Laos centrale meraviglioso

CIAO a tutti sono tornato da tre settimane dal mio viaggio nel Sud Est Asiatico che è durato circa cinque settimane, di cui una nel Laos, circa 12 giorni in Cambogia e circa 2 settimane nel Sud della Tailandia. Qui racconterò solo la parte del viaggio legata al Laos e rimando le altre ai rispettivi paesi. Dunque son partito da Milano con il...
laos centrale meraviglioso
Partenza il: 21/11/2005
Ritorno il: 30/11/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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CIAO a tutti sono tornato da tre settimane dal mio viaggio nel Sud Est Asiatico che è durato circa cinque settimane, di cui una nel Laos, circa 12 giorni in Cambogia e circa 2 settimane nel Sud della Tailandia.

Qui racconterò solo la parte del viaggio legata al Laos e rimando le altre ai rispettivi paesi.

Dunque son partito da Milano con il tempo ancora bello (dopo qualche giorno arriverà la neve) per arrivare a Bangkok la mattina presto con un volo della Qatar Airways via Doha. A Bangkok ho dovuto attendere parecchie ore per la coincidenza per il volo prenotato con Bangkok Airways per Luang Prabang, Laos.

Luang Prabang, considerata uno dei siti più belli d’ASIA, è protetta dall’UNESCO e considerata patrimonio dell’umanità.

Fu capitale per secoli del Laos ed è ricca di templi di varie epoche oltre a possedere una natura splendida con due fiumi, colline e tanto verde.

C’è inoltre un’atmosfera rilassante, romantica e particolare che la rende un posto adatto a…Sposini in luna di miele.

Arrivato il tardo pomeriggio all’aereoporto, dopo le procedure per il visto, prendo un taxi e…Mi faccio accompagnare in una ottima guesthouse centrale, al modico prezzo di USD 5 per notte.

L’impressione del luogo è subito ottima e vado subito a perlustrare la città noleggiando una bicicletta che mi permette di visitare i vari templi e fare il giro l lungo i due fiumi. La sera cenerò assieme ad una simpatica compagnia giovane e internazionale (di vari paesi) presso un ristorantino a lume di candela sul fiume.

Il giorno successivo salgo la lunga scalinata che conduce al tempio principale e da cui si gode un’ottima vista di tutta la zona, verde, collinare con i fiumi e l’aereoporto in buona vista e naturalmente il tramonto che rivedrò la sera successiva, alquanto deludente.

Visito il palazzo reale, dove assisterò anche allo spettacolo serale di danze e musica e i ricchi templi adiacenti.

La sera faccio acquisti di foulard di cotone e seta e lampade di carta di riso al mercato notturno vicino alla mia guesthouse.

Il giorno successivo decido di fare l’escursione alle cascate d’acqua di Phou Si. E’ un bel posto con cascate alte, pozze d’acqua dove faccio il bagno, addirittura una povera tigre in gabbia fin da piccolina e alcuni simpatici orsi bruni tenuti in un recinto per le foto dei turisti.

Rinuncio alla gita in barca alle grotte in quanto avevo letto che non valevano la pena.

Affitto invece una bici dall’altra parte del fiume dopo averlo attraversato in barca, per visitare la parte meno battuta del posto, ma forse più vera.

Niente turisti, incontro villaggi modesti ma non poverissimi, campagne di riso, capanne, animali al pascolo e tanti bambini vocianti e festosi.

La strada bianca è un saliscendi non faticosissimo, ma purtroppo i freni della bicicletta non funzionano e rendono il mio viaggio difficoltoso perchè mi costringono ad andare a piedi nei tratti in discesa.

Visito un tempio e alcuni mercati.

In città ceno a base di pesce alla griglia, shake di frutta esotica, la ottima Beer Lao, una delle migliori al mondo e il superlativo caffè locale dal gusto squisito.

Comincio anche la serie interminabile di sedute di massaggi e le ore serali nei tanti Internet caffè.

Per chi fosse interessato in maggiori dettagli ho creato anche un blog personale con tante foto all’indirizzo www.Vinkor.Blogspot.Com che oltre al viaggio parla anche del sottoscritto, della sua vita e dei fatti di tutti i giorni che continuo a postare per divertimento e curiosità come un piacevole passatempo e sfogo.

Dopo Luang Prabang decido di prendere il bus per Vang Vieng che impiega una mezza giornata attraversando un bel panorama di montagna, ma anche una strada piena di curve, fatale soprattutto ai locali che vomitano l’anima.

Arrivati nella bella valle verde con il fiume e tante montagne intorno, mi accodo ad una simpatica coppia di spagnoli di Bilbao, Ignazio e Ruth che incontrerò varie volte più avanti.

Assieme arriviamo alla simpatica Guesthouse LES JARDIN a bordo del fiume, a 11 dollari per un bungalow di bambù con bagno interno e ventilatore.

C’è un buon ristorante a terrazza sul fiume ed un panorama insuperabile.

Già il pomeriggio con la coppia spagnola visitiamo una grotta e le campagne circostanti passando il fiume sopra un ponte di legno per pedoni.

Il giorno successivo prendo l’escursione che prevede la visita ad una ventina di km a nord ,di una grotta in acqua che si visita seduti dentro una camera d’aria di camion, spingendosi con le mani, tutti in fila. Dentro ci sono stalattiti e stalagmiti. Percorriamo un paio di km ma la grotta è lunga ben 16. Fuori ci aspetta un bel pranzetto in un prato adiacente al fiume. Subito dopo partiamo con le canoe lungo il fiume, attraversando varie zone di rapide. Il gruppo è composto soprattutto da una compagnia di turisti della Repubblica Ceca. Nella mia canoa a tre posti mi ritrovo a pagaiare quasi da solo, in quanto dietro a me il giudice ceco è senza pagaia ed il laotiano in fondo è alquanto pigro e lascia fare a me. Comunque mi diverto come un matto fino alla fine e mi scopro provetto canoista anche se avevo provato questa esperienza un paio di volte tanto tempo prima.

