Lisbona e dintorni: assaggio del Portogallo

Lisbona è una città affascinante, che trasuda storia in ogni angolo, dai vicoli dell’Alfama ai tram in legno che sembrano quasi di un’altra epoca, ai resti del terremoto del 1755, alle eleganti vie commerciali della Baixa. La gente è vivace e riservata, sempre gentile e sorridente. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e subito siamo saliti...
Scritto da: TuristiFaiDaTe
lisbona e dintorni: assaggio del portogallo
Partenza il: 20/08/2006
Ritorno il: 25/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Lisbona è una città affascinante, che trasuda storia in ogni angolo, dai vicoli dell’Alfama ai tram in legno che sembrano quasi di un’altra epoca, ai resti del terremoto del 1755, alle eleganti vie commerciali della Baixa. La gente è vivace e riservata, sempre gentile e sorridente.

Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e subito siamo saliti sul leggendario Tram n. 28, affollatissimo e davvero suggestivo. Si inerpica su per le vie dell’Alfama rendendo ancora più speciale questo quartiere già di per se molto caratteristico: vicoli stretti con panni stesi ad asciugare, ristorantini e chioschi in ogni piazzale, e poi la musica che dalle finestre rallegra tutta la via.

In cima a questo quartiere si erge il Castelo de São Jorge, imponente costruzione che domina su Lisbona. Dall’alto dei torrioni è possibile vedere tutta la città. Scendendo nell’Alfama si incontrano monumenti importanti, molti dei quali costituiti da chiese ( ce ne sono quasi come in Italia! ). La più importante è quella del Sé, di un bianco candido che spicca per la sua grandezza, ma anche la Igreja de Santo Antonio è molto suggestiva, soprattutto perché è stata costruita nel luogo in cui il Santo nacque ed è stata visitata da Giovanni Paolo II nel 1988 ( c’è anche un azulejos che lo testimonia ).

Casa do Biscos si incontra poco prima di uscire dal quartiere ed è caratterizzata dalle pareti bugnate della sua facciata.

La zona più commerciale di Lisbona è Baixa (città bassa), che culmina con la centralissima piazza Rossio, caratteristica per il disegno ad onde dell’acciottolato. La visita di questo quartiere è molto piacevole e rilassante : passeggiare per Rua Augusta, la via dei negozi e dei ristoranti all’aperto, ammirare la facciata del Teatro Nazionale, la fontana in Praça Rossio, e la statua di bronzo Joao I in Praça da Figueria, sono tutte cose imperdibili.

Prima di salire al Barrio Alto (meglio la sera, quando il quartiere prende vita) consigliamo di non perdere la visita alla Igreja de Sao Domingos, dietro Praça da Figueria, davvero particolare in quanto presenta in modo evidente i segni del terremoto del 1755, sembra incredibile che le colonne così danneggiate ancora riescano a sorreggerla ! Dalla Baixa si sale al quartiere alto per mezzo dell’Elevador de Santa Justa, un ascensore inserito in una torre di ferro, rivestito in legno e molto suggestivo. Arrivati sopra è possibile salire ancora più in alto grazie ad una scala a chiocciola che in realtà è l’accesso ad un bar in cima alla torre, da cui si ha una visuale bellissima del Castelo di Sao Jorge e della Baixa.

Il Barrio Alto è uno degli angoli più pittoreschi di Lisbona. Le vie acciottolate sono sede di negozi dagli arredi stravaganti, ristoranti, caffè storici e casas de fado (la musica tipica portoghese, molto malinconica !). Tre sono i siti da non perdere secondo il nostro punto di vista: La chiesa di Sao Roque, la più sfarzosa della città, con una cappella che venne costruita in Italia, trasportata e rimontata a Lisbona, le rovine della Igreja do Carmo, emblema del terremoto, e l’Elevador de Bica, con cui si scende verso la stazione Cais Sodré.

