Lisbona: e due!

Ciao a tutti! Sono Luigi, ho 22 anni, e questo è il secondo viaggio in solitaria che mi sono regalato (il primo è stato a Budapest, ho il racconto su TPC). Difatti vorrei precisare che sarei dovuto andare solo a Budapest ma sapete, ormai ero preso dagli eventi, e quindi mentre ancora organizzavo il primo già organizzavo pure il secondo. Per...
Scritto da: Luigi S.
lisbona: e due!
Partenza il: 23/04/2005
Ritorno il: 26/04/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti! Sono Luigi, ho 22 anni, e questo è il secondo viaggio in solitaria che mi sono regalato (il primo è stato a Budapest, ho il racconto su TPC). Difatti vorrei precisare che sarei dovuto andare solo a Budapest ma sapete, ormai ero preso dagli eventi, e quindi mentre ancora organizzavo il primo già organizzavo pure il secondo. Per dire, manco sapevo come andava il primo… Io già mi portavo avanti. La meta a dir la verità non era, sulle prime, Lisbona. Avevo altre due città, sempre comprese nella penisola iberica, a cui avevo addossato gli occhi. Ma non mi convincevano, non so, e quindi ecco che mi è saltata all’occhio Lisbona. Sono i primi di febbraio, il primo ponte vacanziero, quello di Pasqua, l’ho già organizzato e vado a Budapest, quindi salto su quello del 25 Aprile. Essendo un lunedì mi prendo il martedì di ferie in modo da farmi un weekend lungo. La botta: i miei non sanno niente, sanno che voglio andare via a Pasqua ma non al 25 Aprile, e lo dico. Nessuno lo saprà prima di una due settimane dalla mia partenza. Lo so io, lo sa Chiara dell’Agenzia di Viaggio e la segretaria che sul lavoro si occupa di organizzare le ferie a tutti.

ORGANIZZARE Il volo: cerco subito qualche volo low cost ma mannaggia, non ne trovo, non ci sono… Fa niente. La Chiara dell’Agenzia mi propone un volo da Milano Linate per Lisbona con partenza alle 6.00 del mattino e ritorno verso notte sempre a Linate. “Chiaraaa… Mannaggia… Vorrei ricordarti che non c’è nessuno che mi porta, voglio e devo arrangiarmi da solo come farò per Budapest. Ok?” Il volo quindi me lo cerco io, sempre nel sito della TAP Air Portugal e trovo il volo che mi interessa. Partenza da Milano Malpensa alle 12.15 di sabato 23 Aprile, volo diretto a Faro con scalo a Lisbona. Ok, è mio.

Il ritorno a Milano Malpensa alle 18.35 di martedì 26 Aprile.

L’hotel: oltre al volo la Chiara mi offre un hotel, l’hotel residencial Mozambique, a 170€ in singola. Non l’ho mai presa sul serio la sua offerta pperchè la sua offerta mi sembrava esosa, per me sembrava tanto. Quindi cerco info su TPC. Devo precisare che ho fatto fatica pure su TPC a trovare info su Lisbona… Comunque, chiedendo a quelli che trovavo vengo a sapere, da una internauta, di un hotel situato in centro economico e ben collegato. Si chiama HOTEL RESIDENCIAL FLORESCENTE. Ha un sito Internet, lo vado a controllare subito. Trovo la camera singola con la prima colazione a 35€ a notte. In centro. E’ mio, deve essere mio. Mando subito una mail all’hotel per chiedere la camera e per chiedere le modalità di pagamento dato che non possiedo la carta di credito. Lo staff, a nome della gentilissima Jacinta Antunes, mi fa sapere che per il pagamento si può usufruire anche dell’assegno postale con l’importo della prima notte. Uauh… Che storia… Ok, prenotatemi una camera singola. Però vogliono l’assegno. Appena posso corro in posta e chiedo di poter fare un Eurogiro: “E’ abbonato al sito delle Poste Italiane?” No… Allora non può farlo… Va bene signora, allora facio un vaglia internazionale per il Portogallo. Pago 41€ e rotti (rata prima notte e spese spedizione) e via… Speriamo arrivi e non si perda per strada, la Jacinta se non vede l’assegno entro 10 giorni mi cancella la pre-prenotazione. Dopo un pò di giorni e dopo aver rotto i maroni alla Jacinta per sapere news ecco che mi manda una mail in cui mi dice, in inglese ovviamente, “il suo assegno è arrivato ieri, la camera singola è prenotata dal 23/04 al 26/04!”.

