Le spiagge di Rio, Buzios e Florianopolis
Cogliendo la scusa di andare a trovare un amico appena trasferitosi a Florianopolis, io e mia moglie, abbiamo deciso di concederci una vacanza fermandoci qualche giorno a Rio per poi proseguire verso Florianopolis: l’isola delle 100 spiagge.
Non essendo mai stati in Brasile abbiamo studiato alcune delle più famose guide turistiche, letto vari libri, e visto qualche film, (le telenovelas le avevamo già viste qualche anno fa).
Siamo quindi andati in agenzia e abbiamo prenotato i voli aerei, l’hotel in B&B a Rio e tre escursioni con guida locale (di lontane origini italiane).
Abbiamo scelto di volare con la compagnia di bandiera TAM partendo da Milano Malpensa alle 22.00 del 29.11.08 ed arrivando a Rio de Janeiro alle 08.30 del 30.11.08. Il viaggio è durato 12 ore, è stato piacevole anche se non troppo confortevole (sono alto 1,88 e sedevo in ultima fila), in compenso i voli sono sempre stati puntuali considerando che abbiamo dovuto cambiare a S. Paolo.
Le valigie imbarcate a Milano ci sono state consegnate a Rio con perfetto sincronismo, attenzione se voleste scegliere l’altra compagnia che vola su Rio (la TAP) considerate che dovete fare scalo a Lisbona e a volte le valigie non riescono a salire con voi nel cambio aereo, così vi vengono recapitate a Rio con un giorno di ritardo.
Rio: non nascondo che io e mia moglie dopo aver letto le guide, i libri e visto vari film (anche il leone d’oro del festival di Berlino “Troupe d’elite”) avevamo molta paura di questa meravigliosa, multi etnica, verdissima e calda metropoli dai molti contrasti che stupisce, affascina e seduce il suo visitatore. Abbiamo scelto, con la nostra agenzia, un hotel in Avenida Atlantica a venti metri dalla celebre spiaggia di Copacabana e a 500 mt. Dalla non meno famosa spiaggia di Ipanema.
Il giorno del nostro arrivo siamo andati subito a vedere il mercatino hippy in praca General Osorio (ricco di piccoli oggetti di artigianato Brasiliano a buon prezzo) e a seguire il forte di Copacabana, indi ci siamo rilassati sulla spiaggia di Ipanema sorseggiando la bevanda nazionale: acqua di cocco.
I seguenti giorni venivamo prelevati dalla nostra guida che: in mercedes e con autista, ci ha portato: sul Corcovado (il Cristo redentore) da cui si domina tutta Rio; sul Pan di Zucchero; quindi siamo stati portati a vedere il cuore politico e finanziario della città (il palazzo del parlamento, la biblioteca, il palazzo del governo), il cuore spirituale (la Cattedrale moderna, il monastero Benedettino e la chiesa della Candelora), ed infine il cuore carioca: il Maracana ed il Sambodromo.
La nostra guida ci ha sconsigliato di andare a vedere le favelas spiegandoci che gli “accompagnatori” che ci avrebbero guidato all’interno di questi quartieri pagano i narcotrafficanti che controllano la zona per poter portare i turisti a spasso, abbiamo evitato! Per inciso anche un ignaro turista che si trovi nella via sbagliata ed al momento sbagliato a Napoli o a Palermo rischia, a buon intenditore…
Una giornata è stata dedicata per una gita a Cabo Frio e Buzios (la Saint Tropez brasiliana), una penisola piena di fantastiche spiagge ed incantevoli scorci con un mare meraviglioso: calmo e per la stagione (eravamo in primavera) caldo.
Abbiamo mangiato brasiliano dai ristoranti più alla moda ai fast food (tipicamente brasiliani), passando attraverso i self service a kilo. (metti sul piatto qualsiasi pietanza ti piaccia e paghi per il peso acquistato) e le case private pagando da un minimo di tre sino ad un massimo di venti Euro a testa.
Le Churrascarias, ristoranti dove mangi carne alla griglia, trovano la loro origine nel sud del paese ma ovunque ce ne sono di ottime, basta guardare dove vanno i brasiliani la sera a mangiare, sono dei veri intenditori. I tagli da preferire sono la picahna (filetto) ed il controfiletto (personalmente preferisco quest’ultimo). Tutti i secondi sono sempre accompagnati da riso bianco, fagioli neri ed insalata o patate. Da provare l’insalata di cuore di palma, il frango fritto (pollo) e i panetti al formaggio: pao de queijo.
Il pesce, i brasiliani non amano le lische quindi troverete il Linguado (una specie di enorme platessa alta due dita), gamberetti a volontà, ostriche giganti e polpette di granchio eccezzionali.
