Lisbona tra fado e progresso

Weekend lungo a Lisbona con visita a Sintra
Scritto da: mardiadei
lisbona tra fado e progresso
Partenza il: 16/02/2019
Ritorno il: 19/02/2019
Viaggiatori: 10
Spesa: 500 €
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PRIMO GIORNO

Partenza ed arrivo a Lisbona. Volo ryanair prenotato con largo anticipo ed appartamento “discover lisbon” situato a praca da alegria, posizione veramente strategica a due passi dal chiado, dal rossio e dalla baixa. L’appartamento, seppur migliorabile negli arredi, si rileverà ottimo in relazione al prezzo pagato. Lisbona si trova su sette colli, quindi per visitarla tutta è indispensabile la carta viva viagem, che costa € 0,50, vale un anno e può essere ricaricata in vari modi. A mio avviso la soluzione migliore è l’abbonamento giornaliero, che con € 6.40 consente per 24 ore l’uso illimitato di metro, tram, funicolari e dell’elevador de santa justa. Atterriamo ed il primo impatto è subito positivo, in quanto la metropolitana, moderna ed efficiente, consente in un’oretta di raggiungere il centro città. Un aspetto che mi ha colpito molto di Lisbona è il contrasto tra uno stile di vita un po’ “lento”, abitazioni e quartieri molto tradizionali (in periferia anche un po’ fatiscenti), ed alcune opere molto moderne, come appunto la metropolitana, il parco delle nazioni, gli stadi ed i centri commerciali, che sono veramente ultra moderni e funzionali. in pratica passando dall’alfama al parco delle nazioni, tanto per fare un esempio, sembra quasi cambiare città. Io avevo visitato la capitale lusitana ai tempi dell’expo, mi era piaciuta molto per la tanta luce, il clima favorevole, quel tocco di moresco e quell’aria un po’ rassegnata di “periferia atlantica d’Europa”, elementi che sono rimasti e si sono fusi con la modernità che l’Europa e gli anni duemila hanno portato. Posati i bagagli in appartamento si esce subito alla scoperta della città, partendo dalla vicina praca dos restauradores, dove si trova il capolinea della più celebre funicolare di Lisbona, l’ascensor de gloria, che conduce fino al miradouro san pedro de alcantara, nel quartiere chiado. Queste funicolari, in funzione a Lisbona dalla fine del 1800, sono dei veri e propri monumenti nazionali e consentono di arrampicarsi velocemente lungo salite ripidissime decorate da murales. compresi nell’abbonamento giornaliero (altrimenti € 3,80 da pagare a bordo per corsa a/r) rappresentano un’esperienza imperdibile nella capitale portoghese, specialmente per i bambini. Passeggiando per il chiado di raggiunge la chiesa gesuita di san rocco, che malgrado la facciata austera contiene al suo interno una lunga serie di pregevoli cappelle, tra cui quella di san Giovanni Battista, realizzata con marmo di carrara a Roma nel ‘700, consacrata dal papa, smontata e trasportata a Lisbona via mare, per essere successivamente qui rimontata. A poca distanza si trova uno dei luoghi più suggestivi della città, il convento do carmo, fortemente danneggiato dal terremoto del 1 novembre 1755. Volutamente lasciato senza copertura, nelle belle giornate rappresenta un luogo decisamente suggestivo in quanto il tetto “cielo blu” contrasta con il bianco della costruzione e crea un effetto altamente scenografico, soprattutto per gli amanti della fotografia. l’ingresso è di € 4,00 per gli adulti (bambini accompagnati gratuiti) e consente la visita anche all’annesso museo archeologico. Il chiado è uno dei quartieri più belli di Lisbona, costituito da eleganti edifici e da numerosi negozi e ristoranti. non può mancare una passeggiata nella rua garrett, risalendo la quale si incontra il celebre cafe’ a brasileira, che deve la sua fama, oltre all’eleganza degli ambienti ed all’ottima pasticceria, anche al fatto che fosse prediletto del famoso scrittore portoghese Fernando Pessoa il quale, ovviamente in forma di statua, vi aspetterà al tavolino antistante