Lazy River experience
Old Jail Flagler College Bay View Old Village St. George st Wax Museum Old Drug Store Oldest House Castillo Plaza Mission Grace Church Historic District Flagler Church Youth Fountain Welcome Ctr Villa Zorayda San Sebastian Winery Ripley’s Museum
Le cose che ci sono piaciute di piu’ sono state la Old Jail , Flagler College, Bay View, Old Village.Old Drug Store.Youth Fountain e Castillo S. Marcos, qui grosso colpo di fortuna in quanto i weekend di agosto l’ ingresso e’ pagato dall’ NPS Finiamo la visita della città verso le 16, tempo di salire in auto e viene giu’ il mondo, 10 minuti di burrasca, veniva tanto forte da farci rimanere in auto,, smette di piovere e ci avviamo verso il faro, qui brutta notizia, anche andare sotto costa 17$ e visto che tra poco e’ l’ ora di cena ho preferito rinunciare al faro a favore di un ottima bistecca. Rientriamo in hotel bagno in piscina e via a cena, questa sera abbiamo scelto Burgher King cosi da far cena molto velocemente. L’ indomani ci scegliamo con molta calma, facciamo colazione senza che ci sia lo stormo di api assassine e partiamo per Orlando che raggiungiamo dopo poco piu’ di 2 ore di guidaOggi siamo a Kissimmee, il tempo continua a volerci bene, sole e caldo ci accompagnano, raggiungiamo l’ area check in e mi spavento dal casino di persone che sono in fila, avevo visto gente in fila a Las Vegas ma qui siamo all’ esagerazione, ci saranno state 500 persone disposte tra piu’ file, rassegnati ci mettiamo in fila quando vedo vedo in fondo all’ enorme hall un cartello Priority Pass here , essendo socio del programma vado là e una signora anziana ma molto gioviale ci fà il check in congratulandosi del nostro stato di soci e prendendosi 250$ di cauzione, ci illustra l’ hotel, le varie zone, le 10 piscine, le aree di svago, palestre, campi da golf, negozi, l’ ufficio della security, ristoranti ecc ecc, pero’ ci dice di tornare alle 14 in quanto la camera ancora non e’ pronta e possiamo tranquillamente girare per il resort usando tutti i servizi inclusi nel nostro soggiorno, piazzo il mio bel cartello con riportato VIP PASS sul cruscotto e via partiamo alla scoperta di questo magnifico resort, la struttura e’ un villaggio vacanze si estende su 1400 acri perfettamente tenuto, laghi, prati e una pulizia maniacale , nel resort ci sono 2412 camere per cui un bel po’ di gente, girelliamo alla scoperta del villaggio lungo le strade che collegando le varie zone per poi andare verso la zona del River Island dove ci aspetta il nostro primo Lazy River, ci sistemiamo sui lettini a bordo fiume ed entriamo subito in acqua, e’ stupendamente calda, una libidine alle 9,30 del mattino, vado a prendere i ciambelloni e qui primo intoppo, per prenderli bisogna pagare 9 dollari al giorno, mi metto sulla riva del fiume e come dice il detto aspetto che il cadavere del mio nemico passi, il cadavere non e’ altro che i ciambelloni lasciati liberi dalle altre persone che fessacchiottamente si sono fatti fregare con la storia del pagamento, ne prendiamo 3 e cominciamo a girare sul fiume, vedendo che molte altre persone sprovviste di braccialetto ( 9 dollari ) hanno fatto come noi , 27 dollari risparmiati, spesi in una mega bisteccazza la sera da Sizzler. Rimaniamo sul fiume un paio d’ ore poi a causa del troppo affollamento decidiamo di arrivare sulla Irlo Bronson per far pranzo, scegliamo un Mc Donalds e devo dire che saranno gli Usa, sarà la vacanza ma i panini sono molto buoni per cui non e’ un sacrificio mangiare a pranzo cosi, facciamo un giro e alle 13,30 torniamo in hotel, dove la nostra amica del