Le emozioni del Medio Oriente

Il 21 giugno è iniziato il mio viaggio itinerante Israele-Giordania.All'aeroporto di Fiumicino svolgiamo tutte le noiose pratiche tipo intervista con gli operatori della compagnia di volo El Al Israel. Noiose, lunghe ma non tanto invasive, a parte alcune domande intime....comunque gli operatori sono stati gentilissimi e questo è da dire. Il volo...
Scritto da: aleleo
le emozioni del medio oriente
Partenza il: 21/06/2009
Ritorno il: 30/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Ascolta i podcast
 
Il 21 giugno è iniziato il mio viaggio itinerante Israele-Giordania.All’aeroporto di Fiumicino svolgiamo tutte le noiose pratiche tipo intervista con gli operatori della compagnia di volo El Al Israel. Noiose, lunghe ma non tanto invasive, a parte alcune domande intime…Comunque gli operatori sono stati gentilissimi e questo è da dire.

Il volo parte in orario e atterra all’aeroporto di Ben Gurion, Tel Aviv, altrettanto in orario (volerò di nuovo con questa compagnia perchè sono stati impeccabili, anche con il servizio sull’aereo).

Prima tappa del mio viaggio.. Gerusalemme. Dunque da Tel Aviv decido di prendere uno sherut(taxi collettivi) per soli 10€. Beh, se da una parte sono affascinanti perchè fai un giro itinerante della città per accompagnare ognuno presso il proprio albergo, dall’altra non ti passa più…Sono stata l’ultima ad essere accompagnata al mio, ossia il Prima Hotel Royale.

Come primo colpo d’occhio la città inizia ad affascinarmi. Tempo di poggiare le valigie in albergo (un quattro stelle di ottima qualità anche se ce ne sono di migliori, tipo il Da Panorama) e la mia avida curiosità di conoscere la città inizia a prendermi.Dalla porta di Jaffa, uno dei tanti ingressi nella città vecchia, attraversando il suq arrivo dritta alla Basilica del S.Sepolcro.

Vi tralascio i particolari storici ed architettonici che si possono leggere su qualsiasi libro e guida. Ma il colpo d’occhio quando si entra in questa chiesa è incredibile!Infatti non ti sembra di entrare in una chiesa cattolica..Troppi ornamenti e fregi che fanno tanto ricordare una chiesa ortodossa (come in effetti è). Ho ripercorso, all’interno, le ultime stazioni di via crucis di Gesu’..E l’emozione pian piano cresceva fino ad arrivare alla sua tomba. C’è sempre fila davanti e tante persone che si soffermano a pregare sul sepolcro. Ma un sorvegliante ortodosso, al quale è stato affidato il compito di smaltire la fila, un pò bruscamente invitava le persone a non sostare troppo a pregare all’interno della tomba. Pensate che c’è stato un incendio in questa basilica e all’interno di alcune sale si possono vedere ancora le colonne bruciate i muri con le tracce nere…E nessuno che si è prodigato per ripulire i muri! Questo mi è sembrato veramente strano. Forse perchè la cura di questa chiesa è affidata sia alla chiesa cattolica che a quella ortodossa…

Gli ortodossi non sono molto propensi a parlare con la gente, invece gli ebrei sono gentilissimi e molto disponibili al colloquio, che siano essi tassisti, proprietari di negozi di antiquariato, ristoratori ecc. A tutti ho sempre fatto domande sulla situazione in Israele e cosa pensano dei palestinesi. Beh! è stato detto di tutto, ognuno ha la sua versione…Ma quello che è prevalso è che sono tutti contenti di quel “muro” che è stato costruito e che divide i palestinesi dagli ebrei (dal monte degli ulivi si vede chiaramente il muro di confine), dicono che gli scontri sono diminuiti e anche l’avvicendarsi dei kamikaze! Se lo dicono loro…Purtroppo non ho avuto l’occasione di superare quel muro e chiedere ai palestinesi cosa ne pensano!!! Dopo la basilica c’è ben poco da vedere, sappiate che all’interno della “città vecchia” tutto chiude alle 18 del pomeriggio. E soprattutto la sera non c’è proprio vita nei quartieri, x ristoranti e locali bisogna spostarsi nella città nuova. Però continuo a camminare senza una meta, solo per rendermi conto un pò di come si dividono i vari quartieri. Passeggio in quello armeno…Molto lineare, molto silenzioso…Se ne vedono pochi in giro. Poi ho scoperto sulla guida della loonely che spesso gli armeni attraversano la città sui tetti!!!!! Infatti anche ai turisti è data la possibilità di passare sui tetti e visitare la città vecchia dall’alto…Io l’ho fatto passeggiando sui bastioni però…Perchè non sono riuscita a trovare il varco x salire sui tetti! Peccato…

