Le città imperiali a gennaio

Eccoci, finalmente si parte!! Destinazione Marocco! Dopo molto tempo finalmente il mio pallino di visitare questo paese si è realizzato. Partiamo con tanta voglia di visitare e soprattutto fotografare, e per quanto mi riguarda una brutta influenza che però non è riuscita a fermarmi! Le città imperiali la nostra meta. Questa volta per mancanza...
Scritto da: giaketta
le città imperiali a gennaio
Partenza il: 14/01/2007
Ritorno il: 21/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Eccoci, finalmente si parte!! Destinazione Marocco! Dopo molto tempo finalmente il mio pallino di visitare questo paese si è realizzato. Partiamo con tanta voglia di visitare e soprattutto fotografare, e per quanto mi riguarda una brutta influenza che però non è riuscita a fermarmi! Le città imperiali la nostra meta. Questa volta per mancanza di tempo e per un po’ di pigrizia ci siamo affidati ad un tour organizzato. Credevo di trovare persone con la puzzetta sotto il naso un po’ antipatiche, invece mi sono dovuta ricredere! Eravamo 27 persone dai 24 ai 70…E oltre anni che sono riuscite ad amalgamarsi benissimo tra loro che hanno saputo divertirsi e soprattutto confrontarsi.

Ecco il nostro tour (che prevedeva le tappe classiche): 1 Giorno- Arrivo a Marrakech con volo Neos in perfetto orario. Trasferimento all’hotel L’Atlas Asni. Hotel di grandi dimensioni, situato nella zona moderna della città a pochi passi dal Palazzo dei Congressi, ha camere ben equipaggiate (tv, condizionatore, asciugacapelli, ecc..), pulite, una bella hall. Il buffet è internazionale, forse anche troppo, con pochi piatti marocchini, comunque si mangia bene.

Essendo arrivati prima di mezzogiorno la nostra guida fissa del tour Kalil, ha saggiamente deciso di organizzarci una prima visita della città nel pomeriggio (non prevista dal programma). Così dopo un po’ di relax in camera (soprattutto per me mezza moribonda), la prima tappa sono stati i giardini della Menara, l’immagine simbolo che si ritrova sempre su ogni pubblicità/guida di Marrakech. Con nostra grande sorpresa abbiamo visto come i giardini, essendo domenica, erano affollati di coppiette e gruppi di amici (come succede nei nostri parchi la domenica pomeriggio) e ho subito notato come le donne circolavano tranquillamente, lavoravano come poliziotte etc…(grande differenza rispetto all’Egitto). Dopo una bella passeggiata in mezzo agli ulivi e alle palme ci siamo trasferiti nella Medina, precisamente nella famosa piazza Jamaa El Fna. L’impatto è stato quasi sconvolgente: un sacco di persone, suoni, fumi, lumache al vapore, spremute d’arancia fresca, teste di agnello alla brace, odori di ogni tipo, dentisti, incantatori di serpenti, bambini che fanno acrobazie in cambio di una monetina, asini, cavalli che passavano da tutte le parti, venditori di serpenti finti che sembravano veri…Aiutoooo!!! Risaliti sul pullman abbiamo tirato un sospiro di sollievo…Kalil subito ci ha chiesto se andava tutto ok e se la prima esperienza ci era piaciuta! Piaciuta ma a dir poco sconvolgente!! Rientrati in hotel cena e dritti a letto, l’indomani ci aspettava una giornata intensa!! 2 Giorno-Sveglia alle 7, partenza per Casablanca. Visita della piazza Mohamed V con i suoi venditori d’acqua coloratissimi, la gigantesca, imponente e affascinante moschea Hassan II affacciata direttamente sull’oceano e per finire la Corniche, il lungomare un po’ stile Rimini/Liguria. Sosta per il pranzo gustoso a base di pesce in un bell’hotel a pochi passi dall’oceano. Giusto il tempo di un tè alla menta e poi via si riparte per Rabat. Arriviamo nel pomeriggio inoltrato, riusciamo a visitare prima del tramonto il Palazzo Reale, la Casbah degli Oudaia e per finire la torre di Hassan e il Mausoleo di Mohamed V, prima però correndo come pazzi con al collo le nostre macchine fotografiche ciondolanti siamo riusciti ad immortalare l’ammaina bandiera delle 17.00!! L’hotel a Rabat è l’Oumlil; dopo un po’ di attesa per farci cambiare camera perché la prima aveva la serratura rotta (non si riusciva ad entrare!!…La manutenzione negli hotel non è il loro forte…) finalmente ci siamo concessi una bella doccia rigenerante. L’hotel è di piccole/medie dimensioni, la sala da pranzo è abbastanza piccola ma sufficiente ad ospitare tutti. Anche qui il buffet è internazionale e si mangia bene.

