Lisbona – che meraviglia!
4 giorni a Lisbona sempre in movimento!
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Lisbona è una città che merita di esere visitata, ma appena arrivata in città sono rimasta un po’ delusa, mi sembrava come un po’ tutte quelle città europee con grandi palazzoni, strade larghe e negozi che oramai si vedono dappertutto. Ma è durato poco, non appena mi sono avventurata per il Bairro e per l’Alfama ed ora faccio parte del Lisboa fan club in qualità di vicepresidente! Abbiamo innanzitutto trovato un’ offerta volo di linea da Fiumicino più hotel in B&B a circa 300 euro con partenza il giovedì mattina e ritorno la domenica notte. Inutile che lo dica a voi, ma verificate sempre separatamente l’hotel dell’offerta attraverso il suo sito per capire bene dove si trova, se il prezzo è veramente ventaggioso e tramite le foto, capire se fa al vostro caso. Arrivati a Lisboa alle 15 ci siamo precipitati a prendere la Lisboa Card che consente di viaggiare liberamente su tutti i mezzi pubblici e offre numerosi sconti per i musei, però in effetti forse vale più la pena di fare delle travel card solo per i mezzi pubblici perché ad esempio di musei non ne abbiamo fatti molti e gli sconti non sono poi così convenienti. Un particolare cui fare attenzione è che dall’aeroporto a Lisbona ci sono due autobus pubblici, uno urbano che fa tutte le fermate e percorre un tragitto più lungo ed uno che va direttamente in città, il costo è diverso. Secondo me o il viaggio di arrivo o quello della partenza conviene farlo con il tragitto lungo così si può vedere un po’ più di città, anche la periferia. Dopo esserci sistemati all’hotel Turim nei pressi della fermata metro di Campo Pequeno (che si pronuncia Cheamppechegnnn) abbiamo percorso a piedi tutta Avenida de Libertade per arrivare a visitare la Baixa (città Bassa) e il Rossio. Come guida come sempre la Lonely Planet, purtroppo oggi venduta per Lisbona città solo in versione “Incontri” ovvero una versione un po’ ridotta ma comunque sempre utile e prodiga di consigli utili. Devo dire la verità, non ero convinta della scelta per cui dopo aver cercato la Guida Completa, anche in versione vetusta e dopo avere visionato tutte le altre guide mi sono arresa a comprarla, ma devo dire che è stata una scelta felice. Ci siamo subito imbattuti nell’Elevador de Santa Giusta, questo ascensore in ferro del 1900, che permette di arrivare in cima e godere di una vista davvero spettacolare di tutta la città. Poi siamo subito scesi, perché non ci siamo accorti che eravamo praticamente al Convento Do Carmo, un convento gotico oramai senza tetto, dalle foto deve essere spettacolare…(siamo tornati di domenica ma era straordinariamente chiuso). Continuando la nostra camminata siamo arrivati a Praca Do Commercio dalla quale si vede bene il Fiume Tago( siamo quasi alla foce, è talmente largo che sembra di essere al mare). In Rua Porta di Santo Antao abbiamo mangiato un po’ di pesce in uno dei centomila ristorantini che ci sono. Sarà che noi turisti siamo fissati col cercare il ristorante economico ma buono dove vanno i locali e non per turisti (ma noi siamo turisti!) io non ci tornerei. Tipici ristoranti turistici dove vieni fermato da tutti i camerieri e i prezzi non sono poi così bassi, ma a parte questo il pesce è buono…io ho preso delle sardine (sardone per le dimensioni) alla griglia e mio marito il Bacalau, che è super tipico del Portogallo, lo servono e cuociono in centomila modi e le porzioni sono in genere abbondanti. Il bacalau con una specie di besciamella è decisamente un piatto da provare solo se nel pomeriggio non avete in programma di