Le inaspettate sorprese del Cilento
Una vacanza tranquilla in un'atmosfera magica
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Quest’anno, in settembre, ho fatto una vacanza nel Cilento, un posto che già conoscevo ma che mi ha sorpreso per le trasformazioni in positivo che ha avuto negli ultimi anni. Ho infatti toccato con mano il notevole miglioramento dei servizi offerti e la grande varietà di opportunità che ora sono stati predisposti per consentire al turista di conoscere a fondo una zona che, nel passato, è stata abbastanza sottovalutata- anche in primo luogo da me stessa- e che forse prima -a causa della approssimazione con cui era maltrattata questa parte di territorio- doveva necessariamente essere considerara una mèta di serie B, quantomeno nel caso la si volesse confrontare con la più celebre Costiera Amalfitana. La mia vacanza l’ho trascorsa prevalentemente a S. Maria di Castellabate, ma non ho mancato di apprezzare la bellezza del borgo antico di Castellabate (alta) e di altre località come S. Marco e Acciaroli. Per quanto riguarda S. Maria, devo dire che finalmente la gente del posto- almeno la maggioranza- ha capito di avere a disposizione una risorsa turistica di prim’ordine dal punto di vista naturalistico e che la politica dello “spenna il turista tanto è solo di passaggio”, spesso attuata in Calabria e in altre località della mia bella Regione, la Campania, non paga più e che, anzi, è davvero gratificante soddisfare con professionalità le richieste del turista e la sua voglia di “conoscenza”. Il posto in questione è davvero molto bello e, anche quando si desidera parcheggiare l’auto fino alla fine della vacanza, è sempre possibile cambiare spiaggia pur restando “in paese” o anche andare in giro a visitare i dintorni. Di spiagge infatti ce ne sono varie e tutte raggiungibili a piedi con passeggiate di massimo 15 minuti. Si tratta per lo più di spiagge attrezzate, sulle quali, pur conservando giustamente dei tratti alla cd. Spiaggia libera ci sono una serie di lidi, tutti ben tenuti e tutti attrezzati per consentire al bagnante desideroso di trascorrere l’intera giornata in spiaggia di mangiare bene come al ristorante. C’è la musica, servono spuntini e anche spaghetti alle vongole, pesce fresco, insalatone e frutta non mancano, il tutto a prezzi piuttosto modici. Per l’alloggio, ci sono una quantità di appartamentini che i privati fittano di mese in mese, o anche solo per una settimana: alcuni hanno anche terrazze panoramiche che guardano il mare o dei bellissimi giardinetti pieni di fiori e di piante che qui raggiungono dimensioni quasi stratosferiche, almeno rispetto a quelle poverine rinsecchite che, loro malgrado, albergano nelle nostre case. Hanno prezzi abbordabili e, se si sceglie di stare in paese, offrono la possibilità di vivere in pieno l’atmosfera del posto. Quello che infatti mi ha più colpito è che, accanto alla maggiore sensibilità verso il turista, la località conserva tuttora una sua identità ben definita: parlando con la gente del posto si capisce che hanno ancora una loro “veracità”, molti sono ancora degli autentici pescatori, altri coltivano la terra e poi passano al mattino con un “tre ruote” per venderti la loro frutta e verdura. Ci sono anche alcuni alberghi e qualcuno in particolare come l’hotel Sirio è veramente carino. E’ vicino alla spiaggia e allo stesso tempo è molto centrale; in più di sera attrezza con tavole molto ben apparecchiate una piattaforma di legno, su cui è possibile gustare un’ottima cena a lume di candela standosene romanticamente quasi con “ i piedi in acqua”. Altro posto di charme in cui soggiornare è poi il Palazzo Iaquinto, B & B ospitato in un palazzo del diciottesimo secolo, che offre delle spaziose ed eleganti suites dotate di tutti i confort. La vacanza in questa zona non deve necessariamente essere solo di tipo balneare giacché ci sono una quantità di posti molto interessanti da visitare, tanto mantenendosi sulla costa che addentrandosi nelle zone dell’interno. A questo scopo vale, secondo me, la pena usufruire del servizio CitySightseeing- cioè dei ben noti pulmann rossi a due piani che, di solito, scarrozzano il turista per le grandi città d’arte- che consente la scelta tra 18 diversi itinerari tematici, alla scoperta di altri splendidi borghi marinari oltre S. Maria, come ad esempio Acciaroli, Pioppi, Marina di Casalvelino, o anche di siti archeologici –vedi Velia- nonché di borghi arroccati su verdi colline- ad esempio il borgo di Castelnuovo- o ancora, di castelli, certose (la più nota è certamente Padula) e suggestive grotte carsiche (Castelcivita); il tutto sempre accompagnati dal mare bellissimo a stagliarsi sullo sfondo . Sono tutte escursioni di rilevante interesse storico, naturalistico e paesaggistico che immergono il turista nell’ambiente ancora semplice ma ricco e variegato del Cilento. Una menzione a parte merita secondo me il borgo di Castellabate, che l’Amministrazione comunale sta un po’ alla volta recuperando alla sua originaria bellezza con gli interventi minimi più necessari, assolutamente rispettosi dell’atmosfera che il posto già di per sé emana. Si percorrono tortuose stradine strettissime, si passa sotto archi di pietra, si fa su e giù per delle bellissime scalinate e lungo tutto il percorso si affacciano, ancora una volta, tanti giardini fioriti, di case che sembrano quelle dei sette nani, con porticine e finestre piccolissime, tutte regolarmente abitate, e quasi tutte con splendida vista del mare dall’alto. Questi sentierini portano poi verso piazzette altrettanto piccole e intime, che restano tali anche nei mesi più affollati, dove c’è qualche grazioso ristorante, in cui si mangia dell’ottimo pesce, si beve del buon vino bianco del posto ben fresco e.. Ci si immerge in una atmosfera quasi irreale. E poi ci sono i bellissimi tramonti,…e poi ci sarebbero tante altre cose da fare e da descrivere. Ma le mie parole, per quanto entusiaste, non possono rendere un’idea precisa del fascino che il Cilento emana. Con queste poche righe ho voluto solo suggerire l’idea per una vacanza a chi, magari, del Cilento non ha neppure mai sentito parlare. Le emozioni dei viaggi è molto meglio provarle in prima persona, ogni volta che si può!