Livorno vista da dietro le quinte

Viaggio nella città labronica alla scoperta dei suoi tesori nascosti
Scritto da: pabarto
livorno vista da dietro le quinte
Partenza il: 01/04/2014
Ritorno il: 31/10/2014
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
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Questo non vuol essere un diario tradizionale relativo a un viaggio, ma piuttosto un diario a km zero visto che chi lo scrive in questa città della costa toscana ci vive dalla nascita.

Premetto che Livorno non è sicuramente una meta turistica di punta ed e’ inutile che vi affanniate a cercarla sulla Guida Michelin sulla Lonely Planet o sulle Routard non la troverete di certo, ma comunque nasconde dei luoghi e delle attrazioni che meritano di essere conosciuti.

Le origini di Livorno non sono ben definite anche se reperti preistorici e dell’epoca etrusca e romana provano che la frequentazione di queste zone è assai datata. La prima citazione di Labrone risale addirittura al I secolo a.c. in una lettera di Cicerone e tutt’oggi l’aggettivo “labronico” è di uso comune come sinonimo di livornese. Grande impulso allo sviluppo di questo piccolo agglomerato urbano lo dette l’interramento del vicino Porto di Pisa alla fine del XIII secolo. Da allora Livorno cominciò la sua escalation passando nel giro di un secolo dalle mani dei Visconti di Milano prima a quella dei genovesi poi per finire infine sotto il controllo dei “Medici” i quali fecero di Livorno il più importante sbocco a mare della Toscana e sotto la direzione del Buontalenti progettarono le fortificazioni e il sistema di fossati che ancor oggi fanno bella mostra di se nel quartiere “La Venezia” da dove inizieremo il nostro Tour. Adiacente alla Stazione Marittima (da dove possiamo imbarcarci per la Sardegna) il quartiere di cui sopra è attraversato da numerosi canali “I Fossi” un tempo collegamento per il trasporto delle merci dal Porto Vecchio al centro cittadino. Oggi su questi caratteristici canali, e’ possibile effettuare tour guidati, si affacciano le vecchie cantine una volta utilizzate come magazzini, oggi in molti casi trasformate in locali dove gustare la tipica cucina livornese o dove fermarsi semplicemente per un aperitivo. Da non perdere le settecentesche chiese di Santa Caterina a pianta ottagonale contenente un bellissimo dipinto dell’Immacolata opera del Vasari e la chiesa di San Ferdinando, in stile barocco, contenente un’ imponente scultura del Baratta.

Continuando a vagare per i vicoli attraversati dai Fossi, arriviamo ad una delle due grandi fortificazioni di Livorno ovvero la cinquecentesca Fortezza Nuova, anch’essa progettata dal Buontalenti, che vale sicuramente una visita non fosse altro per godersi la vista sul Fosso Reale e sulla Piazza più grande di Livorno ovvero Piazza della Repubblica detta anche “Il Voltone” in quanto non è altro che una grande volta sotto la quale scorre il Fosso Reale. Da questa grande Piazza è possibile in poco tempo raggiungere il Cisternone, un grande serbatoio risalente ai primi anni del 1800, ancor oggi funzionante, che per forma e struttura rappresenta un po’ un piccolo Pantheon labronico.

Tornando verso Piazza della Repubblica percorrendo Via de Lardarel merita uno sguardo attento il Palazzo omonimo, sede del tribunale cittadino, considerato uno dei più eleganti palazzi che la città può offrire. Raggiunta nuovamente la Piazza iniziamo a percorrere la Via Grande, la strada dello shopping cittadino, che collega “Il Voltone” al porto Vecchio di Livorno. Percorrendola val la pena di addentrarsi nella adiacente Via della Madonna per una visita alla chiesa dei Greci Uniti, che rappresentò in passato la chiesa di riferimento per i greci che prestavano servizio sulle navi dell’Ordine di S.Stefano, contenente al suo interno una preziosa iconostasi. Tornando sulla via arriviamo dopo poco alla rinnovatissima Piazza Grande circondata dai portici del Pieroni e dominata dal Duomo cittadino dedicato a San Francesco.