Priority ci aspetta con un sorriso a 32 denti ( finti ) per darci la nostra chiave, entriamo in camera e rimaniamo a bocca aperta da tanto spettacolo, la camera e’ enorme, pulitissima, 2 queen bed, tv lcd, pale al soffitto, grande bagno e zona salotto e cucina con tanto di tavolo, stoviglie, insomma un piccolo appartamento di 60 mq, sistemiamo la nostra roba, piazzo il pc e mi connetto subito grazie alla wireless inclusa nel prezzo del resort, in mezzo a tanta bellezza primo problema, l’ aria condizionata spara una bora a 16° stiamo congelando, mi metto a spippolare nel comando digitale e niente, e’ programmata e non riesco a riprogrammarla, il bello e’ che non c’e un unica bocchetta ma diverse sparse sul contro soffitto, mando Sonia a chiedere se hanno un tecnico che sà come fare a metterla ad una temperatura piu’ umana ma dopo mezz’ ora di attesa e i ghiaccioli al naso nessuno si presenta, a questo punto il Mc Giver che c’e in me ha il sopravvento, rapida occhiata alla stanza e dietro un quadro il pannello con gli automatici di tutti gli apparecchi elettrici della stanza, dall’ alto in basso ad esclusione e per magia il generale dell’ aria condizionata spegne l’ infernale aggeggio dandoci sollievo immdiato. Scendiamo a ritemprarci e scaldarci come lucertole al sole per tutta la sera nella piscina appena fuori dalla nostra camera. Serata cena da Sizzler, avevamo fissato con Giampy che e’ nello stesso hotel, ma hanno fatto tardi per cui rimandiamo l’ incontro, il giorno successivo alterniamo il lettino alla piscina, la piscina al lettino facendo una capatina al fitness center per un po’ di moto ( Sonia ) e al cafè del resort io per un espresso, nel pomeriggio partiamo per lo shopping, e’ una droga per cui strisciate di carta a non finire, borse, pacchetti pare di essere a natale, passo dall’ Apple Store mentre le mie donne sono prese nelle compere da Abercrombie, dentro l’ Apple Store si torna bambini, mi vedo in giro con la faccia beota cercando di toccare il piu’ possibile, avere in mano l’ Iphone 4, l’ Ipad e’ una soddisfazione unica, nessuno che ti viene a chiedere niente, vedere tuoi simili in competa trance che fanno le tue stesse cose con gli occhi pieni di libidine come se toccassi una bella donna o un bell’ uomo a seconda dei gusti e ti accorgi quanto siamo deficienti, parto in 4a per prendere l’ Ipad, chiedo il costo finito, 501 dollari , beh 70 euro in meno che in Italia, ringrazio il commesso che era già pronto con un Ipad sotto braccio per farmi l’ ordine, faccio un giro e continuo a vedere decine di persone in preda ad un orgia elettronica, passandosi i gioielli della Apple come in uno scambio di coppia, ci penso, torno indietro, sono molto confuso, da una parte c’e il diavoletto dentro di me che mi dice prendilo che te frega se costa 420 euro, si vive una volta sola, dall’ altra c’e l’ angioletto che mi dice, cosa te ne fai, sono 420 euro buttati, sono molto confuso, esco per prendere aria e mi siedo nelle poltrone che il centro commerciale mette a disposizione dei clienti, rimugino, valuto , penso poi mi decido, lo prendo, entro dento e metto nel mirino il venditore con l’ Ipad sotto braccio mi avvicino e un latino mi si mette davanti rubandomi il venditore, faccio un altro giro toccando ma vedo che le cose vanno per le lunghe, ho deciso ci dormo sopra poi domani decido, decisione che non arriverà mai, lascio perdere l’ Ipad lo prenderò in Italia. Usciamo dal girone infernale e andiamo da Wal Mart, pazza idea, abbiamo la cucina, i piatti, le pentole perché non farsi un po’ di pasta, troviamo la pasta Barilla, spaghetti