Laos, cambogia angkor, thailandia krabi

Il nostro viaggio inizia il 3/11 da Malpensa direzione (via Bangkok) per Luang Prabang in Laos e si svolgerà su 3 settimane divise tra Laos, Cambogia e Thailandia. Come sempre il tutto è organizzato in autonomia ma con il supporto della nostra agenzia viaggi di fiducia. Per i voli intercontinentali abbiamo scelto la Thai airways che si...
Scritto da: moltra
laos, cambogia angkor, thailandia krabi
Partenza il: 03/11/2007
Ritorno il: 13/11/2007
Viaggiatori: in coppia
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Il nostro viaggio inizia il 3/11 da Malpensa direzione (via Bangkok) per Luang Prabang in Laos e si svolgerà su 3 settimane divise tra Laos, Cambogia e Thailandia.

Come sempre il tutto è organizzato in autonomia ma con il supporto della nostra agenzia viaggi di fiducia.

Per i voli intercontinentali abbiamo scelto la Thai airways che si dimostra come sempre puntuale ed efficiente così che le circa 11 ore di volo passano abbastanza in fretta. Arrivati a Bangkok aspettiamo un paio d’ore la coincidenza per Luang Prabang in Laos. ). Il visto d’ingresso costa USD 36 mentre il visto d’uscita si divide in 1 USD se si prende un volo per l’interno del Paese e 10 USD per i voli internazionali A Luang Prabang ci fermeremo 4 giorni alloggiando in una guesthouse trovata su internet (Sayo Xieng Mouane-camera (www.Sayoguesthouse.Free.Fr ) doppia circa 35 USD).

Il paese è piccolo ed in stile coloniale con due vie principali, una che costeggia il Mekong ed una più interna dove abbiamo trovato tutto quello che ci poteva servire, alberghi ,ristoranti, noleggi biciclette a circa 2-3 USD al giorno ( no motorini o macchine) ,locali per massaggi ,supermercati che vendono anche le pile, i rullini per le foto… insomma sebbene il paese è piccolo è molto a misura di turista per queste cose. Ci sono molte agenzie locali dove poter prenotare in loco le escursione da fare giorno per giorno e ci sono anche gli uffici delle varie compagnie aeree per comprare i biglietti per gli spostamenti successivi. Cambiano anche gli euro ma il cambio migliore lo fanno ancora con il dollaro a 9570 kip.

La sera dopo cena passeggiavamo tranquillamente seguendo le vie del mercato notturno che con tutte le sue bancarelle colorate da un tocco ancora più carino a questo paesino che secondo me rimane il più bello del Laos.

Scegliendo la formula solo pernottamento e/o 1 colazione ci siamo dati la possibilità di scegliere ogni volta dove e cosa mangiare, ma due posti in particolare mi sento di consigliarli: Le Café Ban Vat Sene dove con USD 8 fate un’ottima colazione in due a suon di mega baguette con burro e marmellata, uova e the e cioccolata e La Pizza Luang Prabang dove le pizze sono davvero buone ma anche le zuppe e la carne e si cena in 2 con USD 15.

Il primo giorno abbiamo fatto l’escursione sul Mekong con visita ai villaggi per la lavorazione del bamboo e del liquore di riso, ma sinceramente non ci hanno entusiasmato molto anche perché ad essere sincera i laotiani non sono molto espansivi ed alcune volte mi sono sentita “un’intrusa” visitando il paese che, a mio parere, non ha nessuna voglia di aprirsi al turismo. Molte famiglie vivono attorno al Mekong che gli da sostentamento in termini di cibo e lavorano la seta ed il cotone oppure fanno lanterne con la carta di riso o di gelso e spesso non amano staccarsi dalla famiglia per andare a lavorare negli alberghi o nei ristoranti a meno che non siano in Thailandia, dove tutti pensano che sia stia meglio… e si guadagna di più…

Il secondo giorno siamo andati alle cascate Khuangsy, molto belle ed imponenti all’interno di un parco che attraverso un percorso ti porta a varie “piscine” dove poter fare il bagno. Dall’ultima piattaforma poi parte un sentiero a volte un po’ stretto che ti porta a circa metà cascata ed il panorama è molto bello. E’ scontato portare costume e sandali che si possono bagnare perché alcuni passaggi si fanno con le gambe in acqua.

Il terzo giorno abbiamo visitato i 32 templi di Luang Prabang tutti molto belli e caratteristici, alcuni abitati dai monaci che studiano o fanno piccoli lavori d’artigianato. Vicino alla nostra guesthouse c’erano 3 templi in uno dei quali la sera verso le 17 iniziavano 40 minuti di preghiera a porte aperte, quindi se volete OVVIAMENTE con il dovuto rispetto, potete assistere. La sera siamo saliti sul Monte Phousi per vedere il tramonto sul Mekong; non pensate a qualcosa di estremamente romantico perché dato il flusso di gente dovrete sgomitare per trovare un posticino carino per fare qualche foto; comunque se arrivate presto, sicuramente passerete un pochino di tempo in tranquillità.

Ci siamo concessi anche una serie di massaggi al Lotus du Lao sulla via principale, con 3USD facevamo il massaggio ai piedi, con 6 USD abbiamo fatto 1 ora e mezza di massaggio agli aromi e con 12USD più di 2 ore di massaggio alle alghe. Sicuramente se volete provare, fatelo a Luang Prabang perché sono più convenienti.

Altre escursioni che si possono fare tramite le agenzie in loco, sono il rafting sul Mekong oppure il tour con l’elefante.

