Le Mauritius a ottobre
Indice dei contenuti
Diciamo che non abbiamo iniziato col piede giusto, volo Lufthansa Roma – Francoforte un’ora di ritardo, volo Air Mauritius Francoforte – Mauritius 15 ore di ritardo! Poi ci lamentiamo di Alitalia. Fortunatamente ci hanno pagato l’albergo ed i pasti.
Finalmente arriviamo. Ci viene a prendere Luca, di Asso Villa, la sistemazione che avevamo scelto a Belle Mare. Di solito preferiamo evitare strutture dove si parla italiano e frequentate da italiani appunto ma ce ne avevano parlato tutti talmente bene che abbiamo deciso di farci un salto. Anche perché 90euro in mezza pensione non è un’offerta da scartare a priori.
Aeroporto – Belle Mare circa un’ora di auto per una strada costiera stretta e tutta curve. La struttura di Asso Villa è carina (vedi recensione trip advisor) e lo staff è delizioso, ci hanno coccolato per quattro giorni, forse anche troppo. Alla fine siamo stati contenti di aver optato per rimanere solo quattro notti perché tra la cucina italiana e loro che ti parlano in italiano non sembra proprio di stare in vacanza.
Giorno 1
Dedicato al completo relax sulla spiaggia di Belle Mare, dicono la più bella dell’isola e non ci sentiamo di dargli torto. Unica pecca è che intorno alle 16:30 il sole scende dietro la meravigliosa pineta che la costeggia e in spiaggia non si sta troppo bene, grazie anche al venticello fresco che è stata una costante per tutto il giorno. Optiamo per una passeggiata fino ad un tempio che si trova all’estremità nord per poi tornare verso sud dove iniziano i restort e l’affollamento. Ce ne teniamo alla larga e torniamo in albergo.
A Belle Mare la sera non c’è un cane, nemmeno un ristorante, nulla. Ci intratteniamo a chiacchierare e sorseggiare rhum con gli altri ospiti della struttura.
Giorno 2
Tour del Nord. I tour organizzati dallo staff di Asso sono abbastanza economici, paghiamo 25euro a persona per ogni tour (tour del nord, isola dei cervi, tour del sud).
Iniziamo con l’orto botanico di Pamplemousse. Molto bello, una guida poco simpatica ci fa fare il giro in mezz’ora, un po’ poco e decidiamo di continuare per conto nostro dopo avergli elargito 50RS, poco più di un euro. Da sottolineare il laghetto con le ninfee giganti e l’albero con i pipistrelli della frutta, veramente enormi anche se visti da lontanoi!!! La visita ci ha portato via circa 1h e 45’.
Rimontiamo sul pulmino e proseguiamo per Port Louis. Abbastanza deludente la capitale, super trafficata e senza alcuna attrazione. Ci fermiamo al Waterfront Village, una struttura tipo centro commerciale all’occidentale a prendere un caffè. Proseguiamo poi per il mercato “caratteristico”. Credo che un giro in un mercato nostrano sia altrettanto attraente. Se avete avuto la fortuna di visitare qualche bazar mediorientale o asiatico non vi fermate nemmeno. Diciamo che se non avete un’oretta da buttare Port Louis non la considerate proprio come tappa del vostro tour, anzi evitatela come la peste visto il traffico e la fiumana di gente.
Ci dirigiamo quindi verso nord destinazione spiaggia di Mont Choisy. Molto bella, quasi come Belle Mare. La cosa che mi piace delle spiagge mauriziane, oltre alla sabbia bianca e all’acqua turchese ovviamente, sono le bellissime pinete che le costeggiano e che offrono riparo nelle ore più calde. Spendiamo un’ora sulla spiaggia, abbiamo perso troppo tempo a Pamplemousse e dobbiamo vedere ancora Cap Malhereux con la famosa chiesa rossa, carina ma avrei preferito rimanere un po’ di più a Mont Choisy. Facciamo dunque rotta per Belle Mare e lungo la strada ci fermiamo in un bel tempio hindu sull’acqua. Siamo capitati nel periodo del Durga Puja, una celebrazione religiosa hindu, di cui fa parte la stragrande maggioranza dei mauriziani, e tutta Mauritius è in festa. Peccato per il cielo un po’ velato e qualche goccia di pioggia. Diciamo che siamo stati bene ma che se il tour avesse evitato Port Louis e dedicato più tempo a Mont Choisy sarebbe stato meglio. La sera Asso ci fa vedere il tempio che ha costruito e che in questi giorni ospita i fedeli della zona, la cerimonia è veramente suggestiva ed uno dei momenti più belli della nostra permanenza a Mauritius.
Giorno 3 – Isola dei cervi
Finalmente si parte per la famosa Isola dei Cervi di cui abbiamo tanto sentito parlare.
Arriviamo in macchina fino a Trou d’eau douce da cui prendiamo un motoscafo che ci porta all’isola. L’autista è un vero pazzo e ci intrattiene con delle performances veramente divertenti e la musica a tutto volume. Approdiamo sulla spiaggia e ci raccontano che il bellissimo canale raffigurato nelle più belle cartoline è andato per sempre, infatti è stato riempito di sabbia ed ora l’ isola dei cervi e quella dell’est sono unite. Attraversiamo la parte dei ristoranti e andiamo sull’altro lato dell’isola. Dopo qualche minuto di tranquillità arrivano diversi gruppi di turisti e di barche. Addio pace. Decidiamo di fare una passeggiata e scopriamo un paio di baiette molto belle ed isolate lontano dagli altri turisti. Facciamo anche snorkeling alla barriere. Sinceramente mi aspettavo di molto meglio, pochi coralli, pochi pesci. Abbastanza deludente insomma. Ripartiamo verso le 14:30 per vedere la cascata che di per se non è nulla di speciale se non per una magnifica coppia di Paille en queue, il tipico uccello mauriziano talmente bello che anche Air Mauritius l’ha scelto come simbolo della sua livrea, che ha “danzato” per noi accompagnandoci lungo il tragitto per uscire dalla baia dov’era situata la cascata.
La sera lo staff di Asso, dopo averci deliziato il palato, ci ha organizzato un simpatico spettacolo con delle ballerine di séga, la tipica danza mauriziana.
Giorno 4
Dobbiamo trasferirci a Flic en Flac e decidiamo di farlo dopo il tour del sud organizzato sempre con Asso Villa.
Iniziamo da Troux au cherf, il cratere del vulcano spento ricoperto da una rigogliosissima vegetazione e dal quale si gode un bel panorama della valle che comprende le città di Rose Hill, Quatre Bornes, Plaisance etc… Passiamo anche per Curepipe, la seconda città più grande dell’isola e visitiamo la fabbrica dei velieri, molto bella.
Proseguiamo per il Grand Bassin, il lago dove c’è il più grande tempio hindu dell’isola. Ci accoglie una gigantesca statua di Shiva posta sulla strada che conduce al lago. Il tempio è affollato di fedeli e di turisti, scattiamo qualche foto e ripartiamo. P.s. nel lago ci sono delle anguille che definire giganti è riduttivo.
Ci addentriamo finalmente nel Black Georges National Park dove prima visitiamo la fabbrica del rhum, bellissima ed interessantissima e la degustazione veramente particolare, mangiate qualcosa prima altrimenti non reggerete i nove tipi di rum che vi faranno assaggiare.
Proseguiamo poi per Chamarel dove vediamo le cascate e le bellissime e suggestive terre colorate, queste si ci sono piaciute molto.
Il tour si conclude con una bella foto panoramica di tutta la Rivière Noir e poi proseguiamo in direzione di Flic en Flac dove Alain ci attende alla Villa Paul & Virginie (recensione su trip advisor)
Giorno 5
Decidiamo di visitare il Casela Park. Esperienza unica!!! La visita e le attività del parco sono abbastanza costose. Optiamo per un safari photo tour e la familiarizzazione con i leoni e le tigri. Paghiamo circa 3000RS in due.Il safari tour è un po’ scarno, decine di struzzi, qualche pavone, un po’ di zebre e poco altro ma l’esperienza con tigri e leoni è indimenticabile. Spendiamo 15 min nel recinto rigorosamente assistiti dallo staff che ci da consigli utili per evitare problemi tipo tenere sempre il bastone in mano e non accovacciarsi davanti a loro. Iniziamo dalle tigri che si curano poco di noi e si lasciano accarezzare, meravigliose, ce ne sono due bianche ed altre due del colore classico. Sentire il loro cuore grande che batte è un’esperienza unica. Nel recinto dei leoni ero ancora meno a mio agio, erano in sette ed appena siamo entrati ci hanno osservato tutte, sembravano tutte leonesse, con curiosità. Anche loro si sono lasciate accarezzare senza problemi, ma noi eravamo sempre diffidenti, sono comunque animali di quasi 200 chili che possono farti male anche senza volerlo. Mentre ci intrattenevamo con loro un ragazzo dello staff ci ha fatto delle foto che ha messo in un cd e venduto poi alla modica cifra di 15euro, che ladri!
