggi, e nei giorni feriali il prezzo scende dopo le 9.30 del mattino (off-peak time). Ricordatevi che i bambini sotto gli 11 anni viaggiano gratis. I bus cittadini sono più economici ma più lenti e meno utili per le esigenze dei turisti. I sightseeing bus al contrario servono in modo efficiente il centro, con il collaudato sistema dell’ hop-on hop-off, che permette di visitare tutte le principali attrattive e di dare un’occhiata anche ai quartieri meno conosciuti. L’aspetto negativo è costituito dal prezzo eccessivo (22-26£ a seconda delle compagnie, biglietti a bordo). Infine i taxi, numerosi e relativamente economici rispetto all’Italia, sono una buona soluzione quando si ha fretta, si è carichi o si deve raggiungere una zona altrimenti scomoda. Cosa vedere: limitandosi alle attrattive per i bambini segnaleremmo alcuni grandi classici. Il primo è il Madame Tussaud’s, ingiustamente maltrattato da alcune guide, che è invece un must: si attraversano varie sale a tema, spaziando dai personaggi di Hollywood a quelli dello sport, della musica, della storia ecc. con riproduzioni davvero stupefacenti. Molto divertenti anche i giochi interattivi e la possibilità di fare foto abbracciati alle star, anche se per i più gettonati le foto sono a pagamento (9£). Verso la fine si può attraversare il tunnel dell’orrore (dai 12 anni in su), a base di passaggi bui e attori che saltano fuori ad ogni angolo; decisamente non adatto ai bambini, oltre che ai cardiopatici e ai fifoni in genere. Decisamente più soft è invece il London Dungeon, anch’esso snobbato senza pietà da alcuni. Effettivamente il copione è praticamente lo stesso da 20 anni, ma nel complesso è divertente ascoltare la storia degli eventi più macabri di Londra raccontata anche qui da attori in costume che impersonano streghe, boia, chirurghi pazzi oltre all’assurdo processo in cui verrete condannati a morte (per poi essere impiccati!). Chi non capisce l’inglese rischia però di perdersi una parte del divertimento. Va detto che ci sono altri luoghi simili, e pare che anche la vicina London Bridge Experience meriti una visita. Passando a visite più tradizionali è senza dubbio imperdibile la torre di Londra, con i suoi famosi corvi, le guardie in costume e le esposizioni di armature e gioielli, il tutto condito da diverse attività interattive per i bambini. Tra i musei (che in Inghilterra sono spesso gratuiti) uno dei più indicati è lo Science, anch’esso molto orientato sul coinvolgimento e sull’interattività. Inoltre vanno ricordati il London Eye, la famosa ruota panoramica (chiusa dal 7 gennaio per una ventina di giorni) e il London Acquarium, che può essere interessante ma non è di livello eccezionale, a confronto con altri siti analoghi in Europa. Riguardo le attività all’aperto, meteo permettendo, vanno sicuramente vissuti i parchi, che sono parte integrante della città e che offrono la possibilità di fare pic nic, giocare e correre liberamente. Spesso, soprattutto se presenti specchi d’acqua (es. S.James park), vi troverete circondati da scoiattoli e uccelli che chiedono spudoratamente cibo: portare pane e noccioline! Un altro parco ideale è quello di Greenwich, che offre la possibilità di visitare il famoso osservatorio, oltre al mercatino. Tra i vari altri mercati i bambini potrebbero apprezzare ad esempio quello di Camden Town, che offre un alternanza di bancarelle colorate, vestiti e spuntini da assaggiare; meglio evitare la domenica, almeno fino alle 16. Infine in giro per la città si incontrano spesso artisti di strada, maghi e giocolieri, soprattutto nelle aree pedonali tra Leicester Sq. e Covent Garden. Prenotazioni: se si viaggia in alta stagione o nei we è consigliato prenotare almeno gli ingressi principali, evitandosi una parte della coda. Esclusa Madame Tussaud’s, che richiede un orario prefissato, gli altri siti lasciano una buona libertà permettendo di scegliere la data (validità del biglietto da 7 a 30 gg) Pasti: Londra in realtà non è il posto migliore per apprezzare la buona cucina inglese, che al di là dei pregiudizi può dare molte soddisfazioni. Il locale più indicato è sicuramente il pub, a cominciare dall’english breakfast (spesso servito anche fino al pomeriggio) per proseguire con la cena in cui non devono mancare le famose pies, oltre alle ottime birre. Ricordate che molte cucine dei pub, se non diversamente indicato, chiudono verso le 19 e che, a differenza del passato, è possibile portare anche i bambini, con l’esclusione delle ore serali. Un altro pilastro britannico è il fish&chips: attenzione a scegliere posti che utilizzino pesce fresco e patate tagliate al momento, altrimenti si rischia di rimanere delusi. Per il resto ci sono ristoranti etnici ovunque, con una spiccata predilezione per l’oriente (indiani e giapponesi in testa), oltre alle onnipresenti pizzerie. Infine non mancano fast food per tutti i gusti, soprattutto nella zona di Piccadilly. Per un pasto veloce però il consiglio è di scegliere i supermercati, che vendono ottimi tramezzini, sushi, frutta già tagliata e succhi. I Marks&Spencer food si trovano nelle stazioni ferroviarie, mentre c’è un Tesco più grande su Regent St. tra Piccadilly e Trafalgar. Per concludere, Londra è sicuramente una città che offre moltissimo ai più piccoli, che sono tenuti in considerazione in tutti i luoghi di attrazione principali. I negozietti di strampalati souvenir e di cianfrusaglie sparsi intorno alle zone turistiche danno poi la possibilità di sbizzarrirsi nei piccoli acquisti, “grandi” permettendo!


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