muovere un passo! Comunque se ci si spende un po’ più di tempo , nelle vie limitrofe ci sono ristorantini più carini e abbordabili. Poi un dolcetto in una confeitaria e via a nanna. Beh diciamo che i dolcetti di Lisboa non sono leggerissimi, il burro si sente in tutto il suo splendore, ma sono gustosissimi, quella sera abbiamo presso la palla di cocco, una palla appunto dal gusto di cocco ma fatta al 99% di burro, dal peso specifico del piombo, ma la rimangerei 100 volte! I mezzi di trasposto a Lisboa sono ottimi ed efficienti, pur non essendo una città grandissima, vanta metro, tram , autobus che con una frequenza elevatissima vi portano dappertutto anche di sera inoltrata……ci sono città più grandi, in Italia, in cui muoversi coi mezzi pubblici richiede un cambio d’abito alla fine del tragitto. La mattina del venerdì ,scarpe da tennis a piedi, abbiamo preso il famoso tram 28 che consente di fare il giro della città, inerpicandosi sul quartire dell’Alfama e poi in quello del Bairro Alto, fra stradine strettissime piene di palazzi con le famossissime Azulejos…il tram 38, vecchio stile e di colore giallo, scorre sui suoi binari, facendo il pelo alle macchine parcheggiate nelle viuzze, talvolta si deve fermare per chiudere gli specchietti laterali delle macchine, sennò non si va avanti. Una cosa da sottolineare è che ci sta sia il 38 dei mezzi pubblici ,sia un tram turistico simil 38 che fa il suo stesso percorso, completo di cuffiette multilingue per dare informazioni al turista…non confondetevi (anche i prezzi sono diversi o megllio uno è compreso nella vostra travelcard l’altro costa sui 18 euro ma avete la guida, a voi la scelta). Dopo la 38ata, siamo nuovamente risaliti nel quartiere dell’Alfama per vedere il castello di Sao Jorge, da visitare per il suo panorama perché in realtà di castello c’è rimasto poco e niente. Costo dell’ingresso 4,90 euro scontato. Riscendendo a piedi per visitare la chiesa della Sé abbiamo trovato un ottimo ristorantino Matola Rio Travessa do Almargem 4dove per poco più di 10 euro a testa ci hanno fatto mangiare una portata di pesce e tanto vino verde ..e il caffè. La mia portata era un riso ai frutti di mare, squisito e mio marito delle seppie ripiene di pesce e salsiccetta..ottimo. La scoperta è stata il vino verde, frizzante e fresco, fatto da uve acerbe, d’estate si beve che è un piacere. Se vi capita di essere da quelle parti ve lo consiglio quel ristorantino, è anche molto carino perché ci sono 3 tavolate, tutte con sedie e posateria diverse, anche i tre lampadari sono di diversi stili, tutto molto colorato e accogliente. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del quartire moderno Parque das Nacioes: centro commerciale enorme, poi l’oceanario, il teleferico, e una bella vista del Ponte Vasco de Gama e della Torre Vasco de Gama. Il quartiere è un museo di arte moderna, palazzi all’avanguardia, sculture, gli architetti più famosi vi hanno lasciato il segno. In pratica hanno chiamato Calatrava e gli hanno detto ecco “questa area, fai quello che ti pare. Tieni Calatrava e divertiti…” un po’ come dire a noi donne di andare in tutti i negozi e prendere gratis tutto quello che ci pare….tieni Calatrava…. Ma andiamo per gradi, il Centro Commerciale, Vasco di Gama ovviamente, è innanzitutto un edificio modernissimo, con tetto di vetro, tre piani di negozi e posti dove mangiare. I negozi spesso sono gli stessi che troviamo qui in Italia, ma lì sono tutti insieme, più negozi di intimo e negozi per la casa (ce ne è uno carinissimo, solo che rimane un po’ difficle portarsi via unservizio di piatti e bicchieri ma troverete anche voi sicuramente