Le meraviglie di Cuba e le valigie ritrovate
Volo firenze – parigi buonissimo e in perfetto orario , non altrettanto puntuale il volo parigi – l’havana…3 ore di ritardo…
Siamo sbarcati alle ore 20,00 ora locale, ma questo e’ niente… Controllo passaporti durata circa 1 ora…Attesa per le valigie circa 1 ora e per finire circa 1 ora e trenta a fare la fila all’ufficio “lost & found”…Ce l’avete presente quando le valigie non vi arrivano, le tanto attese valigie… Be’ questa volta per la prima volta siamo senza bagagli (eravamo certi che prima o poi ci sarebbe toccato!!!). Cosi’ dopo aver fatto la denuncia e aver scoperto che i nostri vestiti erano rimasti a Parigi, usciamo a prendere il taxi che ci portera’ alla casa particular prenotata, dove ad attenderci c’era ****.(mancavano circa 5 minuti alla mezzanotte).
***NO PUBBLICITà*** Famiglia a dir poco eccezionale, con due bimbe meravigliose. Casa molto bella, camere pulite e molto carine, bagno privato con acqua calda. Servono la prima colazione, ma non la cena…Ma in compenso fa un caffe’ con la moka buonissimo prezzo 25 cuc.Posizione : a 2 passi dalla rampa e dall’habana libre .
Siamo rimasti all’havana 3 nt, ne avevamo previste solo 2 , ma dovevamo aspettare l’arrivo delle valigie, che ci avevano detto sarebbero arrivate il giovedi, con il volo da Parigi Nel frattempo jose e magda si sono fatti in quattro per aiutarci, non sappiamo nemmeno quante telefonate hanno fatto all’ufficio dell’aeroporto e ci hanno anche dato delle magliette pulite da indossare…Ne avevamo proprio bisogno! Mercoledi 5 e giovedi 6 abbiamo visitato l’havana: habana vieja bellissima da fare tutta a piedi, fiera dell’artesania, passeggiata lungo il malecon, plaza della revolution, capitolio, universita’ e tante altri monumenti e piazze, tutte molto belle. Finche’ ce l’abbiamo fatta ci siamo spostati a piedi, quando abbiamo utilizzato i comodissimi…Ma non troppo economici…Cocotaxi! Ovviamente il primo giorno, come di consueto, ci hanno “assalito”, questo e’ il termine esatto i jineteros, ovvero quella categoria di cubani, che fanno tanto gli amiconi, ti mostrano quello e quell’altro, ti accompagnano dove vuoi, ma il tutto a scopo di guadagnare un po’ di pesos…Ci sono anche quelli che ti dicono “ non ti preoccupare non vogliamo soldi”, ma poi ti portano a bere un mojito e paghi la bellezza di 18 pesos per quattro mojiti e un’acqua naturale!!!!!! Il mojito era ottimo..Ma il prezzo…!!!!!!! Anche noi ci siamo fatti letteralmente fregare, ma solo il primo giorno, poi abbiamo imparato subito!!!!!!!!E ve lo assicuro si impara subito. Basta dire :”sono a cuba da 2 settimane” oppure “ e’ la seconda volta che visito cuba”, i jineteros se ne vanno subito, altrimenti se fate capire che siete appena arrivati ed e’ la prima volta che visitate il paese, non ve li toglierete piu’ di dosso! Dell’Havana …Che dire…E’ sicuramente una citta’ che colpisce, per i suoi palazzi coloniali, i suoi colori, la sua gente, i suoi musei, il suo smog, le sue auto, 2 milioni di abitanti e 1 milione di poliziotti…Dicono i cubani! Certamente non si puo’ dire sia una citta’ ben conservata, piu’ della meta’ dei palazzi sono rovinati, per non dire pericolanti, ma 40 anni fa dev’essere stata uno spettacolo da vedere! Nel frattempo, aspettando fiduciosi l’arrivo delle valigie, abbiamo iniziato a programmare il nostro tour, informandoci sui trasferimenti a mezzo viazul; ma dopo aver constatato la poca frequenza dei pullman, abbiamo preferito informarci sul noleggio auto.
