Laos – Cambogia – KhoChiang Thailandia

Cari Susy, Patrizio e bimba, collaboratori e viaggiatori, è la prima volta che vi scrivo; in settembre mi è capitato di leggere la cronaca del viaggio in Laos di Bruccone e, devo confessarvi, "mi sono innamorato" (del viaggio, ovviamente, non di Bruccone) per cui il 31 dicembre 2002 sono partito, capodanno in volo ed arrivo a Bangkok il...
Scritto da: Bruno Baldini
laos - cambogia - khochiang thailandia
Partenza il: 31/12/2002
Ritorno il: 23/01/2003
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Cari Susy, Patrizio e bimba, collaboratori e viaggiatori, è la prima volta che vi scrivo; in settembre mi è capitato di leggere la cronaca del viaggio in Laos di Bruccone e, devo confessarvi, “mi sono innamorato” (del viaggio, ovviamente, non di Bruccone) per cui il 31 dicembre 2002 sono partito, capodanno in volo ed arrivo a Bangkok il pomeriggio del 1.1.2003 alle 16.50.

Al box informazioni dell’aeroporto ci sono persone gentilissime e preparatissime che, vista la mia voglia di arrivare subito al confine con il Laos, mi hanno detto che adesso il visto per il Laos si può fare direttamente a Chiang Khong e mi hanno indicato il terminal nord degli autobus da cui la sera stessa alle 19.30 parte un autobus che va direttamente a Chiang Khong (prezzo 573 bath) arrivando la mattina successiva (2 gennaio) alle 8.00.

Qui mi sono recato alla Agenzia Ann Travel dove però mi sono trovato una piccola sorpresa: il visto lo fanno sì, ma occorrono 48 ore e dal 2003 non si può più fare il “visto rapido” da 50 US$; il visto rapido si poteva fare perchè loro mandavano il tuo passaporto a Chiang Mai per cui partiva con l’autobus del mattino e tornava con quello del pomeriggio successivo; adesso invece tutti i visti vanno fatti a Bangkok per cui, se porti il tuo passaporto sùbito alle 8 del mattino lo puoi riavere, con il visto, alle 8 di due giorni dopo all’arrivo dell’autobus da Bangkok (prezzo del visto: 1200 bath).

Così ho passato il 2 a Chiang Khong mentre il 3 sono stato a visitare la graziosa cittadina di Chiang Rai (autobus da Chiang Khong alle 9 con arrivo a Chiang Rai alle 12.45, prezzo 50 bath, ma al ritorno ci sono autobus più veloci, nel senso che fanno un percorso più corto, con partenze varie, l’ultima alle 16.30 ed arrivo a Chiang Khong alle 18.40, prezzo 42 bath).

Il 4.1 alle 8 ho ritirato il passaporto e subito dopo ho attraversato il confine-fiume con la barchetta da 10 bath, ho cambiato 4000 bath ricevendo in cambio circa 290.000 kip, ma la preoccupazione è stata che me li hanno dati tutti in biglietti da 5.000, un pacco che non sapevo dove mettere, non bastavano le quattro tasche di cui dispongo solitamente quando viaggio.

Sono partito alle 11 a bordo di una delle due barche; una breve sosta al villaggio di Pak Ha per il pranzo, poi lungo il Mekong arrivando la sera alle 17.30 a Pak Beng per la sistemazione serale e notturna nelle economicissime guest house (4 US$ per dormire).

Le sistemazioni sono piuttosto spartane, ma è arrivata quasi dappertutto la corrente elettrica. Riconfermo quanto letto in altri articoli: nei ristorantini del villaggio si mangia bene e con poca spesa (2 US$).

Il mattino dopo (5.1) si riparte alle 9 e si arriva a Luang Prabang alle 16.30, questa volta senza sosta per il pranzo, per cui bisogna premunirsi di panini al mattino a Pak Beng (eccezionali baguettes con verdure e uova o carne o formaggio o miste) e, soprattutto, non dimenticare le bevande, sono più preziose delle vivande; è meglio sopportare il trasporto di due o tre bottiglie in più che rischiare di trovarsi senza, magari alle prime ore del pomeriggio ed ho visto che per alcune persone è stato triste dover sopportare quattro ore di sete.

Luang Prabang è meravigliosa, potrei definirla la Firenze del Laos; ho alloggiato con 7 US$, noleggiato bicicletta con 2 US$ al giorno, ottima soluzione, puoi girare tranquillamente, non c’è tanto traffico, non usi benzina e, oltretutto, puoi visitare tutto senza fretta e con enorme guadagno per la salute.

A Luang Prabang mi sono fermato il 6 ed il 7 mattina alle 7 ho preso l’autobus per Vientiane (arrivo alle 16.30) dopo un viaggio in parte su strada tortuosa, ma tutta asfaltata e attraversando caratteristici villaggi costruiti su palafitte.

Avevo deciso di fermarmi due o tre giorni prima di partire per Savannakhet, ma durante la visita della capitale ho conosciuto diversi turisti che provenivano dalla Cambogia via Paksè e stavano risalendo verso Luang Prabang raccontandomi delle bellezze dei templi di Angkor e di Phnom Penh; io non avevo in programma la Cambogia in quanto le informazioni avute in novembre e dicembre in Italia non lo raccomandavano come paese sicuro, ma le notizie fresche ricevute mi hanno fatto cambiare idea, così mi sono fermato solo un giorno a Vientiane, che ho potuto visitare tranquillamente con il solito sistema della bicicletta a noleggio.

Una cosa da non perdere assolutamente è il Buddha Park, un parco a circa 24 Km. Da Vientiane sulle rive del Mekong: ci sono andato con un tuc tuc con 5 US$ a/r raccomandato dal gentilissimo gestore della guest house in cui alloggiavo; in questo parco ci sono una cinquantina di statue in pietra, alcune alte più di 8 metri, ed una poi che rappresenta Buddha sdraiato lunga circa 50 metri ed alta 10. Lungo il percorso si ammira il Friendship bridge, ponte stradale di collegamento fra Laos e Thailandia.

Non so se siete al corrente, ma in Italia c’è un parco simile a Bomarzo, una cittadina fra Viterbo e l’Autostrada del Sole (uscita Attigliano-Bomarzo, fra Orvieto ed Orte, in direzione di Viterbo a circa 6 Km) e si chiama Parco dei Mostri; ci sono stato anni fa e mi è piaciuto per l’originalità (sito su internet).

A Vientiane ho anche prenotato il volo Paksè-Siem Reap (c’è solo tre volte la settimana, mer e ven al mattino e sab alle 14.15, volo di circa 50 minuti, prezzo 83 UD$ con Lao Aviation)..

Partenza il 9 alle 8 da Vientiane e d arrivo alle 16.30 (circa un’ora e mezza di ritardo perchè si è guastato l’autobus durante il viaggio) a Savannakhet.

Ripartenza il mattino successivo alle 9 ed arrivo a Paksè alle 14. Preciso, per aggiornare altri racconti , che adesso tutta la strada da Vientiane a Paksè è asfaltata. Pomeriggio trascorso nella cittadina (niente di speciale) e giorno successivo, sabato 11 alle 14.15 l’aereo, puntuale, per Siem Reap con arrivo alle 15.

All’aeroporto circa mezzora per visti e formalità doganali, poi mototaxi per la cittadina.

Il 12 visita dei templi (non tutti perchè non avevo il tempo necessario, se si vuole vedere tutto ci vogliono tre o quattro giorni).

L’ingresso ai templi è piuttosto caro: poco prima dei templi c’è una specie di casello sutostradale con vari box per i biglietti; prezzi: per 1 giorno 20 US$, per 3 giorni 40 US$, per 4 giorni 50 US$.

Io ho risolto in parte il problema delle distanze fra i vari templi “corrompendo” il mio autista di mototaxi e, pagandogli 9 US$ anzichè i 7 che mi aveva chiesto, praticamente mi ha portato a vedere diversi templi che da solo a piedi in un giorno non avrei certamente potuto vedere.

Il 13 mattino levataccia alle 4.45, alle 5.30 partenza con mototaxi (sempre l’amico del giorno prima) per il porto di Siem Reap, a circa 16 Km, di cui gli ultimi 5 su stradaccia in terra battuta (male), in pratica c’è la terra battuta fra una buca e l’altra intervallata anche da sassi; che gioia scendere da quella moto alle 6.10 al porto e rimettere la chiappa destra allineata con la sinistra!! La motonave parte alle 7 (prezzo 25 US$), percorre il primo tratto a motore spento trainata da un piccolo rimorchiatore in quanto, essendo la motonave molto lunga ed il canale molto stretto e pieno di curve, nel percorrere le curve si rasentano le case su palafitte con i pescatori che in ansia dalla casa tengono la motonave a distanza servendosi di un bastone.