Il pomeriggio l’abbiamo passato in spiaggia a Flic en Flac. La spiaggia è molto lunga e bella ma anche molto frequentata. Verrete avvicinati da dei personaggi che con la scusa di conoscervi vi proporranno l’acquisto di qualche loro manufatto a prezzi tutt’altro che convenienti. Cortesemente mandateli via, a differenza dei nostri venditori ambulanti, questi vi attaccano un pistolotto di un quarto d’ora facendovi credere di essere realmente interessanti ad uno scambio culturale facendosi raccontare e raccontandovi storie della vostra/loro vita ma quando capiscono che non comprate niente se ne vanno senza neanche salutarvi. A parte questo e i ricci di mare praticamente a riva la spiaggia di Flic en Flac è molto bella e ci ha regalato uno spettacolo unico, la celebrazione hindu del Durga Puja in mare. Infatti i fedeli trasportavano le statue, raffiguranti le principali divinità, fino alla barriera corallina, con delle barche e poi le calavano in mare. Un bello spettacolo, unica nota dolente è che poi le statue in mille pezzi venivano riportare a riva dall’acqua rendendo la spiaggia una discarica a cielo aperto. Il giorno dopo però era già tutto pulito!
Giorno 6
Affittiamo una macchina alla cifra stracciata di 25 euro al giorno e ci dirigiamo verso sud, a Le Morne, lungo la strada ci fermiamo a fotografare delle belle saline prima di Tamarin. Attraversiamo la Riviére Noir ed arriviamo fino alla penisola. Purtroppo non si può salire se non accompagnati da una guida, ci fermiamo a visitare le spiagge limitrofe, molto belle ma ventose infatti ci sono molti ragazzi che fanno kite surf.
Proseguiamo verso sud e percorriamo la strada, secondo noi, più bella dell’isola: la route scénic. E’ una strada costiera che da Le Morne arriva fin dopo Bel Ombre. Bellissima, dove potrete trovare delle spiaggette meravigliosamente belle ed isolate.
Torniamo a Flic & Flac e ci prepariamo per andare a cena a Gran Baie. Non prendiamo l’autostrada ma proseguiamo lungo costa fino a Port Louis, dove ci perdiamo nel traffico cittadino, e poi verso Balaclava e Trou aux biches. Gran Baie è molto turistica e trafficata, facciamo un giro per i negozi tutt’altro che economici e poi decidiamo di andare a vedere il tramonto a Mont Choisy, scelta azzeccatissima. Il cielo mauriziano ci offre dei colori meravigliosi ed un tempio in riva al mare rende il tutto ancor più suggestivo. Ceniamo da Luigi’s che vi consigliamo.
Torniamo verso le dieci di sera a Flic & Flac guidando sull’auto route che però è illuminata solo a brevi tratti. Contrariamente a quanto avevamo letto guidare a Mauritius è abbastanza agevole, occorre solo fare attenzione a ricordarsi di mantenere la sinistra e fare un po’ di pratica con il cambio. Loro guidano un po’spericolati ma se siete abituati a città come Roma o Napoli è una passeggiata.
Giorno 7
Volevamo dedicarlo a Blu Bay ma la delusione per questa spiaggia affollata di gente e di barche ci ha fatto cambiare idea e proseguire lungo la costa sud fino di nuovo a Le Morne. Diciamo che più che Blu Bay la parte bella è la strada che vi conduce, costellata di bellissime ville e guest house che secondo noi si sono accaparrate il tratto di costa più bello della zona.
Attraversiamo campi immensi di canna da zucchero per arrivare alle Rochester Falls dove si può fare il bagno e tuffarsi dalla cima. Guidando ancora verso ovest ci ritroviamo a Bel Ombre, dove ci sono alcuni tra i principali resort dell’isola e proseguiamo fino a quella che abbiamo ribattezzato la “nostra” spiaggia, una piccola insenatura tra Choisy e Le Morne dove ci godiamo l’ennesimo meraviglioso tramonto.
Giorno 8
Il giorno della partenza lo dedichiamo interamente alla spiaggia, a Flic en Flac. E’ domenica è tutta Mauritius è al mare, intere famiglie a fare pic nic nella pineta. Si sta bene anche perché i mauriziani, contrariamente a noi italiani, non fanno troppo chiasso in spiaggia, si dedicano di più al relax rigorosamente riparati sotto la pineta. Vedrete difficilmente un mauriziano sdraiato al sole. Ci intratteniamo ad ascoltare die ragazzi che suonano la chitarra e cantano un po’ di reggae. Fortunatamente il cielo velato dei giorni scorsi è un ricordo ed anche il vento freddo della sera prima non c’è più, infatti ci abbrustoliamo per bene al sole fino all’ora del pick up per l’aeroporto. Il volo Air France di ritorno è scivolato via senza problemi.
Viaggiando abbiamo imparato che i posti sono belli o brutti molto spesso in relazione a ciò che si è già visitato. Quindi in conclusione possiamo dire che Mauritius è una bella isola da visitare più che altro per le sue spiagge. Le più belle sicuramente quelle di Belle Mare, Mont Choisy e della costa sud tra Baie du Cap e Souillac (da segnalare la Sir Rangoolam Beach). Deludenti invece Blue Bay e Gran Baie troppo turistiche e piene di barche. Belle anche se affollate quelle dell’isola dei cervi e di Flic en Flac.
Delle attrazioni dell’isola consigliamo sicuramente il Parco di Casela per via dei leoni e delle tigri, la fabbrica del rum e le terre colorate di Chamarel.
Per il resto nulla di entusiasmante, belli i templi hindu ma per noi che siamo stati due volte in India niente di indimenticabile. Molto interessanti invece le celebrazioni, soprattutto quella sull’acqua che non avevamo visto nemmeno in India.
Assolutamente da evitare, se non avete proprio tempo da perdere, le grandi città come Port Louis, Quatre Bornes, Mahebourg, Curepipe, Centre de Flaq… non c’è nulla da vedere se non traffico infernale, tappeti di auto e nubi di maleodorante gas di scarico.
Poco attraente anche lo snorkeling, lo abbiamo fatto solo all’isola dei cervi e ci è bastato per dire che Bahamas e Thailandia erano di gran lunga meglio. Chi è stato nel Mar Rosso non perda tempo prezioso e lo dedichi invece a starsene sdraiato in spiaggia al sole.
Periodo: ottobre non è un periodo di picco turistico ma comunque la gente c’è. Anche perché Mauritius è conosciuta per la sua densità di popolazione, la maggiore del mondo, non oso immaginare cosa possa esserci a dicembre.
Mangiare: si mangia bene ovunque ma non si spende pochissimo considerate una media di 1600RS in due. Se siete dalle parti di Belle Mare andate assolutamente a mangiare da Asso Villa, Asso ha fatto il cuoco per tanto tempo in Italia ed i suoi manicaretti vi lasceranno a bocca aperta.
A Flic en Flac il ristorante dell’Aanari Resort è buono. Non perdete il ristorante della Villa Paul en Virginie, veramente buono ed economico.
A Gran Baie andate da Luigi’s, cucina italiana, ma veramente unica, il gratin di frutti di mare è una rarità!!!
Trovate le nostre recensioni su hotel e ristoranti su trip advisor. Considerate che i tempi dei mauriziani per il servizio sono piuttosto lenti.
Infine il clima, ottobre non è ancora estate piena e si sente. Il tempo è variabile, un paio di volte ha piovuto abbondantemente, fortunatamente di notte. Quando il sole è coperto fa anche abbastanza freddino in spiaggia. Le ultime due sere a Flic & Flac abbiamo dovuto tirare fuori le felpe. Il sole però quando esce picchia quindi munitevi di creme.
Non ci è piaciuta assolutamente l’abitudine mauriziana di barricarsi in casa dopo le otto di sera. I negozi chiudono tutti alle 5 di pomeriggio, impensabile fare una passeggiata sul lungomare perché isolato e buio. Questa situazione la potete trovare su tutta l’isola, dalla deserta Belle Mare alla più turistica Gran Baie dove cmq rimane aperto qualche ristorante in più ed un paio di pub. Flic en Flac idem, un paio di ristoranti ed un pub. Veramente una tristezza assoluta, noi non siamo i tipi da discoteca e ore piccole ma almeno un gelato ed una passeggiata sul lungo mare la sera ci piace farla, niente, alle dieci in camera…
Per concludere veramente, abbiamo sempre considerato Mauritius una mèta da viaggio di nozze da passare in un resort in completo relax e con tutti i comfort del caso e così si è rivelata. Bella ma poco accattivante se non per qualche bella spiaggia, ci rimarranno sempre impressi nelle memoria i meravigliosi colori dei suoi tramonti ed il verde acceso delle sue infinite distese di canna da zucchero ma non so se ci ritornerei.
Per qualsiasi curiosità o domanda potete contattarmi a questo indirizzo email:
A_alex_78otmail.com