Le Maldive di Daniele Somenzi
Il Volo della Eurofly Airbus 330 parte la sera da Fiumicino, e tutti noi passiamo la notte, dopo aver cenato, dormendo. La mattina eccoci a Malè, o meglio nell’isoletta accanto alla capitale. I bagagli sono tutti arrivati, seguiamo il tipo che ci accompagna fino al vicino motoscafo veloce, purtroppo siamo venuti nel periodo peggiore dell’anno, a Luglio, il mare durante la traversata di 1 ora è molto mosso e ci sballottiamo ben bene, ma io rimanendo in piedi mi molleggio e ammortizzo ogni colpo della barca sulle onde. Vediamo molte piccole isolette durante il tragitto, proprio piccole sono. Finalmente arriviamo, nell’arcipelago di Malè sud, all’isola di Fihaloi, Un piccolo pontile ci permette di scendere a terra, l’eccitazione di essere finalmente nelle mitiche maldive è visibile in ognuno di noi. Subito alla reception,l’accoglienza è buona, ci offrono da bere e ci assegnano i boongalow, spiegandoci come si svolge la vita qui, gli orari dei pasti le escursioni ecc.
In questi giorni, le attività si ripetono, la mattina colazione e dopo un paio di ore bagno nelle’acqua cristallina, il pomeriggio altre 2 ore di bagno e immersioni con la maschera e boccaglio, gli squaletti sulla riva fanno bella mostra di se come i due aironi dell’isola, gli abbiamo dato anche il nome, qualche cornacchia è sempre presente, loro sono ovunque nel mondo, proprio come gli italiani e i cinesi.
Il trezo giorno optiamo di andare all’isola dove sorge la città, facciamo un’escursione alla locale moschea e vediamo come la gente maldiviana è concentrata a vivere in questo atollo longo 5km e largo 6. Un concentrato di homo sapiens. Non manca la confusione, e nemmeno la povertà, cone al solito non tutti usufruiscono delle ricchezze portate dal turismo. Entriamo al mercato del pesce, pesci mai visti, che da noi nuotano dentro gli aquari, qui invece dentro le padelle. Facciamo anche qualche acquisto in un paio di negozietti di classici souvenirs ,io compero con le rupie maldiviane, un quadretto a tela che ora fa bella mostra di se nel salotto di casa mia.
Il motoscafo ci riporta sballottandoci bene, in dietro al nostro atollo.
E via in acqua per un bel bagnetto prima di cenare e vedere poi il film proiettato.
Per passare il tempo oltre che a giocare a carte sui tavolini ai bordi dei coralli e della laguna,giochiamo a tennis ,ma quel tennis con le palline con il paracadutino. All’interno dell’edificio giochiamo anche a biliardo.
Il satellite mi permette di vedere il GP di formula 1, che fortuna. I cellulari funzionano, ma dicono che non in tutti gli atolli vanno. Comunque mandare un sms costa quasi un €, meglio risparmiare. Mi sono portato il canotto da 2 posti dall’Italia, che ho usato per tutto il tempo, alle Maldive un canotto ci vuole proprio. L’ultimo giorno, poi lo ho barattato con un’animaletto di legno. Purtroppo è arrivata anche l’ora di ripartire e la mia paura di annoiarmi non si è rivelata fondata, ma ripeto, grazie alla compagnia degli altri componenti del gruppo. Non è detto che un giorno ci ricapiti alle Maldive, perche no. Sempre meglio che fare una settimana al Cinquale.
Arrivati dopo il solito su e giu da Fihaloi all’atollo dell’aeroporto., facciamo il chek in e saliamo a bordo, questa volta di un Boeing 767 della blue panorama per Roma ciao ciao