Evvaiiii…

Le info: devo ringraziare Mario e Pina per essermi stati d’aiuto su come muovermi, dove andare, cosa fare. Le guide di cui disponevo era una sola, comprata una settimana prima di partire: LISBONA, de LE GUIDE MONDADORI, 23.50€.

Fino ad ora avevo un altra guida ma non l’ho tenuta conto perchè strutturata male, non si capiva niente… Insomma, per me non era una buona guida. PARTENZA: i miei han saputo della mia partenza due settimane prima, strano… Non mi hanno riempito di botte… Scherzo… Comunque la loro reazione non è negativa… E poi diciamolo. Non ho chiesto loro un € quindi va bene… Commetto però uno sbaglio che pagherò poco dopo: non lascio nessun recapito ai miei, perchè insomma… Mi sono dimenticato… Cioè, ho con me il cellulare ma niente di più lascio…

Il giorno della partenza arriva. Ho il volo alle 12.15 ma devo partire da casa mia o no? Abito nella provincia di Brescia, a Leno, e mi arrangierò anche qui a raggiungere l’aeroporto. Sveglia alle 4.45! Buongiorno…

Alle 6.00 ho il bus della SAIA diretto a Brescia. C’è gente con me, quando di solito io dormo c’è gente che si alza presto per andare a lavorare. Sono l’unico con un trolley in mano, mi guardano strano…

Alle 6.40 arriviamo in Stazione a Brescia e vado a fare i biglietti per il treno. Ma il treno che devo prendere io, per Milano Centrale, è in ritardo. No… Non posso permettermi questo… Prenderò quello prima, tanto il biglietto va bene. Treno diretto a Genova e che si ferma a Milano Centrale. Arrivo in Centrale alle 8.30 circa, e mi dirigo a comprare un biglietto del Malpensa Express, il bus che mi porterà alla Malpensa. Sul bus mi siedo dietro a tre signore… Sento che loro devono partire alle 12.15… Ecco… Voleranno con me lo so…

Arriviamo in aeroporto per le 9.45/10.00 e vedo che il check-in è già in funzione. Ok, registro e dopo aver cambiato i fiorini ungheresi che mi erano rimasti in saccoccia tre settimane prima scendo agli imbarchi A per i controlli. Arrivo al gate, un sacco di studenti, in gita? Parlano portoghese… Tornano in patria…

LISBOA Arriviamo all’aeroporto di Lisbona in ritardo… Forse perchè siamo rimasti fermi in pista un quarto d’ora minimo ad aspettare che… Atterrava nessuno, se non parti bello qua non ci muoviamo più! Comunque il volo è stato perfetto, strabuoni i panini farciti della TAP! All’uscita trovo l’ufficio informazioni e ne approfitto per chiedere una mappa di Lisbona e a quale fermata del bus devo scendere per andare al mio hotel. Il bus 91 della Carris (chiamato anche Aerobus) fa servizio dall’aeroporto alla Stazione Cais do Sodre e viceversa e quindi è molto sfruttato dai turisti. Il biglietto del bus, a Lisbona, si può comprare anche in vettura, è molto comodo questo! Con il biglietto del bus si può usufruire del trasporto per questo primo tragitto e trasporti gratis per il giorno stesso. O altrimenti, come ho fatto io, si consegna la boarding pass del volo e si ha libero accesso al servizio. Una restrizione? La Boarding pass deve essere obbligatoriamente della TAP.

La mia fermata per l’hotel è RESTAURADORES. Quando scendo si mette a piovere… E che cacchio… La via del mio hotel è Rua de Portas de Santo Antao, resta vicino al Hard Rock cafè quindi prendo quello come riferimento. Ecco, dopo poco, arrviato all’hotel. Bello, è in centro, in una via pedonale, bello davvero. La camera è adeguata al prezzo, c’è la televisione, c’è il condizionatore, il bagno privato… Insomma… Ho fatto un gran bene! Quando esco è già sera, me ne vado a fare un giro. Arrivo, dopo essere passato per Praça Pedro V e Rua Augusta in Praça do Comercio. La cena è già passata ma ho fame, nella mia via c’era pieno di ristorantini, mi fermo a leggere il menù di uno di questi. Piatti di pesce, salta all’occhio un piatto: Gamberoni alla griglia 60€! Come? Cosa? Ciao, vado al Mc Donalds! I miei cari panini strapieni di salse… E caro il mio vento che enta dalla portafinestra… Mannaggia a chi… Tornato in hotel me ne vado a dormire. Ma il vento ha fatto l’effetto, ho fatto indigestione. Sono un genio, non ho preso con me niente di niente, neanche una Zigulì, una Aspirina… Niente… Passo la notte e la mattina e sono come prima! Il telefonino non si accende… È scarico, Prendo il caricatore e… Non va bene. Mannaggia, sono tedesche le prese, ma quelle nel muro! Non riesco a inserire la spina, non fa contatto e non ricarica! Sono a posto… IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO E’ mattina… Oggi è il giorno della gita mannaggia, ma proprio oggi dovevo stare male? Il mio programma è di andare a Sintra e a Cabo da Roca oggi… Dopo essermi abbioccato mi rendo conto che sono le 10 del mattino. Cavolo, è tardi, alle 10.30 chiudono la sala colazione, devo prendere il treno… Mannaggia… Così mi vesto e scendo. Prima di far colazione chiedo gentilmente a una cameriera se ha una pastiglia per il mal di testa. Dal suo portafoglio tira fuori le pastiglie… Oh oh… Mi darà mica le pastiglie della menopausa?! Comunque, dopo aver fatto colazione ingurgito la pastiglia e via… Mi preparo ed esco, devo andare alle Stazione di Entracampos per prendere il treno per Sintra. Prendo la metropolitana a RESTAURADORES, linea AZUL diretto a PONTINHA, per fare cambio a MARQUES DE POMBAL, linea AMARELA per CAMPO GRANDE, fermata ENTRECAMPOS. Quando arrivo in stazione vedo sui tabelloni che c’è un treno per Sintra tra pochi minuti, vado dal bigliettaio che mi dice che ora il biglietto si fa alle macchienette. Ok, pago 1.30€ e corro al binario. Pochi secondi il treno arriva…

Quanti turisti, allora non è tardi per andare a Sintra! Tengo tra le mani il foglio stampato da Internet, dal sito delle ferrovie portoghesi, con gli orari di tutti i treni per Sintra e ritorno e le fermate intermedie. Scenderò al capolinea quindi mi metto comodo. Oltrettuto le fermate vengono visualizzate sui tabelloni a inizio carrozza e via quindi non ci si può sbagliare. Vorrei scendere alla fermata BENFICA ma poi dove vado…

Arrivato a Sintra esce l’orda dei turisti. Cerco l’ufficio informazioni che mi avevano consigliato dove mi danno la cartina di Sintra con gli orari dei bus che portano a Sintra, fin sopra, e a Cabo da Roca. Il bus che porta fin su al castello è il 434 della PENA SIGHTSEEING TOUR. Il biglietto anche qui si può comprare in vettura, c’è semplice, destinato solo a qusto bus, o multiplo, come l’ho preso io, che oltre a usare il 434 si può usufruire anche del bus che porterà a Cabo da Roca. Il bus 434 arriva. Tutti salgono e si parte. Dopo due secondi l’autista viene soprannominato Schumacher! Questo è pazzo, guida come un disperato, fa di quei fili alle persone che camminano sul ciglio della strada che fan paura… Per non parlare delle frenate. E le curve: quando arriva una cura dal fondo dell’autobus parte una “Ola” che arrvia fino davanti; e lui neanche si scompone! Finalmente si ferma, c’è altra gente da imbarcare, siamo al Palacio Nacional de Sintra, io resto su perchè voglio andare al Castelo Mouros. Le ola continuano, i disperati aumentano… E arriviamo alla fermata del castello. L’autista guarda nello specchietto perchè nessuno scende, allora grida “castelo” e io, che faccio, scendo. Ma sì, farò due passi a piedi anche se siamo in salita… Appena scendo sento una turista italiana che parla e io, per farmi sentire, dico ad alta voce: sono sopravvissuto! Lei capisce e si mette a ridere… Due passi faccio… Per sentire tutto d’un tratto dietro di me delle signore che urlano disperate. Ecco, l’autista ha appena fatto del male ad un turista tedesco, quasi schiacciato al muro dall’autobus stesso! Ho appena detto che sono sopravvissuto… Sesto senso! Mi giro subito e vedo il turista che con la borsa picchia sull’autobus… E l’autista che riparte mandano a quel paese il turista… La turista italiana di prima è infuriata, al grido di “denunciamolo” scrive la targa del mezzo e l’ora e chiama la polizia! Il turista comunque è vivo per la cronaca, scosso ma vivo… Io proseguo e arrivo a un chioschetto dove si deve pagare un biglietto per la visita dell’edificio. Insomma… Non ho voglia… La strada che abbiamo percorso fin qui è a dir poco stupenda, siamo in un bosco, piante e ombra, mi faccio due passi. Torno indietro praticamente e mi incammino per la discesa. Per la strada poco o nessuno, tutti si fanno il tragitto in pullman o in macchina, solo in pochi se la fanno a piedi. Io sono in discesa scusate ma me la godo… Alle tante arrivo fin giù fino al Palacio Nacional… Arriva un bus scusate mi sposto. Ma… È Schumacher di prima… Ma c’è ancora… Via via ripariamoci! Una turista mi chiede gentilmente se il tragitto che ho fatto io a piedi lo può fare pure lei, in salita. Sinceramente cara… Fattela in bus, c’ho il fiatone io in discesa! Sintra: è famosa per essere stata la meta estiva preferita dei reali del Portogallo. E’ stata dichiarata nel 1995 luogo di patrimonio mondiale dall’UNESCO. La cittadina è veramente molto bella, immersa in questo immenso verde di boschi. Il Palacio nacional è facilmente riconoscibile da due strani camini conici che si innalzano sul palazzo reale. Prendo la via del ritorno per avere la coincidenza sul bus che porta a Cabo da Roca. C’è gente alla fermata, minimo van tutti là. Difatti il bus arriva, io presento il mio biglietto e passo tranquillo. Il bus parte e prende la strada della periferia di Sintra. Il paesaggio ve lo dico subito: stupendo. Solo il paesaggio che si vede dal tragitto da Sintra a Cabo da Roca merita la visita! Veramente, si passa in mezzo a di quei paesini incastonati nel paesaggio che si resta