Le quattro giornate di Napoli

A zonzo per le vie di questa storica e gloriosa città
Scritto da: franz1
le quattro giornate di napoli
Partenza il: 22/05/2017
Ritorno il: 26/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Il titolo “richiama” le quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) che come tutti sapranno, valsero alla città partenopea il conferimento della medaglia d’oro al valor militare. Le “nostre” quattro giornate di Napoli, sono invece una semplice vacanza, di quattro giorni, in questa storica e gloriosa città.

Sfruttando un incredibile promozione commerciale di Volotea, 5 (cinque!) euro volo Genova-Napoli, io e mia moglie decidiamo di recarci a Napoli, una città che ci ha sempre attratto ma che non avevamo ancora visitato.

Per ottimizzare i costi prenotiamo il ritorno con Flixbus Napoli-Genova 20 euro e quindi da buon genovese riesco ad andare e tornare con 25 euro! I pernottamenti li facciamo all’Ibis styles adiacente a piazza Garibaldi, ottima posizione in centro città con la comodità di avere la fermata del metrò a pochi metri. Anche qui trovo un’offerta, il prezzo standard dell’albergo non è proprio “low-cost” (almeno per i miei parametri).

In questi quattro giorni la costante sarà la cena a base di pizza, ottima, consigliatissima la pizza fritta oltre ovviamente alla più classica margherita, cerchiamo di andare nelle pizzerie più famose, nell’ordine mangeremo da: Pellone, Sette soldi, Sorbillo e Starita. Un’altra costante che contraddistingue queste nostre quattro giornate è la merenda a base di sfogliatelle ricce o lisce, anche qui nei posti più rinomati Pintauro e il caffè Gambrinus.

In questi quattro giorni visitiamo: Spaccanapoli, via S.Gregorio Armeno, via dei Tribunali, via Toledo, quartieri spagnoli, piazza Plebiscito, piazza del municipio, lungomare Caracciolo, il Duomo con annessa cappella di S.Gennaro, la cappella di S.Severo con il famoso Cristo velato, galleria Umberto I, castel dell’Ovo, il maschio angioino, la reggia di Capodimonte con annesso museo e parco e andiamo a goderci il panorama della città da Castel sant’Elmo. Insomma, un po’ tutto quello che di più caratteristico c’è in questa città anche se, per motivi di tempo, ci saremo persi sicuramente qualcosa, per esempio non siamo riusciti a vedere la Napoli sotterranea, le catacombe di S. Gennaro e chissà quante altre cose ancora.

Per gli spostamenti ci serviamo spesso della metro, una metropolitana moderna e funzionale con delle stazioni che sono delle vere opere d’arte moderna. Il comune di Napoli ha attuato il progetto “stazioni dell’arte”, che consiste nell’affidare la progettazione delle stazioni a noti artisti ed architetti contemporanei.

Le stazioni sono sia funzionali sia centri di aggregazione belli e confortevoli. Le stazioni dell’arte sono distribuite lungo le linee 1 e 6 e contengono più di 180 opere d’arte contemporanea pensate appositamente per le stazioni e prodotte da artisti di fama internazionale oppure da giovani architetti locali e sono state premiate come le stazioni più belle d’Europa.

Che dire di questa città, a me è piaciuta molto. Il centro storico e la conformazione sul mare mi hanno ricordato molto la mia Genova, mi piace passeggiare in mezzo alla folla nei centri storici, nei mercati o nelle vie e piazze più famose e Napoli offre tutto questo oltre a innumerevoli opere d’arte che si possono ammirare in tanti angoli della città.

La gente ospitale e simpatica, che ha mantenuto un proprio modo di essere e di comunicare che giustamente li rende “orgogliosi di essere napoletani”, ma questo lo sapevo già avendo avuto la fortuna di assistere a parecchie partite tra il mio Genoa e il Napoli in un clima di sincera fratellanza.

Forza Napoli e forza Genoa.

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Piazza Plebiscito



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