3 Giorno-Sveglia di buon’ora per raggiungere Meknes Qui accompagnati da una preparatissima guida locale (donna) abbiamo visitato la porta di Bab El Mansour, i granai e le scuderie (parzialmente distrutte dal terremoto di Lisbona del 1755), il Bacino di Agdal e infine la moschea Moulay Ismail , la sola dove noi non musulmani siamo riusciti ad entrare.

Dopo aver pranzato, abbiamo proseguito il viaggio facendo tappa a Moulay Idriss (città santa dell’Islam) e alle rovine romane di Voulubilis, dove ci siamo soffermati in una lunga visita guidata. In serata finalmente siamo arrivati a Fes. L’hotel è lo Zalagh, un bell’hotel con camere super spaziose (la standard sembrava quasi un appartamento!!) Anche questo era pulito, il personale gentile e il cibo buono.

4 Giorno-Oggi giornata dedicata alla scoperta di Fes. Con una nuova guida locale, ci siamo addentrati nel centro della città visitando il Palazzo Reale, le mederse di Bou Anania e Attraine, il Museo Der Batha e la moschea Karaouine. Ma la cosa più suggestiva della città, il ricordo che rimarrà vivo è la visita al quartiere Fes El Djedid e i souk con i loro cunicoli labirinto dove si passa uno alla volta, le grida Balak! Balak! o anche ocio!!! di coloro che tentano di farsi strada tra la folla portando asini carichi…Veramente come muli!!! Un altro ricordo indelebile è la visita alle concerie…O meglio l’odore che saliva dalle vasche dove la pelle veniva lavorata (nella vasca grigia ci sono anche escrementi di piccione che ammorbidiscono la pelle…). Sembra una cosa impossibile vedere che esistono ancora uomini che fanno quel lavoro in quelle condizioni…

5 Giorno-Oggi è il giorno in apparenza più semplice, ma in verità il più duro. Infatti lo trascorreremo principalmente in pullman per percorrere i 490 KM che ci riporteranno a Marrakech. Guardando fuori dal finestrino ci si accorge della varietà e dalle contraddizioni che convivono in questo Paese: un attimo prima deserto…Poi colline verdi come in Toscana!! Ultimo modello d’auto…Che sorpassano carri trainati da asini condotti da ragazzi con felpa D&G!! Ragazze vestite alla moda e altre con il velo…Una moschea con di fronte una chiesa cristiana.. Impensabile e allo stesso tempo stupendo!! Passiamo anche dalla cittadina di Beni Mellal, che Kalil ci dice essere uno dei paesi da dove sono partiti molti marocchini che da noi sono diventati i Vuccumprà!!! Ci ha raccontato anche che molti di loro, una volta rientrati, hanno portato denaro con il quale hanno costruito case, se non interi quartieri in stile molto occidentale.

