Le Maldive che sognavo

Un viaggio indimenticabile in un'isola di pescatori.
Scritto da: beretz
le maldive che sognavo
Partenza il: 24/03/2018
Ritorno il: 01/04/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Un sogno che si realizza, le Maldive, un viaggio più volte rimandato e che questa volta sono riuscita ad organizzare: per questa volta niente metropoli o città storiche da visitare ma solo barriere coralline, sole e spiagge bianche. Un viaggio organizzato dopo aver letto un diario, la TPC suggeriva un modo alternativo per visitare le isole Maldive, non in resort, che non fa per me, ma ospiti in una guest house su un’ isola di pescatori. La cosa mi ha incuriosito ed ho iniziato una ricerca per documentarmi. Ed è così che mi sono imbattuta in Maldive Alternative, un’agenzia italiana che gestisce alcune guest house tra cui Casa Due Palme a Keyodhoo nell’atollo Vaavu a sud di Male. Tramite mail contatto Claudia e avute tutte le informazioni prenoto dal 25 marzo al 1° aprile, volendo si può prenotare anche il volo ma per questa volta ho fatto da sola. Il costo del soggiorno comprende i trasferimenti da e per l’aeroporto, la pensione completa e tutte le escursioni. Il nostro volo prevede due scali, Abu Dhabi e Colombo, e dopo tante ore finalmente atterriamo all’aeroporto di Malé. Il nostro contatto è Idrees,uno dei responsabili di Maldive Alternative, che ci dà le informazioni per l’imbarco, dovremo attendere ancora un paio d’ore perché si formi il gruppo che trascorrerà questa settimana a Keyodhoo.

Alle 12,30 ci siamo tutti, siamo in quindici, tutti un po’ frastornati dal viaggio. Prendiamo posto sulla barca veloce che, dopo circa un’ora e mezza, ci consegna, al molo di Keyodhoo, nelle mani dello staff che ci accoglie con salviette fresche profumate e collanina di fiori. Facciamo la conoscenza di Orietta, che ci accompagna in quello che sarà il nostro ristorante per i prossimi sette giorni, ci informa anche degli usi e del comportamento che deve avere l’ospite nelle isole dei pescatori, niente alcool e un abbigliamento adeguato, che per le donne vuol dire spalle e gambe coperte. Intanto cominciamo a conoscere le persone con cui condivideremo questa bella vacanza. Dopo pranzo andiamo nella camera che ci hanno assegnato, la numero 1, è spaziosa con un bel bagno, c’è l’aria condizionata e non c’è la tv, e ne sono felicissima, sul letto una bella decorazione di benvenuto. Nel pomeriggio andiamo in spiaggia, per i turisti c’è la bikini beach dove si può stare in costume, è una bella spiaggia, pulita e con qualche lettino, altalene e sdraiette in corda, il mare è caldo e trasparente e con qualche bracciata si arriva alla barriera corallina. Ed ecco il primo tramonto Maldiviano, il cielo che si tinge di rosso riflettendosi nel mare turchese ed in controluce un airone, uno spettacolo che mi emoziona tantissimo ed al quale non mi ci abituerò nemmeno dopo sette giorni. Comincio a scattare foto per cercare di imprigionare questo scenario stupendo ben sapendo che le foto non renderanno mai la magia del momento. Dopo questo benvenuto torniamo in camera, la cena è alle 20, abbiamo ancora un po’ di tempo per riprenderci un po’ dalla stanchezza del viaggio. Una buona cena, non manca nulla, anche la compagnia è piacevole, si mangia tutti insieme allo stesso tavolo. Il programma di domani prevede colazione alle 7,30 e partenza alle 8,30, non ci resta che andare a dormire.

