Le due capitali degli Zar

Secondo viaggio organizzato del Berto e del Rova alla scoperta di Mosca e San Pietroburgo: due giovani ed emozionanti metropoli sulle tracce degli Zar
Scritto da: steber
le due capitali degli zar
Partenza il: 26/05/2012
Ritorno il: 02/06/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Per la seconda volta ci affidiamo, su consiglio della nostra agente viaggi Nicole, ad un tour organizzato di solito preferiamo la formula fly and drive. L’esperienza è stata positiva, aiutata anche dai luoghi meravigliosi che abbiamo visto e vissuto. Un vivere, viaggiando. Il viaggio comincia, la Russia ci aspetta! Nel costo del viaggio era tutto compreso, a parte alcuni pranzi e alcune escursioni facoltative fuori dalle città.

Sabato 26 maggio 2012

Lasciamo l’auto al parcheggio P4 di Malpensa (euro 40 una settimana) comodissimo, a piedi in 5 minuti si raggiunge il check in. Partenza con volo Alitalia alle ore 15.20 e con + 2 ore di fuso orario arrivo a San Pietroburgo alle 21.20. Trasferimento al Sokos Garden Hotel, facente parte di una catena finlandese. Infatti, nel menu era sempre presente il salmone affumicato. Prendiamo possesso della camera 408. Hotel pulito, ben arredato di design, camere non molto spaziose a 3 km dal centro. Il trattamento è di pensione completa per i tre giorni di soggiorno. Come immaginato, per i gusti italiani, a parte la colazione l’assortimento e la qualità lasciavano a desiderare. Del resto non siamo in Russia per il cibo. L’hotel dista un 200 metri dalla stazione della metropolitana di Tekhnolodicheskij (linea blu) e con due fermate si scende a Nevskij Pr. A San Pietroburgo una stazione metro in centro non esiste, in ogni caso bisogna fare circa 300 metri per arrivare nella piazza del Palazzo d’Inverno. Per la metro bisogna acquistare dei gettoni tipo i nostri vecchi per il telefono al costo di 25 rubli per una corsa. Un 1 euro corrisponde a circa 40 rubli. Il costo della vita è simile al nostro. Cena a base di salmone affumicato ed insalata ed a letto.

