Lisbona, una sorpresa!

Città di scale, città di punti panoramici, città bellissima
Scritto da: MartinaDalVal
lisbona, una sorpresa!
Partenza il: 28/09/2015
Ritorno il: 03/10/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Perché almeno una settimana all’anno si ha bisogno di partire, viaggiare. E Lisbona sia!

28 SETTEMBRE

Siamo atterrati all’aeroporto di Lisbona alle 13, ora locale, senza uscire dall’aeroporto c’è la possibilità di prendere la metropolitana che porta comodamente in città. Su consiglio di Filomena, la signora dell’affittacamere, scendiamo alla fermata Baixa-Chiado per poter raggiungere la zona del Bairro Alto dove abbiamo prenotato una camera all’affittacamere “House Room Bairro alto Lounge”, (consigliato per chi cerca pulizia e semplicità, ottimo per la sua posizione centrale, offre anche un angolo cottura). Cosa molto divertente è stato il momento in cui all’arrivo, mentre con le valigie stavamo salendo lungo la Rua da Barroca, abbiamo sentito una voce femminile chiamare il nostro nome da una finestra (chi potrà mai conoscerci a Lisbona?): era Filomena che ci aspettava per consegnarci la camera.

Sistemate le cose e fatto un riposino siamo carichi per partire, il primo pomeriggio del nostro viaggio lo sfruttiamo sempre per scoprire la città, senza programmi.

Partiti! Ci imbattiamo quasi subito in una lunga scalinata (perché Lisbona è una città di scale) e scopriamo presto che ci porta alla stazione dei treni e della metro Rossio. Ecco perché la proprietaria dell’affittacamere ci ha detto di non scendere qui. Chi si sarebbe fatto tutta quelle scale in salita con una valigia?! Molto bella questa gradinata, perché dove possibile, in ogni piccolo tratto pianeggiante vengono piazzati i tavolini dei ristoranti. Passando per la piazza Dom Pedro IV, dove un animatore sta facendo divertire dei bambini con le bolle di sapone, arriviamo alla Rua Augusta, questa si trova nel cuore della zona turistica della città, con vie larghe e piene di negozi di souvenir e di ristoranti, che porta dritta dritta all’imponente Praca do Commercio. Siamo fortunati perché nel momento in cui arriviamo sul posto la piazza è chiusa (non sappiamo per quale motivo), ma ne approfittiamo per fotografarla in tutta la sua bellezza e per riposarci affacciandoci sul fiume Tajo. Questo posto è un punto panoramico molto bello, sull’altra sponda del fiume si può notare il Cristo Rei, che da qui sembra così piccolo, il quale veglia la città. Infatti sono arrivati due novelli sposi per scattare le loro foto ricordo. Che bello!

Qui in piazza si trova un ufficio informazioni, che fa proprio al caso nostro, perché abbiamo deciso di fare la Lisboa Card. Noi prendiamo quella valida per tre giorni al prezzo di € 39,00 a testa, i tre giorni partono dal primo utilizzo. Consiglio di farla perché oltre agli sconti che offre per le entrate a musei e monumenti vari, sono inclusi tutti i trasporti della città (escluso il traghetto che porta sull’altra sponda del fiume Tajo). Permette di prendere autobus, tram, ascensori ecc… senza il pensiero di dover fare il biglietto ogni volta che si pensa di prendere i trasporti.

Ci spostiamo verso la zona del Chiado. Aperitivo time! Perché noi non rinunciamo mai al nostro aperitivo quotidiano (solo in vacanza). Mentre ce lo gustiamo ci sono degli artisti di strada che mostrano la loro bravura con la break dance. Wow!

Stasera ce ne andiamo a dormire molto presto e molto stanchi. Ci siamo meritati una super dormita! Domani saremo carichissimi a scoprire angoli nuovi di questa città che ci ha già affascinati.

29 SETTEMBRE

Sono le ore 8.30, pronti via… mentre attraversiamo le piccole vie del nostro quartiere, il Bairro Alto, arriviamo alla piazza dove sta passando un tram 28, simbolo di Lisbona, un giro è d’obbligo, infatti saltiamo su al volo. Approfittatene la mattina presto quando è ancora libero, durante il giorno è sempre stracolmo. Non sapendo dove si stia dirigendo scendiamo alla prima fermata che ci ispira, ed eccoci ai giardini di Estrela, molto carini (l’unico momento della vacanza che pioviggina). All’altro lato della strada c’è l’omonima basilica, piuttosto scura all’interno, ma con una suggestiva cupola.