Prima giornata, prima escursione all’isola di Ambara. Ci ritroviamo tutti per la colazione, qualcuno è stato svegliato dalla prima preghiera del muezzin all’alba ma sia io che Valter non l’abbiamo sentito, eppure la Moschea è abbastanza vicina alla nostra camera… Finita la colazione ci ritroviamo al molo con le nostre attrezzature per fare snorkeling, intanto lo staff sta caricando il Dhoni, la tipica barca Maldiviana. Il mare è una tavola e il sole è già caldo, ci siamo già spalmati di crema protezione 50 per evitare scottature. Facciamo la conoscenza dello staff, il capitano Adam, Mario di cui non so quale sia il vero nome, e Manoo il più giovane del gruppo. Ci avviciniamo all’isola deserta e la visione è paradisiaca, il mare è un arcobaleno di blu e come un gioiello incastonato emerge un isolotto con spiaggia bianca e con una lingua di sabbia che si protende e si confonde con il mare, tanta vegetazione e un pontile per raggiungerla. Nel mare si vedono già ad occhio nudo numerosi pesci. Con Mario e Orietta facciamo il battesimo dello snorkeling. Sono superattrezzata con go-pro per riprendere le bellezze sottomarine, sempre che riesca a farla funzionare a dovere. Purtroppo la barriera corallina è stata rovinata dai cambiamenti climatici e dagli eventi atmosferici di questi anni e anche dall’inquinamento per cui i colori sono un po’ spenti, ma è rallegrata dai tantissimi pesci colorati che la abitano. Quasi un’ora di snorkeling e non vorrei più emergere da questo spettacolare mondo. Per il pranzo è stato allestito un tavolo sotto le piante, allestito è forse riduttivo per la bellezza delle decorazioni che abbondano sul tavolo e non solo quelle, tra le tante cose preparate mangiamo anche il pesce che il capitano Adam ha pescato durante la traversata.La giornata trascorre tra piacevoli chiacchierate, altre nuotate, un po’ di relax al sole. Nel tardo pomeriggio si fa rientro a Keyodhoo. Un’altra piacevole cena alla quale si unisce Orietta. Dopo cena Mario ci porta a vedere una spiaggetta piena di granchi e poi al molo a vedere le mante e gli squali, sedute vicino al molo delle donne dell’isola che curano i loro bimbi che giocano, è bello notare che i bimbi non hanno bisogno di cellulari, di televisione o di videogiochi, hanno la loro fantasia e spensieratezza. Mario ci racconta che sull’isola c’è molta solidarietà tra gli abitanti, e quasi sempre chi durante la giornata ha fatto una buona pesca condivide il pescato con gli altri. Da qualche anno si sta sviluppando il turismo delle guest house e molti Maldiviani si stanno cimentando in questa nuova impresa. Anche a Keyodhoo ci sono altre guest house oltre la nostra.

Secondo giorno, escursione a Bodhumora. Il capitano Adam unisce l’utile al dilettevole e durante la traversata pesca un bel po’ di pesci che saranno il nostro pranzo e probabilmente anche la cena. Scatto con la polaroid una foto al capitano Adam con una delle prede, la stampo e gliela regalo e mi ricompensa con un bel sorriso. Prima di arrivare a destinazione ci prepariamo per tuffarci nel mare blu e fare snorkeling. Il tempo trascorre velocemente e sembra impossibile che sia passata un’ora! A malincuore risalgo in barca. Sono sorprendenti i colori che assume il mare man mano che ci avviciniamo all’isola, un mare azzurro, turchese e trasparente e nel mezzo un’isoletta con una lingua di sabbia bianca. Faccio il giro dell’isola e vedo ammucchiati ovunque cumuli di plastica a deturpare le bellezze del luogo. Purtroppo le Maldive hanno un serio problema di smaltimento dei rifiuti e molte isole hanno le coste invase dalla plastica, una parte lasciata da chi visita le isole e una parte trasportata dalle correnti. È un vero peccato! Consumiamo il pranzo in barca e trascorriamo il pomeriggio in spiaggia a oziare. Al rientro andiamo alla bikini beach a goderci i magnifici colori del tramonto. Stasera dopo cena facciamo shopping nei negozietti di souvenir, non c’è molta scelta ma i pareo sono molto belli così ne prendo uno. I negozi sono gestiti dalle donne del posto che sono molto gentili e scambiano volentieri qualche parola con noi. Poi un’altra passeggiata al molo a vedere le mante e gli squali. Da tenere presente che in queste isole le serate non offrono molti svaghi ma questo era il tipo di vacanza che cercavo.

Terzo giorno, altra escursione, oggi ci portano a Holidhoo. Secondo Orietta oggi faremo snorkeling in uno dei più bei fondali dell’atollo. In effetti I fondali sono i più belli tra quelli che abbiamo visto in questi giorni, con la go-pro cerco di catturare quello che con gli occhi mi sto godendo. Oggi c’è anche Idrees con noi, un altro pezzo dello staff, ha avuto qualche problema in famiglia per cui nei giorni scorsi non ci ha accompagnato nelle escursioni, con lui c’è anche il suo bimbo di sei anni. Approdiamo all’isola di Holidhoo ed è come essere catapultati in una foto pubblicitaria delle Maldive. I colori del mare e dell’isola mi regalano vere emozioni. L’isola ha una spiaggia pulita e attrezzata con amache e sdraio, c’è tanta vegetazione a fare ombra e tavolini per fare picnic, è molto frequentata dai Maldiviani che con la famiglia vengono qui a trascorrere qualche ora di svago. Il mare offre dei bei fondali per fare dell’ottimo snorkeling, I colori della barriera corallina sono più belli e i pesci coloratissimi, ho visto anche delle stelle marine, che ho rigorosamente lasciato al loro posto. Idrees ha preso con incredibile abilità tre polipi e il suo bimbo li mostra a tutti con orgoglio. Oggi non ci fermiamo qui per il pranzo ma torniamo a Keyodhoo perché questa sera abbiamo l’uscita per la pesca al bolentino. Lascio l’isola con il magone! Ma altre emozioni ci aspettano, Mario ha avvistato dei delfini, li vediamo avvicinarsi al dhoni o forse siamo noi che gli andiamo incontro. E come per magia sei delfini nuotano intorno a noi, un’emozione indescrivibile, un’emozione che ha coinvolto tutti. Facciamo onore al pranzo preparato dal nostro chef, e raccontiamo a chi non è venuto con noi, la mattinata. Faccio un giro per la nostra isola e scatto qualche foto. Giro per i pochi negozi di souvenir e faccio ancora qualche acquisto.

Alle 17,00 ci ritroviamo tutti al molo. Siamo tutti pronti per la pesca! Orietta ci prepara uno spuntino con caffè e biscotti. Raggiunto il largo a bordo fervono i preparativi delle lenze che utilizzeremo per la pesca e il capitano ci spiega come usarla. Prima di iniziare ci godiamo un bellissimo tramonto, il colore del sole si riflette nel mare piatto tingendo tutto di rosso. Provo una indescrivibile emozione che rivivo ancora oggi rivedendo le foto. Ma adesso bisogna pensare alla pesca. Ognuno di noi ovviamente spera di prendere tanti pesci ma la cosa non è così semplice. Ogni tanto qualcuno allerta l’equipaggio, ma sono perlopiù falsi allarmi, il più divertente è stato uno scherzo fatto a Federica da Mario, tutti ad aiutarla per tirare a bordo quello che sembrava essere un pesce enorme per poi scoprire che Mario si era attaccato alla lenza. Alla fine quasi tutti hanno pescato qualcosa, persino io ho preso una cernia mentre Valter è tornato a mani vuote. La serata si conclude al ristorante sotto un bellissimo cielo di stelle.

