Le meraviglie del Giappone

Alla scoperta del Paese durante il nostro viaggio di nozze
Scritto da: Silvietta 85
le meraviglie del giappone
Partenza il: 04/08/2014
Ritorno il: 18/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Ascolta i podcast
 
Io e mio marito abbiamo deciso di andare in Giappone per il nostro viaggio di nozze e ci siamo concessi un tour organizzato. Partiamo il 4/8 da Malpensa direzione Tokyo, facendo scalo a Monaco in 13 ore raggiungiamo la capitale nipponica. Dopo i controlli di rito per attraversare la dogana, prendiamo il limousine air bus che ci porta al nostro hotel, il Keio Plaza, di fronte al Metropolitan building a Shinjuku. Dopo esserci rinfrescati e aver avuto il primo approccio con i super tecnologici wc giapponesi ci inoltriamo per il quartiere. Luci al neon coloratissime, schermi pubblicitari giganti e gingle giapponesi ci catapultano in una nuova realtà!

Giorno 1

Dopo un’abbondante colazione internazionale ci incontriamo nella all con la nostra accompagnatrice italiana, la guida giapponese parlante un perfetto italiano e i nostri compagni di viaggio. Prendiamo il bus e ci dirigiamo al Metropolitan building a Shinjuku, dove prendiamo l’ascensore e saliamo all’ultimo piano, l’osservatorio a 360° sulla splendida Tokyo, da qui abbiamo la fortuna di intravedere in lontananza il Monte Fuji. Dopo aver scattato il primo centinaio di foto ci dirigiamo alla piazza del Palazzo Imperiale, dal mio punto di vista niente di entusiasmante in quanto il palazzo è in ristrutturazione e non è accessibile ai turisti. Proseguiamo per il santuario Meiji, santuario shintoista dedicato alle anime dell’Imperatore Mutsuhito e di sua moglie, l’imperatrice Shōken, nel quale abbiamo avuto la fortuna di incontrare e fotografare una coppia di sposi che stava facendo le foto dopo la cerimonia del loro matrimonio. Finita la visita al santuario scintoista ci rechiamo al Tempio Kannon di Asakusa, dedicato a Kannon Sama, la dea buddista della misericordia ed è il luogo di venerazione più antico di Tokyo. Ci soffermiamo ad Asakusa per l’acquisto dei primi souvenirs fra cui le splendide Kokeshi, bambole tipi tradizionali giapponesi ritenute di buon auspicio contro la cattiva sorte e considerate un raffinato oggetto da collezione da regalare a persone molto speciali. Terminato lo shopping ci dirigiamo verso il quartiere commerciale di Ginza dove ci limitiamo a guardare le vetrine delle grandi marche di tutto il mondo.

Torniamo io Hotel ma io e Cristian (mio marito) decidiamo di prendere la metro e dirigerci verso il quartiere di Shibuya, famoso per la statua del cane Haciko, fuori dalla stazione e dall’incrocio più trafficato al mondo, da vedere assolutamente perché non ci sono parole per descrivere la quantità di gente che vi attraversa la strada! Ceniamo in un ristorantino e torniamo in hotel.

Giorno 2

Ci dirigiamo alla stazione di Tokyo e prendiamo il treno proiettile per Shizuoka, nella zona del monte Fujiyama. Prendiamo la funivia e arriviamo al santuario shintoista Toshogu, dedicato a Tokugawa Ieyasu, il fondatore dello shogunato Tokugawa, ultimo shogunato del Giappone. Dall’ingresso del santuario riusciamo a vedere il mare e le coltivazioni di fragole sulla costa. In bus ci dirigiamo verso un punto panoramico privilegiato per poter osservare il monte Fuji che purtroppo a causa della foschia non riusciamo a vedere. Dopo la delusione di non aver visto il mitico monte Fuji proseguiamo in treno proiettile per Kyoto.

Arriviamo in Hotel, il Rihga Royal Kyoto, e decidiamo di andare a Muromachi Dori dove in una traversa delle due gallerie che si trovano su questa strada, troviamo un fantastico ristorantino, dove mangiamo degli ottimi noodles alla piastra, seduti per terra e rigorosamente senza scarpe. Ci sentiamo proprio in Giappone! Decidiamo di andare alla ricerca delle geishe, fortunatamente ne vediamo due che ci evitano appena vedono che siamo pronti a scattare delle foto, ma sono troppo lente in confronto alla velocità con cui riusciamo ad immortalarle! Decisi a trovarne altre andiamo a Gion, uno dei più esclusivi e rinomati quartieri di geishe. In una traversa di questo vecchio quartiere intravediamo tre kimoni coloratissimi e corriamo verso le tre figure che vediamo, immortaliamo come possiamo queste tre geishe e sodisfatti dei nostri incontri torniamo in hotel.