Al termine del canale, dopo circa mezzora, ci si immette nel lago e si prende velocità. Al termine del lago si rientra in un canale (molto largo) e si giunge a Phnom Penh alle 13.20.

Vengo anche qui assalito dagli albergatori che mi offrono camere a prezzi variabili fra 5 e 12 US$; mi sistemo in una guest house vicino alla stazione degli autobus e comincio a visitare la città.

Mi fermo anche il 14; oltre al meraviglioso palazzo reale è impressionante il Toul Sleng Museum (museo del genocidio) una ex scuola che il buon Pol Pot ha trasformato in campo di concentramento; c’è ancora esposta la tabella dei doveri del prigioniero e delle punizioni a cui andava incontro “se non era molto d’accordo con le disposizioni impartite”.Ci sono anche diversi quadri che raffigurano i vari sistemi di tortura utilizzati.

Il 15 partenza alle 8.30 con autobus (prezzo 1200 riel= circa 3US$) ed arrivo alle 12.40 a Sihanoukville; la cittadina non mi è piaciuta molto, mi sono fermato il pomeriggio sulla spiaggia (quella era bella), ma il resto mi ha un po’ deluso, per cui ho deciso di ripartire il giorno successivo.

Dal porto di Sihanoukville la motonave parte alle 12.45 (in ritardo di 45 minuti, prezzo 12 US$) per l’isola di Kho Khong ed arriva alle 16.40 (ritardo di 40 minuti). Corsa terrorizzante in taxi per il confine thailandese (che chiude inesorabilmente alle 17.00), arrivo alle 16.55 alla dogana cambogiana, mi accettano ancora insieme ad altri quattro, mi mettono il visto di uscita al volo senza controllarmi nulla, percorriamo di corsa i cinquanta metri che ci separano dalla dogana thailandese e riusciamo ad entrare ed a vedere i doganieri che ci chiudono la porta alle spalle; ma siamo in Thailandia alle 17.00.

Dal confine alle 17.30 parte un minibus per Trat (100 bath) ed arriva alle 18.45. Notte a Trat e mattino successivo alle 9.30 minibus per il traghetto (arrivo alle ore 10 e partenza del traghetto alle 10.15 con arrivo all’isola di Kho Chiang alle 10.45); piccola corsa con tuc tuc fino al paesino di Kai Bae dove ho deciso di alloggiare.

Due giorni in bungalow, ci sono quelli in muratura da 1.000 bath al giorno (le prime due file subito dietro la spiaggia) e quelli in muratura e legno da 500 bath al giorno (le file successive), a me andava benissimo quello da 500.

Noleggio motorino 200 bath al giorno e percorro tutta l’isola nei due giorni 18 e 19; da non perdere il coloratissimo villaggio di Bang Bao tutto su palafitte sul mare; una passerella lunga circa 300 metri parte dalla terraferma e si infila sul mare con ai lati case, negozietti, ristorantini e mini guest house; ogni tanto dalla passerella principale si diramano altre passerelle laterali che vanno generalmente a case private. In fondo alla passerella principale i punti di attracco delle colorate barche dei pescatori.

Il mattino del 20 tuc tuc per il traghetto, poi al villaggio di Tha e da qui alle 12 parte l’autobus per Bangkok (prezzo 250 bath comprensivo del traghetto); arrivo a Bangkok, zona centrale di Khanson Road alle 18.45.

Ultimo giorno per ultimi acquisti ed il 22.1 (sigh!) partenza per l’aeroporto. Un’ultima informazione che forse può essere utile: da Bangkok all’aeroporto, oltre al taxi che chiede 220 bath, esistono servizi di minibus con prezzi variabili da 65 a 80 bath; beh, io ci sono andato con il treno delle 9.10 che, è vero, è partito alle 9.25, fa tre fermate prima dell’aeroporto, è arrivato alle 10.25 anzichè alle 9.55, però … 5 (sì, cinque bath!!).

Poi dalle 13.50 in poi…Tutto aereo con arrivo , via Taipei, Abu Dhabi, Roma, a Torino il 23.1 alle 12.50.

Sperando di esservi stato utile, saluto tutti cordialmente, in particolare a Bruno Bruccone a cui ho mandato questo resoconto per conoscenza ringraziandolo per avermi fatto venire la voglia di fare questo tipo di viaggio.

Bruno Baldini – Torino 2003 (…Gente che muore di nostalgia, ma, quando torna, dopo un giorno muore dalla voglia di andare via… )



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