Lesvos una gran bella sorpresa

vacanza in un'isola greca sconosciuta per molti italiani. Gente cordiale, paesaggi, spiaggie e mare meravigliosi, cucina genuina. Una vacanza in libertà
Scritto da: Fausto-Manuela
lesvos una gran bella sorpresa
Partenza il: 28/05/2011
Ritorno il: 09/06/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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VIAGGIO A LESVOS:

28 maggio 2011 – Partenza da Milano Malpensa con Easy Jet alle 10.30 (dopo levataccia alle 4.00 dovendo raggiungere Malpensa da Ravenna … e con un po’ di margine di tempo …; e dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio a Somma Lombarda).

Arrivo ad Athene alle 14.10 ora locale; ritirato le valigie, pranzato al self service dell’aeroporto (aperto 24 su 24) e rifatto check-in per Mitylini, ripartiamo alle 17.20 e arriviamo alle 18.10.

Mitylini è un piccolo aeroporto, ritirati i bagagli andiamo allo sportello della Hertz e ritiriamo l’auto (Fiat Panda) già prenotata e pagata il 21 marzo dall’Italia (€. 254,98 per 12 gg.) pochi giorni dopo (8 marzo) aver prenotato e pagato sia i voli Milano – Athene e ritorno sia quelli Athene – Mitylini e ritorno.

All’arrivo è ancora giorno pieno quindi ci dirigiamo verso Mitylini che dista circa 7/8 kilometri dall’Aeroporto.

Arrivati a Mitylini ci inoltriamo in auto per il lungo mare e individuiamo un alberghino (Orpheus) che sembra faccia al caso nostro (in centro con possibilità di parcheggio, pulito ed economico) infatti il prezzo della matrimoniale è stato di €. 50,00 (senza colazione).

Dopo aver preso possesso della camera ci inoltriamo per la cittadina.

Il lungo mare o meglio lungo porto è caratterizzato da molti bar e locali con musica e TV dove i giovani del posto si ritrovano a bere i tipici caffè frappé, a fare lo “struscio” e a guardare le partite. E’ sabato sera anche a Mitylini e si vede.

Incamminandoci individuiamo un gruppo di taverne sul porto e ne scegliamo a caso una per la cena.

Pesce fresco x 2, mezzo litro di vino, una insalata greca con feta, patate fritte il tutto per €. 42,00. Mangiato benissimo circondati da gatti golosi.

29 maggio – 1° giorno a Lesvos – Dopo aver visitato Mitylini e in particolare le due chiese principali e un breve giro al castello genovese che domina la cittadina, ci inoltriamo con la nostra panda verso nord direzione Molivos (o anche nota col nome di Mithymna). Strada facendo decidiamo di passare per il paesino di Moria,seguendo le indicazioni per l’acquedotto romano. Arriviamo a Moria … strade strettissime (!!!) … seguiamo l’indicazione per l’acquedotto e ci arriviamo facilmente. Dopo una breve sosta per la foto di rito riprendiamo la strada per Molivos.

Arriviamo a Molivos verso le 13.15 dopo un rapido giro di orientamento in auto decidiamo di cercarci una camera/studios subito fuori dal paese e infatti ne troviamo uno che alla cifra di 20 € per notte offre camera da letto , bagno, cucina con frigorifero. Non c’è la TV ne’ l’aria condizionata (c’è un ventilatore) ma in questo periodo non serve. Dopo aver depositato i bagagli andiamo in cerca di una taverna sulla spiaggia. La troviamo nella limitrofa località di Efthalou (dopo aver preso la nostra prima strada bianca) dove è presente anche una piccolo stabilimento termale. Pranziamo e poi proseguiamo poco oltre ove, dopo aver lasciato l’auto parcheggiata da un lato di uno stradello in salita e a strapiombo sul mare, scendiamo per dei gradini verso un ex monastero (ora taverna con alloggio) che si attraversa per scendere nella nostra prima spiaggia. Sicuramente una delle più belle anche al senno di poi. Ci inoltriamo lungo le varie calette (di tanto in tanto c’è qualche naturista) e troviamo il nostro angolo riparato (c’è un po’ di vento) e vi restiamo fino al tramonto (e le coste turche sullo sfondo).

Rientriamo nello studios, doccia e poi a cena a Molivos con panorama sul porticciolo e giretto per i negozietti.