qualcosa). Per mangiare poi avete l’imbarazzo della scelta perché ci sono fast food di tutto, pizza, pesce, carne, vegerariano, cibi biologici, sushi, bistecche, pesce…buono! L’oceanario è anch’esso molto bello, squali ,mante….comunque devo dire che l’Aquario di Genova non è assolutamente da meno. Sempre nel quartiere ci sono diversi ristoranti di pesce lungo la passeggiata sicuramente più economici di quelli del centro….noi non ci abbiamo mangiato perché la nostra tabella di marcia prevedeva di visitare la zona di Estrela e Lapa ….praticamente dall’altra parte della città. Peccato, c’era il granchione che ancora mi fa venire l’aquolina in bocca…. Senza tornare in hotel a cena siamo stati al Bairo Alto a mangiare tapas in un locale all’aperto mentre due ragazzi suonavano..io non vorrei fare la figura della taccagna ma pure qui non è che fosse proprio economicissimo…. Sabato mattina treno per Cascais , a fare il bagno sull’oceano, ci vogliono circa 40 minuti. Cascais è un po’ un misto fra una nostra città di mare con un po’ di grecia. L’acqua dell’oceano era gelata ma che bello!! La cosa buffa è che l’acqua era talmente salata che poi avevamo i capelli secchi come quando ci si mette un supergel e bianchi come chi ha la forfora a sacchi! Riuscendo a scappare dai soliti ristorantini dove i camerieri ti inseguono per farti sedere, siamo incappati in una sagra, e via con vino verde, l’amico bacalau e un po’ di scampi. Certo che nei racconti di noi italiani raccontare del pranzo e della cena è sempre di vitale importanza, ma non temete perché il pomeriggio è stato all’insegna della cultura. Tornando in treno ci siamo fermati a Belem per visitarela Torre di Belem , Praca do Imperio, il Museo di Archeologia (palazzo fantastico da fuori ma con pochi reperti all’interno, secondo me..no secondo tutti) e il Mosteiro dos Jeroimos, una meraviglia assoluta, vale la penissima di entrarci e passarci almeno una mezzora anche solo stando seduti. Dopo una sosta doverosa alla Confeitaria de Belem, per prendere la quotidiana pastrreillas de nata (pasta sfoglia, crema pasticcera e un velo di zucchero caramellato sopra), abbiamo anche voluto visitare il museo delle carrozze….caspita che roba…però se non avete tempo non morirete certo per non avere visto le carrozze…diecimila volte più importante la confiteria del Belem.Tutta la vita! Prima di cena era doveroso toglierci un po’ di sale e di fare un po’ di shopping di vino (porto e vino verde) da riportare a casa. La sera al Bairro Alto per godere della chiassosa vita notturna. Ma è necessario (perché siamo italiani e ce piace magnà) raccontare che per cena, ci siamo fermati al ristorante Cabacas, in rua das gaveas, che sta quasi su piazza Camoes. Mi è stato suggerito per sms al volo da una mia amica e averlo trovato è stato un successo, una piccola stanza con tavolini ammassati….abbiamo ordinato carne sulla pietra. Per 10 euro ti portano una tavoletta di pietra bollente con della carne cruda in abbondanza che tu ti puoi cuocere come vuoi, qualità ottima….patatine fritte di accompagno! Che soddisfazione! Al Bairro poi ci sono un sacco di locali dove si possono bere buoni cocktail a prezzi abbordabili (mojito passion fruit straordinario), si può andare nei locali a vivere il fado, oppure entrare nelle boutique (care). Purtroppo la domenica siamo dovuti ripartire altrimenti avremmo fatto una scappata a Sintra, il centro è patrimonio dell’Unesco! Ad ogni modo pensavamo di fare un po’ di shopping in centro, ma ahimè era todo serrado..così per sfogarcisiamo ritornati dall’amico Calatrava alla Parque das Naciones, un po’ di shopping, del sushi e via all’aeroporto!