Le Langhe piemontesi tra gusto e cultura, vigne e poesia

Una terra meravigliosa per sapori, storia e cultura senza tralasciare il piacere di riscoprire colori e odori della natura
Scritto da: Scaldotto
le langhe piemontesi tra gusto e cultura, vigne e poesia
Partenza il: 24/10/2013
Ritorno il: 27/10/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Gianluca e io, sull’onda dell’entusiasmo per aver riletto Cesare Pavase e Beppe Fenoglio, partiamo per le Langhe tra Asti e Cuneo, Piemonte. Abbiamo ancora in testa la descrizione di questi paesaggi di Pavese ne “La luna e i falò” che appena intravediamo i colori e le geometrie delle coltivazioni rimaniamo incantati.

Questo periodo dell’anno (fine ottobre) è il migliore per gustarne i sapori e i colori che vanno dal giallo al verde smeraldo, dall’arancione al rosso.

Arriviamo a Castigliole d’Asti nostra base e visitiamo il centro del piccolo paese sede del ICIF all’interno del castello del borgo. Una scuola di alta cucina per cuochi provenienti da tutto il mondo: le materie prime di alta qualità non mancano di certo in questi luoghi.

Decidiamo di iniziare il nostro giro turistico da Santo Stefano Belbo, città natale di Cesare Pavese, ma la casa dove aveva vissuto è in ristrutturazione e la Fondazione è chiusa. In Italia non si punta molto sulla cultura! Ci riproveremo, se sarà possibile.

Ci consoliamo visitando Colosso e Nizza Monferrrato, piccoli centri ma gradevoli e vivaci

Il nostro B&B si chiama Frazione Sant’Anna La struttura è una casa di campagna ristrutturata di recente veramente molto curata Gestita da Alessandro e Cinzia, persone squisite che ci fanno sentire a casa tra consigli gastronomici e percorsi turistici ; Siamo stati fortunati a prenotare da loro. L’ospitalità garbata e cortese dovrebbe essere la normalità ma non è tanto comune ricevere tante coccole di “Accoglienza” vera!

Il giorno seguente in più iniziamo la giornata circondati da un ottimo odore di ciambella appena sfornata. Buonissima! Partiamo per Bra, famosa per i suoi formaggi e salsicce di manzo. Passeggiamo per il centro e ci imbattiamo nel Palazzo Traverso sede di una mostra di Klimt e di recente ristrutturato Molto bello anche da fuori

Proseguiamo per Pollenzo e arriviamo all’Università Gastronomica di Slow Food di Carlo Petrini Incantevole! La cornice è una residenza sabauda diventata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Siamo circondati da studenti, giornalisti e fotografi che assistono ad una conferenza di Ferran Adrian, uno dei più famosi chef del mondo. Visitiamo la Banca del vino dove vengono custoditi vini da tutta Italia alcuni di essi sono in vendita ma altri sono solamente da esposizione Tutto questo ci viene spiegato da studenti che a turno accompagnano i visitatori Il biglietto per tutto questo costa 2 euro!!! Qui tutto parla di vino:anche le porte.

Proseguiamo il nostro giro all’insegna del vino a Barolo! Famosa per la produzione del vino e dei grissini. Dopo aver pranzato con un Brasato al Barolo squisito ma di certo non a buon mercato ( 25 euro a testa) visitiamo WI MU (8 euro), il museo del vino proposto dalle guide come una grande emozione di Confino, l’autore dell’allestimento del museo del cinema di Torino. All’inizio del tour siamo un po’ frastornati ma poi ci trasformiamo in bambini all’interno di un parco giochi Riusciamo ad entrare nell’ottica giusta del museo, nella didattica giusta Penso sia un museo proprio per tutti Assolutamente da non perdere.

L’ultima tappa della nostra giornata è il borgo di Grinzane Cavour dove il Conte fu sindaco. All’interno del suo Castello ora c’è una Enoteca di grande valore. Dopo un’ altro risveglio all’insegna di una torta dal profumo e dal sapore eccezionale partiamo per Alba sede in questi giorni del mercato del Tartufo perciò la situazione traffico è un po’ caotica e i parcheggi sono pieni di autobus provenienti da tutta Europa. Appena scesi dalla macchina veniamo avvolti da un grande profumo di cioccolata proveniente dalla Ferrero. Da un momento all’altro mi aspetto di incontrare per strada Willy Wonka che ci invita a vedere la fabbrica di cioccolato! Ma noi siamo venuti per una destinazione ben precisa, Il Centro Studi Beppe Fenoglio. Ci accoglie una ragazza che ci mostra gratuitamente tutte le sale, i ritratti le lettere i libri di Fenoglio e ci mostra anche le sale di Gallizio un pittore veramente alternativo. Siamo molto soddisfatti della nostra visita e di questa Fondazione il problema è che noi siamo stati gli unici turisti della mostra per quella giornata! Passando velocemente da Neive e Mango, due borghi medioevali in zona, ritorniamo a Santo Stefano Belbo per Pavese. Pranziamo vicino la casa natale nella enoteca “I Paesi Tuoi” poi andiamo alla Fondazione Pavese ( entrata gratuita). Siamo un po’ delusi. Ci sono due sale con alcuni oggetti e libri Nessuno che ci spieghi nulla Il clima è un po’ desolante però siamo invitati ad una presentazione di un esperto di Pavese vicino la casa del Nuto con un aperitivo annesso Non tutto è perduto!

Ritorniamo al nostro B&B dopo aver comprato un po’ di vino (6 bottiglie di Barbera) e un po’ di cioccolata ma soprattutto dopo aver cenato all’Enoteca Roma dove finalmente assaggiamo i Tajarin con una bella grattata di tartufo bianco della zona ( un primo e due secondi veramente notevoli 25 € a testa).

Siamo a domenica ed è previsto il rientro a casa dopo 3 giorni di meraviglie per lo stomaco e per gli occhi senza tralasciare gentilezza e cortesia delle persone che abbiamo incontrato nel nostro viaggi.

Per tre giorni in B&B di ottimo livello, tra pranzi e cene prelibate senza tralasciare vino musei e souvenir gastronomici girando in auto a Gpl compreso rifornimenti e autostrada abbiamo speso 285 euro a testa.

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Vigneti

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Porta di ingresso della banca del Vino

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Wi Mu

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Valle di Barolo

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Giallo sole

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Banca del Vino La magna carta

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La stesa dei grissini a Barolo

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Banca del Vino

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Castello di Grinzane

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Pollenzo

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Colori d'autunno

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Geometrie agricole

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Pollenzo

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Neive



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