Il martedì mattina lo dedichiamo alla visita di Belém e poi, con auto a noleggio, di Sintra. Importantissimo segnalare che questi due siti sono chiusi il lunedì ! Si arriva a Belem con l’autobus e scendiamo proprio davanti al Palacio di Belém, elegante edificio rosa, residenza del Presidente della Repubblica. Come suggerito dalla guida non ci perdiamo l’acquisto di una pasta nelle storiche pasticcerie di questo quartiere, ed è davvero una delizia per il palato! Andando avanti con la passeggiata si arriva all’imponente Mosteiro dos Jerónimo, monumento che ostenta tutta la ricchezza dell’età delle scoperte, simbolo dell’architettura manuelina e sede della tomba di Vasco de Gama. Sul lungofiume, a celebrare le scoperte dei navigatori grazie alle quali il Portogallo si arricchì notevolmente, il Padrão dos Descobrimentos e poco più avanti la bianchissima Torre di Belém. Essa venne costruita nel XVI secolo in mezzo al Tago, (la sua collocazione attuale dimostra quanto si sia ritirato) per difendere il paese ed è un monumento straordinario, finemente decorato con funi scolpite nella pietra, le torrette moresche e originali merli a forma di stemma. Nella balconata la Statua della Vergine con il bambino è rivolta verso il mare, e i marinai la salutavano prima di partire per ogni viaggio.

Al pomeriggio ritiriamo l’auto noleggiata per due giorni e ci dirigiamo verso Sintra, dove si arriva dopo circa mezz’ora di viaggio.

La cittadina è deliziosa, piccola e magicamente immersa in un’atmosfera fiabesca. Il Palácio Nacional si riconosce subito per i due grandi camini bianchi che si ergono verso il cielo. Noi non siamo entrati per mancanza di tempo, quindi non sappiamo dire se la visita interna valga la pena. Possiamo invece affermare con sicurezza che il Palácio da Pena, con immenso parco annesso, situatto proprio in cima alla collina è assolutamente da visitare. Guardando questo castello giallo e rosso, con le torrette merlate e le cupole dorate, ti aspetti da un momento all’altro che si affacci alla finestra la bella addormentata del bosco! Gli interni, stravaganti ed originali, con pareti colorate ed oggetti provenienti da tutto il mondo, sono conservati esattamente come erano all’epoca in cui il castello ospitava la famiglia reale e questo rende ancora più affascinante la visita ( che dura almeno un’ora e mezza ). Dopo una breve passeggiata nel favoloso parco che circonda il castello ci dirigiamo a Cascais, per un giro nella zona pedonale di questo delizioso paesino di pescatori e cena in un ristorantino dove gustiamo dell’ottimo pesce fresco.

Il mattino successivo lasciamo Lisbona per visitare i monasteri più a nord ( sono tre e se si intende vederli tutti conviene fare un unico biglietto che costa 12 €).

Circa due ore di autostrada ci permettono di raggiungere Tomar, dove visitiamo quello che secondo noi è il più suggestivo dei monasteri della zona il Convento de Cristo. Costruito nel 1160 dal gran maestro dei Templari questo castello ha ospitato i monaci cavalieri, che aiutarono i portoghesi a difendersi dalla invasioni dei mori e furono importanti fautori delle crociate cristiane. L’atmosfera qui è davvero unica, sarà per l’imponenza del convento, per la sua austerità o per il fascino dei crociati e delle loro imprese… sembra di immaginarseli lì di fronte con la croce rossa e l’armatura! La massima espressione delle decorazioni del convento è la finestra manuelina, ma in realtà a noi non fa tanto effetto quanto tutta la costruzione nel suo complesso. A nostro parere l’elemento di maggior rilievo della struttura è la Charola, una chiesa a sedici lati dove i templari assistevano alla funzione religiosa in sella ai loro cavalli. Ci dirigiamo verso Batalha, dopo una breve sosta a Fatima, luogo di pellegrinaggio per l’apparizione della Madonna ai tre pastorelli che però perde molto del suo fascino a causa di maxi parcheggi e troppe attività commerciali che circondano la cappella.

