Le due facce di Tallin
Vi resto solo per 3 giorni, con volo da Berlino, tanto basta per visitarla, almeno a leggere sempre le guide, e devo dire che dicevano la verità.
Dopo essere arrivati in aeroporto scopriamo i due volti della città quando ad accompagnarci in centro abbiamo aspettato mezz’ora un autobus anni 60 senza aria condizionata e non adatto a chi viaggiava con borse e valige dovendocele abbracciare o mettere in grembo…Una vera ciofeca.
Dopo qualche domanda all’autista riusciamo a capire dov’era il nostro albergo, City Portus, praticamente di fianco le navi ormeggiate in banchina e vi ci rechiamo.
Alla reception non parlano inglese(!!) ma dopo un pò riusciamo a farci capire e troviamo la nostra stanza…Orrenda! In questi anni abbiamo girato parecchio, ma questa stanza è senza dubbio la peggiore, color giallo e rosso.
Vi dico solo che per due giorni non mi son fatto la doccia, mentre per dormire ci poggiavamo stando attenti a non sfiorare il materasso.
Stando in queste condizioni siamo stati sempre in giro, e devo dire che la città è molto carina, le donne sono tipicamente finlandesi (alte, bionde e occhi azzurri), ma appena fuori si osservava di tutto.
Abbiamo girato col TuristBus, con descrizione in italiano, ed abbiamo visto case diroccate, palazzi tipicamente comunisti di cui ricorderò l’immensità, con le finestre distrutte, l’intonaco staccato…
Il centro è davvero carino, con le mura attorno, molti turisti, soprattutto nordici, e tanti tanti locali con cameriere in abiti tipici.
Per pagare non fatevi problemi ad uscire la carta di credito anche per pochi euro, l’accettano dovunque, e ce l’hanno anche bambini di 10/11 anni! Alla fine del viaggio posso dire, però, che la definizione “Perla del Baltico” è esagerata.
Posso dire che la città non ha molto più di qualsiasi altra città d’Italia, ma è sempre bello andarci perchè viaggiare significa anche conoscere altre culture…Come quella estone.
A proposito, consiglio di controllare per bene le previsioni se decidete di recarvi da queste parti, perchè posso dire che mentre in Italia c’erano 47 gradi, io mi son dovuto comperare un maglione per il freddo ed il vento del Baltico, un ricordo indelebile.
Da lì ci siamo diretti a Riga in autobus Eurolines e quella è stata davvero una piacevole sorpresa, quella sì una Perla