Lisbona e dintorni… 6
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15 giugno – LISBONA
Arrivati all’aeroporto andiamo a fare il biglietto di 24 ore al costo di € 6.65 (di cui 0.50 di carta che vi consiglio di tenere per prossime ricariche) che ci permette di prendere la metro rossa dal capolinea “Aeroporto”, cambiare e prendere la linea verde per la fermata “Intendiente” dove noi alloggiamo alla “house and rooms” una casa dove avevamo il bagno in camera e l’utilizzo della cucina (bollitore, frigo, cucina a gas) alla modica cifra di € 190 totali per 6 notti; la sig.ra Oksana molto gentile e simpatica ci cambiava gli asciugamani ogni 2 gg.
Posati i bagagli ci incamminiamo verso una delle nostre “mete culinarie” e nella fattispecie decidiamo di andare a provare le pastel de Nata (doce tipico portoghese) al “Fabrica Coffee Roaster”, subito ci rendiamo conto di quante salite ci sono a Lisbona! Visto che fatichiamo a trovare la strada giusta, una signora molto simpatica ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto, e molto carinamente ci spiega la via per raggiungere questa caffetteria English style molto carina e con personale gentile; ma veniamo al dunque ordiniamo 2 pastel de Nata e 2 succhi d’arancia il tutto a circa €7; tempo 5 minuti ci portano questi sublimi dolcetti fatti di pastasfoglia con all’interno una morbidissima e buonissima crema ! Ero tentato di prenderne un’altra e un’altra ancora, ma poi ho desistito e soddisfatti arriviamo a Praça dos Restauradores e prendiamo l’Elevador da Glòria (è tipo un piccolo tram che fa su e giù dalla “calcada spacca-polpacci” da Gloria), mentre aspettiamo c’è un caldo e un sole che squaglia tutto (queste temperature africane ci accompagneranno per tutto il viaggio!); preso l’elevador tempo 5 minuti arriviamo al miradouro de Sào Pedro de Alcantara e ci troviamo in questa piazza alberata con una fontana, persone che leggono il giornale sotto l’ombra ristoratrice degli alberi e la nostra prima spettacolare veduta di Lisbona con il sottofondo musicale di un artista di strada…Successivamente a piedi arriviamo a Largo do Carmo per vedere (solamente da fuori) l’omonimo convento gotico cadente e la piazza antistante con chioschetto e fontanta, ma soprattutto, (passando per la via laterale al convento) lo skyline della città senza prendere il famoso, e a nostro avviso costoso, Elevador de Santa Justa (bella struttura niente da dire) anche da qui faccio foto a go-go; passeggiando per le vie del quartiere Baixa e Chiado notiamo quante abitazioni ricoperte di azulejos (piastrelle di ceramica finemente decorate o semplicemente colorate) danno vita e un fascino particolare e unico nel suo genere, per completare il tutto ci sono anche molti festoni che partono da una casa all’altra perché scopriamo che giugno è il mese del patrono di Lisbona, il mio omonimo e amatissimo Sant’Antonio da Padova nato proprio a Lisbona!
Per pranzo rimaniamo in zona e andiamo a mangiare nel ristorantino defilato “Organi Chiado” di cui avevo letto ottime recensioni; arriviamo e le cameriere molto gentilmente ci fanno accomodare e andiamo direttamente al menù del giorno del pescato(scelta azzeccatissima per qualsiasi ristorante in genere), scegliamo un piatto con una gran fetta di tonno freschissimo, (sembra una bistecca fiorentina), con contorno di quinoa, insalatina, mandorle e noci, fagiolini e melone con salsa di barbabietola, da leccarsi i baffi ! il tutto con birra alla spina e acqua ci costa € 29.50, qui a Roma servivano almeno altri € 25.
Satolli e appagati scendiamo verso piazza Rossio, uno dei punti principali della città, dove c’è movimento e negozi tra cui uno molto particolare che si chiama “Sardinha Portuguesa”, con il suo stile paese dei balocchi, vende scatole di sardine con impresso l’anno e le scoperte fatte dall’uomo nel corso della storia, molto particolare; proseguendo il nostro giro andiamo a Praça de Figueira da dove passa il famoso tram 28 e da dove parte l’altro tram il 15 che porta a Belem.
Camminando per il quartiere di Bairro Alto prendiamo l’elevador da Bica, che ci porta fino al Miradouro de Santa Caterina, anche qui la vista è fantastica ! Si vede il Cristo Re dall’altra parte del rio Tejo, il ponte de 25 Abril (uguale a quello di San Francisco)e molte barchette a vela come sfondo;qui ci rifocilliamo all’ombra degli alberi con qualcosa da bere nel chiosco adiacente, l’aria è veramente calda.
Riprendiamo l’elevador per scendere, e passeggiando per la Rua Aurea si vede un arco maestoso (Arco da Victoria)che apre in una delle piazze più grandi d’Europa: Praça do Comèrcio che in questi giorni è protagonista di eventi con dei gazebo montati al centro di questo spazio immenso dominato dalla statua di Dom Josè I; traversando la piazza siamo sull’Avenida da Ribeira e qui seduti sul muretto a mò di panchina ci gustiamo il tramonto e un venticiello che fa veramente piacere…
Per la cena decidiamo di andare in un Hamburgheria, e scegliamo il “The B-Temple” sita a 200 mt dalla fermata Baixa/Chiado; appena scesi gli scalini ci troviamo in un locale molto carino arredato con legno e ferro, e dei tavolini che danno la vista a livello di strada, il personale molto gentile e veloce ci porta gli hamburghers, cotti al punto giusto e conditi a dovere, le patate rosse dolci, buonissime, e da bere una freschissima birra chiara, il tutto per € 25.
16 giugno – Fatima e Tomar
Stamattina prima escursione del programma : Fatima e Tomar, per inciso le nostre escursioni saranno tutte con trasporti pubblici perché voglio godermi la tranquillità del viaggio e assorbire quanto più possibile da questi luoghi, e poi visto che tutti i giorni mi faccio il santo GRA mi devo disintossicare dalla guida.
Fatta colazione prendiamo la metro e scendiamo alla fermata “Jardim Zoologico” da dove partono i bus “Rede Expressos”, pagando € 12.50 a persona con 1h30min arriviamo alla stazione dei bus di Fatima.
Appena fatti 500 metri arriviamo in questo santuario dove si possono vedere un rosario gigante e un crocifisso stilizzato, nonché la basilica; c’è qualche pellegrino che avendo fatto il voto percorre in ginocchio tutta la via per arrivare alla cappella dove sono riuniti a pregare altri devoti.
Tornati alla stazione dei bus prendiamo quello che ci porta a Tomar e in 50 minuti siamo arrivati, una cosa che mi colpisce subito dal finestrino è un bel parco lambito dal fiume; appena scesi andiamo in un bar a mangiare un panino e bere qualcosa di fresco visto che il caldo non accenna ad attenuarsi; passeggiando per le vie fatte di sanpietrini notiamo che ci sono molte croci dei templari e nella piazza principale dove si erge la statua del fondatore di Tomar Gualdim Pais, con tanto di armatura e scudo tipico dei cavalieri templari davanti alla chiesa di San Giovanni Battista.
Proseguendo alla ricerca di un po di fresco entriamo nel carinissimo parque do Muchào, dove ci sono alberi e panchine per riposare, una ruota di un mulino che raccoglie con dei cocci l’acqua del fiume sfruttando la sua corrente; inoltre all’interno del parco vediamo anatre e altri tipi di uccelli.
