Le Highlands scozzesi in auto
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Eccomi, dopo 3 anni dal mio precedente post sull’Irlanda (http://turistipercaso.it/irlanda/61951/irlanda-on-the-road.html), sono pronto a raccontarvi il mio viaggio in Scozia “on the road” e magari, chissà, a darvi qualche spunto per organizzare il vostro. In questa mia nuova avventura dovevamo essere in tre, io, mio fratello (compagno di viaggio in Irlanda) e il mio amico Filippo, ma purtroppo per problemi di lavoro abbiamo lasciato a casa mio fratello e siamo partiti solamente in due. Anche se indubbiamente a me è spiaciuto molto non poter fare questo viaggio con mio fratello, la cosa si è rivelata una fortuna per le sistemazioni notturne. Ma leggete il resoconto e capirete meglio a cosa mi riferisco.
Abbiamo iniziato a prenotare e preparare l’itinerario di viaggio circa due mesi prima, stabilendo la partenza il 23 agosto 2013 e rientro il 30 agosto, scegliendo Glasgow – Prestwick come aeroporto, volando con Ryanair da Bergamo per una questione di comodità e di risparmio in quanto i voli verso Edimburgo sono decisamente più cari. A differenza del viaggio in Irlanda, l’itinerario della Scozia è stato, grazie all’esperienza precedente, molto più programmato, scegliendo luoghi da visitare e dormire preventivamente, ma mantenendo sempre un’anima “on the road” e come in precedenza, la guida scelta è la Lonely Planet e a guidarci per le tortuose strade delle Highlands è stato il mio fidato navigatore Garmin.
GLASGOW – FORT WILLIAM; 23 AGOSTO
Abbiamo un volo Ryanair da Bergamo a Glasgow – Prestwick andata e ritorno, per due con una valigia in stiva a 323 euro. Come detto prima, siamo partiti il 23 agosto con arrivo a Prestwick, poco fuori Glasgow, alle ore 12.30. Una volta ritirati i bagagli, abbiamo iniziato a cercare quello che si rivelerà un simpatico vecchietto con un cartello con su scritto il nostro nome; Era l’incaricato da parte dell’agenzia di noleggio auto. Per il noleggio abbiamo trovato il sito www.dchscotland.co.uk che proponeva auto di tutte le categorie a prezzi molto più vantaggiosi delle normali compagnie di autonoleggio. Per la settimana abbiamo optato per un auto di classe media, un Ford Focus, ad un prezzo di 236 €, con chilometraggio illimitato, assicurazione casco e pagamento al momento dell’arrivo, nessun anticipo, ne carta di credito via mail per la prenotazione; incredibili questi scozzesi! Comunque, arrivati al parcheggio ecco la prima sorpresa della settimana; la macchina assegnataci era un Focus Cabrio. Voi direte cosa ci fa un cabrio in uno dei posti più piovosi d’Europa? Beh, è stata una delle cose più “cool” dell’intero viaggio!
Caricati i bagagli e impostato il navigatore, con alla guida il mio socio di viaggio (che chiameremo Buddy per l’occasione), siamo partiti per la nostra prima tappa, il lago Loch Lomond passando alla periferia di Glasgow. Dopo i primi momenti di incertezza per via della guida a destra (Buddy nella prima ora ha cercato di concludere anzitempo il viaggio compiendo nell’ordine: ”sverniciata” di uno specchietto di un auto in sosta; preso in pieno un marciapiede con la gomma anteriore sinistra e imboccato un incrocio, fortunatamente deserto, in contromano…), ci siamo fermati qualche minuto in un paesino sulle rive del lago molto pittoresco (GPS 56.101939, -4.637010).