il locale per l’immancabile foto di rito. qui vicino si trova il barrio alto, vivace quartiere notturno a cui però non abbiamo dedicato molto tempo, vista la vacanza “formato famiglia”. Dal chiado inoltre si può agevolmente scendere nella baixa, quartiere ricostruito interamente dopo il terremoto del 1755 dal marchese di pombal (e che rappresenta la massima espressione dello stile c.d. “pombalino”). Il quartiere basso si sviluppa in un reticolato di strade comprese tra la praca dom pedro iv (che qui tutti chiamano rossio) ed il fiume Tago, che bagna la praca do comercio, una delle piazze più grandi d’Europa. da qui, passando sotto l’arco de rua augusta, si risale di nuovo verso il rossio passeggiando nella via più famosa di Lisbona, la rua augusta, dove gli immancabili “buttadentro” cercheranno di farvi accomodare (nessuno è stato particolarmente insistente) ai loro tavoli. la rua augusta ha una particolare pavimentazione in pietra ed ospita numerosi negozi tra cui gli store delle due squadre principali di calcio di Lisbona, il benfica e lo sporting cp. per uno stuzzichino ci si può fermare alla casa do bacalhao, per assaggiare le famose crocchette di baccalà al formaggio che vengono servite con un bicchiere di vino Madeira. Il tutto è buono ma devo dire che mi è sembrato eccessivamente turistico e caro, per il prezzo di una frittella e di un bicchiere di vino (piccolo) a Lisbona si cena tranquillamente al ristorante. Insomma, sicuramente una esperienza “sfiziosa” ma che non ripeterei. Altro indirizzo particolare in zona è il mundo fantastico da sardinha portuguesa, in piazza rossio, dove le coloratissime scatole contengono sardine divise per annata, con alcune scatole datate addirittura inizio del secolo scorso. Il negozio è molto bello e vende prodotti sicuramente di qualità. Anche in questo caso i prezzi sono, a mio modesto parere a misura di turista, visto che una scatola di sardine costa almeno € 7,00. Ma l’originalità del posto e del souvenir meritano comunque una visita. Sempre nei pressi del rossio si trova l’elevador de santa justa (compreso nell’abbonamento giornaliero trasporti altrimenti € 5,30). l’ascensore, prettamente attrazione turistica, consente di salire al chiado dalla baixa, sfruttando questa struttura molto bella con un viaggio di circa un minuto, ma bisogna considerare la lunga fila prima di salire. Per accedere alla terrazza panoramica posta in cima all’elevador bisogna pagare ulteriori € 1,50 o essere in possesso della lisboa card. Per la cena abbiamo trovato in calcada de sao francisco (non lontano da praca do comercio nel quartiere baixa) un locale molto carino, la coimbra taverna. si tratta di un ristorante moderno che unisce piatti della cucina tradizionale di Coimbra (ed una buona scelta di vini) con la musica tradizionale portoghese, il fado. infatti il venerdì ed il sabato a fine cena il proprietario imbraccia la chitarra portoghese ed unitamente ad altri musicisti offre un bel viaggio in questa musica malinconica ma comunque imperdibile in ogni viaggio in portogallo, in quanto ne rappresenta perfettamente parte dello spirito. Buoni anche i piatti con l’immancabile piatto nazionale, il bacalhao (sentirete ovunque la storia che in portogallo il baccalà viene cucinato in 365 modi, uno per ogni giorno dell’anno) ma soprattutto la chanfana, uno stufato di capra davvero tenero. Il Portogallo è un eccellente produttore di vino, meritano una menzione il vinho verde, prodotto prevalentemente a nord, i vini liquorosi e gli ottimi rossi, come quelli del douro o dell’alentejo, che risultano sempre corposi e gradevoli. questa volta la scelta cade su un douro, il bafarela grande reserva, che si rileverà eccezionale. A fine pasto, con i dolci, immancabile la degustazione di porto, in cui spicca il veira de sousa, sia nella versione lbv (late bottled vintage) che nella versione vintage, davvero ottima.

