Le vie del Chianti

Un regalo di compleanno insolito : il cuore del Chianti. Mio marito compie 35 anni, ho pensato organizziamo qualcosa di speciale, di diverso dalle solite cene con TANTI AUGURI A TE… Ottobre periodo di castagne, di vendemmia, uhmmmm…ed è così che ho proposto un week end in toscana. Volevo prenotare al castello di Velona a Montalcino,...
Scritto da: Cristina Padoan 1
le vie del chianti
Partenza il: 01/10/2004
Ritorno il: 03/10/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Un regalo di compleanno insolito : il cuore del Chianti.

Mio marito compie 35 anni, ho pensato organizziamo qualcosa di speciale, di diverso dalle solite cene con TANTI AUGURI A TE… Ottobre periodo di castagne, di vendemmia, uhmmmm…Ed è così che ho proposto un week end in toscana. Volevo prenotare al castello di Velona a Montalcino, (www.Castellodivelona.It) dicono sia bellissimo, ma non trovo posto e optiamo per Villa Dievole (www.Dievole.It) nel cuore del Chianti a Vagliagli vicino a Castellina in Chianti. La toscana è ovunque magica soprattutto in autunno con i suoi colori ambrati, è tutto è così perfetto, quasi artificiale, le vigne che striano le colline con percorsi armonici, i cipressi perfettamente allineati, paesaggi sconfinati sembra di entrare in un acquarello.

Dievole, è un azienda produttrice di vino, davvero incantevole, costruita nel 1090, oggi conta + di 400 ettari di vigneti e olivi, paesaggio straordinario, da Siena dista 12 km, si arriva a Castellina in Chianti e da qui si prosegue per Vagliagli percorrendo una “strada bianca” così la chiamano i toscani, vuol dire non asfaltata lunga 7 km fra ettari e ettari di vigneti, olivi e cipressi ed è qui che compare la tenuta Dievole.

L’azienda è di proprietà di un tedesco Mario Felice Schwenn, che si sta pian piano comprando tutta la valle, le camere e le suite sono state da poco ristrutturate e sono sparse tra la villa padronale e le villette adiacenti, altrettanto accoglienti. Io e mio marito abbiamo dormito nella suite 44 nella colombina dove si scorge un panorama. Siamo arrivati all’imbrunire e ci hanno accolto con un ottimo calice di vino il “Novecento”, che sorseggiamo comodamente seduti in divani bianchi di ferro battuto nella loro terrazza, con un sottofondo musicale lirico molto suggestivo. Nel frattempo il maestro di vigna stava preparando il fuoco per la grigliata di maiale che ci attendeva a cena. Abbiamo cenato in una saletta vicino alla sala dei maestri di vigna qui sono appese le loro gigantografie in bianco e nero, ciò che ti colpisce dei loro volti è l’espressività, visi segnati da rughe profonde e sguardi luminosi, sembra una stupidaggine ma oggi è così difficile vedere quella vivacità negli occhi di un vecchio, così vivi e fieri, .. “i toscani, guardateli, portano il cielo negli occhi e l’inferno in bocca”… (Schwenn). La tenuta Dievole è poco conosciuta in Italia in quanto la stragrande maggioranza della produzione è assorbita dal mercato americano (Canada) è praticamente impossibile trovare i suoi vini nei ristoranti italiani. Un peccato davvero!!! Ma nella valle del chianti tutti conoscono “Dievole”, la sua tenuta e il suo prestigio, organizzano degustazioni sia per gli ospiti delle villa sia per gli esterni, tranne la domenica, il giro ha una 1. Tappa in terrazza dove si assaggia “Divertimento” un vino fresco e giovane da bere in piscina o meglio da aperitivo, 2. Tappa in cantina dove si visita inizialmente la cantina storica, oggi non + utilizzata ma adibita a mo’ di museo, fresca e buia qui l’odore del mosto impregna ogni centimetro quadrato, per poi proseguire con il somelier tra le botti della cantina nuova, perfettamente intonacata, pulitissima, arricchita da strumenti sofisticati che registrano le varie temperature, tempi di invecchiamento, ecc…Lungo il percorso vengono esposte le diverse metodologie di produzione, in questa seconda tappa si degusta “Rinascimento”, “Chianti Classico” “Broccato” e “Plenum” con dei pezzettini di pecorino toscano (Plenum è vincitore di notevoli premi in tutto il mondo e questa è la sua terza edizione), per finire con la terza 3 e ultima tappa nella chiesetta sconsacrata della tenuta dove si assaggia “Novecento”. Non voglio tediarvi con caratteristiche olfattive, visive e uvaggi che contraddistinguono questi vini, vi consiglio solo di provarli, sono molto buoni e il mio preferito è Broccato, particolarmente gradito al mondo femminile. Dievole propone, inoltre dei percorsi tra le sue interminabili vigne, ricordo il percorso salute il + breve (3 km) con vari esercizi ginnici segnalati da dei cartelli lungo il percorso, ne propongono altri 3° o 4 molto + lunghi da fare a piedi o in bicicletta, per vivere appieno la tenuta. Oppure per chi ama girare può prendere la macchina e visitare la zona circostante, Vagliagli è all’interno di uno degli itinerari più belli tra le famose vie del chianti, un itinerario un po’ difficile spessissimo le strade non sono asfaltate e ciò rallenta un po’ il giro, noi abbiamo un jeep e abbiamo preferito gironzolare.