La vera attrazione per la quale siamo qui è il Convento de Cristo, scolpito nella roccia, dove si riunivano i cavalieri templari già nel XII secolo, e dove si possono ammirare all’interno il giardino e la chiesa templare, con le sue navate e i suoi tesori, i chiostri decorati da azulejos e tanti altri particolari che si rifanno a quei tempi. Terminato il giro riprendiamo il bus per Lisbona, anche se devo dire che un pernotto non ci sarebbe stato per niente male…
17 giugno – Lisbona
Questa mattina di buon ora siamo davanti la fermata del famoso tram 28 con partenza da Praça Martim Moniz fino a Campo Ourique; appena salito mi son piazzato nel sedile munito della mia macchinetta,e devo dire che la scelta è stata azzeccata perché è veramente bello sferragliare con il tram per Lisbona, con il vento in faccia mentre la città piano piano si sveglia e prende vita, ma stando attenti a non sporgersi troppo perchè in alcuni punti sembra che faccia il pelo alle case…Scesi dal tram non poteva mancare la nostra buonissima pastel de Nata e caffè, diciamo che una tira l’altra, spettacolari; salendo sul tram 28 e scendendo a Largo da Graca ci godiamo la vista del miradouro da Graca e da lì ci incamminiamo verso il miradouro più alto, quello della Senhora do Monte, e devo dire che anche da qui si gode di un ottima vista sulla città, mi piazzo con il cavalletto e comincio a fare una raffica di scatti ! Guardando da sinistra si vede il castello de Sào Jorge, la statua del Cristo Rei e il ponte de 25 Abril. Il caldo oggi si fa sentire e discendendo dal miradouro ci fermiamo in una “Padaria Portuguesa” e ci rilassiamo mangiando ottimi dolci e bevendo succo d’arancia seduti ai tavolini all’aperto per poco più di € 5. Risalendo verso le mura della vecchia città arriviamo davanti l’entrata del Castelo de Sao Jorge e ci troviamo davanti una fila molto nutrita, quindi decidiamo di saltare la visita interna; scendendo a piedi arriviamo alla Igreia del Sé dove all’interno ci sono dei bellissimi quadri e rosoni dai vetri colorati.
Continuiamo a scendere ed entriamo nella “mia chiesa” quella di Sant’Antonio da Lisboa , devo dire che personalmente mi ha colpito molto scendere sotto nella cripta dove è nato il Santo; usciti ci troviamo nel piazzale antistante dove dei volontari distribuivano pasti per gli indigenti, (ce ne sono molti, soprattutto anziani) anche qui in Portogallo la crisi ha colpito duro…
Per pranzo decidiamo di andare da Bread4You Bistrò, un localino molto carino a 100 mt dalla fermata della metro Baixa-Chiado, e devo dire che abbiamo mangiato un ottimo polpo cucinato semplicemente con un filo d’olio e contorno di patate novelle e cipolle, e un altrettato gustoso baccalà.
Nel pomeriggio prendiamo la metro e scesi alla fermata “Cais do Sodre” ci imbarchiamo da Cacilhas dove attraversiamo il Tejo per ritrovarci dall’alptra sponda e prendere il bus 101 che ci porta fino al piazzale dove si entra nel sito del Cristo Rei e da dove si gode già di un ottima vista su Lisbona e il ponte 25 Abril; noi decidiamo di pagare €5 cad. e prendere l’ascensore fino al punto piu alto ai piedi della statua, e devo dire che anche da qui si gode di una vista mozzafiato, ci facciamo le foto di rito e una serie di scatti al panorama per poi scendere, e prima di andar via ci gustiamo un ottimo “ calippo” al limone.
In serata decidiamo di entrare in uno dei ristoranti in franchising “Hamburgues”, dove puoi decidere tu gli ingredienti barrando delle caselle sul foglietto precompilato, oppure scegliere un Hamburgher rivisitato in stile Portoghese, e noi optiamo per quelli e devo dire che rimaniamo molto soddisfatti, cosi come delle chips e della birra fredda che non manca mai, il tutto per un totale di € 23.