SECONDO GIORNO

Oggi giornata divisa in due per scoprire due aspetti di Lisbona, distanti dal centro, completamente diversi tra loro ma imperdibili per chi visita la città. Da praca da figueira parte infatti il tram n. 15 con direzione il quartiere belem. questo tram è meno “vintage” rispetto al n. 28 o al n. 12 (di cui parleremo più avanti) ma in circa venti minuti, passando anche sotto al ponte 25 de abril (una copia del golden gate di san francisco), consente di raggiungere la prima imperdibile tappa in questa parte di città, che non è un museo o un monumento, ma… una pasticceria. Un viaggio a Lisbona non può prescindere infatti da un visita alla storica pasteis de belem, antico locale noto per la produzione del pastel de nata, un pasticcino di pastasfoglia ripieno di crema che è una vera propria istituzione in città. Prodotto da una antica ricetta, gelosamente custodita, unisce la fragranza della sfoglia al corpo della gustosa crema, ed è veramente imperdibile, ma mai come in questo caso bisogna passare dalle parole ai fatti per credere. La pasticceria è sempre molto affollata ed io consiglio di prendere qualche pastel (€ 1,15 l’uno) nel caratteristico “tubo” take away. finita la colazione si torna al “sacro” con il vicino monastero dos jeronimos. Senza scendere troppo in dettagli storici, reperibili su qualsiasi guida, la maggior chiesa del Portogallo, i cui interni in stile manuelino sono davvero imponenti (visita chiesa gratuita ingresso chiostro € 10,00), ospitò Vasco de gama (che qui riposa) ed il suo equipaggio la notte prima della partenza per la fortunata missione che portò alla scoperta della rotta per le indie. usciti dal Jeronimos ci si dirige verso il fiume Tago fino all’imponente padrao dos desgobrimentos, il monumento alle scoperte, realizzato per celebrare le imprese dei navigatori portoghesi, su tutti Vasco de gama, che tante fortune portarono al portogallo. dall’altra parte del Tago si può ammirare il cristo rei, che rivolto verso la città la abbraccia come a volerla proteggere. Dopo una piacevole passeggiata, che gli abitanti di Lisbona usano nelle frequenti belle giornate per mantenersi in forma, si arriva ad uno dei simboli della città, la torre di Belem. Anticamente usata come torre di avvistamento e come dogana, questa imponente torre, costruita in stile manuelino (come il monastero dos jeronimos assieme al quale è considerata patrimonio UNESCO) rappresenta una visita obbligata a Lisbona. Si può accedere alla torre (ingresso € 6,00 adulti bambini gratuiti) e salire fino alla sommità attraverso una stretta scala a chiocciola a senso unico alternato per godere dello splendido panorama. Noi abbiamo dedicato alla visita di questa zona mezza giornata, ma avendo più tempo avremmo dedicato qualche ora più. una curiosità per gli amanti del calcio: nel vicino estadio do restelo gioca la terza squadra di Lisbona, il belenenses. Preso il tram n. 15 in direzione Lisbona scendiamo nella centralissima praca do cemmercio, e da qui in metro raggiungiamo il modernissimo quartiere parque das nacoes, il parco delle nazioni, completamente riammodernato per l’expo del 1998. Si scende alla stazione metro/treno oriente, progettata dallo spagnolo Calatrava e attraversando il centro commerciale Vasco de gama si esce in questa zona modernissima. il portogallo ha ovviamente un rapporto privilegiato con la cucina brasiliana – grazie alla folta comunità presente in città – per cui, visto anche l’orario, abbiamo deciso di pranzare nella catena brasiliana “o cimarrao”. Questo ristorante, seppure commerciale, offre la possibilità di mangiare il churrasco a prezzi decisamente convenienti (menu all you can eat con buffet € 15,00 nei weekend € 11,00 altri giorni bevande escluse i bambini pagano la metà) con sottofondo di musica brasiliana. Niente male la carne, che nonostante la quantità non era affatto pesante, particolare il servizio “con le spade” ed abbondante il buffet. Abbiamo concluso il pasto con la banana fritta, che non avevo mai provato. Proprio di fronte al ristorante si trova la maggiore attrazione del quartiere ed una delle principali in città, il celebre oceanario, l’acquario di Lisbona. Senza stare qui a discutere se sia il più grande d’Europa o il più bello (io ho visto quello di Genova e posso dire solo che è diverso, ma è un bene) merita assolutamente una visita, specialmente se si viaggia con bambini (biglietto famiglia € 39,00). Costruito per ospitare tutti gli ambienti oceanici che “ruotano” attorno all’immensa vasca centrale (a voler sottolineare che gli ambienti marini sono tutti interconnessi) ospita una varietà di pesci (meraviglioso il pesce luna) che anche dopo qualche ora non smettono mai di annoiare. Anche qui, come per il quartiere di Belem vale il discorso che si potrebbe dedicare più tempo, anche un’intera giornata, alla scoperta dell’area circostante, anche sfruttando la cabinovia che attraversa tutta la zona. Per la sera qualche stuzzichino e soprattutto dell’ottima birra nella storica cervejara trinidade, sempre nel quartiere chiado, la più antica fabbrica di birra portoghese ospitata in un antico convento decorato finemente con gli azulejos (le immancabili ceramiche portoghesi). serviti da camerieri vestiti da frati abbiamo provato tutte e tre le birre artigianali (lager, i.p.a. e weiss) con degli stuzzichini a base di formaggio e affettai locali… tutto ottimo!!!

