Lisbona e Algarve in una settimana

Viaggio fai da te alla scoperta del Portogallo
Scritto da: vivilsuper
lisbona e algarve in una settimana
Partenza il: 05/07/2015
Ritorno il: 12/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
La prima cosa che ti sorprende del Portogallo è l’assenza totale di turisti italiani.. essendo abituato a trovare connazionali in tutti gli angoli del globo, mi sono piacevolmente stupito di aver visitato un paese “dietro l’angolo” ma fuori dai principali circuiti turistici. Chissà perché!

Iniziamo dai miti da sfatare: visitare il Portogallo non è particolarmente economico dato che il costo di trasporti/hotel/servizi/cibo/benzina è paragonabile al nostro.

Il clima non è particolarmente caldo: la costa atlantica (Lisbona compresa) è fresca ed ha notevoli sbalzi di temperatura giorno/notte. In particolare la sera si muove un vento freddo che fa calare la temperatura sotto i 20°. L’oceano è la patria dei surfisti che arrivano da tutta Europa a praticare il loro sport indossando rigorosamente la muta; ne incontrerete a centinaia. Decisamente più mite e balneabile è la costa sud dell’Algarve dove trovate un clima mediterraneo.

Il Portogallo non è un paese arretrato: sicuramente non si ha la percezione di un paese industriale ma a livello di strutture turistiche non manca di nulla. Non brilla neppure per la cura degli edifici e la manutenzione di spazi pubblici e campagne ma in fondo è una caratteristica comune a queste latitudini.

Il popolo è assolutamente multietnico tanto che, dovendo fare il ritratto del portoghese tipo, saremmo in grande difficoltà: si va dal biondo con gli occhi verdi al nero del centro africa. Noi italiani siamo scambiati tranquillamente per portoghesi, o al limite spagnoli. Ricordatevi che l’italiano non è assolutamente parlato (nemmeno nei menù) e lo spagnolo non è il portoghese, cmq ci si intende senza grandi difficoltà e al massimo si usa l’inglese.

In definitiva chi avesse già visitato il paese diversi anni fa, oggi lo troverebbe molto cambiato e decisamente al passo coi tempi anche se alla sua maniera, e facilmente visitabile con la filosofia del self-drive.

DIARIO DI VIAGGIO

DOMENICA 5 LUGLIO

Abbiamo scelto di volare con la compagnia di bandiera, la TAP, dato che ha prezzi in linea con le low-cost (340€ a/r in due) e sul Malpensa-Lisbona fa degli orari che apprezzo: 6.15 l’andata e 20.35 il ritorno, così guadagni di fatto un giorno di vacanza a costo zero.

Posso consigliare il parcheggio P4 holiday che, con 33€ per una settimana scoperto, permette di lasciare l’auto proprio a fianco del terminal 1, porti via le chiavi e non perdi nemmeno un minuto ad aspettare le varie navette.

Il volo è comodo e puntuale e alle 8 siamo già a Lisbona… mica male svegliarsi in brianza e fare colazione in Portogallo! L’aeroporto è praticamente in centro città ed ha il vantaggio di essere collegato dalla metropolitana così, fatta la tessera Viaviagem (0.50 di costo iniziale, poi 6€ di pass giornaliero valido su tutti i mezzi), vi porta in centro in 15min.

Noi abbiamo soggiornato all’hotel Sete Colinas, scelto per la posizione subito fuori la fermata metro Anjos, per il resto un hotel senza infamia e senza lode (55€ a notte).

Depositati i bagagli, ci dirigiamo subito verso Belem col tram 15: oggi è la prima domenica del mese e si entra gratis! Visitiamo per primo il Mosteiro dos jeronimos, molto bello, non a caso patrimonio Unesco; mentre torneremo più tardi alla chiesa annessa data la lunga coda per entrare… cmq bellissima anche questa soprattutto per le volte del soffitto.

Attraversati i bei giardini di Praca di imperio, visto il monumento alle scoperte e percorsa la passeggiata lungo il Tago si arriva alla Torre di Belem, capolavoro di arte manuelina vagamente arabeggiante. La coda è abbastanza lunga ma non ci scoraggiamo e in meno tempo del previsto siamo all’ingresso! L’interno della torre è oggi veramente troppo affollato… un cartello dice MAX 150 persone alla volta ma penso che per smaltire la coda ne abbiano fatte entrare almeno il triplo col risultato di congestionare all’inverosimile gli ambienti interni. La torre ha 6 piani visitabili con un’unica stretta scala a chiocciola sia per salire che per scendere dotata di una sorta di semaforo per dirigere salita e discesa, ma con tutta quella folla è impossibile rispettare la turistica e il risultato è di fare la fine del topo in gabbia. La sensazione di claustrofobia diventa pressante e decidiamo di uscire dopo aver visto 2 piani su 6. Insomma la disorganizzazione non è solo figlia degli italiani.

La giornata a Belem non può che terminare alla pasteleria Pastreis de Belem per rimpinzarci di pastel de nata! Ascoltate i consigli di altri turisti per caso: non fate caso alla fila del take away ma entrate e scegliete un tavolino, il locale è enorme e i camerieri molto numerosi.