Domenica 27 maggio 2012

Sveglia alle 7.30, colazione con vasto assortimento di cibarie e partenza con il gruppo alle 9.30. L’Hermitage ci aspetta. La temperatura esterna ci spiazza completamente: calda ed asciutta + 26° C. Per fortuna oltre alla cuffia, sciarpa e giubbotto avevo messo in valigia anche qualche polo. Sole e caldo ci accompagneranno quasi per tutta la durata della vacanza. Il traffico è impressionante, le numerose auto di lusso intasano completamente tutti i viali, per arrivare in centro in piazza della Colonna davanti al Palazzo d’Inverno – Hermitage impieghiamo 45 minuti. Il Palazzo d’Inverno e L’Hermitage sono collegati tra di loro e formano un complesso dalle dimensioni impressionati. L’edificio verde smeraldo più sontuoso è il barocco Palazzo d’Inverno progettato da un architetto italiano: Rastrelli. Seguendo la nostra guida russa Katia varchiamo l’ingresso. Ci attende uno scalone magnifico tra marmi, stucchi ed affreschi. Il complesso lascia d’incanto ogni visitatori, è un museo nel museo. Oltre alle opere di immenso valore, le stanze del palazzo sono a sua volta un opera d’arte, come una matrioska. Le opere d’arte sono innumerevoli, le più conosciute di Leonardo da Vinci – Madonna Litta, Canova – 3 grazie, Rembrandt – Crocifissione e tante altre di Van Gogh, Michelangelo, Matisse, Ronoir, Monet… il quadro che mi ha colpito di più è stato “i due amanti” di Guido Romano per lo stile pittorico, per l’ironia e le emozioni che mi ha trasmesso. Da non perdere la stanza dell’orologio meccanico del pavone e altri uccelli. Un meccanismo sofisticato ad ogni ora fa muovere gli animali, ad esempio il pavone apre la ruota. Peccato che funzioni solo in particolari occasioni. La permanenza all’Hermitage è di circa 2 ore, davvero troppo poco tempo per ammirare solo una piccolissima parte delle grandi opere esposte. Sarebbe stato opportuno non rientrare in hotel per il pranzo e passare più tempo all’interno del complesso. La piazza esterna ha una colonna al centro e sulla sfondo un palazzo semicircolare adibito ad uffici. Sullo sfondo non si può non notare la cupola dorata della cattedrale di Sant’Isacco ed il pennone dell’Ammiragliato ex cantiere navale. Rientriamo per il pranzo alle 13.30. Come la sera precedente il pranzo compreso nel pacchetto non è nulla di speciale. Puskin dista 30 km da San Pietroburgo e sono necessari 45 minuti di bus per raggiungerla. Partiamo alle 14.30 per Puskin, escursione facoltativa (42 euro cadauno), villaggio degli zar. Questo palazzo imperiale color turchese opera del Rastrelli fu eretto nel 1752 per la zarina Elisabetta. Il palazzo è stato duramente bombardato durante la guerra, ma dopo un attento restauro è stato riportato all’antico splendore e riaperto nel 2003. La facciata misura circa 300 metri ed è riccamente decorata con colonne ed atlanti, disposto a ferro di cavallo. La prima sala ci lascia basiti: la luce che inonda la stanza si riflette negli specchi, sugli intagli dorati e sull’ampia tela del soffitto. Per realizzarla sono stati utilizzati 8 kg di oro. La sala d’ambra interamente ricoperta di questa pietra è un opera di immenso valore artistico ed economico. Altra sala imperdibile la sala da pranzo verde in forte contrasto con gli eccessi barocchi i raffinati bassorilievi in stucco su sfondo verde-acqua si basano su grottesche. Usciamo a passeggiare nei giardini: la prima parte in stile italiano, la seconda in stile inglese. Partiamo dalla reggia alle 17.45 e dopo 45 minuti arriviamo al Sokos Hotel. Dopo cena decidiamo di uscire da soli per vedere in autonomia il centro. Abbiamo scelto un viaggio organizzato essendo titubanti per il fai da te in Russia. Ci siamo completamente ricreduti, le due metropoli da noi visitate si solo rivelate città ormai completamente occidentalizzate al pari delle altre capitali europee. Ci si sente sempre integrati nell’ambiente e si percepisce un senso di sicurezza.

Acquistati i gettoni per la metro, dopo due fermate scendiamo sulla via principale Nevskij Pr. La metro a San Pietroburgo è “sottotitolata” per i non cirillici, quindi si viaggia tranquilli. Mentre a Mosca è solo in cirillico e cambiare linea non è stato semplice. Dopo una breve visita al famoso Cafè Singer un edificio liberty con annessa libreria, vediamo le cupole colorate della “torta saint Honorè” della chiesa del Sangue Versato: un incanto. A parte la struttura fiabesca è completamente rivestita da mosaici dorati. L’interno non è meno sorprendente: rivestito per intero di mosaici dorati raffiguranti scene della vita di cristo. Ingresso dopo le 20, rubli 350 cadauno, prima delle 20 – rubli 250. Sicuramente da non perdere. Arriviamo percorrendo la Nevskij Pr fino alla Neva in zona Hermitage. Chiediamo informazioni per una gita in battello, ma nessuno dei cassieri parla inglese. Impariamo che l’unico modo per farsi capire è a gesti. Da questo punto si gode una fantastica vista sulla neva, sull’isola Vasillevskij con le colonne rostrate e sulla Cittadella. In questo punto la Neva raggiunge un’ampiezza di circa 1 km. Davanti alla chiesa della Modonna del Kazan – canale Griboedova – riusciamo ad informarci per la gita sui canali per la serata successiva. Non è necessario prenotare, i battelli partono uno dopo l’altro appena raggiungono un numero minimo di passeggeri. E’ iniziato il periodo delle notti bianche e il sole nonostante siamo le 23 passate non accenna a tramontare. Il centro città è vivace, brulicante di giovani e di locali. Non essendoci zone pedonali lo smog ed il rumore del traffico ci stordiscono. Siamo ormai stanchi ed i piedi pulsano, riprendiamo la metro e torniamo in hotel.

Lunedì 28 maggio 2012

Decidiamo di cambiare qualche soldo in rubli, indispensabili per i piccoli acquisti e abbiamo il primo incontro con la freddezza russa. La cassiera non ci guarda e non ci parla, le allungo gli euro e lei senza proferire sillaba mi cambia i soldi. Nemmeno un accenno di saluto o uno sguardo. A parte nei negozi per turisti sulla Arbat a Mosca, i rapporti con il personale dei pubblici esercizi russi sarà di questo tipo. La banca si trova davanti alla stazione della metropolitana, orari tutti i giorni tranne domenica dalle 9 alle 20 a San Pietroburgo. A Mosca il sabato sono chiuse. Come di consueto partenza con il gruppo alle 9.30 per iniziare ad esplorare la città. Prima destinazione Cattedrale di San Nicola. Santo molto venerato in Russia, infatti i russi organizzano pellegrinaggi a Bari. La chiesa ha il classico colore turchese, si dice che il turchese fosse il colore degli occhi di Caterina II. La chiesa è tra le poche rimaste aperte al culto anche durante il periodo sovietico, molte chiese durante questo arco temporale furono rase al suolo. Stalin le classificava sacrificabili per fare posto a nuovi edifici o per creare viali per le sfilate militari. L’interno come ogni chiesa ortodossa al posto dell’altare presenta l’iconostasi: una porta dello zar dorata sormontata da diversi livelli di icone di santi. Al secondo santo a sinistra della porta dello zar è dedicata la chiesa. Il campanile della chiesa è staccato dal corpo a croce greca della struttura. La chiesa è a due piani sovrastata da una cupola centrale con quattro torrette angolari quadrate, sormontate dalle classiche cupole dorate a cipolla. Seconda sosta alla principale cattedrale di Sant’Isacco. Stile neoclassico sormontata da una enorme cupola dorata e da un frontale in bronzo. Enormi colonne in marmo rosso caratterizzano i quattro lati della struttura. Si prosegue per Vasilevskij Ostrov. Attraversiamo il ponte Dvortsovyj most e facciamo sosta nel piazzale della vecchia Borsa (Museo Navale) davanti alle colonne rostrate. Queste suggestive colonne in stile romano erano utilizzate come fari. Il panorama è veramente suggestivo, sul lato destro della Neva l’Hermitage, sul sinistro la Cittadella. La visita continua al monastero Smolnyj simile come edificio a San Nicola, ora adibita a sala concerti. Ultima fermata alla chiesa del Sangue Versato. Rientro in hotel per il pranzo. Tornare sempre in albergo per il pranzo ha allungato i tempi di permanenza in pullman a causa del traffico intenso. Sarebbe stato più opportuno mangiare in ristoranti nei pressi delle ultime tappe per avere più tempo a disposizione per le visite. Partenza ore 14.30 per Peterhof a circa 30 km di distanza da San Pietroburgo. Escursione facoltativa euro 43. Arrivo ore 15.30. La tenuta di Peterhof in stile francese comprende il parco superiore, il parco inferiore e il parco di Aleksandra, che occupano un’area di circa 607 ettari. Oltre al palazzo principale, nel quale non entriamo, sono presenti numerose fontane, viali alberati, sentieri immersi nel verde. La residenza è famosa per la grande fontana con le statue dorate, che sfocia direttamente nel Baltico. Passeggiamo per i giardini con i famosi giochi d’acqua e rientriamo nel tardo pomeriggio in hotel. Terminata la forzata frugale cena riprendiamo la metro e raggiunto il canale Griboedova davanti alla Cattedrale della Madonna di Kazan ci imbarchiamo per la gita sui canali, Neva compresa (500 rubli cadauno). Consigliamo vivamente questa simpatica navigazione per vedere la città da una nuova prospettiva. Dopo aver percorso i canali cittadini sbocchiamo nella Neva passando sotto l’Hermitage, circumnavighiamo la Cittadella e rientriamo passando di fianco alla chiesa del Sangue Versato. Le giornate possono essere vissute intensamente essendo praticamente sempre giorno.

Martedì 29 maggio 2012

Partenza insieme al gruppo in pullman sempre alle 9.30 in direzione Cittadella, antica prigione. Una fortezza circondata dalle acque della Neva nel centro cittadino. All’interno visitiamo la Cattedrale dei SS Pietro e Paolo dove sono sepolti gli zar Romanov. Sosta per un caffè ed acquisto di souvenir e tappa finale in centro davanti alla Chiesa della Madonna di Kazan. Qui tempo libero fino alle 14.00. Entriamo nella chiesa di Kazan per ammirava la venerata icona della Madonna ricoperta da una meravigliosa cornice d’oro e pietre preziose. Il Rova ha i piedi che pulsano ed io ho lo stomaco attaccato alla colonna vertebrale, quindi decidiamo di fare una sosta pranzo. Visti i menu improbabili dei ristoranti, decidiamo di non rischiare entriamo a Subway sulla Nevskij Pr per un panino. Questa catena ha gli ingredienti a vista ed è facile ordinare qualcosa di non grasso e piccante (quattro panini e due bottiglie d’acqua 550 rubli). Tornati al punto di racconta davanti al regale museo russo in perfetto orario, proseguiamo in bus fino alla stazione per prendere il treno veloce per Mosca. Una piacevolissima sorpresa: treno fantastico! Sedili spaziosi, tv, radio, giornali (in russo) e super silenzioso, se non fosse per il caos che fa il gruppo si riuscirebbe anche a dormire. Noi siamo i giovani del gruppo nonostante i nostri 40 anni, ma nonostante l’età matura dei gitanti il vociare non ha sosta. Arrivo a mosca dopo 4 ore di viaggio con punte di velocità di 220 km/h. Sistemazione nella camera 804 (hanno ribaltato i numeri della camera precedente) dell’Holiday inn Sokolniki. Camera più spaziosa della precedente, pulita, con arredamento curato e recente. Cena a buffet, con più varietà di pietanze. L’hotel è un grattacielo di 25 piani a circa 10 km dal centro, distanza che con l’intenso traffico dilaterà i tempi di trasferimento. Nei dintorni un fast food e un supermarket aperto 24 ore al giorno. Oltre alla banca interna all’hotel, utilissima per cambiare gli euro. Tra l’entusiasmo per la nuova città e la stanchezza prevale l’entusiasmo. Silvano il nostro accompagnatore molto preparato e professionale ci dà alcune dritte da seguire. La metropolitana di Mosca è più complessa di quella di San Pietroburgo ed, ahimè, ha i cartelli solamente in cirillico. Chiediamo indicazione all’assistente del tour operator sulla uso della metro e partiamo alla scoperta di mosca by night. Qui il sole tramonta verso le 22.30. Costo di una corsa 28 rubli con biglietto elettronico. Dalla nostra fermata comodissima davanti all’hotel – stazione Sokolniki linea rossa – basta contare 8 fermate (Kropotklnakaja) per arrivare all’enorme cattedrale di Cristo Salvatore. La chiesa del Cristo Salvatore o Redentore è un’opera maestosa per dimensioni ed impatto visivo. Era stata demolita da Stalin per far posto all’ottavo palazzo in stile gotico-stalinista (sette sono ancora presenti in vari punti della città) di 315 metri sormontato da una statua di Lenin di 100 metri. La costruzione a causa del terreno non è stata effettuata e la zona era stata convertita in sportiva con piscine. Nel 1994 il sindaco ne ha curato l’incredibile ricostruzione. Attraversiamo il ponte pedonale sul retro della chiesa è restiamo sbalorditi. Entrambi restiamo senza parole e sospiriamo: ohhhh, alla vista by night sul Cremlino illuminato a giorno spuntare dalle tenebre. Mosca offre diverse vedute by night davvero suggestive, in particolare sui 7 palazzi costruiti da Stalin, ora alberghi o ministeri. Siamo molto stanchi e dopo una passeggiata nei dintorni decidiamo di rientrare per un sonno ristoratore. Ritornati alla stessa fermata della metro la troviamo chiusa con un cartello in cirillico! Non ci scoraggiamo e decidiamo di provare con la successiva, anche se a Mosca e San Pietroburgo le distante tra una e l’altra sono ampie. Inizia a piovere a dirotto e senza ombrello decidiamo di fermare un taxi. Abbiamo solo 1.200 rubli e non sappiamo se saranno sufficienti, visto la distanza e il traffico congestionato. Cerco di contrattare a gesti una tariffa (l’inglese è poco capito e parlato), ma l’autista mi mostra licenza e tariffe (sempre in cirillico) e mi fa capire che utilizzerà il tassametro. Partiamo. Per ingrassarmelo gli dico che siamo italiani come Spalletti che allena una squadra di calcio di San Pietroburgo. La notizia ha un effetto sorprendente, il taxi si trasforma in una giostra di Gardaland. Musica tecno ad alto volume, zigzag, sorpassi, brusche fermate sembra voglia impiegarci il meno tempo possibile. Scendiamo dal taxi con le gambe tremanti e con regolare scontrino paghiamo 1.100 rubli. Con l’adrenalina in corpo ci auguriamo buona notte.

Mercoledì 30 maggio 2012

Colazione a buffet, molto assortita e partenza alle 8.30 con il gruppo. Il bus ci lascia davanti all’antico maneggio nei pressi della porta S. Trinità dalla quale accediamo alla fortezza del Cremlino. Visitiamo una delle cattedrali del Cremlino. La cattedrale dell’Assunzione sormontata dalle sempre presenti cupole dorate a cipolla contiene meravigliosi affreschi del XVI e XVII secolo. Procediamo nel tour con il museo dell’Armeria, che contiene tesori dal valore inestimabile: carrozze, armature, corone, icone, porcellane, diamanti, vestiti e le incredibili uova di Fabergé. All’appello manca una signora del gruppo. Sentiamo urlare da uno dei bagni elettronici che danno sulla piazza, la guida si avvicina e trova la pecorella smarrita. La signora all’interno non riesce ad aprire la porta automatica della toilette. Andrej le suggerisce di tenere premuto il pulsante per almeno 7 secondi e la porta automaticamente si sarebbe aperta. La gitante nel panico non riesce nell’operazione e grida isterica. Il buon Andrej contatta la gendarme più vicina, che senza proferire parola si avvicina ad un quadro elettrico tira una leva ed automaticamente apre contemporaneamente tutti le porte dei bagni della piazza! Lo spettacolo è stato esilarante. Perdiamo un’ora per il trasferimento in hotel per il pranzo, il cibo migliora, ma non decolla. Lasciamo il gruppo e alle 15 prendiamo la metro destinazione centro. Contiamo 6 fermate e scendiamo a Okhtny Ryad in zona Piazza Rossa. Passiamo di fianco al museo storico attraverso la porta principale della resurrezione entriamo in questa gigantesca e regale distesa di circa 500 metri per 200: Piazza Rossa, ossia Piazza Bella. La piazza ci impressiona per le dimensioni ed emoziona per la storia che trasuda. Non ci convince la pavimentazione che sminuisce il colpo d’occhio. A destra le mura del Cremlino, al centro il mausoleo a Lenin a destra i grandi magazzini Gum ed in fondo all’orizzonte la spettacolare cattedrale di S. Basilio. Entriamo in San Basilio (250 rubli cadauno) dove ci accolgono quattro coristi che si esibiscono in canti liturgici a cappella, bravissimi. La chiesa è molto particolare sembra un fiore: una cappella centrale e disposte a petali le altre cappelle. Le pareti sono affrescate con pregevoli dipinti floreali. Dalle finestre si hanno caratteristici scorci sulla piazza. Da non perdere. Il mausoleo di Lenin, che contiene il suo corpo mummificato è chiuso, apre gratuitamente due giorni a settimana il giovedì ed il sabato. Entriamo velocemente nella galleria di lusso Gum, negozi di firma quasi interamente italiani. Da visitare come consigliato da Silvano il “bagno degli zar” (84 rubli). All’interrato del Gum lato chiesa Santa Maria del Kazan, uno scintillante bagno riportato ai fasti di un tempo. In numerosi bar vediamo dei “silos” trasparenti contenenti sciroppi che miscelati con soda vengono consumati da diversi avventori. Non riuscendo a decifrare il cirillico, scegliamo il nostro colore preferito e dopo la prima sorsata,lo sciroppo per la tosse prende la via del fiume Moskova (30 rubli cadauno). Usciamo dal Gum ed entriamo nella piccola chiesa Santa Maria del Kazan ricostruita nel 1993. Percorriamo sotto il solleone la Tverskaja, uno stradone con austeri palazzi antichi, trafficato e con negozi di griffe internazionali. Caratteristica la zona intorno al neoclassico teatro Bolsboj. Le distanze sulla mappa sembrano brevi, invece sono enormi e i nostri piedi sono più cotti di uno zampone. Rientro in hotel via metro ore 18.30. Il cibo ci ha procurato qualche bruciore generale, quindi dopo un bel piatto di riso bianco e una bella insalata ripartiamo per rivedere la piazza Rossa in notturna. Di notte la piazza assume un aspetto quasi fiabesco, in particolare la cattedrale di San Basilio che assomiglia ad un’attrazione di Euro Disney. Nei dintorni della piazza è sempre presente un mercatino dove è possibile comprare souvenir di ogni tipo. Il Rova preso dell’atmosfera russa compra 7 matrioske, che abbiamo scoperto non essere di origine russa, bensì giapponese. Matrioske di ogni tipo da guerre stellari, ai personaggi politici, ai fumetti. Penso sia l’unica piazza del mondo a non avere piccioni o altri tipi di uccelli. L’amministrazione stanca degli escrementi dei volatili ha ingaggiato dei falconieri per tenere lo spazio aereo pulito. Di notte i 7 palazzi edificati da Stalin illuminati sono spettacolari, sembrano castelli del cattivo di turno di cartoni animati e fumetti, trasmettono inquietudine e rispetto.

Giovedì 31 maggio 2012

Questa mattina visita al monastero di Novodevichy (delle vergini) il più famoso della città in stile barocco moscovita. Il convento di Novodevichy venne fondato nel 1521 e divenne una parte fondamentale del sistema difensivo della capitale. Il nome dipende dal fatto che il convento era noto per dar rifugio a molte donne delle famiglie imperiali russe, le quali venivano obbligate a prendere i voti. Visitiamo la cattedrale e passeggiamo per il giardino, ci ricorda il Cremlino in piccolo. Rientro in hotel e pranzo libero. Non abbiamo molto tempo e decidiamo per il fast food davanti all’hotel. Pomeriggio dedicato alla visita di Kolomenskoe la tenuta estiva degli zar, escursione facoltativa 30 euro cadauno. La visita è molto breve, visto il tempo trascorso in bus per il traffico, nonostante la località sia ad una trentina di km dal nostro hotel. Visitiamo la chiesa della Modonna di Kazan originale del 1650 con le cupole blu e l’imponente chiesa dell’Assunzione del 1532 una delle prime ad essere realizzata in pietra con l’altissimo campanile. Proseguiamo con il museo di storia contenente icone ed oggetti di uso comune. Infine la ricostruzione del capanno di Pietro il Grande. Il famoso palazzo reale in legno è andato perduto. Questa escursione si può, a nostro parere, tranquillamente tralasciare. Rientro in hotel cena e sprofondiamo nei nostri letti.

Venerdì 1 giugno 2012

Serghjev Posad ci aspetta. Escursione facoltativa (42 euro) nel più importante centro religioso russo, meta di pellegrinaggio e sede del Patriarca ortodosso. Sono presenti 12 cattedrali, noi ne visitiamo tre. La chiesa di San Sergio con refettorio annesso è stata costruita del 1696 per il 3° centenario dalla morte del santo da Pietro il Grande. Interno affrescato con numerose icone. Cattedrale dell’Assunzione del 1550, da segnalare i due splendidi lampadari e l’elaborata iconostasi. La più importate cattedrale della Trinità che custodisce i resti di S. Sergio in un sarcofago d’argento sormontato da un baldacchino dello stesso nobile metallo. Si ritorna per il pranzo in hotel e si riparte con Andrej per la visita delle fermate della metro. Eravamo scettici che le fermate della metro potessero essere un’attrazione turistica, effettivamente sembrano hall di alberghi di lusso. Stalin voleva che le stazioni fossero il salotto del popolo. Visitiamo tre fermate della linea blu. Ploshd Revolyutsy del 1937 con statue di bronzo con i vari mestieri, Arbatskaya del 1952 ad arco con lampadari in stile liberty e Smolenskya del 1953 con una cupola mosaicata. Usciamo dalla metro direttamente sulla Arbat la via del passeggio di Mosca. Il gruppo si scioglie e tempo libero per tutti. Avanziamo nella strada pedonale, una delle pochissime, tra palazzi storici e negozi per turisti. Si staglia all’orizzonte il palazzo del Ministero degli Esteri imponente e minaccioso. A piedi di buon passo arriviamo fino alla piazza Rossa ed entrati al Gum ci concediamo un gelato o meglio una palla ghiacciata al gusto mirtillo (60 rubli cadauno). Non ci sono le vaschette, il cono è già pronto con tanto di palla sopra nel congelatore. Rifocillati sempre con il cappellino parasole visitiamo la via delle chiese dove si trova il magazzino Gostiny Dvor dietro a San Basilio. Assolutamente da non perdere la magnifica chiesa di Ognissanti con l’interno affrescato in oro. Sfidando il cirillico prendiamo la metro a Kitay Gorod e solo chiedendo riusciamo a cambiare linea a Chistye Prudy per scendere a Sokolniki davanti all’hotel. Dopo aver fatto la consueta scorta di acqua al supermercato (28 rubli a bottiglia 66 cc). Riprendiamo il nostro tour di Mosca dopo cena con la M1 rossa scendiamo a Kropotkinskaya davanti alla cattedrale di Cristo Salvatore e percorriamo la via alberata Prechistenka con le antiche ville dei nobili. Molto carina. Cerchiamo di riprendere la metro, ma ancora una volta la troviamo chiusa. Attenzione questa fermata chiude dalle 22.30 alle 6.30 del mattino. Arriviamo a piedi costeggiando le mura del Cremlino a Biblioteka e torniamo in hotel per mezzanotte.