Comunque dalla porta di Jaffa si può salire, a pagamento, sui bastioni e le possibilità sono due: da Jaffa fino alla porta di Damasco (zona est del muro) oppure da Jaffa fino alla porta del Letame (il lato del Monte Zion). Oltre non si può andare, ossia non si può passare sulla spianata delle moschee…Dall’anno 2000 per controversie religiose e politiche quella parte dei bastioni è stata chiusa al pubblico (SULLE GUIDE NON E’ RIPORTATA QUESTA NOTIZIA).

Comunque dall’alto si percepisce la differenza tra i vari quartieri …Nella zona est ad esempio si possono vedere il quartiere cristiano e quello arabo. Quest’ultimo si riconosce subito dal vociare della gente, dai bambini che scorrazzano in giro, dal muezzin e …Dalla sporcizia delle strade! E si può vedere parte del quartiere ebreo…Ma poi devi bloccarti e scendere giu’ per la Porta Nuova oppure tornare indietro.

La parte più interessante del viaggio è stata la scoperta del Monte Zion e la storia della crocefissione di Gesu’. Certo per chi è cattolico è molto emozionante, ma credo che l’emozione la possa percepire anche un laico. Decido di prendere una guida, che si è offerta per strada, a 30€ a persona.

Ho visitato il Golgota. La chiesa del sonno eterno, dove secondo la tradizione Maria riposò un sonno eterno dopo la crocefissione di Cristo. A seguire il Cenacolo…Che tutti conosciamo. Una semplice stanza molto spoglia con una nicchia dove c’era una pianta d’ulivo…Un pò deludente.

Proseguo il tour e arriviamo alla Chiesa di S.Pietro in Galicante dove Gesù fu tenuto prigioniero per due notti insieme ai suoi apostoli. Ho visitato la sua prigione…Mi si accappona la pelle al solo ricordo. Fu tenuto legato mani e piedi e frustato tutto il tempo…Si può vedere chiaramente sul muro la sagoma di un uomo disegnata con il sangue secco. Non so se credere fosse la sagoma orinale di Gesu’…Ma l’emozione che si percepisce davanti a tale sagoma è molto forte…Al di fuori della chiesa inizia la via crucis di Gesu’ partendo dalla via Dolorosa…Dove si ripercorre il suo calvario fino ad arrivare alla basilica del S.Sepolcro.

Proseguendo il percorso…Passando attraverso il quartiere armeno e poi in quello ebreo…Si arriva davanti al “muro dell’occidente”. (tutti lo chiamano muro del pianto, ma non è l’accezione più corretta) Anche se non è un muro cristiano ma ebreo, come tutti sanno, mi sono ritrovata a pregare anch’io davanti quel muro…Come se fossi stata trascinata da una forza interiore…Non ci ho pensato molto, l’ho fatto e basta. Tra l’altro ho lasciato un piccolo foglietto infilato nel muro…Sentivo una forte emozione dentro di me, ritrovarmi davanti quel muro costruito e distrutto in 2000 anni di storia!! Ma l’emozione che si prova a stare lì davanti…Nn si può spiegare, bisogna viverla! Tra l’altro la sezione delle donne è a parte ed è separata da quella degli uomini che è molto più grande!!! Per visitare la spianata delle Moschee bisogna attraversare un varco super controllato..Ti guardano nelle borse e passi attraverso un metal detector. Mi sembra giusto…Però la spianata delle Moschee la vedi solo dal di fuori perchè è dall’anno 2000 che è chiusa (da quando Sharon è andato sulla spianata gli arabi si sono offesi e ci furono degli scontri e da lì è stata decisa la chiusura). Non ho trovato questa notizia sulle guide, l’ho scoperto una volta lì. Un pò deludente…