La sera di giovedi dopo varie telefonate fatte all’aeroporto, ci hanno detto che le nostre valigie erano arrivate, cosi’ dopo aver raggiunto l’aeroporto con il taxi abbiamo iniziato la ricerca e cerca…Cerca…Cerca…Ecco una valigia…E l’altra? Dell’altra ancora niente…Cosi’ decidiamo di farne a meno e domani si parte per trinidad.
Venerdi 07 ottobre 2005 : noleggio auto presso ufficio cubacar sig.Blanco, su consiglio di jose.(anche se credo che un’agenzia vale l’altra) prezzo 50 pesos al giorno. Ritirata la prima auto facciamo non piu’ di 3 km e si accende la spia dell’olio… E ora?…Si ritorna da blanco che ci sostituisce l’auto con una piu’ nuova, appena revisionata. Bene allora ora si parte davvero!!!! Gia’ trovare l’autopista e’ stata un’impresa, perche’ e’ importante sapere che cuba e’ praticamente priva di cartelli stradali, c’e’ una media di un cartello ogni 40 km…E non sto scherzando!!!!…Quindi l’unica cosa e’ imparare qualche parola in spagnolo tipo destra, sinistra, dritto e domandare, domandare,domandare e ancora domandare fino allo sfinimento!!! Io non so esattamente quante volte abbiamo sbagliato strada, ma tante e poi tante! Una volta usciti fuori l’havana il traffico si riduce nettamente, ma non e’ mai troppo sicuro aumentare la velocita’, sia per la polizia che si annida all’ombra dei ponti e dei cavalcavia, sia per le condizioni delle strade, ci sono buche ovunque…Piu’ che grandi sono profonde e quindi se non si vuole rischiare di “distruggere” l’auto e’ sempre bene viaggiare con cautela.E poi animali che attraversano la strada, venditori di strada, gente che usa l’asfalto per far asciugare il mais appena raccolto, biciclette, gente a piedi, carretti trainati da cavalli…Insomma si incontra un po’ di tutto! Usciamo dall’autopista, direzione cienfuegos, ci fermiamo per una breve sosta, ma basta poco per rendersi conto che siamo lontano dal caos dell’havana, si respira decisamente un’altra aria, piu’ tranquilla! Facciamo scorta di acqua e di nuovo via. Il cielo e’ sempre piu’ nero in lontananza e noi stiamo proprio andando in quella direzione e infatti troviamo un vero e proprio nubifragio, la strada che costeggia il mare e’ stretta, il mare e’ agitatissimo le onde si infrangono non troppo lontano dalla strada che percorrevano e a rendermi ancora piu’ agitata ci sono quei cartelli in prossimita’ dei ponti con su scritto”peligroso”…Mah! Io avevo dei dubbi che prima che la notte calasse saremmo arrivati a Trinidad, non si vedeva niente, ne’ un cartello che indicasse quanti km mancavano…Poi alla fine ancora sotto una pioggia fortissima, siamo arrivati alla casa consigliataci , il cui indirizzo lo avevo trovato su un racconto di tpc.
Casa che consiglio a tutti. Prezzo 25 cuc , colazione compresa. Cena 8 cuc + le bevande. Alle 8 abbiamo cenato, Katy e’ un’ottima cuoca, fa dei succhi di frutta buonissimi e dopo cena siamo rimasti a fare due chiacchere con lei e a vedere la telenovela piu’ amata dal popolo cubano! Katy ha in cucina un’intera parete, dove i turisti che hanno dormito da lei, hanno lasciato la propria dedica e la firma, anche noi non siamo stati da meno! Katy fa l’insegnante e il marito juan carlos il medico, ma lui e ‘ partito per il venezuela per motivi di lavoro e tornera’ solo a giugno; hanno anche una figlia e due simpatici cani.