Il giorno 8/11 volo per Vientiane, la capitale, dove ci siamo fermati solo un giorno, ma ce ne vorrebbero almeno 2. Eravamo all’Inter Hotel di fronte al Mekong ( www.Laointercityhotel.Com ) ma la notte la strada di fronte è molto trafficata e se la vostra camera è ai piani bassi… Vientiane è una città di circa 500.000 abitanti contro i circa 5.000 di Luang Prabang abbastanza trafficata e dispersiva e sicuramente gli manca la serenità del paesino incastonato tra montagna e fiume di Luang Prabang, ma una visita anche veloce vale la pena.

Arrivando poco dopo mezzogiorno avevamo solo 4 ore per visitare i templi principali (che chiudono alle 16 o 16.30) quindi abbiamo fatto un po’ di corsa ma ce l’abbiamo fatta. Sicuramente il più bello è il That Louang ma anche l’antico Wat Sisaket con migliaia di statuette in miniatura di Buddha e il tempio reale di Wat Prakeo che era il luogo di conservazione dell’immagine del famoso Buddha di Smeraldo. Per la visita della città potete prendere la macchina privata oppure il risciò motorizzato.

Per i pasti avete l’imbarazzo della scelta: la riva del Mekong, specialmente vicino all’ora del tramonto, si riempie di gente che prende una birra o degli stuzzichini; dall’altra parte della strada invece ci sono tanti ristorantini. Noi abbiamo mangiato alla Gondola (“purtroppo” da italiani siamo andati alla ricerca di sapori di casa) e con USD 10 abbiamo mangiato dell’ottima pasta fatta in casa dal cuoco rigorosamente italiano, con sugo fresco e una bistecca buonissima! Il 9/11 volo per Pakse e trasferimento in macchina al Tad Fane Resort, (www.Tadfane.Com) unico albergo vicino alle cascate Tad Fane, un vero spettacolo! Un tuffo di più di cento metri nel vuoto, perché dall’alto non si riesce a vedere la fine del salto d’acqua. Abbiamo scelto di pernottare qui una notte per poter fare trekking con la guida dell’hotel fino ai piedi della cascata…Peccato che per un disguido dell’agenzia locale a cui ci siamo appoggiati la guida non c’era e non siamo riusciti a fare un tubo!!! Il 10/11 traversata del Mekong in barca da Pakse a Champasak per vedere il Wat Phu e arrivo in serata oltre il tramonto e con il buio a Khong Island all’albergo Vialla Mouang Khong, ( www.Laonatural-vlmkhotel.Laopdr.Com ) punto di partenza per i giorni successivi per la visita delle 4000 isole. Il Wat Phu a Champasak merita sicuramente una sosta di qualche ora per visitarlo con calma ed ammirare tutte le arcate scolpite delle porte interne.

L’11/11 l’ abbiamo dedicato alla visita delle 4000 isole sul Mekong con le cascate Liphi e Khone phapheng dove però non si può fare il bagno. La sera uscivamo a piedi dal nostro albergo e andavamo a mangiare da Mr. Pon’s, ottimo il pesce.

Le strade non sono illuminate quindi anche se non c’è traffico, perché gira solo qualche macchina o motorino è meglio portarsi una torcia.

Il 12/11 siamo ripartiti da Khong Island per tornare a Pakse ma questa volta via terra per poterci fermare al Ban KhietNgong Village e fare la passeggiata sul monte Phu Asa a dorso dell’elefante. E’ carino fare questa tappa perché il panorama è molto bello e non c’è molta gente che sceglie di fare l’escursione sull’elefante qui, molti la fanno a Luang Prabang. Abbiamo pranzato al Kingfisher Ecolodge ( www.Kingfisherecolodge.Com ) un bell’albergo-ristorante immerso in un parco naturale gestito da un italiano, si mangia bene e l’albergo offre la possibilità di fare le escursioni alle Tad Fane Falls, a Cahmpasak, al Wat Pou, a Khong Island, sul monte Phou Asa e si può fare anche il corso per “guidare” l’elefante.

Il 13/11 volo per Siem Reap in Cambogia con visto d’uscita dal Laos di USD 10 Le mie considerazioni sul Laos: è un paese carino ma che al di fuori di Luang Prabang non mi ha lasciato dei ricordi particolarmente spettacolari; molto ,come già detto, lo fa la gente, che ho trovato particolarmente “chiusa” a differenza dei birmani che sono molto gentili e cordiali ma soprattutto curiosi di sapere cosa c’è fuori dal loro paese. I laotiani invece mi hanno dato l’impressione di non voler troppo avere a che fare con i turisti, per esempio per strada non ci si saluta mentre in Birmania in quasi tutti i paesi specie quelli piccoli tutti salutavano o ci si scambiava un sorriso. Inoltre ho trovato un’enorme differenza nell’osservanza della religione tra Laos e Birmania. In Laos è un po’ più ad interpretazione libera e soprattutto i turisti non sono necessariamente obbligati a togliersi le scarpe in tutti i templi e non devono prestare troppa attenzione alla direzione dei piedi; questa è una cosa che non mi ha fatto troppo piacere, come vedere gruppi di appassionati foto-turisti che cercano di costringere un monaco a mettersi in posa come e dove dicono loro. Purtroppo il brutto di “noi” turisti è anche questo. Dovremmo tutti imparare che almeno gli usi e costumi dei paesi che visitiamo devono essere rispettati come noi vogliamo che vengano rispettati i nostri.

Il mio racconto di viaggio prosegue in Cambogia dove abbiamo passato 4 meravigliosi giorni a Siem Reap! Buona lettura.

Ale



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