30 maggio – 2° giorno a Lesvos – Dopo colazione ci inoltriamo in auto verso il castello bizantino di Molivos ma non è visitabile poiché è il giorno di chiusura. Allora riscendiamo, ci fermiamo in un negozietto e acquistiamo un ombrellone (prezzo € 8,00) poiché il giorno prima abbiamo constatato che, se anche siamo in Maggio …, qui il sole picchia e i trenta gradi ci sono e si sentono tutti. Riprendiamo la stradina bianca che passa per Efthalou e proseguiamo per vari kilometri costeggiando quasi sempre il mare. Arriviamo così nella località di Skala Sykaminaes: caratteristico porticciolo con romantica chiesetta (e taverne) e proseguiamo oltre in cerca di una bella spiaggia. Subito fuori dal paesino notiamo una ragazza che fa l’autostop e le diamo un passaggio fino al paese di Sykaminea dove deve prendere il bus. E’ una ragazza olandese ed è la decima volta che visita Lesvos (ne è innamorata!). Poi riscendiamo verso Skala Sykaminaes e ci dirigiamo verso la bellissima spiaggia di Kagia dove passiamo il resto della giornata quasi sempre da soli e dove approfittiamo della immancabile taverna. Notiamo anche come la strada (segnalata anche nelle carte stradali) si confonda con la spiaggia (!).

Alla sera decidiamo di andare a cena in una taverna sul porto a Molyvos.

31 maggio – 3° giorno a Lesvos – Oggi visitiamo subito il castello di Molivos e poi ci dirigiamo verso est; passiamo la località di Petra (carina, con spiaggia attrezzata e tante taverne e negozietti e proseguiamo alla volta di Anaxoss e poi di Ampelia ove, dopo qualche kilometro di stradina bianca fra campi, uliveti e ovili, giungiamo alla relativa spiaggia. Insieme a noi, stanno percorrendo la stessa strada due signore in nero in motorino la quali si fermano in prossimità della nostra auto …; poiché la spiaggia ci sembra molo bella e ci piacerebbe starci tutta la giornata proviamo a chiedere (in inglese) alle due signore se la costruzione che si intravedeva fra la vegetazione sulla spiaggia fosse una taverna e se fosse attiva …; le due signore, pur non parlando inglese ne, ovviamente italiano, capiscono perfettamente la nostra richieste e ci confermano che la taverna è aperta e funzionante e che è la loro (!)

Mentre siamo spiaggiati veniamo raggiunti da alcuni viaggiatori a piedi che stanno evidentemente seguendo un sentiero di trekking; alcuni proseguono … altri si fermano in spiaggia e fanno il bagno come noi. Alla solita ora raggiungiamo la taverna che, fra l’altro, dava in affitto anche ombrelloni e lettini.

Di ritorno decidiamo di visitare un’altra spiaggia di cui avevamo visto la segnalazione strada facendo. Per raggiungere questa spiaggia ci troviamo in mezzo ad un gruppo di casupole fra gli uliveti e incrociando il letto di un fiume in secca, notiamo, non senza stupore, che l’indicazione per la spiaggia ci induce a percorrere proprio il letto di questo fiume. Infatti, dopo un po’, arriviamo ad un’altra bella e selvaggia spiaggia, ma priva di taverna (!). Ritorniamo a Molivos andiamo a cena a Petra e poi ci aggiriamo per le sue stradine caratteristiche (merita!) .

1 giugno – 4° giorno a Lesvos – Oggi lasciamo Molivos e andiamo verso Sigri passando per la foresta pietrificata. La strada si rivela un continuo saliscendi e il panorama diventa sempre meno lussureggiante e sempre più brullo. Le cime delle colline/montagne sono spesso caratterizzate dalle pale dei generatori eolici; passiamo anche in mezzo a gole molto suggestive con rocce particolari ed impressionanti che documentano un passato geologico sofferto. Giungendo in cima all’ennesimo monte vediamo l’indicazione per il parco degli alberi pietrificati; arriviamo e siamo la sola macchina parcheggiata. entriamo (2 €uro a testa) e ci inoltriamo per i sentieri ove ogni tanto appare un pezzo più o meno grande di tronco pietrificato. Alcuni sono in piedi altri sono stesi; sono ciò che rimante di un’antichissima foresta che fu sepolta dalle conseguenze di un’eruzione vulcanica.