Sabato 8 ottobre: Katy ci sveglia alle 9 dicendoci che fuori c’e’ il sole, colazione ricca e abbondante e poi fuori. Le strade di trinidad sono molto piacevoli, tranquille niente a che vedere con la caotica havana visitiamo il mercato, la casa della musica, la casa della trova e la casa della cultura dove c’e’ un gruppetto di “giovanotti” con non meno di 60 anni, che suona una musica fantastica, ed e’ li che ci tratteniamo una mezz’oretta circa aspettando che spiova.
Visitiamo anche un museo e ne approfittiamo per salire in cima alla torre dove si gode un bellissimo panorama , si riesce a vedere il mare da un lato e le montagne dei topes de collantes dall’altro.
Rientriamo a casa da katy, ne approfittiamo per fare due chiacchere sul governo di fidel , sull’embargo e sul turismo europeo alla ricerca della “fidanzata” cubana.; poi doccia, cena e telenovelas.
Dopo cena usciamo, volevamo andare alla casa della musica, dove fanno musica dal vivo, ma causa cattive previsioni meteo, e’ chiuso, visto che il locale e’ all’aperto. Peccato! Il giorno seguente sveglia ore 8,30, colazione e partenza per santa clara. Katy ci sconsiglia vivamente di passare attraverso le montagne, sempre per via della strada ripida e scivolosa, che per le previsioni che mettono abbondante pioggia, cosi’ raggiungiamo santa clara passando da sancti spiritus, strada molto bella piena di zuccherifici…Il tempo questa volta ci assiste…Niente pioggia..Solo un bellissimo sole! Arriviamo al monumento del che guevara, che spettacolo ai nostri occhi, noi ne siamo rimasti affascinati! Si prosegue con la visita del museo, ricco di foto e reperti vari , per poi passare al mausoleo, una serie di tombe, il che al centro.
Facciamo pranzo, e nel frattempo telefoniamo a Villa las Brujas a cayo s.Maria per sentire se c’era posto per pernottare . Risposta affermativa!!!!! Si parte 3 nt al mare in completo relax! Per la strada ci fermiamo a guardare dei ragazzi che hanno appena pescato un pesce gatto, e poi verso remedios dove facciamo una breve sosta e scambiamo due parole con un signore, che ci spiega come questa tranquilla cittadina si trasformi per il 24 dicembre, balli, musica e fuochi d’artificio nella piazza principale. Remedios e’ comunque molto piacevole, anche per pernottare. Noi proseguiamo verso caibarien e dopo pochi km ci fermiano alla dogana, infatti per entrare nel cayo bisogna mostrare i passaporti e pagare 2 pesos sia in entrata che in uscita. La strada che collega la terraferma con il cayo e’ impressionante, lunghissima e molto bella! Villa las Brujas e’ proprio il primo resort , solo 20 cabanes immerse in un fitta vegetazione tropicale. Posiamo la valigia in camera, o meglio nel mini appartamento, viste le dimensioni con tanto di salottino, 2 mega letti ad una piazza e mezzo, antibagno e bagno..Da favola!!! E via al mare e che mare!!!! Esattamente come le cartoline, spiaggia bianca, mare cristallino e tanto verde intorno, e poi il bello e’ che non c’e’ praticamente nessuno, abbiamo tantissima spiaggia tutta per noi! Trascorriamo 3 giorni da favola…Unico grosso fastidio…Le fameliche zanzare! Non avevamo mai visto tante zanzare cosi’ affamate !!!!Anche il repellente non era cosi’ efficace al 100%!! Siamo gia’ alla mattina del 12 ottobre e a malincuore dobbiamo lasciare villa las brujas, oggi ci aspetta un viaggio lunghissimo dobbiamo arrivare a vinales prima che faccia buio, ovvero potevamo scegliere anche di pernottare piu’ vicino , ma non volevamo rinunciare a visitare pinar del rio e vinales, tutti ce ne avevano parlato come un luogo da non perdere. Il viaggio scorre molto bene, il tempo e’ ottimo e verso le 16,30 arriviamo a pinar del rio, dove veniamo assaliti dai jineteros in bicicletta…Sono tremendi..Se non stai piu’ che attento rischi veramente di metterne uno sotto!! Scambiamo due parole con uno di loro e ci facciamo convincere per 5 pesos a visitare una fabbrica del tabacco, in una zona poco distante da li’; cosi’ lo facciamo salire in macchina e andiamo. Il paesaggio e’ molto diverso da quello visto fino ad ora, qui siamo in piena campagna, tra carretti trainati da cavalli, buoi, vacche, maialini e tabacco, anche se ora il terreno era in fase di preparazione per la nuova semina. Durante il tragitto carichiamo in auto un altro ragazzo che parla italiano, che sarebbe stata la nostra guida per la visita alla fabbrica del tabacco. La visita e’ molto piacevole e la spiegazione della coltivazione ampia e dettagliata. Ci fa vedere anche i capannoni, che utilizzano per far seccare le foglie di tabacco, che sono stati distrutti dall’uragano; infatti questa e’ una zona piuttosto colpita dai cicloni (proprio in questi giorni, mentre sono qua a scrivere il racconto, sta passando l’uragano wilma).
Dopodiche’ si ritorna a Pinar del Rio e si prosegue verso Vinales, dove arriviamo dopo circa mezz’ora di auto. Il paesaggio cambia nuovamente, ora ci sono pini sembra quasi di essere in montagna! (ma la temperatura e’ sempre la stessa, fa caldissimo).Anche per Vinales avevamo un indirizzo, fornitoci da un “turista per caso”, ma l’alloggio era pieno e cosi siamo andati nella casa particular del padre da “esperanza y pedrito”.
Gente squisita, casa pulitissima e pasti ottimi e abbondantissimi.
La sera dopo cena, siamo andati a fare due passi per il centro ad ascoltare un po’ di buona musica nell’unico locale di Vinales, locale carino piuttosto frequentato. Noi abbiamo bevuto un paio di moijti e poi stanchi morti ce ne siamo andati a dormire.
La mattina seguente abbiamo fatto una bellissima gita a cavallo di 4 ore, al costo di 5 pesos all’ora, a spasso tra la valle che circonda il paese, con tanto di visita di una grotta all’interno di un mogote e sosta presso una famiglia che produce tabacco! Molto emozionante! Per pranzo siamo rientrati a casa da esperenza e pedrito che ci hanno fatto trovare una tavola piena stracolma di cibo, tutto per noi ! Intorno alle 4 abbiamo, a nostro malincuore, preso la strada verso l’havana, prima pero’ siamo andati a vedere il murales di vinales, che merita veramente di essere visto, anche solo per il panorama che lo circonda.
E cosi’ siamo nuovamente nel caos dell’Havana, di nuovo dai nostri amici jose e magda, che, mentre noi eravamo in giro , si sono fatti in quattro per aiutarci a ritrovare la valigia perduta e alla fine ce l’hanno fatta! La nostra valigia e’ stata recapitata il giorno precedente direttamente a casa loro! Che bello da non crederci ! Per festeggiare beviamo tutti insieme un ottimo caffe’. Jose’ e’ bravissimo a prepararlo! Siamo cosi’ arrivati al nostro ultimo giorno a cuba, ma dato che l’aereo e’ alle otto di sera, ci concediamo ancora un giro al mercato dell’habana vieja, e la visita del museo della revolution, dopodiche’ doccia e via verso l’aeroporto con jose e magda che gentilmente si sono offerti di darci un passaggio.
L’aereo , questa volta e’ in perfetto orario , lasciamo le valigie con la speranza che arrivino a firenze sane e salve, paghiamo le tasse in uscita (ben 25 cuc a testa) …Scalo a parigi e poi firenze e poi alla fine siena!!!!