Leggere Verona… è sempre una prima volta
Non era la prima volta che approdavamo a Verona, ma è stata la prima volta insieme. Ci siamo subito resi conto che i buoni motivi per tornare e riscoprire ex novo questa città sono davvero molti. Vi riveliamo la nostra personalissima Top 10, una decina di pagine svelate, così che possiate condividere la nostra stessa emozione, la nostra stessa lettura.
Pagina 1 – “O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome. O, se non vuoi, giura che mi ami e io non sarò più una Capuleti” (II.2, Romeo & Juliet, Shakespeare)
Assistere ad uno spettacolo all’interno della suggestiva Arena, che domina la Piazza Bra. Potrete così calarvi nella realtà veronese, come foste suoi cittadini, e respirarne al contempo storia e modernità. L’Arena è comunque visitabile ogni giorno, anche in assenza di rappresentazioni: potrete acquistare il biglietto in loco e la spesa varrà sicuramente la visita dei resti romani, davvero ben mantenuti nel tempo. Visitate il sito www.arena.it per avere tutte le informazioni del caso su spettacoli e visite. Per chi ama la fotografia, il panorama dall’alto dei gradoni è veramente una perla: uno scorcio davvero grazioso della Piazza e dei palazzi storici del centro.
Pagina 2 – “L’amore è un fumo fatto col vapore dei sospiri; purificato, è un fuoco che splende negli occhi degli amanti” (I.1)
Quale modo migliore per rivisitare questa cittadina veneta in coppia se non ripercorrere le tappe della tragedia shakespeariana che irradia di sentimento secolare le vie del centro? Prendete una cartina e seguite le indicazioni che troverete lungo le vie: potrete così calarvi in un mito senza tempo, che ha fatto conoscere al mondo la storia d’amore più romantica di sempre. Romeo e Giulietta vivono tuttora tra quelle mura, ancora intrise di una leggenda che profuma di realtà.
Pagina 3 – “Con le ali leggere dell’amore ho sorvolato questi muri. Confini di pietra non possono tenere amore lontano, e ciò che amor può fare amore osa tentare. Perciò i tuoi parenti non mi possono fermare” (II.2)
Una volta seguito questo itinerario, sarete giunti alla tappa finale e più battuta dai turisti: la casa di Giulietta. E’ impossibile non far caso all’entrata: delle mura completamente ricoperte di scritte multicolore e chewingum di ogni genere e forma vi accoglieranno, conducendovi ad un piccolo cortiletto baciato dal sole e circondato dall’edera, dove il famoso balcone sovrasta le folle di turisti curiosi e dove una statua di Giulietta si erige da tempi immemori, porgendo un seno da toccare come buon auspicio e fortuna prospera. Infine, se volete, è possibile attaccare un lucchetto colorato ad una cancellata in ferro battuto: sarà simbolo di amore eterno, come leggenda vuole.
Pagina 4 – “Amore va verso amore come gli scolaretti scappano dai libri, ma amore lascia amore con gli occhi tristi con cui vanno a scuola” (II.2)
Perché non fingersi una dama ottocentesca e un cavaliere intrepido? Potrete farlo, salendo la sontuosa Scala della Ragione (appartenente all’omonimo Palazzo) e soffermandovi sui suoi gradoni, affacciandovi dal davanzale del punto più alto e sospirando come foste immersi in un’altra epoca. E’ un gioiello tardogotico in marmo rosso veronese, attraverso il quale si accede alla Torre dei Lamberti. Troverete il Palazzo tra Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori.
Pagina 5 – “Separarsi è un dolore così dolce che direi buona notte finché non fosse domani” (II.2)
Siete in giro per i vicoli veronesi e avete voglia di un break? L’idea migliore è sicuramente concedervi un’abbondante e gustosa macedonia di frutta fresca in Piazza delle Erbe, la piazza più antica di Verona che sorge sopra l’area del foro romano. Pare, infatti, che proprio questa sia la merenda di maggior successo tra i turisti, tanto numerose sono le apparizioni di cestini di frutta. Un vero e proprio tocco di colore per la zona del mercato, dove tra l’altro potrete acquistare svariati souvenir: dalle maschere dal sapore veneziano ad ogni altro tipo di oggetto tipico.
