Le luci di Lione e i profumi di Grasse
7 dicembre Partenza in macchina per Lione verso le 8 del mattino. Arrivo all’ora di pranzo all’Hotel Campanile vicino la stazione: pulito e assolutamente senza pretese.
Usciamo alla volta del centro ma inizia a piovigginare e temiamo che le varie installazioni luminose previste vengano annullate per il cattivo tempo. Passiamo dall’ufficio del turismo vicino alla stazione, prendiamo il dépliant della manifestazione con gli orari delle diverse installazioni e i luoghi della città coinvolti, compriamo anche il biglietto dei mezzi fatto apposta per la festa ma, poiché è ancora presto, decidiamo di fare la strada a piedi! Dopo un breve giro all’interno del mercato coperto, in 20 minuti raggiungiamo il centro. È ancora presto e la festa delle luci inizierà effettivamente dalle 18 così decidiamo di visitare la Cattedrale di Lione e poi di prendere la funicolare per salire sul monte che domina la città. Intanto è il crepuscolo e riusciamo a vedere i primi giochi di luce. Le strade si popolano sempre più finchè il centro città diventa un fiume di gente. In ogni piazza ci sono installazioni luminose: gigantesche sfere multicolore che si accendono e si spengono, proiezioni di immagini sulle facciate dei palazzi, giochi di luce e decorazioni un po’ ovunque. Molto suggestivo e coinvolgente! La ciliegina sulla torta è, più tardi, una cenetta in un ristorante piccolo ma molto accogliente in cui c’era un bravissimo chansonnier che suonava e cantava celebri canzoni francesi di oggi (e, soprattutto, di ieri) accompagnato dagli avventori del locale che si lasciavano coinvolgere con spontaneità!! Dopo la passeggiata digestiva di rigore e la visione di altre installazioni, rientro in hotel e sonno ristoratore: la giornata è stata lunga! 8 dicembre Dopo colazione, ci rimettiamo in viaggio, destinazione Avignone.
Una volta arrivati, parcheggiamo l’auto e ci dirigiamo verso il famoso ponte. Compriamo il biglietto comprensivo di audioguida e lo visitiamo intonando l’allegro motivetto della celebre canzoncina nonostante il freddo e il vento! Subito dopo è la volta del Palais des Papes (il Palazzo dei Papi) residenza del papato nel periodo in cui Avignone è stata sede Pontificia al posto di Roma. Molto bello e con spiegazioni dettagliatissime perfette per gli appassionati di storia! Un breve giro in centro e nel mercatino natalizio allestito nella piazza antistante il municipio e rieccoci in auto! Dobbiamo raggiungere Grasse, cittadina considerata la capitale mondiale del profumo, dove abbiamo prenotato il pernottamento. Arriviamo che è già tardi e andiamo in centro per cercare un posto dove cenare: incredibile ma vero il paese sembra deserto (è sabato sera!). Giriamo un po’ alla ricerca di un locale aperto ma niente (né locale, né persone) e alla fine ci rassegnamo a ciò che di solito evitiamo come la peste: una pizzeria (unico luogo aperto in cui fosse possibile cenare). Fortunatamente cucinano anche altro ma l’esperienza non è certo memorabile! Profondamente delusi da Grasse, torniamo in albergo incerti sul da farsi: restare a Grasse per visitare una profumeria o andare via per visitare altro? Rinviamo la decisione all’indomani mattina… siamo fatalisti! 9 dicembre Decidiamo di passare davanti alla famosa profumeria Fragonard per vedere se è aperta (nel qual caso effettueremmo la visita)… e per fortuna lo è. La visita è gratuita e si effettua unicamente con una guida (italiana) che spiega tutto il processo di produzione dei profumi e ci illustra l’affascinante mondo dei profumieri. Alla fine non possiamo fare a meno di fare qualche acquisto nel negozio che c’è alla fine del percorso guidato! Andiamo via contenti di aver effettuato la visita… almeno conserveremo questo ricordo piacevole di Grasse che per tutto il resto fa parte della lista “non ne vale la pena”.
Il viaggio riprende e la tappa successiva è il Principato di Monaco. Non ero mai stata a Monte Carlo così andiamo a vedere il Palazzo Reale, la Cattedrale dove sono sepolti i sovrani, il ricco porto dove c’è anche un mercatino natalizio e, immancabile, il casino. Davvero incredibile la ricchezza che si respira in questo luogo… Di rientro in Italia decidiamo di fare una piccola deviazione per visitare un borgo della Liguria del quale avevamo letto: Apricale, pubblicizzato come uno dei borghi più belli d’Italia… ed è vero! Non ci sono parole per descrivere la stradine e la case di pietra di questo posto incantevole dove sembra di essere ancora nel medioevo! Ma si sta facendo tardi ed è tempo di tornare a Milano, ahinoi!