Dopo la visita (un po’ faticosa per le tortuosità e lunghezza del percorso fatto sotto un sole piuttosto intenso) riprendiamo l’auto alla volta di Sigri. Arrivati alla cittadina, bella (!) non individuiamo però subito un posto confacente alle nostre aspettative (spiaggia selvaggia con taverna) perciò decidiamo di proseguire per una stradina (bianca) che esce dal paese e che sembra costeggiare il litorale in direzione sud. La stradina risulta piuttosto lunga ma molto suggestiva e ci porta fino a Eressos da dove proseguiamo per la Skala Eressos (o anche Skala Eresou). Giunti a Skala Eressos constatiamo subito che la zona ci piace molto: paesino caratteristico, qualche negozietto, qualche taverna e una bella spiaggia lunga (in parte attrezzata e in parte selvaggia). Ci cerchiamo un alloggio (lo troviamo a 25 €uro a notte con tanto di tv e aria condizionata) e, dopo aver lasciato le valigie in stanza, andiamo a pranzo e poi in spiaggia (dalla parte nord dove e’ più selvaggia (c’è anche qualche naturista), e ci facciamo sera. Rientriamo in stanza poi cena in taverna sulla spiaggia.

A Skala Eressos c’è anche una comunità di lesbiche molto integrata nel paesino.

2 giugno – 5° giorno a Lesvos – Oggi decidiamo di tornare parzialmente sui nostri passi e andare a nord a Gavathas ove la leggenda racconta che sulla sua spiaggia vi approdò la testa di Orfeo … . Si tratta di un piccolo paesino con relativo porticciolo; la spiaggia appare curata e ci sono docce gratuite (le si possono trovare un po’ dappertutto anche nelle spiagge più “imboscate” e apparentemente lontane dalla civiltà) e cabinotti in legno per mettersi il costume (il cui bisogno appare superfluo poiché, anche nelle spiagge attrezzate ed affollate, la gente si cambia il costume senza tante “acrobazie”…). Qui è una zona sabbiosa e anche l’acqua è calda e poco profonda; ovviamente ci sono le taverne con i gatti.

3 giugno – 6° giorno a Lesvos – Oggi andiamo a sud verso Tavari. Arrivamo a Tavari: piccolo paesino con spiagge attrezzate e taverne, ma noi ne cerchiamo una con l’estuario di un fiumiciattolo che abbiamo visto in una foto. La individuiamo sulla cartina stradale (spiaggia di Chrousos) e ci inoltriamo per l’ennesima stradina bianca. Dovrebbero essere solo 3 km ma il percorso appare più tortuoso e accidentato del solito per via delle buche presenti ma con la nostra pandina ci arriviamo lo stesso. All’imbocco della spiaggia notiamo un cartello di divieto (!): in grande e in bella evidenza è scritto che in quella spiaggia è vietato sia fare nudismo sia fare campeggio. La cosa ci ha stupito in quanto in anni che frequentiamo le isole greche è la prima volta che ne vediamo uno del genere. Comunque, divieti o no, anche questa spiaggia è una meraviglia. Alla solita ora decidiamo di andare nella taverna che avevamo notato arrivando a circa 500 metri nell’interno. Quando ci arriviamo ci accorgiamo che non è ancora attiva e che vi stanno facendo i lavori per la prossima apertura. Mentre giriamo l’auto per tornare in paese, esce una signora che, sbracciandosi, ci convince a tornare e ci fa capire che è in grado di darci qualcosa da mangiare. Noi accettiamo molto volentieri …; ci apparecchiamo da soli mentre la signora ci prepara qualcosa (non capiamo cosa ci voglia dare ma ci fidiamo ciecamente). Risultato: un calamaro fritto freschissimo e buonissimo, una fetta(ona) di formaggio fritto gustosissimo, le olive prodotte da lei, le patate raccolte la mattina stessa (sempre da lei), un insalata senza feta (l’aveva finita in quanto, evidentemente, se l’erano mangiata nel corso del loro pranzo), una specie di insalata russa, anche questa gustosissima, e per finire anche un dolcetto e caffè (ovviamente anche una bottiglia di acqua minerale e una bottiglia di vino da 1/2 litro). Spesa: 21 €uro complessive. Magnifica esperienza!!!

La signora ci fa anche capire che ogni anno ospita, in agosto, una famiglia di italiani negli annessi studios. Sera cena in taverna a Skala Eressos.