Pagina 6 – “Questo bocciolo d’amore potrà, per il respiro maturante dell’estate, diventare un bel fiore, quando ci rivedremo” (II.2)
Pensate anche voi che il verde sia un ottimo arredamento per la città? Noi abbiamo trovato semplicemente splendide le edere che regnano sulle balconate delle abitazioni del centro storico. Un tocco di classe, che colora e arreda al contempo, accontentando la quotidianità dei cittadini e l’occhio curioso dei viandanti per caso.
Pagina 7 – “Ti prendo in parola. Chiamami soltanto Amore, e sarò battezzato di nuovo. D’ora in avanti non sarò più Romeo” (II.2)
Non si può pensare di girovagare per una città come Verona senza concedersi un piacere di gola. Siamo nel regno dello stufato d’asino e cavallo, della polenta con spezzatino e del pandoro. Non fare tappa in osteria sarebbe un sacrilegio! E allora noi vi consigliamo di unire piacere e cultura, per non smentire l’itinerario intrapreso: fermatevi in via Arche Scaligere e avvicinatevi ad una casetta apparentemente anonima. Un cartello vi rivelerà che lì dimorava il protagonista del nostro piccolo viaggio: Cagnolo Nogarola. Non vi dice nulla questo nome? Egli passò alla storia, o alla leggenda, come Romeo. Ebbene sì, vi trovate alla porta di quella che, si pensa, fosse proprio casa sua. E, adiacente a quelle mura, l’Osteria al Duca saprà ristorarvi al meglio. Si tratta di una piccola trattoria a gestione familiare, dove i piatti tipici della cucina locale soddisferanno il vostro palato. Il bel Montecchi avrà davvero trascorso i suoi giorni in quella palazzina? Credere alle leggende non costa nulla e il fascino che ne deriva, invece, vale oro.
Pagina 8 – “Nella notte la lingua degli amanti ha un dolce suono d’argento, come una musica dolcissima per le orecchie che la ascoltano” (II.2)
Dopo aver gustato il vostro pranzo, vi consigliamo una passeggiata distensiva e digestiva tra le mura di Castelvecchio, edificio di epoca medievale (1355), nonché museo d’arte medievale e moderna. Il percorso è davvero rilassante, un misto di verde prato e color mattone antico vi condurrà in un punto della città dove vi sarà possibile osservare la stessa con una prospettiva molto particolare. Salirete sul ponte e, se avrete la giusta dose di fortuna, un musicante di strada sarà lì ad allietarvi. Sulle note di un sax, il nostro sguardo ha potuto sorvolare e perdersi tra i riflessi dell’Adige, che accarezza Verona, bagnandola con la delicatezza che solo un fiume, nella sua implacabilità, può mostrare.
Pagina 9 – “Vieni a veder Montecchi e Cappelletti e Monaldi e Filippeschi, uom senza cura color già tristi, e questi con sospetti” (Purgatorio VI, vv. 106-108)
Visto che il nostro itinerario ha tratto ispirazione dalla tradizione letteraria e dai suoi versi, come potremmo non citare il Sommo Poeta, che tra le vie di Verona lasciò traccia della sua penna? Suggestiva e accogliente è Piazza dei Signori, conosciuta anche come Piazza Dante. Situata nel centro storico, proprio adiacente a Piazza delle Erbe, presenta un’inconfondibile statua che ritrae l’Alighieri in posa plastica. Dante scrisse a Verona parte della Commedia che lo rese celebre in tutto il mondo. E molti storici ritengono che questa terzina riveli importanti indizi riguardo la leggenda dei due celebri innamorati. Inesauribile incontro tra mito e realtà. Letteratura o storia? Cronaca o leggenda? Dubbio che resiste. Surreale verità.
Pagina 10 – “Non esiste mondo fuor dalle mura di Verona; ma solo Purgatorio, tortura, Inferno. Chi è bandito di qui, è bandito dal mondo e l’esilio dal mondo è morte…” (III.3)
Con questa targa, Verona vi saluta. Lo fa attraverso le parole di chi la rese celebre con la sua poesia, di chi vi avverte che, nella città della leggenda d’amore, è certamente meglio arrivare piuttosto che andar via.
E allora cosa aspettate a tornare a Verona, per immergervi di nuovo nel libro più romantico del mondo? Turisti per caso, lettori per scelta, scrittori d’istinto. Viaggio e letteratura possono coincidere. Due piedi per camminare, una mente per pensare, una penna per scrivere. Neanche te ne accorgi e già stai viaggiando.