Quarto giorno, quarta escursione con il dhoni. Oggi la nostra destinazione sarà una lingua di sabbia nel mare blu. Prima di raggiungere la nostra destinazione ci fermiamo a fare snorkeling in una barriera corallina. Immergersi in questo mare dà sempre delle forti emozioni, gli incontri con il mondo sommerso regalano momenti unici, e oggi in particolare mi ha regalato un incontro con un pesce pietra, il pesce più velenoso al mondo, ovviamente non ero a conoscenza della cosa e mi sono fermata a riprenderlo, fortunatamente non si è mosso dalla sua posizione. L’escursione procede con l’approdo al largo della nostra isola. Che dire, i colori del mare si fondono all’orizzonte con quelli del cielo confondendo la vista che non riesce a distinguere dove finisce l’uno e comincia l’altro. Davanti a noi una striscia di sabbia bianca che emerge da una laguna quasi dello stesso colore. L’acqua è calda, e restiamo in ammollo fino all’ora di pranzo. Mario e Manoo intanto piantano una tenda nella sabbia, un telo arancione che spicca sul bianco che lo circonda. Sul dhoni Orietta ha preparato il nostro pranzo che consumiamo a bordo con sottofondo musicale, la hit di Mario, che predilige canzoni Maldiviane. Tanto perché le nostre escursioni sono all’insegna delle emozioni che trasmette la natura, il capitano Adam ci segnala che delle piccole mante si stanno avvicinando al dhoni. Ovviamente tutti ci siamo precipitati a fotografare gli esemplari che pacificamente ci nuotano intorno. Più tardi durante lo snorkeling mi ritrovo a nuotare con loro. Inutile dire che è stato emozionante. Sulla via del ritorno vengono a salutarci ancora dei delfini e vediamo i pesci volanti che volteggiano sulle acque. Stasera hanno organizzato una cena Maldiviana e tutti gli ospiti, anche gli uomini, dovranno indossare un pareo. Valter non è molto convinto ad uscire dalla camera con il pareo ed ha già detto che se qualcuno è senza lo toglierà ma a quanto pare dovrà tenerlo visto che tutti l’hanno indossato. Immortaliamo con una bella foto di gruppo la nostra serata Maldiviana. I piatti Maldiviani sono a base di cose semplici ma gustose e soprattutto speziate, buonissima la torta di carote. Questa sera ho in serbo una sorpresa per Valter. Il prossimo luglio festeggeremo quarant’anni di matrimonio ed ho pensato di fargli una sorpresa facendo organizzare una cerimonia simbolica in spiaggia. Orietta è venuta a prenderci ed ha inventato una scusa per trascinare Valter in spiaggia, vedere le tartarughe. È uno scenario romantico quello che si presenta davanti ai nostri occhi una volta raggiunta la spiaggia, candele che illuminano un percorso che conduce ad un’altalena decorata con fiori e tulle, un tavolino con la torta e lo spumante, un cuore scolpito nella sabbia con tante luci, e come sottofondo una bella musica. Credo che difficilmente dimenticheremo questa serata. Ma le sorprese non sono finite! In camera, hanno decorato il letto con un enorme cuore e tanti cuoricini e fiori, l’emozione è palpabile, lo staff ha superato le mie aspettative.

Inizia una nuova giornata, un sole caldo illumina l’isola, oggi c’è movimento e le donne indossano i loro abiti della festa, è venerdì, giorno di preghiera per i musulmani. Secondo programma non ci sarebbero state escursioni fino al pomeriggio, ma Orietta ci sorprende con una uscita in barca per andare a fare la nostra oretta di snorkeling, restiamo comunque nelle vicinanze di Keyodhoo. La barriera è una delle più belle viste finora, ci sono tante stelle marine e finalmente ho potuto realizzare il mio sogno di nuotare con le tartarughe. È uno spettacolo quello che la natura ha voluto regalarci. Rientriamo dopo l’ennesima esaltante esperienza e passiamo il resto della mattinata nella bikini beach. Dopo pranzo ritorno a fare un giro per i negozietti e per l’isola, è una gioia incontrare gente, che senza conoscerti, è disposta a regalarti un sorriso e tu non puoi fare altro che ricambiare , non solo con le labbra ma con gli occhi e con il cuore, e penso che è così facile e che fa così bene, anche i bambini ti guardano, salutano e ti sorridono e non puoi fare a meno di immortalare la loro spontaneità in una foto. Ci ritroviamo sul molo alle 17,00 per la seconda uscita di pesca al bolentino. Ed ecco lo spettacolo della natura che avviene quotidianamente ma che ogni volta ti sembra di vederlo diverso da quello dei giorni precedenti: il sole che, come un disco di fuoco, cala lentamente all’orizzonte e tutt’intorno si accende di rosso con dei colori che sembrano uscire dalla tavolozza di un pittore. La natura dona delle emozioni autentiche che non riesci a spiegare a parole. Il sole lascia il posto ad una luna piena che cambia in riflessi argentei i colori del mare. Questa sera, forse perché più interessata a godere di quanto mi circonda o forse perché sono una pessima pescatrice, nessun pesce abbocca al mio amo, ma vedo che anche i miei compagni di avventura non hanno avuto fortuna. Nonostante tutto rientriamo con il morale alto pronti a rifarci con una buona cena. Tutti insieme facciamo un giro per i negozi e facciamo ancora qualche acquisto di souvenir. Ancora qualche chiacchierata con Carmen e Federica prima di andare a dormire, per domani ho in programma di svegliarmi presto per fotografare la nostra isola alla luce dell’alba.

Sveglia prestissimo, purtroppo le nuvole disturbano un po’ coprendo il sole che sta sorgendo, non importa riesco ugualmente a fare qualche bella foto, e poi è valsa ugualmente la pena alzarsi presto perché ho potuto vedere gli uomini dell’isola che sono già in mare con le loro canne da pesca, e alcune donne che con la schiena china puliscono la spiaggia con una specie di scopetta. Incontro delle ragazze che mi salutano e mi invitano a fare ginnastica con loro, discretamente mi avvicino e mi fermo a ricambiare il saluto poi le lascio ai loro esercizi. Forse l’alba non è stata come me l’aspettavo, ma sono contenta per aver visto l’isola che pian piano si svegliava con i rituali quotidiani. Orietta propone di ritornare, per l’ultima escursione, a Holidhoo e noi siamo più che contenti della proposta. Raggiungiamo il luogo scelto per lo snorkeling, e questa sarà l’ultima volta che sentiró Mario gridare “LAVARE, LAVARE” che è il suo invito a lavare le attrezzature per lo snorkeling e a prepararci per il tuffo in acqua. Mi immergo in questo mare stupendo cerco di imprimere nella mia mente la meraviglia che mi circonda. Incontro un’altra tartaruga, tante stelle marine, vedo Idrees che cattura un polipo, tanti pesci coloratissimi che si muovono in una direzione o nell’altra come se avessero un preciso scopo in questo loro vagare, da un’anemone fanno capolino tanti pesci Nemo, sembra di ammirare i fondali dal vetro di un acquario. A malincuore risalgo in barca che riprende il suo viaggio per raggiungere l’isolotto. La giornata trascorre piacevolmente sull’isola, oggi ci sono anche tante famiglie Maldiviane che vengono a trascorrere qui la loro giornata festiva. Hanno allestito un’area per il pranzo e ci invitano ad assaggiare le loro pietanze.

L’isola di Holidhoo è particolarmente bella, ha una bella barriera corallina dove fare snorkeling, una spiaggia bianca da cartolina e tanto verde. Ci godiamo il tramonto prima di ritornare sul dhoni che ci riporterà per l’ultima volta verso la nostra isola, incrociamo ancora una volta i delfini che vengono a salutarci. La preparazione dei bagagli è faticosa, non pensavo di provare tanta tristezza nel lasciare questo posto, in valigia metto i tanti souvenir acquistati e soprattutto tutte le creazioni che Mario ha fatto per noi con le foglie delle palme, pesciolini, stelle marine, cuoricini. Comunque la giornata non è ancora finita, c’è ancora la cena… Arriviamo al ristorante che, nonostante l’ora non ha ancora aperto. Aspettiamo Orietta che ci chiede di seguirla alla bikini beach. Sorpresa! Una tavolata sulla spiaggia illuminata da candele e lucine colorate, un buffet stratosferico, griglia per la carne o il pesce, e per aggiungere una sorpresa alle sorprese stasera il cuoco ci ha preparato un’ottima lasagna. Un bel modo per scacciare la tristezza dai nostri volti al pensiero dell’ultimo giorno! La serata è allietata dagli aneddoti esilaranti di Orietta che rievoca la prima volta che Mario e Idrees sono stati in Italia. Dopo la cena Orietta ci dice ancora una volta di seguirla, c’è ancora una sorpresa. Questa volta la sorpresa ce la riservano i Maldiviani. Nel loro centro ricreativo c’è in corso una festa con musica e balli, alla festa partecipano però solo gli uomini. Al ritmo della musica alcuni ragazzi fanno delle danze particolari e ci invitano a seguire i loro passi. Scopriamo che il nostro Manoo è un ottimo interprete di queste danze tribali. Un altro ricordo che si aggiungerà ai tanti di questo viaggio.

Probabilmente ci saranno altri viaggi che lasceranno un segno nel mio cuore, ma questo è stato un viaggio speciale che mi ha permesso di conoscere persone speciali. A questo punto sono doverosi i ringraziamenti: Ringrazio Valter per essersi fidato ed avermi seguito in questo viaggio, ringrazio Claudia e Maldive Alternative per i preziosi consigli, ringrazio i compagni di viaggio per aver reso molto piacevoli le giornate trascorse tutti insieme, ringrazio i Maldiviani per averci accolto nella loro isola, e infine ringrazio in modo particolare Orietta, Idrees, Mario, il capitano Adam e Manoo per aver reso perfetta questa vacanza.

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