4 giugno – 7° giorno a Lesvos – Lasciamo Skala Eressos per andare a visitare la terza parte dell’isola…. Ci dirigiamo verso l’interno con meta la città di Plonari (segnalata nelle guide turistiche). Per fare ciò però dobbiamo risalire per Mesotropos e raggiungere la costa sul lato nord del fiordo grande dell’isola, costeggiarlo fino a Skala Kallonis e poi riprendere la strada principale direzione Mitylini. Giunti di fronte all’altro fiordo proseguiamo verso Plonari. Dopo un centinaio di km arriviamo a Plonari. Rimaniamo un po’ delusi poiché la cittadina appare arroccata lungo il crinale della montagna, la spiaggia è molto stretta e non appare facile parcheggiare. Decidiamo di proseguire fino alla località di Melinta anch’essa segnalata nelle guide. Ci arriviamo (ovviamente) per una strada bianca. Il paesino è molto piccolo ma la spiaggia è molto bella ma non fa al caso nostro in quanto sebbene ci sia un po’ di offerta di alloggi …. non c’è possibilità di negozi per fare un po’ di spesa ne la possibilità di fare una passeggiata serale (se non in mezzo ai campi). Quindi puntiamo verso Vatera. Dopo strade bianche e tratti di asfalto giungiamo sul lungo mare di Vatera. Spiaggia lunghissima e anche abbastanza larga; molte case e studios disponibili e anche qualche albergo. Ovviamente taverne e zone di spiaggia attrezzate con ombrelloni, lettini e campi di pallavolo. Stranamente non ci sono negozi (market) tranne uno molto piccolo. Decidiamo di proseguire oltre verso Polichnitos (tentati anche di ritornare a Skala Eressos) ed arriviamo sulla costa del fiordo a Nyfida (la spiaggia ci piace); seguiamo il lungo mare fino a Skala Polichnitou dove ci fermiamo a pranzare in una taverna sul porto. Mentre siamo in attesa che ci portino il pranzo un signore si avvicina e ci offre la possibilità di alloggiare presso i suoi studios … gli chiediamo il prezzo per 2 notti e questi ci chiede 30 €uro a notte. Noi ne offriamo 25 visto che il posto è sicuramente il meno turistico e, apparentemente, meno “interessante” di quelli visitati. Il signore dice che non può per via delle tasse … (vizi comuni … ). Dopo aver pranzato andiamo 100 metri più avanti e vediamo un insegna di studios. Ci fermiamo e chiediamo. Il prezzo subito propostoci è 25 €uro e noi abbiamo accettato. Lasciato le valige ritorniamo a Nyfida e ci passiamo il resto del pomeriggio.

Sera cena a Skala Polichnitou circondati dai gatti e cani (ma in netta minoranza rispetto ai primi).

5 giugno – 8° giorno a Lesvos – Oggi decidiamo di cercarci una spiaggia all’interno del fiordo. Lasciamo Skala Polichnitos alla nostra sinistra e proseguiamo per una strada bianca (che novita!) che inizia costeggiando delle saline e poi prosegue verso un borgo di pescatori con un piccolo porticciolo (Skamioudi); constatiamo che spiaggia e strada si confondono per lunghi tratti. Proseguiamo ancora per circa un km e troviamo un estuario di un piccolo fiume ove la spiaggia assume dimensioni sufficienti.

Per il pranzo ritorniamo a Skamiuodi in una delle due taverne aperte, quindi ancora fino a sera al nostro estuario. Per la cena decidiamo di salire in paese a Polichnitos. E’ sabato sera e c’è una certa animazione; i bar sono molto animati di giovani locali. Questa sera decidiamo di provare la pizza locale. E’ piuttosto diversa dalle nostre ma la troviamo comunque di nostro gradimento (ci mettono moltissimo formaggio sia mozzarella sia pecorino tant’è che i funghi ed i pezzi di prosciutto si fatica a distinguerli).

6 giugno – 9° giorno a Lesvos – Oggi andiamo a Vatera. Arrivati nel paese proseguiamo fino a quando la strada abbandona la costa e ci infiliamo giù per uno stradello fino ad un fiume quasi in secca (nelle guide questa zona appare anche sotto il nome di Stavros me è sempre la spiaggia di Vatera). Qui c’è una radura destinata a parcheggio; decidiamo di lasciarvi la nostra auto e di proseguire a piedi verso la fine della spiaggia ove c’è un angolo già visto in cartoline e depliant turistici del luogo. Il percorso a piedi è di almeno 400 metri e il sole si fa sentire. La spiaggia è sassosa con piccoli tratti di sabbia. Pensavamo di essere gli unici invece, nascosto fra le rocce, c’era un’altra persona, dunque eravamo ben in tre a popolare la spiaggia!!!!!