Ora dobbiamo prendere un autobus, ehm… ma non capiamo quale, e allora la scelta ricade su uno a caso, e dopo mille peripezie arriviamo alla zona Belem, bellissima con tutti i suoi monumenti, in barba al nostro programma che prevedeva la zona castello (che è dall’altro lato della città).

Dal Monastero dos Jeronimos facciamo partire la nostra Lisboa Card: bellissimo davvero, e la chiesa omonima non è da meno.

Ma adesso è ora di pranzo, la fame si fa sentire e allora ci concediamo due “bagel”, delle ciambelle tipo donut salati, una al salmone e l’altra al pollo. Molto saporiti! Ce li gustiamo su una panchina nel parco di fronte al monastero.

Questo ci da la carica giusta per ripartire e visitare il “Padrao dos Descobrimentos”, monumento alle scoperte, in onore di tutti coloro che da qui sono partiti alla scoperta dell’ignoto e soprattutto non sapendo quando e se sarebbero tornati. Si giunge sulla sommità del monumento con l’ascensore e alcuni gradini. Bellissimo punto panoramico, il quale dà la possibilità di vedere la mappa mosaico che sta ai suoi piedi: essa rappresenta tutto il mondo con le colonie portoghesi. Scendiamo per lasciare il posto ad altri turisti e ci sediamo al cospetto del monumento, per poter ascoltare un artista di strada, che con la sua bellissima voce canta “Blowing in the wind” accompagnato dalla chitarra. Per completare la zona ci rimane la Torre di Belem, anche qui saliamo sulla torre: che bella brezza marina, siamo a fine settembre e la temperatura è davvero piacevole, da stare in pantaloni corti e maniche corte. Lasciamo tristemente questa zona per tornare in centro città.

Visto che oggi è la giornata delle chiese, andiamo a visitare la cattedrale Sé, molto semplice, senza dipinti e abbastanza buia, sarebbe bello poter partecipare a una santa messa per vedere le culture diverse dalle nostre.

Una volta usciti dove andiamo? In su ovviamente, perché quando non si sa dove andare bisogna sempre andare in su alla ricerca di un punto panoramico, infatti arriviamo al miradouro (punto panoramico) di Santa Luzia. Questo offre la vista sul quartiere dell’Alfama, la zona abitata dai veri lisboneti: molto caratteristico, con le case bianche, i tetti rossi e i vestiti appesi ad asciugare tra una casa e l’altra. Ci godiamo la vista e con l’aperitivo dalla terrazza di un bar che troviamo per caso, le cose trovate per caso sono sempre le migliori.

Dopo l’aperitivo è ora di cena, ci fermiamo in un piccolo ristorante, (in tutti i ristoranti portano degli antipasti, se mangiati vengono addebitati sul conto, si possono anche rifiutare). Sperimentiamo la cucina di Lisbona con del “bacalao ala bras” e delle sardine, tutto molto buono.

Finita la cena corriamo verso l’elevador di Santa Justa per goderci il tramonto ma purtroppo arriviamo tardi, per la quantità di persone in coda alla base dell’elevador. In ogni caso la visuale non è da meno, una Lisbona by night, con tutte le sue luci e i riflessi nel Tejo. Dal culmine dell’elevador c’è una passerella che ti porta nella zona alta del quartiere Chiado, proprio alla chiesa di Santa Maria do Carmo: questa perfetta per poter tornare alla nostra camera, molto stanchi. Domani Sintra ci aspetta.

30 SETTEMBRE

Ore 8.00 siamo già in treno nella stazione di Rossio (compreso nella Lisboa card) che ci porterà a Sintra.

Lisbona è una città che si sveglia tardi, per strada abbiamo trovato pochissima gente: solo alcuni addetti alla pulizia delle strade, che ogni mattina vengono ripulite dopo i bagordi notturni nel nostro quartiere, che è il più noto per la movida, e qualche bambino con lo zaino in spalla e tanta voglia di andare a scuola.