Su consiglio di Mario Junior siamo partiti da Vagliagli ci siamo diretti a Castellina in Chianti, dove ci siamo fermati nel negozio di Dievole per degustare in un’unica tappa i loro vini e abbiamo passeggiato lungo il centro percorrendo il percorso mediovale, è un percorso molto carino si cammina sotto delle arcate con pietre a vista dove sono state create delle finestre che permettono di ammirare la valle. Proprio lungo il percorso si trova uno fra i migliori ristoranti della toscana, è il “Gallopapa” qui vi aspetta Tiziano il proprietario, si mangia benissimo, anche se un po’ caro, stile novelle cousine con presentazioni molto elaborate, ottima la cantina, il ristorante è piccolo ed d’obbligo la prenotazione, ma ne vale la pena, ve lo assicuro- Menu degustazione 55 euro esclusi i vini- A Castellina in Chianti all’ufficio del turismo abbiamo acquistato per un euro la piantina di tutte le cantine del chianti, ma l’operatrice ci informa che non esiste in tutta la toscana un azienda come Dievole, per l’organizzazione dei percorsi, le degustazioni, l’accoglienza ecc.. Senza saperlo alloggiavamo già nella più bella tenuta del chianti, trovata su consiglio di un tipo in news group su internet dove bazzica sempre mio marito.

Decidiamo di continuare il percorso e indirizzarci a Radda in Chianti, dove abbiamo visitato la città qui vi consiglio “Al chiasso dei Portici” ottimo ristorante con un bellissima terrazza, da provare i PICI fatti in casa o i grugni su pappa al pomodoro, delizioso come deliziosa è la proprietaria con il suo simpatico accento senese, che ringrazio molto, per averci dato alcune dritte su cosa vedere e dove andare, grazie ai suoi preziosi consigli ha reso il nostro soggiorno ancora più bello. Proseguiamo nel pomeriggio per Volpaia, un borgo medioevale vicinissimo a Radda in Chianti, famosa per il suo Castello in piazza della Cisterna, e per l’omonima azienda produttrice di ottimo vino, di proprietà della signora “Mascheroni” vi consiglio di prenotare il giro nelle loro cantine con largo anticipo (TEL. 0577 738066 – 0577 738619), perché senza prenotazione vi permettono solo una degustazione di 3 tipologie di vino (COLTASSALA, BALIFICO, E CHIANTI CLASSICO), alla modica cifra di 5 euro al banco, oltre al vino acquisto anche il loro olio d’oliva extravergine. Dopo Volpaia ci indirizziamo verso Greve in Chianti, uno dei centri più vivi del chianti, parcheggiamo in piazzetta s. Croce per proseguire nella piazza d’Verazzano dove ci fermiamo ad acquistare salami nostrani e pecorini stagionati, Greve rispetto a tutti gli altri borghi visitati è più affollata, brulica di turisti e paesani che passeggiano tra le botteghe di merletti, ceste in vimini e soprattutto enoteche. Il giorno seguente dedichiamo la mattina a Dievole facciamo colazione in giardino, visitiamo la cantina e compriamo un po’ di vino da portare a casa, verso la tarda mattinata ci indirizziamo a Col di Val d’Else, un’altra cittadina medioevale lungo la strada che porta Volterra, la parte vecchia è molto tranquilla e carina, sali e scendi, negozietti di cristalleria, enoteche.

A Col di Val d’Este c’è “ARNOLFO” classificato tra primi 30 migliori ristoranti italiani, è il compleanno di mio marito e ci fermiamo a festeggiare. Ristorante molto elegante, forse troppo, si mangia sia pesce che carne, cantina rifornitissima ogni portata è un’incredibile opera d’arte di proporzioni mignon, con abbinamenti dei più inimmaginabili, dai gusti più singolari. Il prezzo è altissimo siamo intorno ai 100 euro a testa, ma basta scegliere una bottiglia di vino più impegnativa per superarli (esagerati) comunque tanto di cappello, non c’è che dire. Dopo pranzo passeggiamo per il paesello completamente isolato, il centro si anima dopo le 16.00, ma noi dobbiamo rientrare e decidiamo di partire. E’ stato un week end molto bello all’insegna del buon cibo… Che consiglio a chiunque ami la campagna e la pace e soprattutto il buon vino, spero tanto che questo regalo sia piaciuto a mio marito Giorgio a cui rinnovo l’augurio di buon compleanno e perché no : “100 di questi giorni”. Ho comunque da sottolineare una nota di rammarico sulla nostra toscana, oggi divenuta troppo vip, lo dico a malincuore perché si sta caratterizzando da un turismo elitario di americani inglesi e tedeschi, che hanno fatto lievitare i prezzi dei ristoranti, degli hotel che pian piano stanno comprando casolari, tenute e vigneti …Addirittura intere produzioni di vino (vedi dievole, o castello banfi ecc..E tantissime altre). E’ davvero un peccato perché così facendo perdiamo l’autenticità contadina di questa terra e delle sue tradizioni diventando proibitiva per molti ed è un processo innescato da troppi anni, oramai irrefrenabile, il giro d’affari ha assunto cifre spaventose e noi non possiamo che rimanere inermi consci di perdere una delle regioni più belle d’italia in nome del business e del dio denaro che lo guida.



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