TERZO GIORNO

Quando sono in vacanza voglio godermi il più possibile di ogni posto che visito e cosi il terzo giorno si parte per una mezza giornata alla scoperta della magia di Sintra. Situata a 40 minuti di treno (da rossio o oriente € 4,40 a/r adulti bambini la meta’) in uno scenario collinare veramente unico tra Lisbona e l’oceano, Sintra è, non a caso, la località più visitata del portogallo e questa fama è decisamente meritata. A causa della sua posizione geografica e del suo clima fresco è stata residenza estiva dei reali del Portogallo ed ospita alcune attrazioni davvero notevoli. Noi avevamo non molto tempo a disposizione e ci siamo soffermati solo su due di queste, ma la cittadina meriterebbe almeno due giorni di visita per essere apprezzata a pieno… un buon motivo per ritornare!!! La prima cosa da considerare nella visita di Sintra è che essa si trova su un territorio decisamente vasto con le varie attrazioni molto distanti tra loro, per cui a meno che non abbiate molto tempo (e ottime gambe) dovrete per forza servirvi dei mezzi. Esiste il trasporto pubblico, il bus 434 (costo € 6,90 tutto il giorno € 3,90 una sola corsa pagano intero anche i bambini) ma ovviamente è soggetto ad orari ed in piena stagione alle code. in alternativa si può scegliere il trasporto hop-on hop-off (biglietto € 15,00 valido 24h) oppure il servizio privato (contrattazione di volta in volta e possibilità di visita guidata). Noi abbiamo optato per quest’ultima soluzione, eravamo numerosi, con poco tempo a disposizione e dopo un po’ di tira e molla (era però bassa stagione e quindi avevamo noi potere contrattuale) per lo stesso prezzo del bus hop on-off abbiamo spuntato il trasporto privato in jeep con autista. Antonio si è rivelato un autista simpatico e disponibile, ci ha fatto anche da guida e ci ha dato qualche notizia e dritta che solo una persona del posto può dare. Per muoversi coi mezzi a Sintra bisogna seguire un percorso ad anello a senso unico che tocca le principali attrazioni e noi ci siamo diretti subito alla principale destinazione turistica del Portogallo… il palacio nacional da pena (ingresso famiglia € 49,00). Su consiglio della guida siamo entrati da un ingresso secondario, quello vicino alla zona dei 5 laghi, e da qui siamo risaliti fino al palazzo, già residenza estiva dei reali del Portogallo prima della loro fuga in brasile nel 1910. anche qui ci sono guide turistiche più preparate dello scrivente, ma per capire meglio questa particolare costruzione è necessario sottolineare che essa fu voluta da Ferdinando II, originario dell’Austria, che su quella roccia spesso avvolta dalle nuvole, volle costruire un castello che potesse rivaleggiare con quello di Neuschwanstein, in Bavaria. I numerosi stili come quello moresco, portoghese, indiano e mitteleuropeo (che invero ben si fondono) e i numerosi colori della facciata (che hanno un senso in quanto il rosso indica ad esempio gli appartamenti reali) fanno di questo originale edificio e del meraviglioso parco che lo circonda (ideale per refrigerarsi dal caldo durante l’afa estiva) uno dei luoghi più belli, a mio avviso, d’Europa. la sola visita di Sintra, e quindi quella del palacio da pena, vale il viaggio in Portogallo. Alla fine, con tanta meraviglia negli occhi (e nelle foto) rimane ancora un po’ di tempo per esplorare ancora qualcosa a Sintra. Ci sarebbero il castello dei mori, palazzo monserratte o quello di Sintra oppure in alternativa l’escursione a cabo da roca e Cascais, ma noi preferiamo visitare quinta da regaleira (biglietto famiglia € 22,00), e non ne rimarremo delusi. Palazzo commissionato all’architetto italiano Manin dal ricco signore Monteiro, che aveva fatto fortuna in brasile (localmente viene appunto detto palacio de milhoes – palazzo dei milioni), era teatro di riti massonici, soprattutto per via del sorprendente pozzo iniziatico, che conduce ad una serie di tunnel sotterranei che a loro volta conducono a… eh no!! Questo scopritelo da soli visitando questo parco sicuramente unico. (P.S. i bambini si sono divertiti un mondo). l’edificio invece non ci ha entusiasmato, anche perché’ una parte era chiusa. Scendendo a Sintra sosta alla pasticceria a piriquita (obrigado Antonio!!) dove abbiamo assaggiato la specialità locale, i travesseiro de maca (letteralmente i cuscini) un dolce ripieno alle mandorle, anche nella versione cioccolato più indicata per i bambini. anche se la pasteis