Vorrei precisare che lavoro nel campo della ristorazione e sono un buongustaio quindi quando dico “abbiamo mangiato” intendo dire che mi alzavo dal tavolo satollo e contento di aver gustato squisite pietanze a base di carne o pesce accompagnate da un’ottima birra (chop) o spesso da una digestiva caipirinha.
I succhi di frutta (buonissimi) e le Batide, reperibili ovunque, le sorseggiavamo tra un pasto e l’altro preparati al momento con frutta fresca, a volte per me sconosciuta (che vergogna), erano disponibili circa venti gusti al costo di circa 0,50 cent. A bicchiere.
Ah, non dimenticate, quando ordinate al ristorante una pietanza, una pizza o un piatto le porzioni sono sempre per due persone.
Da segnalare a Rio il ristorante Sindacato sull’av. Atlantica (di fronte Copacabana, ottima cucina, porzioni super, prezzi ok) a Florianopolis: Restaurante Maria Farinha sulla Lagoa da Conceicao (molto in e raffinato); Pizzaria Basilico a Canto da Lagoa ( si! una pizzeria e che pizza, in Italia non è facile trovarla buona come qui e con un servizio super).
Florianopolis, con oltre cento bellissime spiagge dai colori caraibici, cinque fortezze Portoghesi del XVII sec., il più bel carnevale a sud di RIO, onde a non finire per gli amanti del surf, lunghissime spiaggie di bianca sabbia sottile per gli amanti delle passeggiate, una varietà di conchiglie spettacolari disseminate lungo le spiagge per i naturalisti, alte dune di sabbia per fare snowboarding, è una meta da non perdere per ricaricarsi dopo aver duramente lavorato o studiato.
Al nostro arrivo abbiamo noleggiato un’auto ad alcool (un pieno costa 20 Euro), abbiamo lasciato i bagagli in una bellissima ed economica posada (piccole pensioni) gestita da un simpatico ed esperto italiano vicino la spiaggia di Joaquina ed abbiamo cominciato a girare l’isola.
Devo dire che è impossibile non rilassarsi su quest’isola: il posto è incantevole, abbiamo percorso circa 600 km. Senza mai stancarci.
Durante la nostra permanenza, siamo stati in tutte le spiagge, ognuna di esse ha delle caratteristiche peculiari di flora, fauna e attività ricettive. Abbiamo mangiato benissimo e goduto di questo angolo di paradiso terrestre, putroppo è durato poco…
Il rietro: qui bisogna armarsi di pazienza perché dalla partenza da Floripa all’arrivo alla Malpensa con scalo a S. Paolo (e stop di 5 ore compreso) passano circa 24 ore. Lo stop a S.Paolo può essere la scusa per rivedere, all’interno dell’enorme aereoporto, vari scorci del Brasile ed affrancare nella propria memoria i ricordi che rievocherai una volta rientrati in Italia. Ultimi consigli: se volete comprare la cachaca 56, per preparare la caipirinha una volta tornati a casa, andate prima di partire in un supermercato e mettetela in valigia vi costa una scemata rispetto ai duty free, idem per le famose infradito.
A proposito di duty free, per gli amanti dei profumi, il miglior duty brasiliano è quello dell’aereoporto di Rio mentre per le magliette ricordo quello di Florianopolis. Il più caro quello di S. Paolo.
Le maglie sportive originali della nazionale di calcio brasiliana vi conviene comprarle all’interno dello stadio del Maracana, costano uguale se non meno che in altri negozi e sono di qualità garantita.
I bikini veramente belli e di qualità conviene comprarli nei negozi sportivi.
Belle statuine di ceramica ed altri oggetti di artigianato fine, a buon prezzo, si trovano nei negozi posti sulla Rua Francisco Sa a Rio.
Per gli acquisti nei duty conviene portare con sé dollari, mentre altrove conviene cambiare cento Euro alla volta presso i cambiavalute privati che applicano cambi molto convenienti.
Attenzione, non conviene, specie a Rio, avere in tasca più di cento Real così in caso di brutti incontri si consegna subito quanto in tasca e non si hanno problemi, portate con voi la carta di credito è di uso comune.
Se noleggiate un’auto occhio: ai limiti di velocità (le strade sono disseminate di telecamere e i poliziotti non scherzano) e ai dossi, sono enormi.
Concludendo, questo primo viaggio in Brasile è stato fantastico, pur avendo visto pochissimo rispetto a ciò che offre, spero quindi di tornarci prima possibile. A un ultima cosa, noi non lo abbiamo fatto e ce ne siamo pentiti, dedicate un giorno alla visita delle più grandi cascate del mondo quelle di Iguacu, dalle foto e dai racconti di altri viaggiatori conosciuti in aereoporto sono mozza fiato.