Poi decido di andare nei sotterranei del muro, con visita guidata a pagamento (50 shekel)! Praticamente ho capito che il “muro” appartiene tanto agli ebrei quanto agli arabi…Che se lo sono contesi e continuano, secondo me, a contenderselo. Però gli ebrei lo hanno fatto loro e non ne vogliono sapere di dividerlo! Questi vivono fianco a fianco, apparentemente, pacificamente…Poi improvvisamente x un quarto di muro si scatenano gli scontri! Una cosa che mi ha un pò lasciata perplessa, è che tutte le visite guidate all’interno della città e anche le audio guide non hanno la lingua italiana.

Quasi alla fine del viaggio ho anche capito perchè…Di ebrei italiani nel mondo ce ne sono pochissimi. Sono per la maggior parte russi, americani, francesi e un pò di spagnoli..Infatti ho incontrato tantissimi russi e americani e pochissimi italiani. Strano eh? le mie visite notturne sono state mirate al di fuori della città vecchia..Le zone di passeggio e di ristoranti sono soprattutto nella zona della Colonia Tedesca. Lì ho mangiato in un ristorante giudeo…Sono molto spartani sia nell’arredo che nella presentazione dei piatti. Però il cibo mi è piaciuto molto. Le vie dello shopping, e anche dei locali sono Rivlin Street e dintorni.

Lì si possono comprare souvenir a buoni prezzi…Bisogna trattare un pochino sul prezzo, ma non esageratamente come si fa con gli arabi…

Una visita che non mi ha entusiasmato più di tanto è la cittadella di David..L’ingresso si trova vicino la porta di Jaffa, niente di che!!! Dopo aver visto la città vecchia dal basso e dall’alto…Decido di vedere il famoso museo di Yasvadim (museo dell’olocausto)…C’è poco da descrivere quando ne esci sei fortemente provato! Ne consiglio sicuramente una visita che dura un paio d’ore con sale dedicate alle varie nazioni e alle persone che si sono prodigate nell’aiutare il popolo ebreo come l’italiano Perlasca e il tedesco Shindler.

Ho visitato anche il “cimitero dei giusti” sul monte Zion dove è sepolto Oscar Shindler (dal film Shindleer’list) l’ultimo giorno a Gerusalemme ho deciso di fare un’escursione nel Mar Morto…È stata una simpatica giornata, con caldo soffocante, in quel lago che ti tiene a galla senza nuotare. Il caldo e l’umidità erano dovuti al fatto che questo lago si trova a quasi 400 metri sotto il livello del mare! La mia vacanza continua verso Elat, punta estrema sud di Israele sul Mar Rosso.

Quasi 40° a giugno di temperatura, per fortuna caldo secco! Ho alloggiato nella stessa catena di albergo…Il Prima Music Hotel, ottima la cucina e ben organizzata(una cena completa è costata sui 15€).

Decido di visitare Petra con escursione organizzata dall’hotel.

Sveglia alle 6 del mattino e appuntamento con la guida (in inglese ovviamente) alla frontiera alle 7.30(150$ l’escursione e 45$ di frontiera).

Una mezz’ora per il disbrigo delle pratiche burocratiche, e poi oltre la frontiera giordana ci attende l’autobus, eravamo in 9, una famiglia cilena molto numerosa e 3 ragazze di Singapore.