e penne, ci sono dei sughi ma sono improponibili, funghi e aglio, 4 formaggi e aglio, pomodoro e aglio, marinara e aglio ma senza aglio non c’e niente, idea, carbonara made in Usa, prendiamo la pancetta, confezione da 600 grammi, cerco le uova ma la confezione piu’ piccola e’ da 24, ripiego su un cartoccio di uovo liquido, prendiamo una bottiglia di olio d’ oliva spagnolo, confezione di pepe e una di sale a andiamo in camera, comincio a preparare il tutto e diciamo che con delle simil materie prime gli spaghetti sono venuti abbastanza bene, solo che non siamo abituati piu’ a mangiare cosi pesante, io la notte ho visto in sogno la retrospettiva di tutti i film di Dario Argento, replichiamo il giorno dopo con le penne al pomodoro e basilico, diciamo che nonostante il sugo sia di marca Bertolli e fatto nel New Jersey e’ molto meglio della simil carbonara della sera precedente. II° giorno al resort, anche qui relax assoluto, rimaniamo in piscina fino alle 15 poi nuova tornata di shopping con cena da Ponderosa, torniamo in hotel per il bagno notturno, le piscine sono aperte fino alle 23, domani tappa cortissima, solo 20 km, ci spostiamo in campagna 17 agosto, lasciamo l’ hotel a Kissimmee per una tappa allucinante, 15 minuti di trasferimento, ma facciamo un passo indietro, mi alzo presto e dopo aver provato a mangiare in cornetto al burro preso il giorno prima da WalMart mi decido e vado da Dunkin Donuts sulla Irlo Bronson a circa 20 km compro la scatola da 6 e rientro in hotel non prima di essermi fermato da Starbucks per un caffè espresso, per dire la verità ne ho presi tre, in pratica quando ordini un espresso devi specificare che lo vuoi one shot, solo che io nel mio inglese maccaronico dico correttamente per prendere due caffè two espresso please, one shot e la commessa di turno stranamente mi fà un espresso a two shot, mi domando e dico ma se te ne ordino due perche’ mi devi fare un unico caffè doppio ?? Rientro in hotel e facciamo colazione, fa consigliare il bombolone con la crema di Boston, non ho capito se a Boston fanno la crema cmq e’ molto simile ai nostri bomboloni. Carichiamo le valigie e imbocchiamo la Florida Turnpike passando dalla porta riservata al SunPass sempre con una preoccupazione in quanto niente ti segnala se sei autorizzato o no cmq per adesso non sono arrivate multe per cui spero che il passaggio del Sunpass sia stato realmente incluso. Come dicevo prima oggi la tappa e’ molto corta, abbiamo deciso di regalarci due giorni di all inclusive in una struttura spettacolare ( 200$ al giorno ) prima di partire da Kissimmee faccio il check in online indicando per le 10 la nostra ora di arrivo, arrivati davanti alla reception un signore con una divisa ci stà aspettando e ci consegna la chiave della nostra camera al 6° piano, arrivati in camera rimaniamo sbalorditi dalla vista, la camera di per se non e’ niente di particolare, si pulita, tenuta bene ma arredi un po’ datati ma il fuori e’ un paradiso, piscine, palme, campi da golf e l’ elemento primario in questa vacanza, il lazy river, ci sistemiamo e poi scendiamo giu’ alla scoperta del resort, la struttura e’ un 5 stelle (4,5) costruito qualche anno fà in occasione dei campionati mondiali di golf , ci sentiamo dei pesci fuor d’ acqua, addetti con le divise tutto perfetto, in effetti e’ tutto cosi perfetto che sembra finto, girelliamo un po’ per la hall e da una parte vediamo una grossa caraffa d’ acqua con ghiaccio e limoni con accanto un cesto di frutta tropicale, dico io e’ di cera senza dubbio, invece la frutta e’ vera ed e’ a disposizione dei