Lisbona in 3 giorni

Ciao a tutti, il nostro viaggio è Lisbona è durato solo 3 giorni ma ci ha permesso di vedere comunque le bellezze della città. Abbiamo volato con la TAP e siamo partiti molto presto per non perdere nemmeno un minuto di tempo. Appena arrivati all’aereoporto abbiamo trovato mappe e guide della città mentre al centro informazioni prima...
Scritto da: Nadia Panti
lisbona in 3 giorni
Partenza il: 11/11/2005
Ritorno il: 13/11/2005
Viaggiatori: in coppia
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Ciao a tutti, il nostro viaggio è Lisbona è durato solo 3 giorni ma ci ha permesso di vedere comunque le bellezze della città. Abbiamo volato con la TAP e siamo partiti molto presto per non perdere nemmeno un minuto di tempo. Appena arrivati all’aereoporto abbiamo trovato mappe e guide della città mentre al centro informazioni prima dell’uscita hanno risposto a tutte le nostre domande (in inglese), ci hanno consigliato come arrivare all’albergo e abbiamo acquistato la Lisboa Card per 3 giorni a 28 euro. La card è comoda perché consente accesso illimitato e gratuito a tutti i mezzi pubblici, gli elevators, i treni per Sintra e Belem, molti musei e attrazioni. Per gli altri sono previsti degli sconti. Se però pensate di visitare poche attrazioni conviene fare solo un abbonamento ai mezzi perché gli ingressi sono molto economici rispetto all’Italia, ad eccezione dell’Oceanario che va visto a prescindere.

Per arrivare in centro è comodo utilizzare l’AereoBus 91, se volate con TAP è gratis, basta esibire il biglietto aereo. Nella città invece la metro consente di arrivare velocemente in qualunque luogo.

Il nostro hotel, Travel Park, si trova proprio a due passi dalla fermata di Anjos ed è stata un’ottima sistemazione: tra i migliori 3 stelle mai visti, lo consigliamo a tutti. Vicino abbiamo anche trovato un supermarket che ci ha salvato per il pranzo. Poi abbiamo fatto un salto in centro, a Praca Do Comercio, dove stavano allestendo un grandissimo albero di Natale e abbiamo vista buona parte della città dall’alto dei 45 metri dell’Elevador de Santa Justa. Un bel panorama da lassù! Il pomeriggio siamo stati all’Oceanario, sulle rive del Tago ad Est della città, in una zona moderna, con edifici spettacolari ispirati ai viaggi di Vasco De Gama, un ponte che sembra infinito e un grande centro commerciale. L’acquario è stupendo, la vasca centrale con 5 milioni di litri di acqua lascia incantati: squali, tonni, barracuda, murene, cernie enormi, razze di tutti i tipi e una manta dalle dimensioni spaventose. Nelle altre vasche pesci di tutti i colori e dimensioni, pinguini, uccelli e lontre marine. Se siete fortunati potete vedere anche gli addetti che danno da mangiare agli animali. Insomma, da non perdere! La sera siamo stati al Bairro Alto salendo con un tram originalissimo su un’impervia salita. Nessun dubbio sul fatto che ci siano molti locali per la sera ma a parte questo il quartiere non è molto bello, anzi anche un po’ lugubre. La ricerca di un posto per mangiare è stata un po’ difficoltosa, devi scegliere tra ristoranti orientali, baccalà in tutte le salse, carne o margherita a 8 euro.

Il secondo giorno ci siamo spostati a Sintra (treno dalla stazione vicina alla fermata della metro del Giardino Zoologico), cittadella carina con edifici che ricordano molto lo stile arabo, un viale con statue originali e un curioso Palazzo Nazionale con due ciminiere poco convenzionali. La visita di quest’ultimo permette di vedere molte stanze e arredamenti originali, basta fare un po’ di scale. La pioggia ci ha fatto desistere dal proposito di vedere anche il Palazzo delle Pene, più distante ancora dalla cittadina. Da non perdere un pranzo a base di pesce al ristorante regionale che si trova in un vicolo accanto al palazzo municipale, poco distante dalla stazione. Pesce buonissimo e in quantità, prezzi accessibilissimi.

Il pomeriggio abbiamo visitato Belem. Il Monastero di San Geronimo è davvero imponente, si può vedere la chiesa e il chiostro, il resto dell’edificio è occupato da diversi musei. Fate attenzione agli orari: in inverno la maggior parte dei monumenti chiude alle 17 e questo ci ha impedito di entrare nella Torre di Belem, l’abbiamo vista solo da fuori, sullo sfondo il ponte 25 Arile e il Cristo Re. Prima di tornare abbiamo fatto un salto al Museo del Design, pochi euro per vedere diverse stanze con oggetti e arredamenti molto particolari.

Per non ripetere la tormentata scelta del ristorante per la cena abbiamo preferito tornare dalle parti dell’Oceanario, al mega centro commerciale aperto fino a tardi. Tutto è diviso per settori perciò anche i posti per mangiare sono concentrati nella stessa zona, si può scegliere tra Mc Donald, Pizza Hut e tante altre catene.

L’ultimo giorno abbiamo visitato il resto della città. Intanto abbiamo preso il mitico tram n° 28 che ci ha permesso di vedere molto da vicino i vicoli del quartiere più caratteristico (e più povero) della città, Alfama. Cartina alla mano abbiamo intuito dove scendere per visitare il Castelo do Sao Jorge. Essendo situato su una collinetta al centro della città, consente la vista di un bel panorama e della maestosità del fiume che sembra già Oceano. Nel castello si può salire ancora più in alto, sulle torri battute da un vento gelido, mentre ci si chiede come siano rimaste in piedi dopo oltre 2000 anni. Poco lontano dall’ingresso abbiamo pranzato in un piccolo bar che prepara all’istante baguette, crepes e toast, buone ed economiche. Il ritorno alla città bassa è stato più lungo del previsto perché il mitico tram ci ha lasciato in una piazza sconosciuta invece di tornare al terminal. Cartina alla mano (si trovano anche in giro comunque) siamo riusciti ad orientarci e a tornare in centro attraversando quartieri purtroppo ancora più degradati dei precedenti. L’ultima visita prima della partenza è stata al Parco Edoardo VII, purtroppo ostacolata dai lavori in corso. All’interno abbiamo visitato Estufa Fria, una serra molto grande e con diversi tipi di vegetazione, compresa un’area dedicata alle piante grasse, alcune di dimensioni sorprendenti.

Il viaggio verso l’aereoporto con l’Aereo-Bus ci ha concesso un’ultima occhiata alla città e ai quartieri periferici. Check immediato, prima delle solite due ore, rapido controllo e qualche acquisto al Duty Free… poi purtroppo si torna a casa.

Nadia e Stefano



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