LISBONA: tra esplorazioni, religione e modernità

Ebbene sì, non ho rinunciato anche quest'estate al mio viaggio fuori dall'Italia. L'ultimo risaliva ad ottobre (Andalusia): troppo tempo per uno che possiede l'intensa passione del viaggio. Niente viaggio intercontinentale, rispetto all'anno scorso (Usa), cause economiche. E ho dovuto rinunciare anche ad un viaggio propostomi dal caro Francesco,...
Scritto da: gaus
lisbona: tra esplorazioni, religione e modernità
Partenza il: 19/07/2008
Ritorno il: 26/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ebbene sì, non ho rinunciato anche quest’estate al mio viaggio fuori dall’Italia. L’ultimo risaliva ad ottobre (Andalusia): troppo tempo per uno che possiede l’intensa passione del viaggio.

Niente viaggio intercontinentale, rispetto all’anno scorso (Usa), cause economiche. E ho dovuto rinunciare anche ad un viaggio propostomi dal caro Francesco, causa lunghezza dei tempi (1 mese:sic!).

Ma non ho rinunciato all’esperienza, alla conoscenza e al gradevole piacere in “bocca” che ti lascia un viaggio fuori dalla tua Nazione di nascita. Sicuramente niente a che vedere con l’arricchimento personale estremo che stanno lasciando le avventure guatemalteche al mio amico (sùcitato) Francesco, ma un viaggio ti lascia comunque diverse sfaccettature di arricchimento, di qualunque tipo esso sia.

La scelta è ricaduta su LISBONA. Visita di una settimana. Perchè Lisbona? Mi affascinava l’idea di andare in una città tipicamente europea, con una storia “de noartri” (vedi dominazioni fenicie, romane, arabe e spagnole: un pò comuni a tutta l’Europa) e con un’atmosfera latina simile all’Italia e alla Spagna, ma così “lontana”. Lontana perchè bagnata dall’Oceano Atlantico, che sicuramente non sentiamo “nostro” come il Mediterraneo. Lontana perchè è l’ultima frontiera occidentale dell’Europa. Lontana perchè parla una lingua che si ritrova anche dall’altra parte dell’Oceano (Brasile), che ti fanno capire quanto il “viaggio” (quando prende la forma di ESPLORAZIONE e CONQUISTA, come nel caso della storia Portoghese) possa essere potente e cambiare la cultura e la lingua di altre Nazioni. E nei secoli lascia, nel Paese “dominatore”, quell’atmosfera di GRANDE Paese che il Portogallo ha, e che te lo fa immaginare “lontano”, nonostante sia in Europa.

L’esplorazione: una dote di cui i portoghesi ne sono sempre andati fieri. In quasi tutti i monumenti e palazzi principali di Lisbona, ritroviamo le famose sfere armillari (la sfera terrestre avvolta in delle funi) simbolo della capacità di navigazione portoghese. Vasco da Gama è la loro icona a questo riguardo.

Nella storia, il Portogallo, non si è fatto scrupoli ad usare terreni “sacri” e la religione, per dimostrare la propria grandezza e la sua opulenza durante il periodo delle scoperte. Lo noti quando visiti la TORRE DI BELEM (punto di partenza da Lisbona per le Caravelle) e vedi che la statua della Madonna è situata all’aperto e non classicamente dentro una cappella rivolta verso i fedeli (cappella che c’è dentro la torre, ma assolutamente spoglia). Rivolta verso il mare, come auspicio di buon ritorno per i navigatori, il suo unico “fedele” in questo caso è il mare, e non chi va a pregarla. Un’icona cattolica sacra, piegata alla gloria della Nazione.

Poi lo noti quando vai al Monastero di San Geronimo (patrimonio mondiale dell’umanità e veramente bellissimo), costruito sì per i gerolamiti in teoria, ma voluto dal Re solo per testimoniare il ritorno di Vasco da Gama dal suo glorioso viaggio, altrimenti i gerolamiti se lo scordavano il monastero! Quindi anche qui, un grande edificio religioso, ma costruito come simbolo della capacità dei portoghesi nelle esplorazioni e della loro potenza (ovviamente l’edificio è ornato dalle famose sfere armillari che non c’entrano niente con la religione).

Poi ti sposti ad 1 ora di treno da Lisbona, a SINTRA (cittadina patrimonio mondiale dell’umanità), per visitare un meraviglioso castello (PALACIO DA PENA) costruito per il marito della Regina Maria II, e scopri che il castello è costruito su un monastero! Addirittura qui la religione viene cancellata proprio, e non messa da parte come negli altri 2 casi, per far posto allo sfarzo e all’originalità di un Principe (Ferdinando di Sassonia, marito della Regina). Il castello comunque è da fiaba, e ricorda (per chi ama i classici Walt Disney) quello della “Bella e la Bestia”. Inoltre è arredato da cima a fondo, in quanto sono stati lasciati gli arredi originali anche dopo la scomparsa della Monarchia nel 1910.

Che dire? Lisbona è splendida, e potete vederlo dalle foto, poi ovviamente andarci o no dipende dai gusti. Io la consiglio come meta.

Una città ricca di storia, simile a Roma come struttura, ma che è stata capace di innovarsi, con una zona moderna (Parco delle Nazioni, sede dell’Expò 98′) assolutamente spettacolare e da passarci una giornata intera senz’altro, visitando anche l’Acquario (il più grande d’Europa).

Ciao, alle prossime avventure..

Gaetano.



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