Dopo la breve sosta siamo partiti alla volta di Oban, seguendo prima la statale A83 e passando per Inveraray e Lochgilphead, per poi proseguire per la statale A816 fino ad Oban (GPS 56.42463 ,-5.468459). Di lì, dopo aver visto di sfuggita la piazza del porto (e purtroppo non aver visitato una delle migliori distillerie della Scozia – , abbiamo proseguito alla volta del passo di Glencoe (GPS 56.661303, -4.915072), meglio conosciuto come Skyfall (per gli amanti del genere, una delle locations di un film di James Bond; Skyfall), seguendo la statale A85 e poi A82. Il Passo è stato una delle successive soste del pomeriggio e posso assicurarvi che merita di essere percorso. Per chi ha tempo, ci sono vari sentieri da percorrere a piedi e vi giuro che ognuno di questi mi attirava come una calamita; ma, ahimè, per poter far tutto sarebbero serviti circa 4 mesi e quindi, dopo aver preso un bel po’ di freddo e di vento (copritevi, tira un’aria incredibile!), siamo saliti in macchina e proseguito per la nostra prima tappa; Fort William. Arrivati nella cittadina, abbiamo iniziato a cercare uno dei Bed & Breakfast che ci eravamo segnati sulla guida e, sorpresa, qui sono iniziate le preoccupazioni. Purtroppo la Scozia sembra essere uno dei luoghi più frequentati dell’intero pianeta e vi garantisco che per trovare una sistemazione abbiamo girato più di un’ora per tutta la città. Fortuna vuole che dopo aver vagabondato e preventivato la prima notte in macchina, abbiamo trovato l’ultima stanza disponibile in uno dei più bei B&B del viaggio (anche perché gli altri erano veramente in posti remoti!); il Dalchereggan House (GPS 56.811995, -5.121389) (www.dalchereggan.com). Il proprietario si è dimostrato accogliente e simpatico fin da subito; l’ambiente era molto pulito e spazioso, in questa casa che ricordava un po’ lo stile Vittoriano. La camera assegnataci era enorme e con bagno. Ottima la colazione (ovviamente British) servita al mattino. Per la cena, dopo aver passeggiato per la via principale (pedonale) di Fort William, un proseguo di High Street, abbiamo optato per uno dei tanti locali che vi si affacciano. La scelta è caduta sul The Great Glen (GPS 56.816777, -5.113275 circa); come appena detto, si trova nella zona pedonale di High Street, al numero 104. Il locale è una via di mezzo tra un classico Pub e una Steak House; ma comunque servono una varietà di piatti interessanti al giusto prezzo. E ovviamente le classiche birre! Dopocena al The Grog & Gruel, un locale poco più avanti sulla stessa via (al 66), dove ci ha attirato un tipo in cornamusa e jeans che suonava all’interno. Il locale è un po’ piccolo, ma molto caratteristico. Qui, mentre ci gustavamo questo piccolo concerto, abbiamo iniziato la settimana all’insegna dei magnifici whisky scozzesi. Indimenticabili.
FORT WILLIAM – ISLE OF SKYE; 24 AGOSTO
Partiti di buon mattino, dopo esserci “abbuffati” con l’ottima colazione citata prima, ci siamo diretti verso uno dei punti chiave del nostro viaggio (ammetto, siamo molto nerd delle volte); la prima tappa della giornata: Glenfinnan Viaduct (GPS 56.870727, -5.435342). Si tratta di un ponte ferroviario ad archi veramente impressionante, inaugurato nei primi anni del ‘900; è inoltre il ponte usato come locations per uno dei film della saga di Harry Potter, il secondo per la precisione (la nostra parte Nerd…). Per chi vuole, è possibile fare la tratta in treno prendendolo da Fort William oppure da Mallaig. CI sono due tipologie di treni: lo Jacobite Steam Train (treno a vapore molto pittoresco) o i classici treni della Scottish Railways, ma cercando su internet trovate tutte le info in merito.
Lasciato il viadotto siamo proseguiti verso Eilean Donan Castle, che oltre ad essere forse il più famoso e fotografato castello della Scozia, è stato anche set di un film fantastico: Highlander (Nerd mode ON)! La strada percorsa è la seguente e come per tutte le strade percorse durante il nostro viaggio, si è cercato di fare non strade principali, ma quando possibile strade secondarie per gustarci al meglio gli angoli più nascosti della Scozia. Siamo tornati per la A830 verso Fort Williams e successivamente abbiamo preso la B8004 (GPS 56.852914,-5.086255). Di li abbiamo proseguito la A 82 (GPS 56.908909, -4.944906) e poi la A 87 (GPS 57.086277, -4.962587). Dopo un paio d’ore di macchina siamo arrivati al castello (GPS 57.274475, -5.513459), naturalmente sulle note di “Prince of the Universe” dei Queen (CD appositamente preparato a casa, da utilizzare come colonna sonora del viaggio).