incantati! Il viaggio dura una bella mezz’oretta buona… E non ci si può sbagliare. Perchè tutto d’un tratto il paesaggio di prima cambia per lasciare spazio a una radura con vista all’orizzonte del faro, il faro di Cabo da Roca. Si può dire che a Cabo da Roca c’è poco o niente, è conosciuto perchè è il punto più occidentale di tutto il continente europeo! Oltre lì non si può andare, siamo più ad Ovest della Gran Bretagna, dell’Irlanda… Di tutto! C’è un belvedere poco più in là che dà sull’Oceano Atlantico, è tutto un dirupo, uno spettacolo star là a vedere le onde che si infrangono sulle rocce. All’ufficio turistico mi faccio rilasciare un documento che attesta la mia presenza nel punto più ad ovest del continente europeo e con tutta calma mi fermo al bar vicino ai souvenir a mangiare un gelato. Me lo vado a mangiare al belvedere, che bello star qua… L’orario del bus mi ricorda che tra poco arriva la coincidenza che riporta a Sintra… È ora di andare purtroppo. Arrivato a Sintra, in Stazione, è pomeriggio inoltrato. Faccio il biglietto in fretta e furia, ormai sono esperto, il treno sta per partire, via… Alla fermata BENFICA salgono un sacco di tifosi della squadra lusitana, eccoli, festanti per la vittoria della partita di oggi. Grandi! Arrivato a Lisbona Entrecampos prendo la metropolitana e torno in centro. Devo tornare in hotel perchè devo capire dove andare domani… Ho lasciato le mappe in hotel e quindi le devo vedere… LUNEDI’ DA BRIVIDI Dopo colazione decido che è ora di chiamare casa, il cellulare è spento da sabato sera, non mi si accende più, scarico. Non ho la riduzione per la presa, in hotel non ne hanno disponibili perchè in uso. Compro una carta telefonica internazionale e chiamo a casa: – “Mamma? Sono io…”! >>>>>>> La reazione di mia mamma è uguale a quella di una disperata… Piange e ringrazia Dio che sia ancora vivo! Ma insomma… Avevi dubbi? Vabbeh che sono via da due giorni ma una reazione così! vabbeh che mi si è scaricato il telefono già sabato sera ma colpa mia? Ad usarlo è così! Tranquillizzo mamma che sono vivo e vegeto e scopro quello che ha già combinato in patria: mi riferisce che non essendo riuscita a contattarmi sabato sera (avevo mandato l’sms che ero arrivato, stavo bene, tutto a posto!) si era già preoccupata. La domenica mattina, trovando di nuovo il telefono spento, ha chiamato la Mara, la socia di Chiara dell’Agenzia, a casaaaa!!! La mamma non vuole dare il numero di cellulare della Mara e lascia detto richiamerà. Poco dopo richiama e mia mamma chiede numero di telefono dell’hotel dove mi trovo, nome dell’hotel, la via, tutto. La Mara: – “Signora, ma suo figlio da noi ha prenotato solo il volo!” Mia mamma ormai è partita, capisce più niente, la risposta è quella che ogni mamma vorrebbe farsi sentir dire! Ormai ho le botte prenotate… Chiama sempre in lacrime mia cugina e gli chiede se nel pomeriggio può venire a casa mia per controllare sul mio PC se trova indirizzi o indizi del mio soggiorno a Lisbona. Mio fratello non sa dove cercare (basterebbe guardare nel programma di posta elettronica che avrebbe trovato tutte le mail della Jacinta Antunes! E poi l’indirizzo Internet dell hotel è in memoria… ) Comunque sia, mia cugina non può venire perchè è via quindi dice che vede di passare lunedì.<<<<<<<<< Insomma... Ho combinato un bel casino, ecco perchè quel grande errore all'inizio! Non ho lasciato nemmeno un recapito, nè dell'hotel nè di niente. E pensare che tre settimane prima, per Budapest, avevo lasciato persino l'indirizzo delle ambasciate d'Italia in Ungheria! Poco è se non mi maledice comunque... E le dico che se mi lascia posso andare in un centro commerciale o negozio a comprare il riduttore! Però andrò stasera, non vado ora che è mattina. Così ora che ho tranquillizzato decido di andare a vedere la torre di Belem, il simbolo di Lisbona. Ma dato che non ho niente di biglietto cerco un ufficio informazioni per farmi rilasciare la comodissima SETECOLINAS, una carta prepagata molto usata anche dai lisboeti. All'ufficio informazioni mi dicono che per averla devo andare agli uffici della Carris, o nei chioschi stessi che sono sparsi per Lisbona. Ce n'è uno in Praça da Figueira: mi faccio rilasciare una SETECOLINAS per due giorni. Tanto domani riparto. Così mi dirigo verso Praça do Comercio per prendere il tram 15 diretto a Belem. L'arrivo è di fronte al Mosteiro dos Jerònimos ma io voglio prima vedere la Torre. Passo in mezzo ai giardini, dove c'è un sacco di gente svaccata e che si diverte, e tramite un sottopassaggio risalgo sul lungofiume. Vado subito a Padrào dos Descombrimentos, dove c'è il monumento agli scopritori. Del Portogallo ovvio. Questo imponente monumento, alto 52 metri, che si erge sulle rive del Tago. Ha una forma che rievoca il profilo della caravella, con lo stemma del Portogallo ai lati e la spada della casata reale sopra l'ingresso. E' possibile difatti, tramite ascensore all'interno, salire al sesto piano e tramite una scala salire fin su in cimadove si può ammirare uno splendido panorama. Peccato che per me era chiuso. Oggi è il 25 Aprile, festa della liberazione anche in Portogallo. Continuo la visita avvicinandomi alla Torre di Belem, il simbolo di Lisbona. Le decorazioni dell'esterno sono straordinarie, ci sono persino delle funi scolpite nella pietra, veramente bella! E' chiusa anche questa ma anche da fuori è uno spettacolo... Lascio la torre per raggiungere il Mosteiro e, anche se chiuso, ne approfitto per visitarlo dall'esterno, fino ad arrivare, tramite Rua de Belem (che non è altro che la principale) a Palacio de Belem, noto anche come Palàcio Cor de Rosa, che è oggi residenza del presidente della Repubblica.Decido di saltare il pranzo e, con l’aiuto del tram 15, ritorno indietro. Scendo a CAIS DO SODRE, capolinea della linea metro VERDE, e vado verso TELHEIRAS. Scendo ad ALAMEDA per prendere la coincidenza con la linea VERMELHA che va fino ad ORIENTE. Quando esco dalla stazione ORIENTE l’abbaglio! Ma… Cos’è Oriente! E’… Sensazionale… Una cosa fantastica… Il Parque das Naçoes, che comprende la stazione Oriente, è nato come sito per l’Expo mondiale del 1998 ed è diventato presto il nuovo centro per Lisbona, con la sua architettura contemporanea sensazionale, gli spazi moderni, le attrazioni per tutta la famiglia. Pensare che alcuni anni fa qui non c’era niente, era solo una zona industriale abbandonata e che con il Parque ha trasformato il litorale est del Tago. Attraverso la strada e mi trovo su un laghetto artificiale con un sacco di bandiere, tutte le bandiere del mondo sventolanti sui pali. Arrivo su una passerella che passa sopra il fiume tago e che porta all’Oceanario, dove sto andando. L’Oceanario è l’attrazione principale del Parque das Naçoes, con una forma simile a una portaerei. Facilmente riconoscibile anche per il fatto che l’Oceanario è agganciato all’estremità di un molo, sospeso sull’acqua. Secondo acquario più grande al mondo ospita al suo interno infinità diverse di pesci, uccelli, mammiferi, e abitanti del mondo marino. Costituito da un’enorme vasca centrale che attira più di tutto (la varietà di pesci, grandi e piccoli, che nuotano di continuo