Il giorno dopo decido l’esperienza del TUBBING ossia la medesima camera d’aria a nord del paese, ma lungo tutto il fiume fino al mio bungalow. L’esperienza è molto divertente, è bello farsi trasportare dalla corrente mentre vedi intorno un paesaggio da favola. Ad ogni ansa del fiume dei ragazzi locali cercano di fermarti e farti bere la birra che vendono e ascoltare la musica rock che trasmettono in un clima di festa e divertimento. Faccio amicizia con un gruppo di matti irlandesi che bevono birra come spugne e quasi mi ubriaco in loro compagnia. Così mezzo ciucco decido addirittura di provare l’ebbrezza del JUMPING ossia saltare da una scala alta una decina di metri facendosi oscillare da una specie di trapezio legato in alto e farsi cadere in acqua nel punto più basso. Se non avessi bevuto non l’avrei fatto mai, così invece l’ho ripetuto 4/5 volte divertendomi come un ragazzino. Alla fine ho fatto tardi e pur lasciando gli irlandesi a bere avanti sono arrivato così tardi presso un’ansa dove la corrente era assente e ho cominciato a sentir freddo in quanto il sole stava per tramontare. Per fortuna una coppia di ragazzini, sbucati dall’acqua improvvisamente mi hanno aiutato a raggiungere la spiaggia vicina. Li ho ricompensati con 1 dollaro ed hanno saltato mezzora per la gioia. Io ho raggiunto, bagnato e tremante il più vicino massaggio ed ho chiesto uno energico per riscaldarmi oltre ad una tazza di te bollente. Mi hanno anche prestato i vestiti asciutti per tornare al mio albergo.

Il giorno successivo prenoto una bici cross, ma questa volta controllo bene i freni.

Attraverso il fiume sul ponte pedonale ed arrivo in mezzo ad una campagna bellissima, attraverso vari villaggi senza meta e alla fine approdo quasi senza accorgermene ad una bella e famosa grotta con tanto di statua di Budda dormiente, ma soprattutto di pozza d’acqua sorgente dove mi diverto con un mini JUMPING, oramai sicuro dopo l’esperienza del giorno precedente. Il posto è molto rilassante e approfitto per riposarmi e prendere un po’ di sole tra un shake all’ananas ed uno alla papaya.

Scoprirò più tardi dalla guida che nei pressi di tale fonte è sepolto l’archeologo francese scopritore intorno al 1860 dei famosi templi cambogiani di Angkor Wat e morto là di malaria. Con Ignazio e Ruth decido l’ultimo giorno di raggiungere la terza meta del viaggio, Vientiane la capitale, con una strana ma ottima escursione.

Un’oretta in pulmino, poi 5/6 ore in kayak lungo le rapide del bellissimo fiume Nam Lee e infine nuovamente il pulmino per raggiungere prima del tramonto la capitale laotiana.

Il posto è bellissimo, tutta natura, rocce e verde, nessun villaggio, nè rumori se non quelli degli uccelli e dell’acqua gorgogliante. Abbiamo mangiato durante una sosta presso una parete rocciosa. Alcuni si sono tuffati dall’alto delle rocce, io ho preferito cercare di nuotare controcorrente.

Siamo arrivati a Vientiane giusti in tempo per vedere il bel tramonto lungo il Mekong. Ho preso una camera all’Orchid Guest House per 14 dollari, piuttosto cara, ma la capitale è più costosa. Vientiane è una bella città di circa 400.000 abitanti, molto vivibile. Con traffico soprattutto di motociclette, bei viali, templi e palazzi interessanti e perfino un palazzo reale, messo a posto dall’ultimo re, prima della rivoluzione comunista del 1975.

Ho visitato anche il museo nazionale poco interessante perchè ricco più di foto dei gerarchi locali che di reperti artistici. Comunque la città è molto piacevole e vale la pena di fermarvisi un paio di giorni.

Si mangia sulla spiaggia lungo il fiume, proprio di fronte alla mia Guest House, con i tavolini a lume di candela subito dopo il tramonto, mangiando pesce alla griglia e sorseggiando la solita ottima Beer Lao.

In generale il Laos è un paese molto bello, non solo per la splendida natura ma anche per i suoi templi e la sua gente affabile e gentile. Sono dignitosi, non si incontrano elemosinanti ed i bambini non ti corrono dietro a chiedere penne e caramelle. Il regime comunista che ora ha mollato verso la privatizzazione ha dato al paese cultura e dignità. Ora arriva anche un certo benessere. Molti hanno il telefonino, girano gipponi enormi più numerosi di quanti si vedano in giro da noi e le case sono discrete, alcune veramente ricche. Probabilmente nel nord e nel sud del paese la musica cambia, dato che il Laos centrale è la parte più ricca e turistica. Mi riservo di visitare anche le altre due parti perchè immagino una natura splendida, come le 4000 isole sul fiume Mekong , i delfini di fiume , le cascate d’acqua, le tribù tribali a nord, la piane della giare, tutti posti che mi riprometto di visitare il prossimo anno, ma per adesso, via per Bangkok e di là in Cambogia. Chi ha piacere a leggermi ancora mi potrà incontrare nella sezione Cambogia.

Ciao a tutti e a presto Gianni



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