18 giugno – Lisbona, Bèlem
Questa mattina decidiamo di andare nel quartiere Bèlem, quindi metro fino a Rossio e da praça Figuera prendiamo il tram 15 o in alternativa c’è il bus 714; arrivati a destinazione per cominciare con il piede giusto entriamo nella famosa e storica “Pasteis de Cerveja de Belem” dove veniamo investiti subito da un odore di dolci che lo stomaco si apre in automatico; il locale è stile ottocentesco e se andate in certi orari c’è da fare la fila, ma secondo me ne vale la pena perché le pastel vengono fatte al momento (infatti c’erano pasticceri che infornavano teglie e teglie) e quando le addenti già senti l’odore della spruzzata di cannella e poi una dolcissima crema calda, da leccarsi i baffi ! Buoni anche i caffè…
Usciti andiamo a vedere solo esternamente il Mosteiro dos Jerònimos e di fianco il Museu de Marinha, dove c’è anche un giardino con un ancora gigante, un elica di sommergibile e nel portico dei vecchi cannoni di età coloniale con una barca antica; proseguiamo il nostro cammino passando per il parco do Imperio dove c’è una grande fontana e delle vasche laterali con anatre annesse, attraversiamo con un sottopasso l’ Avenida da India e arriviamo al “Pedrào dos Descobrimentos” un monumento dedicato agli esploratori portoghesi, un particolare che mi colpisce è la facciata che dà sulla piazza che ritrae una spada alta 52 metri; se salite con l’ascensore potrete ammirare il Tejo in tutto il suo splendore. Proseguendo sul lungo fiume arriviamo alla “Torre de Belèm”, che a suo tempo era una fortezza per difendere la città da eventuali attacchi, anche da qui se salite potrete godere di una magnifica vista, noi ne approfittiamo anche per farci fare una foto da mettere in quella cornice a casa ancora vuota.
Per pranzo ritorniamo alla fermata del tram e ci mangiamo 2 panini alla “paderia portuguesa” di zona, ormai questa catena di negozi è diventato il nostro punto di riferimento per pasti veloci.
Altra zona che andiamo a visitare nel pomeriggio è quella di “Parque das Naçòes”, di stampo futuristico, fu infatti costruita per l’occasione dell’Expo ’98; non a caso appena usciamo dal treno della metro “Oriente” mi vedo un robot gigante “Optimus Prime” per promuovere il nuovo episodio dei Transformers, ma a parte questa coincidenza è uscendo che mi colpisce la stazione poiché tutta la struttura è un opera di Calatrava che richiama ad una sorta di foresta con palme; transitiamo nel centro commerciale “Vasco da Gama”, immenso e pieno di negozi, per essere poi sul lungo fiume, dove accanto alla strada vi è una distesa di alberi e fontane a forma di vulcano che ogni tot minuti “erutta” con cascata d’acqua; arrivati all’Oceanario e quindi al “Jardim das Ondas” (proprio perché il giardino è a forma di onde marine!) prendiamo la telecabina per ammirare dall’alto tutta la zona incluso il lungo ponte “Vasco da Gama” e le torri a forma di vela…Scesi dalla cabinovia ci mangiamo un Calippo al Limào passeggiando per il giardino Garcia de Orta, dove ci sono molte panchine e molti ristoranti! Arrivati al Pavillhào Atlantico faccio altri 2 scatti a statue d’arte moderna e ci dirigiamo verso “casa”…Per la serata decidiamo di andare a cena a Largo de Graça al ristorantino “Satèlite” dove accettiamo gli antipasti fritti, (con ripieno di salmone, piuttosto che gamberetti e baccalà molto buoni) e come secondi piatti mangiamo un ottimo polpo alla brace con aglio e patate novelle al forno e un altrettanta corposa fetta di tonno grigliato con fagiolini e patate, acqua e birra per € 23 totali; satolli ci dirigiamo al miradouro da Graça dove rimaniamo a vedere il tramonto e le luci delle case che pian pianino si accendono…
19 giugno – Sintra e Cascais
Oggi escursione a Sintra e Cascais! Come al solito ci svegliamo presto per vedere più cose possibili, (se avete tempo consiglio di dedicare 1 giorno per parte) e infatti alle 8 siamo alla stazione dei treni di Rossio per fare il biglietto giornaliero “Cascais/Sintra Train & Bus” che ci permette di salire e scendere da treni e bus, questo ticket costa € 15 + € 0.50 di card.
