Libia, tra deserto e archeologia

Quest'anno è capitata l'occasione di passare il Capodanno all'estero e precisamente in Liba, un viaggio che da tanto tempo volevamo fare ma che abbiamo sempre accantonato perchè non ci piaceva troppo l'idea del "tutto organizzato" essendo degli sfegatati viaggiatori "fai da te"; comunque in questo caso è andata bene e in ogni caso in Libia soli...
Scritto da: Sara&Fonzie
libia, tra deserto e archeologia
Partenza il: 29/12/2008
Ritorno il: 09/01/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
Quest’anno è capitata l’occasione di passare il Capodanno all’estero e precisamente in Liba, un viaggio che da tanto tempo volevamo fare ma che abbiamo sempre accantonato perchè non ci piaceva troppo l’idea del “tutto organizzato” essendo degli sfegatati viaggiatori “fai da te”; comunque in questo caso è andata bene e in ogni caso in Libia soli soletti è ancora un pò difficile viaggiare.

Il 29 dicembre partiamo alla volta di Tripoli dove dobbiamo attendere 5 ore per il volo interno che ci porterà alle porte de Sahara, più precisamente a Sebha.

Il giorno successivo è necessario per raggiungere l’Acacus con le nostre 4X4, 500 km di strada con qualche paese che spezza la monotonia. A bordo strada solo i tralicci della luce e in lontananza il fumo dei pozzi di petrolio.

FInalmente in serata arriviamo al nostro campo tendato e ci prepariamo alla scoperta del deserto.

L’indomani ci addentriamo nell’Acacus nella zona dello Wadi Tashwinat: la giornata è un susseguirsi si emozioni e scoperte, a partire dalle piccole dune, per poi passare al deserto roccioso e poi ancora alle grandi dune, tutto questo intervallato dalle molteplici pitture rupestri risalenti anche a 12.000 anni fa. Veramente indescrivibile, un deserto così vario e mai noioso.

Stasera è San Silvestro e i nostri festeggiamenti vengono anticipati alle 22.00 perchè nel deserto i cenoni non sono di moda e a noi questa cosa è piaciuta molto!! Per Capodanno riprendiamo il nostro percorso nel deserto, non ci stanchiamo proprio mai di trovarci di fronte archi, pinnacoli, “cattedrali” che spuntano dalle dune di sabbia, formazioni rocciose in bilico e ancora pitture rupestri.

Il 2 gennaio lasciamo l’Acacus per Germa, dove visitiamo i resti della città vecchia per poi raggiungere le grandi dune dove pernotteremo. Queste sono ancora più alte e affascinanti, il tramonto in mezzo alla sabbia e al vento che sposta la sabbia sulle creste è un’esperienza sempre magica.

La parte desertica del nostro viaggio si conclude qui. Partiamo alla volta di Tripoli per vedere la zona archeologica della Tripolitana: Leptis Magna che vale veramente una visita, anche per noi italiani abiutati a siti romani imponenti, questa è proprio una sorpresa; Sabratha, meno inponente di Leptis ma molto affascinante grazie alla sua posizione sul mare.

Lasciamo Tripoli per Ghadames, la perla del deserto. Più di 600 km di strada, intervallati da una sosta a Kabaw dove vediamo un antico granaio; una sorta di banca-dispensa utilizzata dagli abitanti più di 700 anni fa.

Ghadames ci accoglie con le sue palme e la città vecchia diventata patrimonio artistico negli anni 90, una città completamente coperta e organizzata in cunicoli che collegano case, piazze e negozi.Una visita senza qualcuno che ti guidi è proprio impossibile, se non ci si vuole perdere!!! Rientriamo a Tripoli per una sosta alla Piazza Verde e al suq prima di salutare la Libia, che ci ha lasciato impressa nella mente l’immagine di uno spettacolare deserto e di tutte le bellezze che non pensavamo di vedere in un paese non abbastanza promosso dagli operatori turistici ma sicuramente ben pubblicizzato dai viaggiatori che l’hanno visitato.



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