clienti, mele, anguria, uva, kiwi, banane tutto là, ci appostiamo a qualche metro e guardiamo gli altri ospiti che fanno, molto tranquillamente si avvicinano e prendono la frutta e se ne vanno, ne approfittiamo anche noi, ananas, uva e anguria e via verso la piscina. Ritiriamo i teli e ci accomodiamo nei pressi del fiume, anche qui l’acqua e’ una libidine, fare il percorso dolcemente cullati dal movimento della corrente e’ troppo rilassante, se si aggiunge che nel resort non c’e tantissima gente la libidine e’ doppia, un soggiorno cosi andrebbe fatto una settimana si e una no. Rimaniamo per tutto il tempo in piscina, alternando bagni di sole e d’ acqua, sorseggiando buonissimi frozen drink al cocco, insomma un riposo a 5 stelle, purtroppo le 5 stelle le fanno pagare anche al grill a bordo piscina, un hot dog 15 dollari, ci rivestiamo e usciamo per raggiungere il Mc Donald che si trova a 400 metri dall’ hotel, devo dire che a differenza di altri anni mi sono trovato veramente bene pranzando da Mc Donald, hanno introdotto nel menu’ l’ Angus che e’ tipo il Big Tasty da noi, molto buono e stranamente grosso per gli standard MC Donald , rientriamo in piscina e mentre ritiriamo i teli un addetta ci fà osservazione in quanto la bimba ( 7 anni ) ha solo lo slip come costume e per loro corrisponde a nudità senza il pezzo sopra, vabbe’ paese che vai usanze che trovi, fanno tanto i moralisti poi a 20 anni hanno già 2 figli, a 25 sono in depressione e si rimpinzano di cibo, a 28 sono divorziati e a 30 si danno all’ alcool cmq sono i paradossi che amiamo tanto in questa nazione. Finiamo la serata tra shopping e minigolf a Orlando Andiamo a letto e in lontananza vediamo molti lampi, e’ uno spettacolo vedere questi fenomeni senza che non cada nemmeno una goccia. Appena svegli apriamo la portafinestra e una luce accecante invade la stanza, anche oggi si preannuncia una giornata fantastica, colazione esageratissima al ristorante Trevi dove il capo cameriere e’ un oriundo italiano , nato in New Jersey ma con nonni calabresi, due chiacchiere sul bel paese e poi via giornata di relax in piscina e solito pranzo da Mc Donald, nel pomeriggio mi arriva un sms da Roberto un ragazzo a cui ho organizzato il viaggio, mi dice siamo di passaggio da Orlando e se ceniamo insieme alla sua famiglia, accetto molto volentieri e ci diamo l’ appuntamento al suo hotel, arrivo là e mentre metto benzina vedo un tipo molto spaesato che cerca di ottenere delle informazioni da dei giardinieri, lo vedo perplesso e dall’ abbigliamento deduco che e’ un italiano, mi avvicino e gli chiedo se avesse bisogno, in pratica era un ora che girava per là e non riusciva a trovare il suo hotel, gli dico se mi aspetta un minuto tempo di mettere benzina lo accompagno io, ci si accoda e in 4 minuti e’ davanti al suo hotel, non vi dico i ringraziamenti, addirittura aveva capito che io abitassi ad Orlando, magari…. Torniamo all’ hotel del mio amico e non c’e nessuno ad aspettarci, mi sembra strano, gli mando un sms e lui mi dice ma sei all’ hotel a Fort Laudardale ?? azz ho letto male il messaggio, arriva domani, che figura di emme. Anche questa sera shopping e cena da Ponderosa, rientriamo in hotel per la nostra ultima notte e ne approfittiamo per un bagno notturno, domani ci aspettano 3 ore di strada per raggiungere Jenson Beach per la nostra ultima notte in Florida Purtroppo la nostra due giorni al Championsgate e’ finita, raccogliamo i nostri bagagli e ci mettiamo in marcia per raggiungere Jensen Beach per l’ ultima notte in Florida, mentre carico mi accorgo che lo zainetto dove ho la mia videocamera non c’e, faccio