Prima dei bombardamenti della II Guerra Mondiale, dove andò completamente distrutta, era considerata una delle piazze più belle d’Europa tanto da essere presa come modello per la costruzione di Convent Garden a Londra. Poco distante merita una visita il Mercato delle Vettovaglie (per i livornesi semplicemente “il Mercato”) un’imponente costruzione ubicata sul Fosso Reale inaugurata nel 1894 su progetto di Angelo Badaloni, all’epoca uno dei più grandi mercati coperti d’Europa. Recentemente restaurato, al suo interno possiamo trovare esposti i più disparati prodotti alimentari, dalla carne al pollame, dai salumi ai formaggi, dal pesce fresco a quello congelato, verdure frutta secca e rivendite di pane.

Se uscendo dal mercato avvertiamo un certo languorino merita sicuramente concedersi una sosta da “Gagarin” in Via del Cardinale dove è possibile mangiare il 5 e 5 più buono di Livorno (vedi descrizione nella sezione “piatti tipici”). Da qui possiamo tornare verso Piazza Grande, attraverso Via Cairoli “la city livornese” (gran parte delle banche sono concentrate in questa via), ed imboccare la seconda parte di Via Grande che ci condurrà alla Darsena Vecchia dove fa da sentinella uno dei simboli della città labronica ovvero il monumento ai 4 Mori composto da un piedistallo sormontato dalla statua in marmo di Ferdinando I de’ Medici (1595 Giovanni Bandini) alla base della quale si trovano quattro statue in bronzo raffiguranti pirati incatenati (1623 Pietro Tacca). Assolutamente da non perdere la “Fortezza Vecchia” un fortilizio presente a Livorno sin dagli albori della città che è possibile visitare accedendovi dalla Stazione Marittima. Durante l’estate è sede di numerosi spettacoli musicali di teatro e di intrattenimento per bambini. All’interno è possibile visitare il mastio di Matilde, un torrione dal quale è possibile ammirare la città vecchia a 360°. Se abbiamo necessità di pranzare o cenare nelle vicinanze è consigliabile il Ristorante Ca’ Moro, ricavato da un vecchio peschereccio ormeggiato alla Darsena Vecchia (di fronte ai 4 Mori), dove giovani affetti dalla sindrome di Down offrono al cliente oltre che ottimi piatti anche un servizio piacevolissimo. Da questo punto comincia l’interminabile lungomare che dal centro ci condurrà dritti dritti fino all’estremo sud della città (il quartiere Antignano). Partendo dagli Scali Cialdini passeremo davanti alla zona un tempo occupata dal cantiere navale Luigi Orlando adesso trasformato in centro commerciale e residenziale.

Successivamente raggiungeremo sul Viale Italia il lungomare vero e proprio dove, dopo un piacevole tratto delimitato da un lato da localini mangerecci comunemente chiamati “baracchine” e dall’altro da altissime e rigogliose palme, ci troveremo davanti la “Terrazza Mascagni”, un belvedere affacciato sul mare di circa 8.000 metri quadrati racchiuso da una balaustra composta da più di 4000 colonnine e pavimentata da lastroni di colore bianco e nero. La prima parte, costruita alla fine degli anni 20, fu intitolata a Costanzo Ciano ma una volta completata vent’anni dopo prese l’attuale nome del famoso compositore livornese. Ai margini di questa singolare terrazza è possibile visitare l’acquario Diacinto Cestoni che dopo il restauro del 2010 risulta essere il terzo più grande d’Italia (consigliato per grandi e bambini). Poco distante nel quartiere San Jacopo e più precisamente a Villa Mimbelli è possibile visitare il Museo intitolato al pittore livornese Giovanni Fattori dove possiamo ammirare un notevole numero di opere di Macchiaioli e Postmacchiaioli decisamente da non perdere. Per chi vuole invece continuare la lunga passeggiata, proseguendo dalla Terrazza Mascagni incontriamo il più antico stabilimento balneare livornese, i Bagni Pancaldi di fronte ai quali fa bella mostra di se l’imponente Hotel Palazzo recentemente ristrutturato (in Italia risulta l’ Hotel a 5 stelle più vicino al mare). Di seguito incontreremo l’ Accademia Navale un’università militare che si occupa della formazione, assai rigida, dei futuri ufficiali della Marina Militare. Possiamo continuare a camminare o pedalare per chilometri incontrando lungo la via numerosi altri stabilimenti balneari, il complesso dei Casini di Ardenza, un tempo appendice e contorno dei vicini stabilimenti balneari adesso prevalentemente destinato ad abitazioni o studi di pittori scultori e artisti in genere. All’estremità sud di questa rilassante passeggiata raggiungiamo il quartiere Antignano, un tempo località molto frequentata in estate da turisti provenienti dalla vicina Firenze in cerca di refrigerio dalla calura estiva del capoluogo toscano. Da qui possiamo prendere una strada chiamata “la panoramica” che ci porterà dritti dritti al Santuario di Montenero intitolato alla Madonna che vale sicuramente una visita non fosse altro per la stupenda vista della città che possiamo apprezzare dal belvedere.

