Lincanto della Val d’Elsa
Prima tappa la Val d’Elsa. Mentre guidavo, la mia compagna, guida alla mano, provvedeva a telefonare alle strutture ricettive dei dintorni per assicurarci di avere una camera per la prima notte almeno. Qualcosa che non fosse il classico albergo ovviamente, ma molto più simile alla vecchia casa di campagna. Ci risponde positivamente Borgo Gallinaio, un agriturismo di Monteriggioni che nella guida si presenta come “piccolo complesso medievale interamente in pietra” e decidiamo perlomeno di andare a vedere. Una vera sorpresa; completamente immerso nel profumo dei boschi di ulivi e querce che la circondano troviamo questo piccolo gioiello. Ci innamoriamo immediatamente della sensazione di essere tornati indietro nel tempo e dell’accoglienza familiare.
Cambio di programma fulmineo. Niente più spostamenti: Monteriggioni sarà la base di partenza di tutte le nostre escursioni culturali e alimentari della Val d’Elsa. Nei giorni successivi ci avventuriamo in tutti i luoghi più interessanti della zona che non avevamo mai avuto modo di visitare con calma (a parte una veloce puntata qualche anno fa a San Gimignano in un periodo troppo affollato). Splendida anche se faticosa per i sui vicoli in salita, Radicondoli. Sorprendente la “Fonte delle Fate” di Poggibonsi e meraviglioso il Museo del Cristallo di Colle Val d’Elsa. Per non parlare dei castelli e dei piccoli borghi per lo più sconosciuti, che qui abbondano Ma a parte le cose da vedere che sono veramente tante e troppe da elencare tutte, la parte altrettanto affascinante è stato il semplice girovagare tra queste incredibili colline e paesaggi di questa zona della toscana tra le meno conosciute.
Viaggiare lentamente, per quanto lo possa permettere un traffico locale, e farsi incantare dal paesaggio successivo è stato come rigenerare lo spirito. Compreso le piccole soste in borghi di poche case e un bar dove può capitare di gustare uno dei migliori posciutti toscani.