Giorno 4

Dopo la solita colazione abbondate ci dirigiamo in bus al Tempio buddhista del Padiglione d’oro, rimaniamo affascinati dalla bellezza di questo tempio e dopo la spiegazione della storia di questo tempio da parte della nostra guida, ci dirigiamo al castello Nijo, Simbolo del potere e della ricchezza dello shogunato di Edo, fu residenza degli shogun per quasi 270 anni, e fu in seguito usato come residenza imperiale. Caratteristica particolare degli interni sono i cosiddetti “pavimenti dell’usignolo”, chiamati così perché, ogni volta che vengono calpestati, i morsetti e i chiodi posti sotto la superficie sfregano tra loro producendo un suono che ricorda il verso dell’usignolo. Ci dirigiamo poi in bus al tempio buddhista Kiyomizu. Il nome deriva dalla cascata presente all’interno del complesso, che scorre dalla colline vicine. Kiyomizu significa “acqua pulita”, o “acqua pura’’. Proseguiamo a piedi per il quartiere di Higashiyama e raggiungiamo il giardino zen karesansui e il vicino Ryozen Kannon è un monumento ai caduti per commemorare la guerra morti della guerra del Pacifico, da cui domina la statua di cemento e acciaio del Bodhisattva Avalokiteśvara (Kannon) di 24 m di altezza e pesa circa 500 tonnellate. Le escursioni della giornata sono terminate ma raggiunto l’hotel ci rinfreschiamo e decidiamo di andare in taxi al teatro di Kyoto dove c’è l’esibizione e la presentazione di alcune Maiko. Spettacolo emozionante che vale davvero la pena vedere! Finito lo spettacolo decidiamo di mangiare gli yakitori, spiedini di pollo giapponesi. Sazi torniamo in hotel in attesa che arrivi il giorno seguente.

Giorno 5

Dopo la solita abbondante prima colazione, in mattinata, trasferimento in stazione ferroviaria di Kyoto e partenza in treno espresso per Kanazawa. Giornata dedicata alla visita di Kanazawa, una delle città più belle del Giappone, utilizzando il bus: visita allo splendido giardino Kenrokuen, uno dei tre più importanti giardini del Giappone, Il suo nome, “Kenrokuen Garden”, letteralmente significa “giardino delle sei qualità”, rappresentate da: ampiezza – isolamento – atmosfera antica – ingegnosità – acqua abbondante -ampie vedute. Anche sotto il diluvio universale, ci accorgiamo della bellezza di questo giardino. Camminiamo solo pochi minuti per i vicoli tortuosi, delimitati dai tipici muri di cinta di fango e entriamo nella residenza della famiglia samurai Nomura che dà un’idea della vita al tempo dei samurai. La visita è molto interessante, nelle sale interne è spiegata la storia dei samurai con le rigide norme di comportamento, chiamate bushido e in parte ispirate al buddhismo zen che prevedevano anche il suicidio come estrema prova d’onore, mentre nella parte esterna si può ammirare un bellissimo esempio di giardino giapponese in grado di creare ambienti artificiali tanto perfetti da apparire naturali. Proseguiamo verso la famosa via delle geishe e alla Casa delle Geishe – Ochaya Shima dove si possono ammirare gli strumenti musicali utilizzati per l’intrattenimento dei clienti, gli accessori per impreziosire i capelli e gli strumenti necessari per la cerimonia del tè. Rientriamo in hotel e decidiamo di cenare in un vicino centro commerciale. Prendo riso, cipolla, pollo e uova. Non male. Nei centri commerciali, agli ultimi piani si trovano sempre dei ristorantini.

Giorno 6

Oggi Trasferimento in pullman a Shirakawa per la visita alle antiche case di campagna della valle di Shokawa, patrimonio dell’umanità dell’Unesco e città gemellata con Alberobello. Questi villaggi sono molto noti per le costruzioni erette nello stile cosiddetto gasshō-zukuri, caratterizzato da un tetto in paglia fortemente spiovente che ricorda due mani unite in preghiera. Le proprietà della paglia, combinate con la forma del tetto, fanno sì che le costruzioni possano resistere alle forti nevicate che si verificano in questa regione nei periodi invernali.