Lo stesso può essere raggiunto anche tramite funicolare da Piazza delle Carrozze considerata la porta di accesso al quartiere “Montenero”.

Da Antignano inizia l’imperdibile panoramica strada costiera (una Big Sur californiana in salsa labronica) che collega Livorno alla famosa località turistica di Castiglioncello un tempo meta di attori e vip di ogni genere, tra i quali credo sia sufficiente mensionare Alberto Sordi e Marcello Mastroianni, presso la quale trascorrevano momenti di relax nelle loro splendide ville affacciate sul mare.

Lungo questo percorso panoramico a picco sul mare (molte sono le aree di sosta dove fermarsi per scattare una foto o semplicemente per godersi il panorama) incontriamo via via Castel Boccale, Calignaia, Castel Sonnino (per maggior dettagli prego consultare a riguardo il mio “Io ci sono stato”) il Rogiolo e Quercianella tutte località dove godersi un po’ di quiete circondati da acque limpide e scoscese scogliere sovrastate da una rigogliosa macchia mediterranea.

Il nostro breve tour finisce qua, le occasioni per scoprire Livorno possono essere varie e disparate, magari approfittando di un imbarco per la Sardegna, oppure come sosta prima di raggiungere la vicina Isola d’ Elba o ancora come contorno ad una visita delle più famose Pisa (15km) Lucca (40km) o Firenze (80 km) e se proprio non vi entusiasmerà, avrete almeno goduto del clima sempre mite della brezza marina e della buona tavola che certo non fa difetto alla nostra città.

Manifestazioni

Effetto Venezia: si svolge durante il mese di Agosto per circa 10 giorni, durante i quali tra le vie del quartiere omonimo trovano ospitalità bancarelle che espongono svariati tipi di articoli (oggetti di antiquariato, dolciumi, libri antichi, artigianato locale e non. Numerosi sono anche gli spettacoli che si svolgono nelle varie piazzette del quartiere (concerti, figuranti di strada, spettacoli per bambini, prestigiatori) e nelle vicine Fortezze delle quali ho parlato in precedenza. In mezzo a tutto questo la possibilità di gustarsi le specialità gastronomiche locali (consigliatissimo il cacciucco) o semplicemente una buona pizza nei numerosissimi locali disseminati per tutto il quartiere.

Gare remiere: si svolgono durante i mesi di Luglio e Agosto e hanno come protagonisti volenterosi vogatori che si danno battaglia su gozzi in legno a quattro o dieci remi in rappresentanza dei vari rioni cittadini.

Palio Marinaro: La più antica e prestigiosa delle gare, si svolge nel tratto di mare antistante la Terrazza Mascagni, le competizioni sono due, una riservata ai gozzi a 4 remi l’altra, la più seguita, riservata a quelli a dieci remi. Chi vince la prima l’anno seguente ha diritto a partecipare alla gara a 10 remi succedendo all’armo che invece è arrivato ultimo nella gara a 10 remi.

Coppa Barontini: Le stesse imbarcazioni si sfidano, in notturna, in una gara a cronometro lungo i Fossi Medicei con partenza e arrivo nello spazio d’acqua antistante la Fortezza Nuova nel cuore pulsante del quartiere “Pontino” che, ovviamente, ha il vantaggio di giocare “in casa”.

Sicuramente la più divertente e suggestiva delle gare remiere livornesi.