mente locale e mi viene in mente l’ ultima volta che l’ ho visto, nell’ altro hotel a Kissimmee, riprendo la turnpike e in 20 minuti siamo all’ hotel, entro nel resort grazie al mio VIP PASS ( scaduto ) e raggiungiamo la reception, guardano al computer e il mio zainetto e’ al lost & found nello stabile della security solo che fino alle 10 non apre, sono le 8,30 cosa facciamo ?? Tiro fuori la vecchia carta magnetica e zaaaak il cancello della piscina si apre, abbiamo i costumi sotto , prendiamo i teli gratuiti e via in acqua, fino alle 10, oramai la mattina e’ andata approfittiamone. Ritiriamo lo zainetto dopo aver subito un 3° grado e partiamo per Jensen Beach che raggiungiamo intorno alle 13, non conoscevo questa località ma devo dire che mi ha subito impressionato, questa cittadina si trova su Hutchinson Island una lingua di sabbia che si trova sulla Gold Coast, hotel molto belli, pochissima gente e acqua cristallina, poi cosa molto bella onde alte oltre 2 metri che ci fanno divertire come dei pazzi con il body board spingendoci per diversi metri oltre il bagnasciuga, ma torniamo un momento indietro, abbiamo scelto per questa ultima notte il Courtyard by Marriot ( 150$ ) un hotel molto bello anche se con arredo non proprio moderno, facciamo il check in e la manager, una signora panamense molto felice di parlare italiano ( e’ stata 3 anni a Bari ) ci dice che la camera non e’ ancora pronta per cui possiamo accomodarci in piscina e prendere due drink offerti dalla direzione, ci facciamo un paio d’ ore di piscina e mare poi entriamo in camera, la posizione e’ bellissima, 6° piano ocean view con terrazzo, sistemiamo le valigie e poi via in spiaggia fino alle 18. Rientriamo per una doccia e poi subito fuori per andare a cena, questa sera scegliamo Longhorn una steakhouse molto bella e con piatti buonissimi, anche il prezzo e’ una mazzata pero’ cmq domani a quest’ ora saremo in volo per cui chi se ne frega, ultimi acquisti da Wal Mart e poi rientriamo, lungo il tragitto troviamo una festa con un sacco di moto parcheggiate, ci fermiamo e ammiriamo una 50ina di Harley tutte lucide spettacolare, mentre sono li in estasi mistica mi sento ue’ cumpà ti piacciono ? mi giro e mi vedo uno uguale all’ attore che fà i Soprano’s in breve oriundo italiano, che stava nel Bronx e si e’ traferito in Florida, ci saluta con la frase salutami o’ paese e ce ne andiamo, rientriamo in hotel e cominciano i guai, i body board non stanno nelle valigie, volevamo legarle con lo scotch ( quello grigio telato da rapimento ) ma abbiamo temuto oltre al rifiuto dell’ addetto al check in l’ ilarità degli altri passeggeri in coda al check in , per certi versi ho temuto di essere come gli immigranti che lasciavano il paesello con le valigie legate con lo spago, un altra cosa che ci ha fatto desistere e’ il fatto di spendere 50$ per portarsi due body board che ne costano 12 per cui li abbiamo regalati a due bimbi che erano in spiaggia la mattina successiva. Ci addormentiamo cullati dal rumore delle onde, domani si torna a casa, riposiamo. Ore 5,50 mi sveglio, comincia a far giorno, esco sul terrazzo e aspetto che sorga il sole, dopo alcuni minuti si alzano anche Sonia e Gloria in tempo per vedere il sole che ci dà il buon giorno, certo e’ triste lasciare la Florida cosi ma purtroppo l’aereo non aspetta, saliamo in auto per raggiungere Target , un supermercato molto grande dove compriamo 2 cornetti e due sfogliatelle alle mele, molto buone, altre due ore e siamo all’aeroporto dove lasciamo l’ auto e con una grande tristezza salutiamo Miami e la la nostra vacanza pigra.