In un’ora circa siamo a Sintra: dal treno abbiamo potuto vedere solo palazzi e sobborghi, ma saremo ripagati dalla bellezza di questa cittadina. All’ufficio informazioni prendiamo subito il biglietto per l’autobus che ci porta al Palacio de Pena, attraverso una strada piuttosto “divertente”, con tanti tornanti e strettoie. Siamo i primi a raggiungere il palazzo e abbiamo la possibilità di scattare delle bellissime fotografie, fantastico! È anche una bellissima giornata tersa e leggermente ventilata.

Questo palazzo sembra uno di quei castelli che vengono rappresentati nei cartoni della Disney, tutto colorato e da ogni angolazione ha uno stile diverso, c’è la possibilità di visitarlo anche al suo interno, ma a me ha colpito molto di più la suo fascino esterno, senza una forma regolare. Ma non è finita qui: intorno c’è un enorme parco tutto da esplorare, noi di certo non ci tiriamo indietro, cammina e cammina giungiamo al punto panoramico preferito della regina, e subito intuiamo il perché: da qui si può vedere il palazzo e uno scenario del tutto suggestivo e anche l’oceano! Abbandoniamo questo posto così tranquillo e usciamo dal parco passando per la valle dei laghi, che si trova nella parte bassa dello stesso.

Ora tocca al Castelo dos Mouros, noi abbiamo comprato il biglietto combinato, il quale dà diritto a un piccolo sconto.

Del castello non è rimasto molto, solamente le mura e le torri, sono tutte ancora percorribili ed offrono degli scorci molto affascinanti. È una piccola, ma piccola piccola muraglia cinese. Dopo una lunga camminata sulla cresta del castello prendiamo l’autobus, che esegue un percorso ad anello, per tornare nel centro di Sintra. Qui, mentre mangiamo un panino e osserviamo una signora che stende i panni su un filo fuori dalla finestra programmiamo il pomeriggio.

Verso le 15.30 salutiamo Sintra partendo con il bus extraurbano che ci porta a Cabo de Roca, il punto più a ovest dell’Europa continentale: è un luogo non abitato, battuto dal vento, dove c’è solo la fermata del bus, un faro e un monumento con la citazione del poeta Luis Vaz: “qui dove la terra finisce e comincia il mare”. È strano pensare che la terra più vicina al di là è l’America, e con questi pensieri abbandono questo posto di paradiso e saliamo sul pullman successivo che ci porta fino a Cascais. Da qui prenderemo poi il treno per rientrare a Lisbona.

Per chi rimane a Lisbona 4-5 giorni consiglio vivamente di passarne uno a Sintra, patrimonio dell’Unesco.

Rieccoci in città e dopo una doccia siamo pronti per la nostra cena, stasera ci concediamo un pasto in un ristorantino della nostra via, che di giorno è tranquilla e vuota di sera si riempie con i tavolini dei ristoranti e con gli artisti di strada che intrattengono i clienti.

1 OTTOBRE

Oggi ce la partiamo con un po’ di calma. Ci dirigiamo verso l’elevador da Gloria, noi lo prendiamo al contrario, dall’arrivo per scendere verso la Praca dos Restauradores, da qui cominciamo la nostra camminata verso il Castelo de Sao Jorge, qui c’è la Torre di Ulisse dove è stata creata una camera con una visuale a 360° sulla città. Manovrando uno specchio girevole proiettano le immagini della città su uno schermo, ma non solo, con due lenti si può zoomare e spostando lo schermo si mette a fuoco: come essere all’interno di una macchina fotografica.

Le mura del castello raccolgono anche il quartiere di Santa Cruz, molto carino da girare a piedi.

Dopo pranzo prendiamo il traghetto (non compreso nella Lisboa Card) per andare sull’altra sponda del fiume Tejo per salire verso il Cristo Rei. Consiglio: per arrivarci prendete l’autobus, perché noi, credendo che fosse vicino al porto ce la siamo fatta a piedi, ma servono circa 40 minuti.

Un ascensore e alcuni scalini portano ai piedi della statua, a 82 metri di altezza, da dove si domina la città e il fiume. Lisbona, città di punti panoramici.

Sotto la statua del Cristo Rei, costruito come ringraziamento per la fine della seconda guerra mondiale, si trova il ponte 25 de Abril realizzato ispirandosi al Golden Gate di San Francisco.