Coppa R’isiatori: Questa gara, la più dura per i concorrenti, ripercorre il tratto di mare che nei tempi antichi veniva affrontato rigorosamente da forzuti vogatori (detti r’isiatori) con barche a remi con lo scopo di raggiungere prima degli altri le navi da carico ferme in rada accaparrandosi il servizio di trasporto delle merci fino alla banchina del porto. Le imbarcazioni percorrono il tratto di mare che separa il Porto Vecchio dalla Torre della Meloria (circa 7 chilometri) con arrivo e partenza dal Porto Mediceo.

Palio dell’antenna: in questa gara gli equipaggi si sfidano 4 alla volta, ma oltre ai vogatori e al timoniere in questo caso sull’imbarcazione trova posto anche un altro concorrente detto “il montatore” che ha il compito di arrampicarsi su una struttura simile a un’antenna per carpire per primo la bandiera posta sulla sommità dopo che le imbarcazioni hanno completato un giro completo di un percorso delimitato da 4 boe poste intorno appunto a questa struttura in ferro. Anche questa gara si svolge in notturna.

Piatti tipici

Cacciucco: piatto molto gustoso a base di piccoli pesci (palombo, gallinella e cappone) totani, seppie, calamari, polpetti cozze e vongole cucinati in una salsa di pomodoro arricchita di sedano, cipolla aglio prezzemolo e un bicchiere di vino rosso il tutto accompagnati da fette di pane arrostito.

Triglie alla livornese: Triglie cucinate in salsa di pomodoro cipolle aglio prezzemolo e peperoncino

Francesina: lesso cucinato con pomodoro e cipolle.

5 e 5: Questo tipico “street food” tutto livornese è composto da pan francese farcito di “torta” (farina di ceci, acqua e olio cotti nel forno a legna in una teglia di rame). Il nome 5 e 5 deriva dal fatto che per comporre questo piatto nell’antichità si compravano cinque lire di torta e cinque lire di pane.

Stoccafisso: Merluzzo ammollato e cucinato in salsa di pomodoro cipolla e prezzemolo accompagnato da patate anch’esse in umido (dette rifatte).

Panzanella: Pane condito con pomodori freschi, cipolla, aglio, cetriolo e olio extra vergine.

Catagnaccio: dolce con farina di castagne e rosmarino

Ponce alla livornese: Imperdibile bevanda labronica.doc che consiste in caffè nero e bollente versato in un piccolo bicchiere in vetro dove rhum, zucchero e una scorzetta di limone sono stati precedentemente mescolati e scaldati con vapore ad altissima temperatura (il top lo trovate al “Bar Civili” in Via del Vigna).

Dove mangiare

Gagarin (Via del Cardinale) o Trattoria “Da Cecco” (Borgo Cappuccini): il 5 e 5 migliore di Livorno.

Da Negus (Via Magenta): Panini farciti di ogni tipo a prezzi modici

Il Fischietto (Via Goito) in zona Terrazza Mascagni: contorno, primo o secondo a 15 euro scarsi

Il Gufo e la Civetta (Largo del Mercato Ortofrutticolo): 7 antipasti, primo, primo, secondo, contorno e dolce di ottima qualità a 20 euro comprensivi di bevande e caffè (il cliente scegli se vuole carne o pesce e al resto pensano loro)

Pampas (scali Cialdini): Menù da 15 20 o 25 euro di alta qualità

Vizzi & Virtu’ (Borgo S.Jacopo): aperitivi e cene in un piacevolissimo ambiente giovanile

Da Motorino (Via Oberdan) : esclusivamente pesce sempre freschissimo (un cartello all’ingresso recita: “Chi vuole la carne se la porti da casa”)

L’ Ancora (quartiere Venezia)

Alcuni film girati a Livorno:

Il sorpasso

Ben Hur (nelle acque della Meloria)

Le notti bianche di Luchino Visconti

Maschi contro femmine

Ovosodo

La prima cosa bella

Guarda la gallery
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Cisternone

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I Fossi

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Fortezza Nuova

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Fortezza Vecchia

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Terrazza Mascagni

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Chiesa di S.Caterina

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Coppa Barontini

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Statua dei 4 Mori

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Il Romito

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Piazza della repubblica

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L'Accademia Navale



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