LUNEDì 6

Montagne russe col mitico tram 28! Da Martim Monitz ci porta al castello, che visitiamo in circa 1 ora (8.50€ l’ingresso). In realtà ci sono solo i ruderi delle mura e diciamo che la cosa migliore è il panorama su tutta la città. Penso che valga la pena girare per bene tutto il quartiere attorno al castello perchè, insieme all’Alfama, è quello più caratteristico della vecchia Lisbona in quanto sopravvissuti al terremoto del 1755.

Riprendiamo il 28 fino al miradouro di Santa Luzia (non perdetevi questo view point sull’Alfama) e poi in discesa fino alla cattedrale Sé, che visitiamo velocemente. Da qui scendiamo alla Baixa dove ammiriamo Praca do Comercio e Rua Augusta, il salotto buono della città. Qui rimaniamo estasiati dalla bontà dei pastel de Bachalau… che sfizio!

A pochi passi di distanza trovate il celebre Elevador de Santa Justa: una sorta di ascensore d’acciaio che collega la Baixa col quartiere Chiado e considerata un vero e proprio mezzo di trasporto pubblico tanto da essere compreso nella Viaviagem.

Altro mezzo da non perdere è il Levador da Gloria, una sorta di tram funicolare in stile San Francisco che vi porta ad un altro punto panoramico nel quartiere Bairro Alto. Da qui scendete fino a Rua Garrett e Largo de Camoes per lo shopping!

MARTEDì 7

Facciamo colazione al mercato de Ribeira e ne approfittiamo per prendere tanta frutta per la giornata a prezzi irrisori.

Riempiti pancia e zaino scendiamo in metro con destinazione Parque das Nacoes, il sito expo 1998. Qui la città cambia volto e dominano gli immensi edifici in stile avveniristico, come l’Oceanario che visitiamo (14€) tra una miriade di bambini. Onestamente pensavo meglio..ma apprezzo il concetto che fa da filo conduttore: sulla terra esiste solo un unico grande oceano, declinato poi in caratteristiche diverse a seconda della zona geografica.

Fuori dall’oceanario non perdetevi la cabinovia che costeggia il Tago e vi mostra il sito expo dall’alto per una visione d’insieme.

Per chiudere il nostro ultimo giorno a Lisbona ci concediamo un giro serale sul tram 28 per l’intero tragitto, dove assistiamo a scene assurde tipo veicoli parcheggiati in doppia fila sui binari (!) oppure 2 tram che imboccano lo stesso binario rischiando il frontale (!!). Insomma va bene per i turisti ma come mezzo di trasporto è estremamente poco efficiente!

MERCOLEDì 8

Abbiamo appuntamento alle 10 all’aeroporto per l’autonoleggio Guerin (auto prenotata con Rentalcars 215€ per 5 gg). Sbrighiamo velocemente le pratiche e decidiamo di noleggiare anche il telepass (si chiama Viaverde, 10€) perché sull’autostrada A22 dell’Algarve ci sono numerosi caselli non presidiati (vedete solo delle telecamere tipo il nostro tutor e l’importo da pagare) che costano pochi euro ma non c’è possibilità di pagare sul posto, quindi senza il telepass dovreste andare in posta entro 5 gg.

Uscendo da Lisbona passiamo sul ponte 25 de abril che davvero ricorda il fratello maggiore di San Francisco! L’autostrada principale E1 è molto scorrevole e deserta, noterete tutt’intorno molte piante da sughero che abbiamo scoperto essere una delle maggiori risorse del Portogallo. Ci ha impressionato anche la quantità di cicogne che nidificano nel sud, spettacolari!

In 3 ore siamo a Lagos e ci spiaggiamo alla svelta in Praia Dona Ana dove maestosi faraglioni la fanno da padrone, peccato per i lavori di amplimento della spiaggia che rendono l’acqua torbida.

Più tardi scattiamo delle belle foto al faro di Ponta da piedade e facciamo finalmente il primo bagno alla più ampia spiaggia do Canavial.

GIOVEDì 9

Spendiamo la mattinata alla scoperta di Lagos, con le sue mura antiche e le caratteristiche vie del centro, la marina e le immancabili pastelerie per far colazione. La cittadina si anima la sera con i turisti che affollano il susseguirsi di ristoranti del centro; ce n’è per tutti i gusti.

Nel pomeriggio maciniamo chilometri lungo il versante atlantico dell’Algarve, quello più selvaggio, ventoso e freschino.

A Carrapateira percorriamo un semplice sterrato che permette molte soste sulla falesia a strapiombo sul mare; il vento è forte e con una temperatura di 20° gli unici ad affrontare l’oceano a Praia Bordeia sono i surfisti, praticamente una costante su tutte le spiagge esposte alla forza dell’oceano. Qui le onde non sono particolarmente alte ma schiumano imponenti sul bagnasciuga per circa 50 metri.