de belem di Belem è ovviamente superiore anche questa pasticceria è vivamente consigliata. Preso il treno si torna a Lisbona dove ci attende l’ultima mezza giornata di questo breve ma intenso tour. Come detto tram e funicolari rappresentano una esperienza imperdibile e quasi tutti avrete sentito parlare del celebre tram 28. Partendo da martim moniz si può utilizzare questo antico mezzo di trasporto per scoprire il quartiere più antico e caratteristico di Lisbona, l’Alfama. Ovviamente il 28 è famosissimo tra i turisti e tra i locali ed è sempre super affollato, con lunghe attese al capolinea e persone che spesso fanno la corsa…attaccate alla parte posteriore! Famoso anche per i borseggiatori (noi invero non abbiamo avuto alcun problema) questo viaggio tra le strade strette dell’Alfama è imperdibile ma per evitare le code si può optare per il tram n. 12, che compie la prima parte di tracciato uguale al più celebre 28 ma è meno affollato. Siamo saliti quindi al castello de sao george, senza visitarlo, e poi siamo scesi al miradouro de santa luzia dove, complice il tramonto, abbiamo potuto ammirare una delle più belle viste di Lisbona. La città ha moltissimi punti panoramici, i miradouros appunto, ma questo, forse perché completamente decorato da azulejos o forse semplicemente perché siamo arrivati veramente al momento giusto, non ha rivali. Dopo le immancabili foto di rito e qualche ultimo souvenir, abbiamo ripreso il tram al volo e siamo scesi fino alla cattedrale di Lisbona, qui semplicemente conosciuta come se’, che però era chiusa. Ancora un giro tra rua augusta e rossio fino alla chiesa di san Domenico, di fronte alla quale si trova il locale a ginginha, dove si serve l’omonimo ed imperdibile liquore alle amarene (€ 1,40 a bicchierino). Una corsa sull’elevador de lavra, la funicolare più antica di Lisbona che però conduce ad una zona senza particolari e attrazioni e poi di nuovo in zona carmo per la cena. Questa volta scegliamo una tasca, la tradizionale taverna portoghese a conduzione famigliare. in via do dunque, grazie alle recensioni favorevoli, raggiungiamo la parreirinha do duque, dove la premurosa mamma mena, coadiuvata dal figlio joao, tifoso del Benfica, vero appassionato di calcio e collezionista di sciarpe da stadio, ci hanno accolto come in famiglia. cucina portoghese tradizionale, tavoli uniti dove mangiare affianco anche a sconosciuti se non ci sono altri posti e prezzi contenutissimi (26 euro per quattro persone!!!) fanno di questo indirizzo una tappa da includere nel vostro itinerario. Non aspettatevi piatti raffinati ma, come in tutte le tascas, una cucina semplice, baccalà in tutte le maniere, carne di maiale (davvero buona) anche servita con uovo, pesce spada, un piatto a base di frutti di mare, uovo e pane. Questo locale è stata la ciliegina sulla torta per concludere il nostro viaggio nella capitale portoghese, l’indomani mattina il nostro volo ryanair ci ha riportato a casa con gli occhi ed il cuore pieni di questa bella esperienza e la voglia di tornare per approfondire meglio la città e partire alla scoperta di altre zone del portogallo. Qualche considerazione personale… a Lisbona il caffè costa sempre molto meno che in Italia, ma le paste sempre di più… i portoghesi, come dice una mia amica che ha vissuto a Lisbona, sono proprio “stretti”, nel senso che si limitano al necessario, anche nella comunicazione… il servizio nei locali in genere è effettuato con mooolta calma ma, unico posto dove mi è capitato, i camerieri mi hanno consigliato di dividere le abbondanti porzioni… per spendere meno!!! Le periferie di Lisbona, che si possono “ammirare” dal treno che va a Sintra, sembrano (con rispetto parlando) quelle di Zagabria o Sarajevo, con questi palazzoni tutti uguali e dritti. I centri commerciali sono strapieni di gente ma la zona centrale di sera è forse poco animata e si riempie di senzatetto (che non hanno colpa alcuna di esserlo), i quali però non ci hanno dato alcun disturbo. In ultimo i prezzi… forse trattandosi di una capitale e salvo qualche eccezione, come le trattorie, sono abbastanza in linea con quelli italiani, mi aspettavo il Portogallo ancora economico come era venti anni fa…ma anche qui l’effetto euro ha dato i suoi “frutti” o probabilmente fuori da Lisbona ed Oporto la vita costa molto meno. Spero di essere stato utile e se andate…. buone vacanze!

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