Al ritorno prendiamo l’autobus fino al porto, e da qui il traghetto per tornare sulla nostra riva del fiume, poi senza neanche uscire dalla stazione saliamo sul treno in direzione Cascais.

Dalla stazione di Cascais ci dirigiamo a piedi verso la Boca do Inferno (sono circa 2 km), passando per il centro del paesino, molto carino. Ed eccoci sulla scogliera per goderci ed immortalare un caldo e indimenticabile tramonto.

Mentre noi ammiriamo il sole cadere nell’oceano dall’altra parte del mondo c’è chi guarda il sole sorgere.

Così, dopo un’ottima cena nell’affascinante piazza salutiamo Cascais e torniamo a Lisbona.

2 OTTOBRE

Cominciamo la nostra giornata con un giro sul tram 28, molto movimentato, con l’autista che urla fuori dal finestrino verso una signora che è in mezzo alla strada e non permette il passaggio, poi un vecchietto che ci urla contro perché non gli abbiamo lasciato il posto, e lui era seduto. Questi portoghesi suscettibili! Ma non solo, a bordo c’è una signora che fa da direttrice dicendo alle persone dove possono sedersi e cosa fare. Questa è Lisbona!

Dopo questo caratteristico giro in tram prendiamo la metro verso la zona del Parque des Nacao per visitare l’Oceanario, ultima entrata con la Lisboa card. Questa è la zona dove si è tenuto l’expo 1998, con un’urbanistica moderna e razionale, del tutto diversa dal centro della città.

L’Oceanario è veramente bello e grande, suddiviso in zone che rappresentano i diversi oceani e ci sono tante specie diverse, al centro sta una vasca enorme godibile da due piani. I migliori rimangono sempre i simpatici pinguini che sfrecciano da una parte all’altra. Impieghiamo quasi tre ore a visitare tutto l’acquario, questo per dire quanto è grande.

Poco distante dall’Oceanario parte l’altro grande ponte di Lisbona, che attraversa il fiume Tejo, lungo circa 17 km, questo è il ponte Vasco da Gama. Ora torniamo nel centro della città per visitare come si deve l’Alfama salendo per scale e stradine fino alla chiesa di Sao Vicente de Fora, bianca e di stile barocco; da qui camminiamo fino all’elevador de Santa Justa, passando per un tipico ingorgo lisboneta che ci fa divertire molto. Di fronte alla Igreja do Carmo ci godiamo un bicchiere di Porto con dei pasteis de nata.

Una cena veloce e ci dirigiamo verso il Miradouro de Sao Pedro di Alcantara, all’appello mancavano le foto in notturna, questo punto panoramico ha una vista libera sul castello. Ne approfittiamo per godere delle ultime ore notturne a Lisbona. In questa vacanza abbiamo camminato tanto, mangiato bene, visto tanti paesaggi, scorci, persone.

3 OTTOBRE

Questa mattina ce la godiamo in tranquillità, la padrona è molto gentile e ci da la possibilità di lasciare le valigie all’affittacamere fino all’ora della nostra partenza.

Passando per il Miradouro Santa Caterina ci avviamo verso il mercato di Lisbona, bar, ristoranti e bancarelle stavano aprendo in quel momento. Al mercato ci sono bancarelle di frutta e verdura, signore che lavorano a maglia per poi vendere i lavoretti, fiorerie dove vendono le composizione per i funerali… !

Lasciamo il mercato per prendere la metro, scendiamo alla fermata di Sant’Apolonia per fare un giro alla Fiera da Ladra, qui si trova di tutto. Se durante la vacanza vi viene rubato qualcosa può essere che lo si ritrovi tra queste bancarelle, da questo prende il nome questo mercato. Tornando verso il centro città passiamo per la chiesa di Santa Engracia, molto bella, ci son voluti 300 anni per costruirla.

Come ultimo pranzo, che votiamo il migliore della vacanza, ci concediamo della zuppa, insalata fresca, arroz de bachalau, bachalau a bras e c’è chi si concede anche il dolce.

Finiamo la nostra vacanza dove l’abbiamo cominciata, alla Praca do Comercio, con la musica di una chitarra di alcuni artisti di strada e la fresca brezza dell’oceano.

Al decollo ci viene regalato un ultimo panorama della città dall’alto che ci permette di ripercorrere tutta la nostra vacanza.

Ciao bella, simpatica, ripida, divertente e viva Lisbona!

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