Loira in cinque giorni
Partenza in serata del 14 settembre. Dopo circa 12 ore di viaggio si arriva a Blois. Da sottolineare la tremenda distanza che separa un distributore dal successivo, con la possibilità di rifornirsi al self-service solo con carta di credito. Mollati gli zaini in albergo, si va direttamente ad Orlèans, distante circa quaranta minuti. Di bello ci ricordiamo solamente la cattedrale e la statua di Giovanna D’Arco; per il resto una città carina ma senza niente di particolare.
Dopo cena, ci siamo dedicati all’esplorazione di Blois. Città che merita per l’atmosfera che vi si respira.
Il 16 si comincia l’avventura dei castelli! Chambord è il primo, maestoso ed immenso, ha richiesto tutta la mattinata e il primo dopo pranzo per la visita (anche di parte del giardino). Per pranzo ci siamo rifocillati con un paio di baguette farcite, osservando il mondo da una uccelliera. Nel pomeriggio ci siamo diretti al vicino Cheverny, molto più piccolo del precedente, di cui però si può visitare l’aranceto. Siamo riusciti ad assistere al grottesco spettacolo del pranzo della muta di segugi, residenti al castello. In serata, sul filo di lana, la visita al celeberrimo Chenonceau; piccolo come castello, ma interessante la location. Infine cena e nanna presto, la cultura stanca! Il 17 si aprono le danze con Beauregard. Forse troppo piccolo per essere definito castello; diciamo villetta di campagna. In compenso è dotato di un enorme giardino, con laghetto, e boschetto con la classica cappella diroccata.Il castello di Amboise; ultima dimora del maestro Leonardo Da Vinci. Da qui ci spostiamo al castello di Chaumont sur loire, posto su una collinetta che domina la loira. Da vedere anche le stalle e le relative carrozze. Questa giornata si chiude con la visita al torrione e castello di Loche. (Nonostante le proteste della Fede).
Nel mattino freddo del 18 settembre, dopo una lauta colazione rigenerante, si parte con Villandry. Meritevole della mattina dedicata, anche solo per il meraviglioso giardino in stile italiano. Lo spostamento successivo ci porta ad Azay Le Rideau, bel castellino completamente costruito sull’acqua. Dopo pranzo, ci concediamo la visita ad un castello da favola: quello della bella addormentata!! Ussè si vanta di aver dato ispirazione all’autore di tale favola. Qui non cercate di fotografare il gatto rosso; vi darà l’illusione di mettersi in posa, ma poi fuggirà appena viene estratta la macchina fotografica! Andando verso l’albergo, facciamo tappa a Langeais: finalmente un castello con un ponte levatoio come quello dei cartoni animati.
Trasferiamo il campo base a Tours e ci prepariamo per la notte.
CHinon ci accoglie per primo il 19. Un trabucco fa bella mostra di sè; peccato invece che il castello fosse in pieno restauro, il che non ci ha permesso di visitarlo tutto.
Su un cucuzzolo si erge il castello di Saumur: ponte levatoio da cartoni numero 2. Purtroppo chiuso completamente per restauro, ci siamo rifatti ingozzandoci di strani toast straripanti formaggio, passeggiando per la bella cittadina. Purtroppo il parcheggio era sulla cima della collinetta, e il ritorno alla macchina, sotto il sole di mezzogiorno è stato abbastanza tragico. Infine abbiamo concluso l’ultima giornata in Loira, con la visita al castello di Angers. Ci abbiamo messo una ventina di minuti a trovarlo, ma ne è valsa la pena. Giusto per la cronaca anche questo castello era in restauro. Giornata segnata dai lavori in corso.
Il 20 si riparte alla volta di Brescia. Au revoir Loire.
Riassunto dei costi (totali): Autostrade: 104,14 € Passo del monte bianco: 40,30 € Benzina: 205 € Ingressi ai castelli: 142,60 € Alberghi: 182 € (ottimi i Formule1 che ci hanno ospitato per 30 € a notte!) Cibo & varie: 92 €