A Batalha visitiamo il Mosteiro de Santa Maria da Vitória, costruito da Joao I per mantenere la promessa alla Vergine in caso di vittoria della battaglia di Aljubarrota, che permise al Portogallo di mantenere la sua indipendenza dalla Spagna. L’imponente edificio in roccia calcarea bianca è meraviglioso per le sue decorazioni gotiche e per le cappelle incompiute che secondo noi sono la parte più affascinante.

Facciamo una breve sosta a Nazaré, paese di pescatori e famosa località balneare, dove è facile incontrare per strada anziane donne vestite con i costumi tradizionali del Portogallo.

L’ultimo monastero che visitiamo è il Mosteiro de Santa Maria a Alcobaça. Questa è la chiesa più grande del Portogallo, anch’essa edificata dal re per celebrare una vittoria. Ha ospitato l’ordine dei monaci fino al 1834, anno in cui tutti gli ordini religioso vennero sciolti. Curioso è il fatto che avevano fatto deviare un ruscello del fiume che faceva arrivare direttamente in una grande vasca di pietra collocata in cucina acqua corrente e pesce fresco! Particolarissimo è il refettorio, con il pulpito in cui venivano letti passi della Bibbia mentre i monaci mangiavano in silenzio e con la porticina stretta in cui essi dovevano passare per entrare: se non riuscivano ad oltrepassarla dovevano fare digiuno fino a che non dimagrivano! La chiesa ospita inoltre le tombe di Ines de Castro e re Pedro, i due amanti infelici, sepolti uno di fronte all’altro perché si ritrovino subito al loro risveglio nel giorno del Giudizio.

Prima di rientrare a Lisbona facciamo una sosta a Óbidos, che consigliamo di non perdere. La cittadina fu il dono di nozze del re Dionigi a Isabella di Aragona che se ne era innamorata la prima volta che la vide, ed è facile intuirne i motivi: le casette imbiancate a calce e decorate con righe gialle o azzurre sono racchiuse nelle mura rinascimentali. E’ possibile fare il giro della mura e godere della vista sui tetti della città. Abbiamo ancora mezze giornata per scorazzare con l’auto e decidiamo di partire la mattina successiva alla volta di Mafra. Non ci pentiamo affatto della scelta: possiamo visitare il Palácio de Mafra, una della più imponenti costruzioni del Portogallo che include un monastero, una chiesa ed il palazzo reale. Venne costruito dal re Joao V che fece voto per avere un erede, e che, nonostante l’oro e i diamanti del Brasile dessero cospicui introiti, mise quasi sul lastrico il paese per le spese smodate ed eccentriche effettuate per la costruzione di questo palazzo. Si possono fare solo visite guidate in inglese o portoghese, della durata di quasi due ore.

Il palazzo è meraviglioso, le residenze del re e della regina sono divise da un corridoio lungo ben 232 metri e all’interno del monastero c’è una delle biblioteche più grandi d’Europa, con 40000 volumi riposti e classificati in scaffali di legno che sembrano dipinti sul muro.

Da questo palazzo nel 1910, anno in cui fu proclamata la repubblica, l’ultimo re portoghese Manuel II, fuggì in Inghilterra sullo yacht reale ancorato nella vicina Ericeira.

Non manchiamo di visitare questa cittadina sul mare, paese di pescatori ed importante località balneare, pranziamo con dell’ottimo pesce fresco nella zona pedonale e rientriamo a Lisbona per riconsegnare l’auto.

La nostra breve vacanza è purtroppo giunta al termine, ma siamo contenti di aver visto questa piccola parte di Portogallo: Lisbona così affascinante con i marciapiedi a mosaico e gli edifici segnati dal tempo, Sintra con il suo favoloso castello, i monasteri e le vivaci cittadine portuali. Abbiamo deciso che è solo un assaggio: vogliamo tornare presto a scoprire il resto di questo bellissimo paese.

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