è fenomale), è separato da quattro ambienti che rappresentano gli ecosistemi degli Oceani Atlantico, Pacifico, Antartico e Indiano. La visita all’Oceanario è obbligatoria e la si consiglia a chiunque, è davvero da lasciare a bocca aperta! Ci sono sale in cui si può camminare vicino a pinguini e un percorso in mezzo a un giardino per poter ammirare anche gli abitanti del’aria e le piante stesse. Veramente sensazionale! All’uscita ne approfitto di un giro sulla cabinovia. Si può decidere di salire per scendere al punto opposto (Ida, ovvero andata) o farsi un giro fino a dove si è partiti (Ida y Vuelta, ovvero andata e ritorno). La cabina sale per riscendere al punto opposto e rifare lo stesso percorso. Dopo il viaggetto mi faccio due passi a piedi, nel percorso ci sono una miriade di bar, di fast food, di pub, ristorantini… E un sacco di attrazioni per i bambini che fanno un gran casino. Lascio comunque con dispiacere il Parque, veramente avveneristico, molto bello. Devo andare ancora a comprare il riduttore per il telefono cavolo… È tardi. Così mi metto sulla strada per raggiungere l’AMOREIRAS SHOPPING CENTRE, massiccio complesso con torri rosa e blu che contiene 370 negozi, ristoranti e cinema. La parola “amoreias” siginifica gelsi, ovvero le piante che il marchese di Pombal fece piantare nel lato ovest della città per nutrire i bachi da seta. Centro incongruo nel periodo della sua costruzione, nel 1985, oggi è attrazione per giovani e famiglie e cornice a nuovi edifici e centri commerciali. Quindi, per arrivarci, sempre con la metropolitana dalla stazione Oriente vado fino al capolinea della linea stessa, la Vermelha, ad ALAMEDA. Da lì prendo la VERDE diretto a CAIS DO SODRE e scendo a BAIXA-CHIADO. Di nuovo coincidenza, con la AZUL, dietto a Pontinha per scendere a MARQUES DE POMBAL. La mia carta SETECOLINAS ormai mi accompagna dappertutto, basta avvicinarla al lettore ottico che le portesi aprono con un bel “Bom Viagem” sul display! All’uscita dalla Stazione non so dove andare. Cioè, so che devo prendere una strada che si arrampica su una collina ma non ho voglia di farla a piedi. Vedo dei bus che salgono ma non so dove siano le fermate… Insomma… Devo farla a piedi! Quindi passo dopo passo, in salita, mi imcammino per Rua de Joaquin Antònio Aguiar… Per arrivare poi, in cima, all’incrocio di tre vie, (dove poi sorge il centro), ovvero Avenida Duarte Pacheco, Rua das Amoreiras e la Aguiar. Trovo per fortuna il supermercato appena entrato, vuoi mettere cercarlo tra 370 negozi?! Trovo comunque i riduttori vicino alle bibite… Per non sbagliare me ne compro uno quadruplo… In una dei quattro entrerà il caricatore mi dico… O no? Ritornato in hotel testo l’acquisto… Ma non va! Cacchio… Provo a cambiare presa mettendola dove c’è ora la lampada. E carica! Allora scusate… Quell’altra presa non va allora! Provo la lampada e difatti non si accende… Vabbeh dai, ora carica, mi arrivano i primi messaggi disperati di mia cugina, di farmi sentire da mia mamma…Vado dallo zio Mac a mangiare, sono tutti fuori, oggi c’era pure la manifestazione in piazza… Distrutto comunque me ne vado… Domani è l’ultimo giorno… OBRIGADO A colazione incontro i miei amici. Cioè, manco li conosco e manco li saluto, ma sono mitici per tutta la roba che tirano giù dal buffet! Sono in due su un tavolino 80 x 80… C’è roba che straborda dal tavolino. Una volta va lui al buffet una volta lei… E prendono di tutto!!! Cacchio che panza che c’hanno…L’ultimo sorso dell’ultima colazione e poi vado, Devo passare in reception per dire che me ne vado a mezzogiorno e per pagare le due notti che mi restano. Quindi pago 75€ e poi esco! Oggi voglio prendere il tram 28, il mitico… Voglio vedere la cattedrale, la Sè Catedral… E il Castelo di Sao Jorge.Quindi tramite Rua Augusta vado fino a Praça do Comercio o poi con il tram fino alla Sè Catedral. Si ferma di fronte alla cattedrale, non ci si può sbagliare. “Sè” è l’abbreviazione di Sedes Episcopalis, sede vescovile. La facciata ha due torri campanarie merlate e in rosone in stile romanico. E’ molto bella, anche se racchiude vari stili architettonici. Poco più in su, dopo solamente una fermata, c’è il Miradouro de Santa Luzia, con la balconata che dà una veduta dell’Alfama e del fiume Tago. Dietro il miradouro, quasi salendo per la strada, c’è una traversa che porta al Castelo de Sao Jorge. Le stradine che corrono vicino alle mura sono molto caratteristiche, spesso acciottolate, ideali anche per una passeggiata panoramica. L’entrata vera e propria al Castelo è a pagamento, c’è l’ufficio poco pù in basso. Si può salire sulla terrazza panoramica che non è altro che una spianata, anche all’ombra, con banchine, che offre spettacolari vedute sulla città di Lisbona. Si può inoltre salire sui bastioni e sulle torri, lungo le mura del castello, attraverso scale rigorosamente in pietra e spesso ripide. Ma volete mettere lo spettacolo che vi si mostrerà davanti? Scendo tranquillamente sulla terrazza per il panorama e per le fotografie e poi mi incammino poco per volta fin giù a Praça do Comercio. Voglio fare un giro fino al porto, dove partono i battelli per Cacilhas, ossia per Outra Banda, dove si può ammirare, con l’aiuto anche di un bus per arrivarci fino in cima, al famosissimo Cristo Rei, modello del più famoso Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Un ascensore al suo interno e alcuni scalini portano ai piedi della statua, a 82 metri di altezza, dove il panorama domina sulla città e sul fiume. Purtroppo però è tardi, i battelli non partono subito e io per mezzogiorno devo tornare in hotel per lasciar libera la camera. Faccio due passi sul lungofiume e poi rientro. Dopo aver lasciato la camera mi dirigo in Praça Restaudores alla fermata del bus, per aspettare l’Aerobus o numero 91, che mi porterà all’aeroporto. A metà strada risalgono le tre signore incontrare alla partenza sul bus per la Malpensa, ma ciao care! Check-in ai banchi della TAP e poi via la gate.Volo alle 15.05 per atterrare a Milano Malpensa alle 18.35. Da qui Malpensa Shuttle per la Stazione Centrale e dalla Stazione, dopo una signora anziana che è caduta all’indietro sulle scale mobili, un treno diretto a Venezia con fermata a Brescia. Arrivo a Brescia alle 22.00… Dove c’erano i miei genitori ex disperati ad aspettarmi… CONSIGLI: quali se non lasciare recapiti di hotel o altro… Una cosa che ho imparato per non creare danni! E visitare Lisbona perchè è una città stupenda, l’avevo sottovalutata, non è affatto triste come tanti dicono… I prezzi sono inferiori rispetto all’Italia.I portoghesi sono gentili e simpatici, la lingua parlata poi… Stupendi! IMPRESSIONI Lisbona è fantastica, che dire di più.Voglio anche spendere parole per la metropolitana di Lisbona. Un sogno per quella di Milano! Non è bella, è strabella!!! Le Stazioni sono grandi, spesso colorate e vivaci e vigilate, i treni puliti e spaziosi… Bellissima! Insomma visitatela, la consiglio a tutti! E come dissi al primo racconto, se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti.Spero di ritornare un giorno a Lisbona…Per info scrivetemi LUIGI



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