6 Giorno-Con la nostra nuova guida Youssef (che personaggio!!!!) esploriamo i monumenti di Marrakech: il palazzo Bahia, le Tombe Saadiane, il Museo Dar Si Said e ancora nel pomeriggio il giardino Majorelle e un giretto in piazza, che si rivelerà meno traumatico della prima volta, ormai eravamo abituati a tutto!! Finalmente è arrivata l’ora di cena! La curiosità è tanta perché c’è questa cena a sorpresa nella Medina di Marrakech in un ristorante tipico. Dopo aver percorso stradine alquanto inquietanti la nostra guida Kalil ci ha indirizzato in un vicolo buio, maleodorante e alquanto angusto…Lì si trovava l’ingresso del ristorante. Varcata la soglia si è aperto un mondo totalmente diverso, un salone stupendo con tavoli elegantemente imbanditi tutti circondati da colonne in stile arabo arricchite da mosaici. La cena è stata ottima, una stupenda insalata marocchina, tajine con pollo e riso saporitissimi e per finire delle sfoglie fritte ricoperte di crema al cioccolato!! Il tutto condito da accompagnamento musicale e danzatrici del ventre che hanno allietato soprattutto lo scapolone del gruppo…Angelo!!! 7 Giorno-(e ultimo vero…Domani si ritorna…Ahimè) Mattina escursione alla Valle dell’Ourika. Visita ad un tipico villaggio berbero, con dei tipici venditori di braccialetti/pugnali/collane, che non osano mollarti fino a che il pullman non ha ingranato la marcia!! Mai osare dirgli dopo, per loro è una promessa…

Proseguimento fino alla ‘sosta biologica’ raggiungibile solo dopo aver attraversato un avventuroso ponte tibetano sull’omonimo fiume…Che paura ma che divertimento!!! In serata spettacolo Fantasia…Cena buona, lo spettacolo…Credevo qualcosa di più! Un consiglio, per fare belle foto mettetevi sul lato in fondo, cavalcheranno verso di voi…E…Sperate che frenano in tempo altrimenti…Vi piomberanno addosso!!! Che dire il Marocco è bello come me lo aspettavo ed è veramente un paese di contrasti come si sente sempre dire. Ora, dopo aver visitato le città imperiali, il sud mi incuriosisce moltissimo…Chissà mai un prossimo viaggio… E’ stata una bella settimana, intensa, abbiamo visto un sacco di cose, ma come al solito è passata troppo in fretta!!Il tour organizzato sicuramente ti consente di risparmiare tempo, ma a volte i tempi liberi (soprattutto per scattare foto) sono un po’ ridotti. E’ stato un viaggio perfetto in ogni suo aspetto: pur essendo partiti il 14 di gennaio abbiamo trovato il clima ideale (maglietta/felpina di giorno, anche piumino la sera), sempre soleggiato, anche se la stagione dovrebbe essere più piovosa (sono due mesi che pregano per avere la pioggia…). Dal punto di vista squarauss (problemi intestinali) non abbiamo avuto problemi, a parte il Giuly che è stato afflitto dal disturbo per due giorni (la curcuma è il rimedio naturale marocchino…L’effetto è assicurato, bisogna riuscire però a mandarla giù…). Io devo dire che prima di partire avevo letto moltissimi racconti dove tutti stavano male e mi ero un po’ preoccupata…Ho letto anche che si mangiava malino…Sarò stata fortunata, ho forse mi so adattare, comunque ho mangiato benissimo, anche fin troppo, e proprio di tutto! Era più bello e gustoso mangiare nei ristoranti tipici piuttosto che in hotel dove tutto era buono, ma standard! Consiglio per i fotografi, preparatevi un po’ di monetine: dai venditori d’acqua onnipresenti, alle persone comuni, tutti vi chiederanno qualcosina per fare una foto. Se poi la fate di nascosto e loro se ne accorgono, preparate la moneta oppure correte…Ne ho visti certi che rincorrevano i turisti…Ma ahimè quest’ultimi facevano gli gnorri andandosi a proteggere nel loro gruppo.

E per finire, sono le persone con cui vivi un’esperienza di viaggio che aiutano a renderla più unica!



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