Visitato il castello e fatte tutte le foto possibili, la nostra avventura è proseguita in direzione Isola di Skye con tappa presso la distilleria Talisker https://www.malts.com/ (GPS 57.302882, -6.356024); Il percorso è abbastanza semplice, l’isola è collegata alla Scozia con un ponte. Consiglio vivamente di organizzare la visita di questa bellissima distilleria… e di portarsi un panino o delle schiacciatine da mangiare dopo aver fatto le degustazioni! Di lì siamo proseguiti per Coral Beach, più a nord sull’isola (parcheggio GPS 57.489126, -6.620040), raggiungibile dal parcheggio con una passeggiata di circa un’ora. La strada A850 poi proseguiva verso Edinbane (GPS 57.470272, -6.433525) e poi con la A855 verso il Duntulm Castle (GPS 57.682295, -6.338944). Il nostro intento era di fare una specie di anello e seguire tutta la costa dell’isola, o almeno la parte nord. Verso sera siamo proseguiti verso Portree, per cenare e trovare da dormire. Anche qui ci furono attimi di terrore, non trovando in primis da dormire; come in precedenza i B&B scelti erano full. Stessa cosa per cenare; li si mangia veramente presto e trovare un locale ci sfamasse è stata un impresa (con annessa sfuriata di Buddy). Per dormire abbiamo trovato per un B&B tutto sommato carino e pulito, con due anziani signori a gestirlo; Il “The Sheiling” di Mrs Catherine Shearer (GPS 57.238302, -5.897613). Non proprio comodo a Portree, ma veramente non riuscivamo a trovarne uno libero. Piccolo aneddoto: tornando dalla cena e dal pub locale a Portree, Buddy mi ha raccontato di aver evitato per un soffio una mucca seduta in mezzo alla strada. Io sinceramente stavo dormendo e non mi sono accorto di nulla. Temo però che gli whiskey e le birre della serata lo abbiano un po’ confuso. Altro simpatico siparietto: alle 5 di mattino (era già chiaro in Scozia), dovetti andare a far pipì in giardino in quanto la coppia di tedeschi che soggiornava nello stesso B&B si era barricata in bagno e ci rimase per più di mezz’ora…
ISLE OF SKYE – DURNESS; 25 AGOSTO
La tappa del 3° giorno è stata la più lunga del nostro viaggio “on the road” e ci ha portato all’estremo nord della Scozia; precisamente a Durness. Siamo partiti anche qui molto presto dal B&B sull’isola di Skye per dirigerci a Locharron seguendo la A890 (GPS 57.398387, -5.498596). Di lì abbiamo proseguito per la A 896 verso Shieldaig (GPS 57.521142, -5.645423), poi verso Kinlochewe (GPS 57.604550, -5.303373) e poi con la A 832 a salire verso Gairloch (GPS 57.730626, -5.690389). Con questo giro abbiamo seguito gran parte della costa e vi assicuro che ne è valsa la pena; strade strette, tortuose e panoramiche! Da non fare assolutamente in camper! Prima tappa della giornata sono state le Falls of Measach (GPS 57.755401, -5.02336); cascate molto belle in una gola strettissima.
Ripartiti, seguendo la A 835, ci siamo diretti verso Ullapool (GPS 57.895649, -5.147746). Piccola sosta per pranzo in questo grazioso paese con un bel porto e poi abbiamo proseguito per l’Ardvreck Castle (GPS 58.165824, -4.988659), seguendo una strada veramente in mezzo al nulla, che ogni tanto si affacciava al mare; riporto i punti GPS per poterla vedere, partendo da Ullapool fino al Castello che merita di essere visitato; è completamente in rovina ed è gratis, ma il fascino di questo castello sulla sponde di un lago bellissimo non ha eguali. (Ullapool strada A 837 GPS 57.895649, -5.147746 à 58.033735, -5.234356 à 58.155614, -5.239366 à Ardvreck Castle GPS 58.165824, -4.988659).
Ripartiti dal Castello, abbiamo imboccato la strada A 894 verso Rhiconich (GPS 58.423417, -4.991412), per poi continuare verso la nostra meta della sera, Durness (GPS 58.567726, -4.739939). Anche qui, solito siparietto per trovare da dormire; sulle note di “500 Miles” lanciato in loop (canzone del gruppo Scozzese The Proclaimers, presente in alcuni film e nella serie TV “how I met your mother”, ma solo per veri cultori!) abbiamo con non poca fatica recuperato un B&B spettacolare nella sua semplicità. Il B&B White Heather Cafe (GPS 58.564076, -4.725622). Un B&B gestito da un’anziana signora (che ci ha detto di vivere lì tutto l’anno) fatto con una casa prefabbricata stile “container”. Noi lo consigliamo!
Arrivati a Durness, abbiamo visitato la spiaggia e le famose Smoo Cave, che si trovano a circa 100 metri dal B&B; impossibile non trovarle, ci sono vari sentieri e sono ben segnalate. Anche qui si cena molto presto, quindi se tornate nel centro del paese, a circa 1 km, troverete un buon ristorante, il MACKAY’S.
DURNESS – INVERNESS; 26 AGOSTO
Il 4° giorno si apre con una bellissima giornata di sole, che ci permette di sfruttare ancora una volta la nostra auto cabrio (naturalmente con riscaldamento a palla e cappuccio della felpa in testa!). Per la prima volta nel nostro viaggio facciamo nuovamente rotta verso sud, scendendo lungo la costa orientale della Scozia. Ci dirigiamo verso Tongue, oltrepassandolo e arrivando fino al bivio con la B 871 (GPS 58.483286, -4.21001). proseguiamo la nostra discesa verso Helmsdale seguendo tutta la B 871 (GPS 58.262566, -4.015552 à 58.100743, -3.679104). Prima tappa della giornata è stato il Dunrobin Caslte; un castello non come quelli incontrati sino ad ora, ma più in stile rinascimento francese. Consiglio comunque una visita, trattandosi credo del più grande e ben tenuto castello del nord delle Highlands. Da non perdere assolutamente l’esibizione di Falconeria (consultare il sito del Castello per gli orari http://dunrobincastle.co.uk). Il nostro tour, prima prosegue per l’Urquhart Castle, ci porta alla nostra tappa finale della giornata, Inverness; questo per non rischiare come ogni giorno di cercare un posto dove dormire all’ultimo secondo. Prenotato presso Park Hill Guest House (GPS 57.476854, -4.222633) – ottime le colazioni -, siamo ripartiti alla volta dell’Urquhart Caslte; uno dei più famosi, scenografici e visitati castelli della Scozia ( GPS 57.324100, -4.444483); ammirare il lago di Loch Ness nel tardo pomeriggio dai suoi bastioni (ruderi per la verità) è veramente impareggiabile. Dopo di che abbiamo fatto un giro veloce al Loch Ness Centre & Exhibition (se non ricordo male era compreso nel biglietto dell’Urquhart) che comunque vale la pena visitare se si ha un po’ di tempo. Tornati la sera ad Inverness, abbiamo fatto un giro per la città, visitato il castello e il centro pedonale, fermandoci a mangiare al The Kings Highway e poi spostandoci per la solita pinta e il solito whisky al Lauders Bar se non ricordo male. Comunque consiglio di entrare in uno dei vari pub del centro; servono tutti ottima birra, accompagnata spesse da suonatori di cornamusa!
INVERNESS – SAINT ANDREWS; 27 AGOSTO
La mattina del 26 agosto, dopo la solita colazione “very strong”, salutiamo Inverness e ci dirigiamo di buon’ora verso la nostra prima meta della giornata: il distretto delle distillerie. Seguendo così la A9, A938 e poi la A95, ci dirigiamo verso la “capitale” del whisky di malto: Dufftown (GPS 57.293698, -3.864470 à 57.453217, -3.129448) e più precisamente visitiamo la Glenfiddich Distillery. Anche per questa zona della Scozia, servirebbe almeno una settimana per visitarla bene e fare il vero e proprio tour delle distillerie, ma fedeli al nostro viaggio “on the road”, visitata la distilleria, dopo una degustazione niente male, ripartiamo verso il Dunnottar Castle (GPS 56.945347, -2.206014). Consiglio vivamente di visitarlo, anche se si tratta di un castello quasi in rovina, è uno dei più affascinanti della Scozia, a maggior ragione per la posizione dove è stato costruito. Il nostro viaggio prosegue poi per un altro celebre castello; quello di Balmoral (GPS 57.040123, -3.215114), anche se purtroppo non ci siamo potuti nemmeno avvicinare. La Regina soggiornava proprio in quei giorni e non ci ha invitato nemmeno per un tea! La zona comunque è meravigliosa con le foreste che spaziano ovunque e consigliamo di attraversarla. Proseguiamo poi verso sud, in direzione Blairgowrie (GPS 56.602976, -3.341301) e di lì fino a Saint Andrews, nostra ultima tappa del giorno (GPS 56.346181, -2.819288). Come al solito, i B&B che avevamo nella lista erano tutti al completo, perciò ci siamo spostati un paio di km fuori città e abbiamo soggiornato presso l’Edenside House (GPS 56.359346, -2.872778), molto carino e per i veri appassionati ottimo punto di osservazione per la base aerea della RAF, sede di un gruppo di volo di Thypoon, che si trova proprio dall’altro lato della baia (per fortuna non volano di notte!). Saint Andrews è veramente carina; si respira un’aria particolare. Stare nella “capitale” del golf e passeggiare per i campi da golf che quasi la circondano (naturalmente sui viali aperti al pubblico!) è veramente affascinante. Da quanto ho letto sulla guida, per giocare una partita all Old Course ci si deve prenotare anche un anno prima e bisogna dimostrare di avere un Handicap minimo sotto un tot (robe da golfisti, non mi dilungo). Vedere comunque gruppi di signori più che distinti, farsi foto di gruppo alla partenza o giocare su questi magnifici campi è molto bello. Proseguiamo il nostro giro a piedi visitando il Royal & Ancient Golf Club (non si entra, solo per i soci…), visitando poi le rovine della Catedrale, le rovine del castello e in ultima la spiaggia West Sands Beach, dove fu girata la memorabile scena degli atleti che corrono in “Momenti di Gloria” e dove anche il mio amico Filippo ha voluto essere immortalato mentre correva. Dopo una cena in un locale del centro, il Mitchell (GPS 56.340315, -2.797127), di cui ricordo benissimo l’arredamento molto particolare – vecchie poltrone e divani di casa – e l’ottima cucina, finiamo il giro a piedi per la cittadina e torniamo al nostro B&B giusto in tempo per assistere agli ultimi decolli dei Typhoon, prima della fine delle operazioni giornaliere.
SAINT ANDREWS – EDIMBURGO; 28 AGOSTO
Il giorno dopo, fatta la solita e abbondante colazione, dedichiamo parte della mattinata ancora a Saint Andrews, e partiamo prima delle 11 alla volta di Stirling (GPS 56.122711, -£.945147). Parcheggiato in maniera molto precaria in una via il più possibile vicina al castello, ci siamo fatti una bella scarpinata in salita fino a quest’ultimo. La visita è stata molto bella ed interessante; il castello è ben conservato e di lì si gode di una vista magnifica delle campagne circostanti. Con una cartina lungo i bastioni, abbiamo seguito le vicissitudini e gli spostamenti dei due eserciti durante l’omonima battaglia tra l’esercito inglese e quello scozzese, quest’ultimo capitanato dall’eroe scozzese William Wallace. Da lì si potevano vedere anche il mausoleo a lui dedicato e la statua al primo re di Scozia, Robert The Bruce.
Di lì siamo proseguiti verso l’ultima nostra metà, Edimburgo. Ad Edimburgo abbiamo prenotato da casa tramite Booking due notti presso il The Murrayfield House (GPS 55.945387, -3.243592), un ottimo B&B con parcheggio sul retro.
Di Edimburgo possiamo suggerire poco, la città è ben conosciuta, complice il fatto che Ryanair ha molti voli verso questa città. Ad Edimburgo tappa obbligatoria è il castello, che abbiamo visitato e girato in lungo e in largo. Molto carina è anche la via principale, Royal Mile, piena di negozi e ristoranti interessanti, visitando infondo a questo viale il parlamento scozzese. Nel giorno e mezzo trascorso in città abbiamo mangiato al Biddy Mulligans ( GPS 55.947925, -3.194867) e (per scelta) al Elephant House (GPS 55.947551, -3.191709), dove la scrittrice JK Rowling iniziò a scrivere i libri sul famoso mago Harry Potter.
Una cosa che consiglio è il tour nei sotterranei della città; si trovano pareri discordanti su questa visita, ma a noi è piaciuta parecchio. Il tour è il Real Mary King’s Close (GPS 55.949867, -3.190483). Il 30 agosto poi siamo ripartiti per l’aeroporto di Prestwick, per risparmiare così qualcosa nel noleggio dell’auto (riconsegnandola al punto di partenza si spende meno) e perché da lì i voli erano più economici. Il tragitto è molto scorrevole e veloce; 2 ore di macchina ed eravamo al parcheggio dell’aeroporto.
Questo è stato il nostro giro della Scozia; tante sono le cose che non siamo riusciti a vedere o a cui abbiamo dedicato poco tempo. La promessa è di tornarci magari un giorno. A chi farà un viaggio simile: buon divertimento!