Proseguiamo verso Sagres dove non visitiamo la fortezza perché semplicemente non ne vale la pena, così come non ci ha trasmesso emozioni particolari il faro di Capo de sao Vicente (probabilmente ha più fascino al tramonto).

Riusciamo a trovare anche qui una spiaggia riparata dal vento che ci regala un paio d’ore di relax: Praia Tonel. State attenti al sole forte di queste latitudini perché, complice la temperatura gradevole, ci si scotta senza accorgersi!

Prima di rientrare in hotel c’è il tempo per un bagno alla Batata beach di Lagos che, con mia grande sorpresa, è la migliore per fare snorkeling: il fondale è basso e pienissimo di anemoni, ricci, cetrioli di mare e un’infinità di pesci di tutte le dimensioni e colori.

VENERDì 10

Si va in trasferta a Portimao, una città decisamente meno turistica ma con delle belle via pedonali per lo shopping. Data l’assenza di punti di particolare interesse storico e culturale da visitare (e questa è abbastanza una costante in tutto l’Algarve), decidiamo di godere a pieno di ciò che di meglio c’è a Portimao: Praia tres Irmaos, la più bella e caratteristica in cui sono mai stato.

Qui i faraglioni non si contano e creano un labirinto di spiagge e calette una più bella dell’altra dove l’acqua ha una temperatura decisamente balneabile. La bassa marea pomeridiana ne crea di altre ed è impossibile non avventurarsi in tutti gli anfratti solitamente irraggiungibili!

Rientriamo alla base a Lagos per l’ora di cena: di sera è molto piacevole e movimentata, con tantissimi locali tipici nelle viuzze della città murata.

SABATO 11

Salutiamo definitivamente Lagos e, in 1 ora d’auto, siamo ad Albufeira. Questa mi è parsa la città più turistica di tutto l’Algarve, dove tutto sembra pensato su misura di inglesi, irlandesi, tedeschi e compagnia bella.. Ha la particolarità di avere un immenso centro storico pedonale costruito su delle collinette quindi molto carina da girare a piedi fino alla spiaggia. Al contrario gli edifici sono costruiti in modo molto disordinato e quasi casuale. Insomma non ha di per sé un fascino antico ma dà l’impressione di essere quasi artificiale.

Direi che è il posto giusto per i giovani in cerca di movida!

Anche in questa zona c’è l’imbarazzo della scelta sulle spiagge, che si susseguono una più bella dell’altra. Noi ci spostiamo a est fino a Praia da Falesia dove, lo dice la parola stessa, un’immensa falesia color oro sta alle spalle della lunga spiaggia di sabbia fine. Anche qui sole e molto caldo, poco vento e mare balneabile.

In serata raggiungiamo Faro; check-in all’hotel Ibis e cena in centro. La città ci sembra sorprendentemente vuota e con un’atmosfera da “chiuso per ferie”.

DOMENICA 12

Il mattino seguente abbiamo la stessa impressione.. sarà perché è domenica! Visitiamo il centro storico in città murata e percorriamo la bella zona pedonale fatta anche qui col tradizionale pavè bianco/nero che disegna a terra delle forme geometriche. Incredibilmente troviamo chiusa anche la cattedrale.

Non ci scoraggiamo e, visto che la città non offre molto, facciamo l’ultima capatina in spiaggia: praticamente sono tutti qui!

Faro è circondata da una vasta laguna visitabile in barca e la sua spiaggia a mare è piuttosto distante dal centro, ricorda il lido di Venezia perché è una sorta di stretto limbo di terra tra mare e laguna quindi ha 2 litorali opposti raggiungibile in auto tramite una stretto ponte.

Dopo aver scattato le foto di rito, godiamo dell’ultimo pranzetto on the beach e ci rimettiamo in auto per il viaggio di ritorno che, in circa 3 ore di autostrada deserta, ci riporta a Lisbona percorrendo l’altro famosissimo ponte della città: il Vasco da Gama – ultima perla del nostro viaggio- con i suoi 17km è il più lungo d’Europa.

Riconsegniamo l’auto in aeroporto al noleggio Guerin che sbriga le pratiche con grande velocità.

Non ci resta che attendere il volo TAP per Malpensa, col solito magone da fine vacanza..!

RIASSUMENDO

Lisbona è senza dubbio una città carina e con delle peculiarità molto marcate (colline, ponti, tram) che la rendono unica. Non la metterei sul podio tra le capitali europee ma sicuramente la consiglierei come meta per un week end una volta nella vita: 3 giorni sono sufficienti, 4 se volete visitare anche Sintra.

In generale il Portogallo non è né caro né economico, mettente in conto un budget da vacanza in Italia.

Il suo clima varia molto da zona a zona, quindi informatevi prima di partire onde evitare di essere colti impreparati. Noi siamo scappati dal torrido Luglio brianzolo 2015 perciò abbiamo trovato gradevole il fresco vento portoghese.

Pollice in su anche per la pasticceria portoghese, per il baccalà e le sardine.

Detto questo… auguro a tutti BUON VIAGGIO!



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