Le Galapagos senza un mutuo
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Dopo tanto studio e ricerche, ho scoperto la formula giusta, vi darò 3 consigli di cui sono certo ne beneficerete in molti. Dovete solo leggere fino alla fine.
PERCHÉ ANDARE ALLE GALAPAGOS?
Potrei citare una lunga lista di motivi che giustificherebbero un viaggio come questo: le isole sono incontaminate come pochi altri posti al mondo, farete le migliori immersioni subacquee della vostra vita, anche facendo solo snorkeling vedrete mante, squali, tartarughe e delfini. Ma se dovessi limitarmi ad un solo motivo per andarci, allora vi direi quanto segue.
Se avete letto altri miei reportage, saprete che ho girato mezzo mondo, anche posti estremamente selvaggi come ad esempio il Borneo Indonesiano. Gli amanti del trekking naturalistico sanno cosa vuol dire camminare per ore nella giungla nella speranza di avvistare anche un solo animale. E quando magari lo avvistate, vi rendete conto che il vostro teleobiettivo da 400 millimetri è comunque troppo distante per fare una foto decente. Bene, per farvi capire cosa c’è di unico alle Galapagos vi voglio dire che l’attrezzatura fotografica che ho utilizzato di meno, anzi che è stata totalmente inutile, è stato proprio il suddetto teleobiettivo. Non mi è mai capitato da nessun’altra parte al mondo, ma qui gli animali non temono l’uomo, potrete fotografargli anche l’iride con un grandangolo.
COME NON VISITARE LE GALAPAGOS
Dopo averle raggiunte in aereo, esistono sostanzialmente due modi di vistarle: con una crociera o con il cosiddetto island hopping ovvero soggiornando a turno nelle 3 isole abitate e da lì muoversi in giornata con gite organizzate. Vi sconsiglio assolutamente di seguire questa seconda strada, infatti le escursioni disponibili sono pochissime, deludenti e sempre superaffollate. Se per caso in questo momento state pensando di organizzarvi da soli qualche trekking, scordatevelo pure. Le norme che regolano le escursioni sono rigidissime (per fortuna aggiungerei): non tutte le isole sono visitabili, a nessuno è concesso di scendere a terra senza una guida autorizzata e sarete controllati a vista affinché non abbandoniate mai i sentieri prestabiliti.
Spendere i soldi per un lungo volo intercontinentale, per i voli locali, per gli alberghi, per le tasse di accesso al parco e poi trovarsi castrata la propria vena esploratrice, è una excursio interrupta, sì insomma, un colossale spreco. Non lo fate, mi ringrazierete per questo consiglio.
COME DEVO VISTARLE ALLORA?
Una delle peculiarità dell’arcipelago che piaceva molto a Charles Darwin, è che anche la più piccola isola è a sua volta un micro ecosistema. Potrebbe essere che su di essa l’evoluzione delle specie abbia seguito una strada totalmente differente rispetto alle altre. Vi capiterà ad esempio di sbarcare in un posto dove tutte le iguane sono rosa, per poi scoprire che sulla vicina isola dirimpettaia tutte le iguane sono invece verdi.
È essenziale dunque avere la possibilità di visitare il maggior numero possibile di isole per poter apprezzare la varietà di questa incredibile porzione della biosfera. Oramai vi sarà chiaro, le Galapagos vanno visitate con una crociera e, possibilmente aggiungo, con pochi ospiti a bordo.
Grazie! Ma che consiglio geniale! Ci servivi proprio tu per darcelo! Già che ci sei, dicci dove diavolo li troviamo seimila euro a testa per pagarci una crociera alle Galapagos?!
Adesso ve lo spiego, quello che sto per dirvi ha dell’incredibile.
Come vi avevo già accennato, l’accesso alle Galapagos è rigidamente regolamentato e le concessioni di navigazione vengono distribuite con il contagocce. Poiché ogni yacht, sia che sia pieno o che sia vuoto inquina allo stesso modo, le compagnie navali sono tenute a riempire sempre le proprie barche, pena la perdita della concessione. Questo significa che una settimana prima della partenza, faranno di tutto per riempire le cabine rimaste, arriveranno addirittura ad applicare sconti del 70% pur di essere al completo.
Il segreto è proprio questo, innanzitutto dimenticatevi le agenzie turistiche della vostra città. Una volta deciso quando andare, 10 giorni prima della partenza visitate i siti Internet ecuadoregni specializzati in crociere alle Galapagos e prenotate last minute la vostra cabina da sogno (noi ad esempio ci siamo appoggiati a Columbus Travel).
Non c’è il rischio di rimanere a terra? Ovviamente un certo fattore di rischio potrebbe esserci, però quando l’abbiamo fatto noi (Marzo) non c’era che l’imbarazzo della scelta. Inoltre gli impiegati di queste agenzie faranno di tutto pur di vendervi una cabina, non accettate il primo prezzo, credetemi.
IL GRANDE DILEMMA DELLE IMMERSIONI
Probabilmente i consigli che ho dato fino a qui sono sufficienti per la maggior parte dei viaggiatori, ma se come me amate le immersioni subacquee, allora “Huston we have a problem!”
Alle Galapagos le immersioni sono FA-VO-LO-SE (sillabando in lettere maiuscole ho reso l’idea di quanto sono belle?) e, ciliegina sulla torta, esistono anche delle crociere subacquee.
Fichissimo! Ma è proprio quello che stavo cercando! Così posso unire le escursioni terrestri a quelle subacquee.
No, non è così.
Sempre per le rigidissime regole bla bla di cui sopra, ai passeggeri delle crociere subacquee non è concesso scendere a terra (tranne in pochissimi luoghi) e alle crociere classiche non è concesso fare immersioni. Inoltre le crociere subacquee autorizzate sono in numero limitato (al momento in cui scrivo sono solo due barche), sono costosissime, non esiste il last minute e anzi vanno prenotate con un anno di anticipo.
Dunque, a meno che non facciate entrambe le tipologie di crociera, sembra che dovrete rinunciare alla terraferma o alla subacquea.
Ma che fregatura!
Calma, ora vi svelo il secondo segreto. Non serve una crociera per fare belle immersioni alle Galapagos e, per evitare che mi diate del racconta frottole, se non ci credete guardate il video che abbiamo girato con una semplicissima GoPro: Https://www.youtube.com/watch?v=5mNNH2RPzMY
In poche parole, se come noi volete avere il meglio di tutto, seguite la nostra formula: 1 settimana di crociera classica + 1 settimana di immersioni con partenza da Puerto Ayora.
Puerto Ayora è l’unico paese con strutture turistiche sull’isola di Santa Cruz. Durante il giorno potrete dilettarvi con la subacquea e la sera vi rilasserete con freschi aperitivi e deliziose cenette. Infine, prima di andare a letto, farete una passeggiata al porticciolo dove potrete ammirare gli squali condividendo la panchina con un… leone marino, non sto scherzando.
Le agenzie ecuadoregne sono in grado di offrirvi anche pacchetti completi con immersioni e pernotto a Puerto Ayora. Il mio terzo è ultimo consiglio è di evitare. Conti alla mano, per la seconda parte del viaggio facendo da soli risparmierete il 40% sull’hotel e il 10% sulle immersioni.
Per l’hotel andate direttamente su Booking, io vi consiglio il Grand Hotel Lobo de Mar, in pieno centro con camere spaziose e spettacolare vista sull’oceano.
Per il diving vi consiglio il Nautilus Diving, un centro immersioni che dà lavoro ad un’intera famiglia ecuadoregna, madre, padre, figlio e parenti vari. Sono tanto cortesi fuori dall’acqua, quanto eccezionali come guide subacquee. Il fatto che si avvalgano di una barca a vela può sembrare inizialmente un punto a sfavore rispetto ai veloci motoscafi della concorrenza, ma una barca grande vi permetterà di rilassarvi, prendere il sole e godervi il mare. Lo rifarei senza esitazioni!
DAPHNE MINOR
Mi rendo conto che è difficile descrivere le immersioni alle Galapagos, poiché sono sempre zeppe di avvistamenti ed è impossibile stilare una classifica dicendo che una è meglio di un’altra. A Daphne Minor mi è rimasta impressa la grotta subacquea piena di squali e leoni marni addormentati… almeno prima che arrivassimo noi con la GoPro a rompergli le scatole.
GORDON ROCKS
Questa è l’immersione più distante, probabilmente in una settimana la farete solo una volta, però vale la pena. All’interno di un cratere semisommerso incontrerete di tutto, dagli squali martello, alle mante e alle onnipresenti tartarughe.
SEYMOUR NORD
Questa è l’immersione che viene proposta più frequentemente poiché è la più vicina, ma è stata anche quella che ci ha regalato le emozioni più intense. Il primo giorno siamo finiti in mezzo ad un branco di squali martello, ne ho contati una trentina (vedi la fine del video), roba da rimanere senza fiato. L’ultimo giorno l’abbiamo rifatta e, a parte gli innumerevoli squali sott’acqua, appena riemersi siamo stati circondati da decine di delfini che ci saltavano intorno. Potevamo concludere meglio il viaggio? Risposta: no!
QUITO
Visto che dovrete di certo passarci sia all’andata che al ritorno, se riuscite ritagliatevi un giorno per visitare Quito. Questa caratteristica città coloniale a 2800 metri sul livello del mare è un coloratissimo patrimonio dell’UNESCO. Se potete andateci di domenica, il centro storico viene chiuso al traffico e avrete il privilegio di visitarla in un surreale silenzio.
Attenzione a non svoltare nel vicolo sbagliato, la città non è famosa per essere la più tranquilla del mondo. Per quello che ho potuto notare, se ti allontani dai percorsi turistici del centro storico in un attimo ti si fionda addosso un poliziotto in motocicletta, che diplomaticamente ti “sconsiglia” di proseguire nella direzione in cui stavi andando:
Señor non vada di là, non c’è niente di interessante e ci sono molti ubriachi. Leggasi “Se in quello zainetto da turista non hai un kalashnikov con il colpo già in canna, è meglio che non entri in quel quartiere.”
Per il suddetto motivo a Quito è meglio soggiornare nel centro storico. Nonostante sia più tranquilla come zona, vedrete che comunque gli hotel hanno tutti le sbarre alle finestre e di notte i concierge si chiudono dentro a doppia mandata. L’Hotel Boutique Portal de Cantuna è davanti al Monasterio de San Francisco, più in centro di così non si può. Diciamo che costa più di quello che meriterebbe, ma per quello che ho potuto vedere in centro tutti i prezzi sono esageratamente pompati.
Spero di esservi stato utile e che possiate beneficiare delle innumerevoli ore che ho passato al PC ad organizzare il viaggio e ovviamente delle esperienze che ho acquisito sul campo.
Ah, voglio darvi un ultimo consiglio! Vi ho svelato come risparmiare notevolmente i costi del viaggio, ma volete sapere come azzerarli del tutto? Potete fare come noi, ovvero sposatevi e chiedete agli amici di contribuire. Un grazie di cuore a tutti gli amici e parenti che lo hanno reso possibile, viva gli sposi!
Per vedere le foto del viaggio www.andataritorno.com/viaggi/33/galapagos-ecuador.