Inizia il viaggio in autobus per due ore in una landa desertica dove ogni 5-6 chilometri si scorgevano accampamenti di beduini molto arrangiati…E poi montagne e deserto. La guida ci fa scendere nel punto che si chiama “Valle di Petra) dove fu girato il film Lorenzo d’Arabia…Molto suggestivo con i colori tipici del deserto che vanno dal giallo ocra al rosso…

Da questo percorso ti rendi subito conto del grave problema dei giordani: L’ACQUA! In effetti anche la guida ci ha detto qualcosa in merito, e ci ha anche detto che loro importano tutto dal petrolio al gas dai paesi vicini che sono amici ossia gli arabi e gli egiziani! Alla fine del viaggio l’autobus ci lascia proprio davanti all’ingresso di Petra. La guida ci fa fare un giro nei negozietti antistanti e mercatini…Mi sembrava una cosa già organizzata…Ma comunque ho avuto modo di comprare dei bei regalini! Insomma inizia il nostro cammino, circa un’ora e mezzo di Siq prima di arrivare a scoprire le meraviglie scolpite dal popolo nabateo duemila anni prima!!! Il Siq è un percorso tortuoso in mezzo a delle montagne di origine arenaria altissime e con i più svariati colori, dal marrone al rosa, dal giallo all’azzurro al rosso! Incredibile il colpo d’occhio…

Finalmente si arriva davanti alla monumentalità del “Tesoro”, la prima scultura che si vede uscendo dal Siq (dove sono stati girati i film di Indiana Jones).

Insomma questi nabatei erano dei gran architetti e scultori e anche degli esteti! Tutto scolpito nella roccia… Dalle tombe, alle cave dove abitavano, all’anfiteatro…Si cammina e si ammirano queste mirabolanti sculture che nonostante lo scorrere del tempo restano lì immobili e immutate, regalando ai turisti una vista da lasciare a bocca aperta, anche per la varietà dei colori della roccia!! Devo dire un percorso molto faticoso…Ma ne vale la pena!!!!! Non farlo in giornata, come ho fatto io, vale la pena spenderci almeno un paio di giorni!!! Nel pomeriggio torniamo indietro e ripercorriamo di nuovo il Siq, fino all’autobus che ci conduce in un ristorante a mangiare…Finalmente!!!! Abbiamo un’ora per fare ancora un pò di shopping…E poi la guida ci richiama all’ordine e ci conduce fino ad Aqab, la città all’estremo sud della Giordania ai confini a est con gli Emirati Arabi, a ovest con Israele e a sud con l’Egitto!!! Dopo altre due ore di assoluta desolazione durante la strada…Aqab si presenta come un puntino verde pieno di palme e di vita! Non a caso è uno dei porti principali del Medio Oriente!!! Nel tardo pomeriggio faccio ritorno in hotel, stanca ma felice di ciò che i miei occhi avevano visto…E della interessantissima vita vissuta dai nabatei!!! Gli ultimi giorni li spendo a Elat, che vanta una barriera corallina non di poco rilievo…Anche l’osservatorio marino merita una visita con le varie vasche dedicate a pescicani, tartarughe giganti e pesci rari! Il mio viaggio finisce qui, ma un appunto lo devo proprio fare in merito ai controlli negli aeroporti.

Aeroporto di Elat: sono stati molto scortesi, invadenti (mi hanno guardato tutte le foto fatte in vacanza e pretendevano che aprissi tutti i pacchetti dei regali..Cosa che non ho fatto mi sono rifiutata) e lunghi nelle procedure, tanto che stavo per perdere l’aereo e la ragazza al check in ha dovuto chiamare il pilota per bloccare la partenza!!! Incredibile e scandaloso!!! Questo non era successo all’aeroporto di Tel Aviv dove sono stati gentilissimi e cortesi!! Peccato che questo sia successo proprio alla fine della vacanza, in un paese che mi ha dato tante emozioni che non pensavo di poter viverle tutte insieme…Un paese abitato da persone gentilissime e disponibili in qualsiasi momento ad aiutarmi. Peccato quell’episodio dell’aeroporto di Eilat, che mi ha infastidita e innervosita…Ma ora ho solo ricordi belli e positivi e mi sento di consigliarlo a tutti!!!!!! SHALOM!!!!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche