Le dolci colline intorno a Siena

Probabilmente non bastano tre giorni per poter ammirare tutto il fascino delle zone intorno a Siena. Il mio obiettivo era di ‘assaggiare’ quanto più possibile, macinando chilometri su e giù per le dolci colline di una delle zone più belle d’Italia, per storia, per paesaggi e per atmosfera. Ci sono riuscito. Questi borghi, così...
Scritto da: rebel 8
le dolci colline intorno a siena
Partenza il: 01/05/2009
Ritorno il: 03/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Probabilmente non bastano tre giorni per poter ammirare tutto il fascino delle zone intorno a Siena. Il mio obiettivo era di ‘assaggiare’ quanto più possibile, macinando chilometri su e giù per le dolci colline di una delle zone più belle d’Italia, per storia, per paesaggi e per atmosfera. Ci sono riuscito. Questi borghi, così ostinatamente fieri della loro diversità, mi sono entrati dentro. Conoscevo già bene Siena (una capatina l’ho fatta volentieri anche stavolta), ho puntato più che altro ai dintorni. Ho alloggiato alla “Casina di cioccolata” di Sovicille (quindici minuti di strada da Siena), in un fantastico bilocale con giardino dall’atmosfera fiabesca (a questo proposito ringrazio Valentina e ‘l su’ babbo per la disponibilità e la gentilezza ;-), un’ottima base per poter arrivare in pochi minuti nei luoghi che ho intenzione di visitare. 1° giorno: Dopo aver lasciato i bagagli, puntiamo verso Asciano e le crete, zone collinari argillose, dal paesaggio quasi lunare, ne apprezziamo la tranquillità e l’aria frizzante, prima di arrivare a Montepulciano, grazioso borgo medievale circondato da cinta murarie, disposto a “mezzaluna”. Il corso principale porta a Piazza Grande, in cima, che ha nel Palazzo Comunale il monumento più importante: è molto simile a Palazzo Vecchio di Firenze; peccato non essere saliti sulla sommità (era chiusa). E’ stato molto bello perdersi nei vicoli di Montepulciano, si respira un’aria antica. Fuori dal paese abbiamo fatto scorta di formaggi, salumi e pici (che sono grossi spaghetti trafilati, ottimi con il ragù di cinghiale), giusto per ricordare che in questa zona l’ottima gastronomia abbonda.

In pochi minuti raggiungiamo Pienza, nel cuore della Val d’Orcia; si gira in poco tempo, ma merita una visita approfondita, per la bellezza del Duomo (che ha problemi di stabilità, infatti sono molto visibili le crepe) e per i fantastici panorami che si possono ammirare dalle vie adiacenti.

La bella giornata invoglia a raggiungere la suggestiva Bagno Vignoni, per vedere il sole al tramonto specchiarsi nell’acqua della piazza principale, una grande vasca del ‘500. La stanchezza comincia a farsi sentire, così torniamo verso la Casina di pietra, domani la sveglia suonerà presto.

2° giorno: L’Abbazia di San Galgano merita una doppia visita, sicchè ci andiamo di prima mattina, per poter ammirare la sua imponenza (spunta all’improvviso, immersa nel verde) e la spada nella roccia all’interno della Rotonda, simbolo della conversione di Galgano. Poi ci torniamo la sera stessa, con il buio l’abbazia acquista un fascino unico (sarà forse per la mancanza del tetto), sconvolgendo chi la visita. Dovendo scegliere, consiglio di andarci la sera, lasciandosi guidare dal mistero di questo sito unico.

Abbiamo mezza giornata da spendere in quella che ormai considero casa mia, Siena. In pochi posti mi sento così bene come in questa stupenda città. Saranno i suoi colori, sarà la magìa del Palio, che qui si respira tutto l’anno e che io adoro, saranno i vicoli di pietre sconnesse che raccontano e custodiscono una storia unica. Inutile dire che Piazza del Campo e il Duomo sono fra i monumenti più belli e caratteristici della città, stavolta preferisco addentrarmi a caso, per scoprire qualche angolo nascosto che non avevo notato le altre volte. Via del Comune, Via Stalloreggi, Via Salicotto, Fontebranda, ai più questi nomi diranno poco, per i ‘malati’ di Palio come me assumono un significato particolare, ogni angolo di questa fantastica città è particolare.

Mangiamo un’ottima tagliata di salumi toscani e un prelibato piatto di pici con chianina da “Nonna Gina” (Via Pian dei Mantellini, contrada della Pantera), prima che un acquazzone ci sorprenda mentre stavamo scattando l’ennesima foto al Campo. Torniamo a Sovicille, domani sarà l’ultima giornata da queste parti.

3° giorno: Percorrendo una strada poco battuta arriviamo in un batter d’occhio a Monteriggioni, una vera e propria perla. Si tratta di un borgo fortificato da mura e torri, di forma ellittica (anche Dante la cita nella Divina Commedia). Fu costruita dai senesi come difesa nei confronti dell’egemonìa della potente Firenze. Monteriggioni merita di essere vista per la sua originalità e per non essere stata ancora toccata dal turismo di massa e da speculazioni edilizie. Dopo averla girata in lungo e in largo (ci si mette davvero poco), torniamo alla macchina e puntiamo la superstrada Siena-Firenze, dove a pochi minuti dall’uscita ‘Poggibonsi nord’ sorge San Gimignano, in assoluto uno dei luoghi più affascinanti che abbiamo visitato in questa vacanza. Essendoci stati di domenica l’abbiamo trovata molto affollata, in periodi più “calmi” sarà ancora più bella. Entrando da Porta San Giovanni ci si immette nella via principale, piena di negozi di souvenirs e di prodotti tipici della zona. La fame aumenta, così ci si ferma in una trattoria molto semplice e carina, chiamata “Osteria delle catene” (Via Mainardi) dove gustiamo ottime portate. Il vento porta via le nuvole, aprendo un bel pomeriggio soleggiato. Ne approfittiamo per visitare il Duomo con il vicino Palazzo del Podestà. Da lì, passando per il Museo Civico, si può salire alla ‘Torre Grossa’ (una delle quindici torri ancora presenti, anticamente erano ben settantadue!) e ammirare dall’alto la bellezza di San Gimignano e i suoi dintorni di colline. Non vorremmo più andar via, ma ci aspetta un lungo viaggio di ritorno, così usciamo dalle mura promettendo di tornarci, un giorno. Avendo ancora un po’ di tempo da spendere, decidiamo di vedere anche Colle Val d’Elsa, lì vicino. La sua visita, comunque gradevole, non aggiunge né toglie niente a tutto quanto di bello abbiamo visto. Questa, a mio parere, è una delle zone più interessanti d’Italia, merita ampiamente di essere visitata, magari con più tempo a disposizione. Io lì mi sento a casa, dico solo questo. 😉



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