Sabato 2 giugno 2012

Ultimo giorno a disposizione, lasciate le valigie in deposito alla reception, abbandoniamo il gruppo partiamo alla scoperta della zona a sud che non abbiamo ancora visitato – Zamoskvoreche. Scendiamo alla solita fermata Okhotny Riad, percorriamo la Piazza Rossa, attraversiamo l’isola sulla Moskova e percorriamo lo stradone Pyatnitskaya fino all’imponente cattedrale di Kadasbi, chiusa per restauri. La zona non è di particolare interesse, può essere tranquillamente tralasciata. Con passo da maratoneta arriviamo fino alla chiesa del Cristo Salvatore ed entriamo in questo gigantesco edificio. L’interno tutto affrescato è degno di nota, sicuramente vale una visita (ingresso libero). Nonostante la stanchezza continuiamo la marcia fino all’Arbat e rientriamo con un difficoltoso cambio di linea di metro in hotel per le 15 orario di partenza. Trasferimento nel modernissimo ed avveniristico aeroporto moscovita e con volo di linea Alitalia rientriamo a Malpensa.

Piano di viaggio

Visita di San Pietroburgo e Mosca. Trasferimento con treno veloce 650 km in circa 4 ore. Velocità fino a 220 km/h.

Considerazioni

Il tour di gruppo ci ha soddisfatto, anche se questo viaggio può essere fatto tranquillamente in autonomia, le città sono ormai completamente occidentalizzate. Ci siamo sentiti molto più sicuri in loco che in alcune città italiane. Nonostante i russi siano freddi dietro una scrivania o un bancone, si sono dimostrati quasi sempre cordiali alle nostre richieste di informazioni direzionali. Il costo della vita è parificato al nostro. I luoghi sono magici e ben tenuti, consigliamo caldamente questa destinazione.

Costi

Compreso benzina, parcheggio, autostrada, escursioni e souvenir circa 2.000 euro cadauno.

Clima

Il meteo ci ha spiazzato completamente. Avevamo messo in valigia quasi tutti capi invernali, mentre il sole è stato sempre presente con temperature medie giornaliere di 26°C. Certo, qualche acquazzone non è mancato.

Note dolenti

Il molto tempo passato sul bus a causa del traffico, che ci ha costretto a visite troppo veloci. Gli alberghi troppo decentrati. Il costo eccessivo delle escursioni.

La classifica

1) Esterno ed interno della Chiesa del Sangue Versato a San Pietroburgo;

2) Il complesso dell’Hermitage;

3) Vista notturna del Cremlino dal ponte pedonale dietro il Cristo Salvatore.

Che l’avventura sia con voi.

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i due cosacchi

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ingresso palazzo d'inverno

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piazza della colonna s. pietroburgo

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chiesa sangue versato

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san basilio

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chiesa sangue versato

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sala da pranzo puskin

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piazza rossa di notte

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