Proseguimento per Takayama, dove si arriva a fi ne pomeriggio. Decidiamo già durante la prenotazione del nostro viaggio di nozze, di sostituire l’hotel con un ryokan, dotato di onsen privato, (io ho tatuaggi e non mi è consentito l’accesso agli onsen pubblici, ma meglio così, io e mio marito ci siamo goduti da soli il relax di questo fantastico bagno termale giapponese), con colazione e cena in stile rigorosamente giapponese vestiti rigorosamente in kimono. Questa è un’esperienza che consiglio a tutti quelli che decidono di fare un viaggio in Giappone.

Giorno 7

Dopo la prima colazione giapponese visita del mercato mattutino, quindi dell’antico complesso architettonico conosciuto come Takayama Jinya, un ex avamposto di governo. Il palazzo originariamente apparteneva al Signore Kanamori, sovrano del Han, che lo utilizzò come sua villa, successivamente è diventata la sede del governo locale. Proseguiamo con la visita alla splendida città vecchia, con le sue caratteristiche costruzioni, negozi, case da thè: è l’atmosfera purissima del Giappone tradizionale. A fine visita, partenza in treno espresso per Nagoya e proseguimento in treno proiettile fi no a Hiroshima.

Giorno 8

Prima colazione. Proseguimento in traghetto per l’isola di Miyajima, nel mare interno giapponese. Visitiamo il Santuario di Itsukushima. Questo santuario, dedicato alla dea custode dei mari, ha la caratteristica di essere stato costruito in parte nel mare, con edifici su palafitte e un Torii a poche decine di metri al largo chiamato porta di Ootorii è il simbolo di Miyajima. Il Torii è costruito in legno di canfora verniciato di color rosso vermiglio. I pilastri principali sono alti circa 16 metri e hanno una circonferenza di 10 metri. Nonostante sembri saldamente piantato nel terreno, si erge solo grazie al proprio peso sulla sabbia. Il Torii si trova in mare, a 200 metri dal santuario e, con la bassa marea, è possibile accedervi a piedi. Quest’isola è gemellata con Mont San Michel. Decidiamo di visitare anche il tempio Buddhista di Daishoin storico dell’isola di Miyajima, è situato ai piedi del Monte Misen, la montagna sacra. Merita di essere visitato anche per la splendida vista su Miyajima. Rientriamo ad Hiroshima e decidiamo di andare in tram a Hondori, per visitare la lunghissima galleria di negozi. Ceniamo nella vicina Okonomiaki Mura, in un ristorantino dove ordiniamo degli ottimi Okonomiaki, è un piatto agro-dolce giapponese che ricorda nella forma il pancake americano e ci ha fatto immaginare di mangiare nel ristorante di M’arrabbio, papà di Licia!!! Terminata la cena ci dirigiamo a Nagarekawa, quartiere prettamente notturno, essendo presto (erano le 21) e stanchissimi non abbiamo potuto godere a pieno questo quartiere. Ma abbiamo comunque capito di essere in una sorta di Pigalle giapponese.

Giorno 9

Oggi Visita al parco della Pace e al Museo della Bomba atomica, esperienza toccante che comunque vale la pena di affrontare. Al museo della pace abbiamo preso con soli 300 Yen (circa 3 euro) l’audioguida, indispensabile per capire al meglio tutto ciò che è presente all’interno di questo museo. Terminata la visita di circa un ora e mezza prendiamo il treno per Kurashiki. Visita

A piedi del centro storico della cittadina, testimonianza del Giappone del periodo Meiji. Diciamo che questa cittadina non mi ha entusiasmata come gli altri paesi che abbiamo visitato. Proseguiamo in treno proiettile per Osaka dove ci fermeremo solo per la notte. Avrei preferito evitare la visita a Kurashiki per avere una mezza giornata in più per visitare Osaka.

Giorno 10

Partiamo dall’aeroporto di Osaka per recarci ad Okinawa. Il clima non era favorevole, infatti a parte un giorno ha sempre piovuto. Per passare il tempo ci siamo recati a Kokusai-dori, la via principale della capitale ricca di negozietti di souvenirs e ristorantini. Il sole lo abbiamo visto poco e la spiaggia non era come me la immaginavo ma per lo meno siamo riusciti comunque a rilassarci.

Ci sono una sacco di altre cose che vorrei raccontare, ma comunque sia è un viaggio che consiglio a tutti. Il nostro è stato un tour guidato. Questa cosa l’ho apprezzata tantissimo poiché molti aneddoti sugli usi e costumi dei giapponesi ci sono stati raccontati dalla nostra guida, orientarsi nelle stazioni e per le strade non è semplicissimo. Magari per chi ha lo spirito più avventuriero del mio è un viaggio da poter intraprendere anche da soli! Sta di fatto che è un viaggio che vale la pena di fare.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche