Lisbona-Coimbra-Porto
Il viaggio dura circa 4 ore.
Verso le ore 20.00 arriviamo all’Hotel Sana Malhoa di Lisbona, ma poiché è tardi e siamo troppo stanchi per visitare la città, decidiamo di cenare in Hotel.
Martedì 1 Aprile 2008 Alle ore 9.00, dopo una consistente colazione, prendiamo la metro in Piazza di Spagna (circa 400mt dal nostro hotel) previo acquisto di una “Lisbona Card” che, con soli 4,00 Euro al giorno a persona, permette di usare tutti i mezzi pubblici.
Scendiamo alla “Baixa” e camminiamo fino a raggiungere Piazza del Commercio.
Passeggiando raggiungiamo la “Casa dos Bicos”, purtroppo chiusa. Proseguiamo in salita fino a raggiungere la “Sé Catedral” che visitiamo anche all’interno. Terminata la visita decidiamo di salire sul famoso ad antico Tram 28 per poter raggiungere, senza stancarci, la zona dell’Alfama, passando per gli stretti vicoli della città vecchia.
Scendiamo a “Largo Portas do Sol” da cui si gode una meravigliosa vista sul Douro.
Proseguiamo verso la cinta muraria dal Castello di Sao Jorge dove, pagato il biglietto, ci godiamo la vista della città, del ponte strallato “25 do Abril” e della statua del “Cristo Rei”, molto più piccola di quella che si trova a Rio de Janeiro.
All’interno del castello optiamo per fare due passi sui bastioni della fortezza.
Finita la visita scendiamo per mezzo di un piccolo autobus elettrico (viaggio gratis grazie alla “Lisbona Card”) fino a “Piazza da Figueira”. Da qui, a piedi, raggiungiamo l’altra piazza adiacente, “Piazza Don Pedro IV”, da cui si ha la vista della zona del “Bairro Alto” e della “Cattedrale do Carmo” per raggiungere la quale usiamo l’antico ascensore di “S.Ta Justa”. Si tratta di un ascensore in “stile” Tour Eiffel, alto ben 32 metri, progettato alla fine del ‘800 e realizzato nel 1902 dall’ingegnere francese Mosnier de Ponsard. L’ascensore dispone di due cabine in legno. Nel 1997 è diventato monumento nazionale. La corsa è gratuita se si ha la “Lisbona Card”. Una volta giunti a destinazione si può procedere ancora più in alto per mezzo di scale a chiocciola in ferro battuto. Al termine delle scalette vi è un bar molto panoramico: per chi non soffre di vertigini è un’esperienza che consigliamo vivamente. Dall’ascensore, per mezzo di una passerella in ferro, si raggiunge il retro della “Cattedrale do Carmo”; il tetto, crollato in seguito al forte maremoto e terremoto che nel 17… Colpirono Lisbona, volutamente non è stato ricostruito in ricordo di tale catastrofe.
Arrivata l’ora di pranzo, decidiamo di mangiare in una tipica trattoria che si affaccia sulla piazza della Cattedrale: in Portogallo si mangia ovunque veramente bene e a buon prezzo.
Dopo un’occhiata alla piantina della città decidiamo di andare a piedi fino a Piazza de Figueira per prendere il filobus e raggiungere il quartiere di Belèm.
Da lì raggiungiamo il “Monastero dos Jerònimos” e la bianca e bellissima “Torre di Belèm” .
Visitiamo la “Torre di Belèm” e, successivamente, ci portiamo sotto l’imponente monumento “Padrão dos Descobrimentos” realizzato nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore.
Sono ormai le 17.00 ed un certo “languorino” ci spinge a cercare la famose frittelle ripiene di crema e cannella: le “Pasteis de Belem”. Ne compriamo due “tubi” a testa: questi dolcetti infatti vengono incartati in comodi tubi di cartone. Le Pasteis sono buonissime e ne mangiamo una dopo l’altra mentre aspettiamo l’autobus e poi la metro per fare ritorno all’hotel. Mercoledì 2 Aprile 2008 Sveglia alle 7.30, doccia, abbondante colazione ed alle ore 9.00 partenza per una gita in auto.
Prima tappa “Circuito dell’Estoril” a 30 Km da Lisbona. Arriviamo verso le 10.00 e abbiamo la fortuna di assistere a dei test di formula 3000.
Poi proseguiamo per “Cabo da Roca”, il punto più ad Ovest dell’Europa o, come scrisse il poeta Camões, ”aqui…Onde a terra se acaba e o mar começa”. E’ un luogo veramente suggestivo a picco sul mare e con alcuni faraglioni.
Tappa successiva la città di “Sintra” (patrimonio dell’UNESCO). E’ veramente un luogo incantato con molti edifici di diversi stili architettonici. Per noi è stato suggestivo il “Castelo dos Mouros”, ma non lo abbiamo visitato all’interno perché troppo stanchi. Da fuori abbiamo osservato il bianco “Palazzo nazionale di Sintra”, la “Fonte Mourisca”, il “Museo do Brinquedo”, la “Torre do Relògio”.
Verso l’ora di pranzo decidiamo di interrompere la visita per cercare un locale dove magiare qualcosa. Camminando lungo gli stretti vicoli del paese vecchio abbiamo incontrato la “Fonte da Pipa”. Dopo la pausa pranzo visitiamo il “Palàcio e la Quinta da Regaleira”: villa e parco realizzati da Antonio Augusto Carvalho Monteiro, un eccentrico magnate del commercio del caffè e di pietre preziose. Ottima scelta: un grande e verde giardino con molte costruzioni intrise di elementi simbolici che ne fanno la sede di una delle collezioni più vaste di oggetti e documenti massonici. Iniziamo la visita con la Cappella, per passare poi al Palazzo (purtroppo c’era il divieto di usare la videocamera all’interno). Dal parco si può godere un’ottima vista sulle due colline più in alto dove sono ubicati “Il Castelo dos Mouros” e del “Palàcio de Pena”.
Saliamo per la scala a chiocciola della “Torre Regaleira” per poi raggiungere una galleria di circa 30 metri che conduce al “Pozzo” attraverso il quale, per mezzo di un’altra scala a chiocciola, si risale un dislivello di circa 20-25 metri.
Incomincia ad essere un po’ tardi e siamo stanchi, per cui decidiamo di tornare a Lisbona; poiché abbiamo il navigatore, lo impostiamo in modo da percorrere i due ponti di Lisbona. Prima attraversiamo il ponte “Vasco de Gama” che è di più recente costruzione e poi il ponte “25 do Abril”, passando anche sotto alla grande statua del “Cristo Rei”. Qualche chilometro prima di giungere all’Hotel, vediamo anche l’acquedotto “Agua livres” che sembra un acquedotto romano ma, in realtà, è stato progettato da un ingegnere italiano Antonio Canevari nel 1730 per rifornire d’acqua corrente la città di Lisbona.
Giovedì 3 Aprile 2008 In viaggio verso Coimbra.
Prima tappa il “Castello di Almourol”, situato su un isolotto in mezzo al fiume Tago: veramente mozzafiato. Per raggiungerlo è necessario utilizzare una barca; con 1,00 Euro a testa si acquista il biglietto di andata e ritorno. Proseguiamo alla volta del “Castello di Cristo” e del “Castello Templare”, un antico convento trasformato dai Templari in un castello veramente maestoso.
Il convento conta moltissimi chiostri (noi ne abbiamo contati 5), la maggior parte con piante di agrumi al loro interno.
Purtroppo la Cappella era in fase di restauro e non abbiamo potuto goderne appieno la bellezza ma, per quel poco che ci è stato permesso di vedere, possiamo dire che è stupenda. Al piano inferiore vi sono le celle del Convento e la cucina.
La terza tappa della giornata è stata Fatima.
Il “Monastero di Alcobaça” è stata la nostra quarta tappa. Il Monastero è famoso per 2 motivi: la chiesa fu il primo edificio gotico del Portogallo, oggi è patrimonio dell’UNESCO e al suo interno si trovano le tombe della dama Inés de Castro ed del re Pietro I. Famosa è la leggenda del loro amore impossibile tanto che il principe Pietro, divenuto Re volle riesumare la salma dell’amata, uccisa su commissione del re padre anni prima, e sposarla.
Dopo esserci riposati un po’, raggiungiamo Coimbra. Arriviamo che ormai è sera così rimandiamo la visita della città al giorno seguente.
Venerdì 4 Aprile 2008 Dopo colazione facciamo rotta verso la città vecchia (quella in alto) dove si trova anche l’Università, una fra le più antiche d’Europa.
Mentre aspettiamo l’orario di apertura dell’antica “Biblioteca Joanina”, riprendiamo la piazza dell’Università. Prima di visitare la Biblioteca riusciamo a filmare la Cappella di S. Miguel ma non l’antica biblioteca.
Saliamo a visitare le sale della “Via Latina”. Da una delle sale si può accedere ad una terrazza da cui si gode una bella vista su tutta la città e su alcune chiese, quali “Chiesa di Sà Velha” e la “Chiesa di Sé Nova”.
Proseguiamo il viaggio per Oporto. Alle ore 12.30 arriviamo in auto vicinissimi al ponte progettato da Eiffel che ormai è diventato l’emblema della città. Abbiamo fame e ci precipitiamo a mangiare. L’attenzione di Marta si ferma su un piccolo, quasi nascosto, locale vicinissimo al porto. Marta ha scelto bene: qualità ottima, porzioni gigantesche e prezzi modici. Marta sceglie una “Francesinha” ed io ciò che amo da sempre: la Trippa. Scelgo la “Tripas à moda do Porto” con molto peperoncino: eccezionale!!!!! Dopo un simile pranzo abbiamo bisogno di un digestivo!!! Decidiamo di andare a visitare una delle famose cantine dove si stocca il “vino di Porto” e dove a fine visita viene offerto del vino.
Iniziamo con la cantina del “Sandeman”. All’ingresso sono riportate i livelli di piena del fiume Douro nei vari secoli: impressionante. Mentre attendiamo il nostro turno di visita, riprendo un filmato proiettato su un monitor che mostra qual è la vera zona di produzione del vino, come viene prodotto e trasportato fino a Oporto.
Ha inizio la visita guidata ed abbiamo una gradita sorpresa: “Sandeman in persona” ci fa da guida. In realtà si tratta di una intelligente trovata commerciale che aiuta il turista a non scordarsi più del marchio in questione poiché ciascuna guida è vestita con mantello e cappello nero come l’uomo che si trova sul marchio della Sandeman. La quantità e la grandezza delle botti che si trovano in queste cantine è impressionante ed affascinante. L’odore del legno mescolato a quello del vino rende la visita molto suggestiva: siamo quasi commossi. In cantina vi sono anche delle bottiglie che valgono migliaia di Euro risalenti al 1904 (è la data più vecchia che siamo riusciti a filmare, ma non è detto che non ve ne siano altre più vecchie). L’umidità nelle cantine viene mantenuta come nei secoli scorsi, poiché esse sono state costruite accanto alle pareti del fiume. I vari rivoli che scendono verso il fiume sono imbrigliati e lasciati scorrere all’interno delle cantine stesse così da mantenere un buon grado di umidità al loro interno.
A fine visita ci aspettano due bicchieri di vino da sorseggiare: uno bianco e l’altro rosso. Ci piace così tanto, è la mia prima volta che assaggiamo il vino di Porto, che decidiamo di visitare un’altra cantina: la “Offley”. Ormai conosciamo tutti i segreti del vino che ha reso famoso il Portogallo. Stanchi del lungo viaggio o forse un po’ inebriati dall’alcool, facciamo rotta verso il nostro Hotel, Vila Galè Porto, dove abbiamo passato 3 notti. La nostra camera è al 16° piano.
Sabato 5 Aprile 2008 La nostra prima tappa, a partire dalle ore 9.00 della mattina,è la Sé Catedral che abbiamo raggiunto con la metro situata a pochi passi dal nostro Hotel. Da qui proseguiamo in basso verso la chiesa di “S. Laurenco” e poi verso la Stazione, che visitiamo al suo interno, e la “Piazza di S. Bento”. Proseguiamo poi per “Piazza da Liberdade” e riprendiamo da fuori anche il “Palazzo do Concelho” (il Municipio).
Poi ci dirigiamo verso la Chiesa e la “Torre dos Clérigos” dove io decido di salire a piedi (non c’è l’ascensore) fino in cima (Marta non mi segue: è un po’ stanca). Ne valeva proprio la pena: a 76 metri di altezza si ha un ottimo punto panoramico per le riprese.
Una volta scesi e riposati proseguiamo verso il Ponte Eiffel, chiamato “Ponte D. Luis I”. Qui passeggiamo nella zona pedonale dove, a passo d’uomo per attutire le vibrazioni, transita anche la Metro.
Mi affaccio dal ponte per riprendere il traffico che scorre di sotto e poi filmare gli altri ponti che si trovano lungo il corso del fiume Douro. Successivamente mi sposto a riprendere il panorama che si gode sul lato desto del ponte. Raggiungiamo l’altra sponda e scendiamo fino al porto percorrendo vie tortuose.
Abbiamo voglia di visitare un’altra cantina. Stavolta scegliamo il marchio Cálem. A fine visita beviamo i classici bicchieri di vino bianco e rosso.
Nel pomeriggio optiamo per un giro in barca sul Douro per poter filmare i 5 ponti che caratterizzano la città di Oporto (Ponte Eiffel, Ponte do Infante, Ponte Maria Pia, Ponte S. Joao, Ponte da Arràbida).
Siamo stanchi e ci incamminiamo verso la funicolare per far ritorno all’Hotel attraversando il ponte Eiffel; questa volta camminiamo sulla parte in basso deve transitano anche gli automezzi.
Il panorama dalla funicolare verso il ponte è veramente suggestivo.
La sera usciamo per andare a cena al porto e decidiamo di utilizzare nuovamente la funicolare per filmare la zona portuale di notte: ne vale veramente la pena. Crediamo che il panorama sia più suggestivo di sera che non di giorno. Riprendiamo anche il “nostro” ristorante (“Ora Viva”) dove abbiamo cenato tutte e tre le sere del nostro soggiorno a Porto e dove abbiamo assistito in diretta alla vittoria del campionato di serie A della squadra di calcio del Porto. La sera stessa moltissimi portoghesi erano in festa e tutti si dirigevano allo stadio per festeggiare l’evento. Domenica 6 Aprile 2008 Decidiamo di visitare i dintorni di Porto.
Prima tappa è la città “Vila do Conde”,vicina al mare e famosa per il lunghissimo acquedotto romano che la attraversa. L’acquedotto termina al “Monastero di S. Clara”, purtroppo chiuso in questo periodo.
Suggestivo è anche il cimitero della città, ubicato vicino all’acquedotto. Tappa successiva la città di “Braga”. Qui abbiamo visitato la Cattedrale, la “Senhora da Torre”, il “Museo di Papa Pio XII”, la “Capela dos Coimbras” in Largo S. Joao, Piazza della Repubblica, Avenida da Liberdade.
Dopo aver fatto shopping abbiamo continuato la passeggiata visitando il “Giardino di S. Barbara”. Decidiamo di fare ritorno a Porto e di passare a visitare lo stadio (Estádio do Dragao) dove la sera precedente il Porto ha vinto il campionato di serie A.
A questo punto decidiamo di recarci alla cantina “Croft” e successivamente alla “Ferreira”.
Lunedì 7 Aprile 2008 Partenza sotto la pioggia per l’aeroporto Francisco Sa Carneiro di Porto da cui decolliamo alle 15.55 per l’aeroporto di Pisa dove ci attende nuovamente il sole…