Da Lisbona con 40 minuti di treno arriviamo alla stazione di Sintra, e devo dire che mi ha fatto subito una bella impressione, infatti camminando nei pressi ci sono casette basse con giardino, negozietti vari, e le strade ancora vuote, d’altronde anche qui si comincia a vedere movimento intorno le 9…
Preso un caffè andiamo al centro informazioni di fronte la stazione dove ci danno i percorsi che i vari bus effettuano, noi decidiamo di prendere il primo per fare sosta al “Palacio Nazional de Sintra” dove faccio qualche scatto da fuori, dopo di che a piedi ci dirigiamo verso la “Quinta da Regaleira” e devo dire che non ce ne siamo pentiti per nulla! Uno spettacolo ! Un palazzo in stile manuelino con giardini ricchi di flora, tra cui anche delle sequoie, dove ci sono passaggi segreti comunicanti tra loro, una cascata dove ci si può entrare dentro, un pozzo iniziatico, e chi più ne ha più ne metta…(il biglietto è di € 6 p.p.)
Usciti da questo posto fatato riprendiamo il bus che sale attraverso una strada ripida in mezzo al bosco fino ad arrivare al “Palacio Nacional de Pena” e qui troviamo una fila per entrare nei giardini e quindi nel palazzo; sapendo che non avremmo fatto in tempo (ci vogliono almeno 2 ore)decidiamo di risparmiarci i € 13 a persona e riprendiamo il bus per tornare a Sintra dove pranziamo con 2 panini e prendiamo il bus 403 che con 50 minuti ci porta diretti a “Cabo da Roca” dove appena arrivati andiamo verso la scogliera e rimaniamo a bocca aperta ! Qui ti senti veramente piccolo dinnanzi alla potenza della natura sotto forma di onda oceanica che si infrange sugli scogli mentre il vento ti soffia in faccia! Approfittiamo per fare delle foto e ci facciamo immortalare assieme con questo sfondo fantastico…Sempre da Cabo da Roca riprendiamo il 403 fino a Cascais dove dalla stazione ci facciamo un giretto per le stradine sempre fatte di sanpietrini e piene di negozietti e ristoranti turistici fino ad arrivare alla piazza del municipio dove sotto c’è una spiaggia piena di bagnanti, vorremmo farci anche noi il bagno ma non avendo portato il costume (sigh!) ci facciamo il lungo mare, (che con pista ciclabile annessa e in perfette condizioni è ideale per fare passeggiate in bici fino a Estoril), fino ad arrivare alla “Boca do Inferno” e qui devo dire che dopo aver visto Cabo da Roca si rimane un po’ delusi, ma comunque vale la pena vederlo e fotografarlo come tutto il paese, anzi se avete la possibilità come dicevo prima sarebbe meglio dedicare 1 giorno a Sintra e 1 a Cascais per godersi anche il mare…
20 giugno – Lisbona
Questa mattina decidiamo di andare a vedere i quartieri di “Rato e Marques de Pombal ”, scesi dalla metro “Saldanha” mi piacciono da subito le sculture in rilievo su marmo che sono presenti sulle pareti, appena saliti non può non mancare la nostra pastel de Nata con caffè che mangiamo nella pastelaria “Versalles”, di nome e di fatto, nel senso che l’arredo e i lampadari sembrano essere dell’epoca di Maria Antonietta, e devo dire che anche qui le pastelle sono buonissime come il caffè.
Passeggiando arriviamo al museo di Arte Moderna dove di fianco vi è il parco Gulbenkian, davvero molto bello, qui infatti potete ammirare papere che camminano indisturbate con anatroccoli al seguito, alberi a profusione, c’è anche un “anfiteatro greco” dove organizzano spettacoli, e delle passerelle dove sotto scorre l’acqua che collega 2 mini-laghetti anche qui pieni di papere e tartarughe che prendono il sole…
Passando davanti la fermata metro “Sào Sebastiào” e imboccando la Rua Marques de Fronteira arriviamo al “Jardim Amalia Rodriguez” dove c’è un bar che da su uno specchio d’acqua e un ponticello in legno, dove sicuramente la sera si prende un cocktail per andare a vedere il prospiciente “Miradouro do Parque do Eduardo VII” che offre una vista fantastica a partire dai giardini sottostanti del parco fino alla statua omonima di Praça do Marques de Pombal, dove arrivando entriamo nella “Padaria Portuguesa”, dopo mangiato passeggiamo fino alla fermata della metro “Rato” per vedere l’acquedotto romano(è un pezzettino in realtà) e il giardino dove ci riposiamo su una panchina all’ombra e qui pensiamo di andare a far un saldo alla cittadina di Obidos, quindi prendiamo la metro fino a “Campo Grande” (dove ha sede lo stadio dello Sporting Lisboa) e usciti facciamo una corsetta perché il capolinea è un po nascosto ma riusciamo a prendere il bus salendo 2 minuti prima della partenza (il biglietto costa €7.70 a tratta p.p. e ci vuole circa un oretta per arrivare).
Arrivati a destinazione vediamo subito il lungo acquedotto, ma entrando nella porta principale del paese vediamo queste viuzze lastricate con casette bianche dai contorni colorati di giallo, di blu, ecc., con delle bouganville immense, ma la vista migliore si ha salendo sulle mura che circondano il paese!
Molto bello anche il castello situato nella parte opposta dell’entrata che ad oggi è adibito a “pausada” , è possibile visitare la parte esterna dove stanno ricostruendo tutto intorno casette dell’epoca medievale per una festa locale; girovagando per il paese ci sono molti chioschetti che vendono la “ginjinha” il liquore all’amarena servito in una mini tazzina di cioccolato, da leccarsi i baffi!
Nel tardo pomeriggio prendiamo il bus per il ritorno, e questa sera avendo voglia di pizza, andiamo in zona “Rossio” a mangiare dalla “Dama e Vagabundo”, e come dico sempre : “la pizza è buona se sai fare la Margherita” e devo dire che la sanno fare bene ! Paghiamo € 22 birre incluse e ce ne torniamo a “casa”.
21 giugno
Oggi ultimo giorno ahimè, dedichiamo la mattinata per acquistare gli ultimi souvenirs passeggiando per Rua da Prata fino ad arrivare alla Praça do Comercio e approfittiamo per sederci sulle panchine e ammirare il fiume Tejo e il ponte 25 de Abril …per pranzo ci concediamo un morbido polpo alla brace con birra e pian pianino ci dirigiamo a prendere le valigie da Oksana, prossima destinazione Aeroporto…qui scopriremo che il volo porterà 1 ora e mezzo di ritardo, ci faranno uscire dal gate e poi rientrare dopo 1 ora…
Conclusioni personali: Lisbona e i Portogallo in genere mi hanno fatto una buonissima impressione, i ritmi sono sicuramente più rilassati e la gente è molto civile (rimanevo a pensare che ogni volta tu faccia qualcosa ringraziano sempre!) i trasporti funzionano e sono puliti, certo la crisi qui ha colpito duro, infatti mentre ero al bancomat vedevo quelli davanti a me ritirare €10 o massimo €20; i prezzi in generale sono più bassi del 25-30% rispetto a Roma dove vivo. Magari la prossima volta andremo a vedere Oporto e dintorni…