Per il pranzo però dobbiamo ritornare all’auto e rientrare a Vatera. Una volta sbrigata la piacevole formalità proviamo ad andare della parte opposta di Vatera ove la guida ci indica le rovine di un piccolo tempio greco dedicato a Dionisio. Questa zona si chiama Agios Fokas; c’è anche un piccolo porticciolo con immancabile taverna. Dopo la breve visita riteniamo opportuno tornare dove eravamo stati prima di pranzo ma questa volta decidiamo di proseguire con l’auto oltre il fiumiciattolo e lo guadiamo.

Restiamo in questa meravigliosa spiaggia fino al tramonto!

7 giugno – 10° giorno a Lesvos – Si avvicina il momento della partenza quindi decidiamo di avvicinarci a Mitylini e di trovarci una località per dormire le ultime due notti passando però per Agyassos, cittadina interna all’isola e segnalata per la sua tipicità nelle guide. In effetti è una cittadina di montagna, piuttosto grande (rispetto a tante altre cittadine dell’isola), e caratteristica per i suoi negozi di artigianato locale ed in particolare per le ceramiche. Ne approfittiamo per qualche souvenir anche culinario (!).

Dopo un po’ di giri per il paese ed un momento di relax ritorniamo verso Mitylini. Arrivati proseguiamo verso nord lungo la costa in cerca di una località dove spiaggiarci e dove trascorrere le ultime due notti a Lesvos. Avanti avanti … alla fine, restando sulla strada principale, arriviamo fino a Mantamados ma ci accorgiamo di esser troppo nell’interno e troppo lontano da Mitylini per quello che ci eravamo proposti. Decidiamo di seguire un’indicazione per una località balneare segnalata in loco (Limani beach). La strada (bianca) si rivela lunga e tortuosa, ricca di tornanti, ma alla fine (15 km circa) arriviamo ad un bivio con indicazione a destra della spiaggia e a sinistra di una taverna. Decidiamo di andare a vedere la spiaggia e poi rifocillarci in taverna (sono ormai le 2 del pomeriggio e la fame si fa sentire). Pranziamo nella taverna di un pescatore il quale ci propone un dentice di quasi un kg pescato la mattina stessa. Apprezziamo la proposta! Con mezzo litro di vino, una bottiglia d’acqua, insalata greca e caffè c’è la caviamo con 42 €uro complessive (per quanto ci hanno dato è davvero poco.) Andiamo alla spiaggia vista in precedenza e notiamo che (tanto per cambiare) la strada sembra proseguire sulla spiaggia; quindi, siccome ci sembra più bella la parte opposta rispetto a quella dove ci troviamo, proseguiamo … Dopo poco (50 metri) ci troviamo con l’auto irreparabilmente insabbiata! Mentre tentiamo di liberare le ruote dalla sabbia ci ricordiamo di aver visto un signore aggirarsi in spiaggia prima di andare a pranzo. Notiamo una casetta fra gli alberi e Manuela va in cerca d’aiuto. Dopo pochissimi minuti arriva un fuori strada 4×4 con a bordo Manuela ed un signore greco che, attrezzato di opportune corde, in pochi secondi ci tira fuori dai problemi. Vogliamo dargli almeno venti €uro per il disturbo ma non ne ha voluto proprio sapere. Poi, mentre siamo spaparanzati in spiaggia fra un bagnetto e l’altro (qui l’acqua è calda) sentiamo avvicinarsi una motoretta. E’ il nostro soccorritore che mi chiama per darmi un sacchetto di plastica contenente due bottigliette da mezzo litro d’acqua fresca, 2 cetrioli con un coltellino per sbucciarli e 5 biscotti ripieni di formaggio. Lo ringraziamo lungamente, ci saluta e se ne va.

Al momento di lasciare la spiaggia decidiamo di tornare alla taverna e prendere un paio di bottiglie di vino e portarle al nostro salvatore. Quando arriviamo a casa sua lui non c’è ma c’è sua moglie la quale (incredula di rivedere il suo coltellino) ci offre un pezzo di limone candito fatto da lei (squisito); in un qualche modo ci fa capire che in luglio e agosto quasi tutti i giorni suo marito libera delle auto insabbiate. La salutiamo ringraziando dell’ospitalità e riprendiamo il viaggio. Decidiamo di prendere per un’altra strada che apparentemente sembra più breve ma poi si rivelerà più tortuosa anche se meno bucherellata. Sbuchiamo in prossimità di Kapi e puntiamo verso Mitylini. Arrivati all’altezza di Mistegna proviamo a dirigersi verso Skala Mistegnon. Il posto ci piace: è un baia tranquilla con un porticciolo di pescatori, una striscia di spiaggia e qualche taverna; decidiamo di fermarci lì (la spiaggia in è anche nelle guide) per le ultime due notti a Lesvos. Troviamo subito la camera (€. 25,00).

8 giugno – 11° giorno a Lesvos – Oggi l’auto riposa. Infatti ce ne stiamo tutto il giorno in questa spiaggia. Non è selvaggia come le altre che ci siamo goduti in questa vacanza ma è comunque molto bella. L’acqua è calda e cristallina e ne approfittiamo varie volte.

Alla sera paghiamo la signora che ci ha ospitato e le lasciamo il nostro ombrellone poiché non c’è modo di metterlo in valigia e come bagaglio a mano potrebbero farci pagare un supplemento (soprattutto quelli della Easy Jet essendo una compagnia “low cost”) per cui, avendolo pagato 8 €uro …, il suo servizio per noi lo ha fatto e lo lasciamo ai prossimi turisti che passeranno di lì.

9 giugno – 12° giorno a Lesvos – Oggi si parte e in serata saremo in Italia . Siamo un po’ malinconici poiché l’isola che lasciamo a noi è piaciuta tantissimo. Arriviamo in aeroporto e riconsegnamo l’auto; il nostro volo per Athene parte alle 10.30. Abbiamo percorso oltre 800 km e di questi sicuramente un centinaio sono stati di strade bianche non sempre facili, ma ne è sempre valsa la pena!!! Dopo il check-in facciamo colazione al piccolo bar dell’aeroporto e abbiano una delle pochissime sgradite sorprese: i prezzi sono molto più alti dei bar all’esterno, solo che ce ne siamo accorti solo al momento di pagare la consumazione. In attesa che ci facciano andare in sala per l’imbarco usciamo dall’aeroporto e sostiamo una mezzoretta sotto un albero subito di fronte all’aeroporto stesso ed a pochi metri dall’acqua. Il mare è bellissimo e sta arrivando un traghetto. Troviamo anche un libro nuovo scritto in greco (il barone rampante di Italo Calvino) che evidentemente un viaggiatore si era scordato lì poche ore prima. Che sia un messaggio neanche tanto intrinseco? … della serie….. dopo anni che venite in Grecia, non è ora che imparate la lingua????????

Il nostro volo parte puntuale e prima che l’aereo prenda troppa quota faccio qualche foto dall’alto dei posti appena lasciati.

In meno di un’ora siamo all’aeroporto di Athene, pranziamo al self service, e dopo un po’ di riposo e di giri per i negozi dell’aeroporto ci reimbarchiamo per Milano. Alle 22.45 siamo a casa nostra a Ravenna.

E’ passato tutto un po’ in fretta ma è stato molto, molto bello.

Abbiamo la colpa di non aver visto alcuni monasteri segnalati e di non aver visitato alcune tipiche cittadine dell’interno ma le spiagge erano troppo attraenti. La tranquillità, la limpidezza del mare, i profumi dell’aria, i colori, la cucina, il pesce fresco … (i gatti famelici sempre presenti ai nostri pasti !!!).

Sicuramente una meta da rifare e da consigliare soprattutto per i mesi di maggio e giugno allorché le giornate sono lunghe, fa più che sufficientemente caldo, e i turisti sono pochissimi. Probabilmente alcune delle “nostre spiagge” sono poco frequentate anche in pieno agosto ma in quel periodo può essere difficile trovare la disponibilità di auto a noleggio e soprattutto i prezzi saranno sicuramente molto più alti: inoltre la disponibilità del pesce locale non sarà sufficiente a soddisfare le richieste sicché il pesce appena pescato dal pescatore potrà essere una rarità mentre nel periodo del nostro viaggio è stata una meravigliosa e squisita costante.

Guardando poi “google hearth” ci si accorge che, pur avendo visto delle bellissime spiagge, ne restano tantissime che promettono altrettanto. Perciò … ARRIVEDERCI LESVOS.

Fausto & Manuela

I costi:

– Volo AR Milano – Atene – Mitylini x 2 persone con 20 kg di bagagli a testa (acquistato in intenet): €. 316,01

– Auto a noleggio (FIAT PANDA x 12 giorni – acquistato in internet): €. 254,90

– Alloggio in totale: €. 310,00.

– carburante (benzina verde e 800 km ca.): € 90,00

– vitto x 2 persone x 12 giorni … (circa): €. 850,00



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