Lanzarote isola dei bambini
1° Giorno (29 Marzo 2010): Matagorda. Partiamo da Malpensa alle 17.10 per Lanzarote, al chek-in con 4 bambini (2 di 3 anni, uno di 1 anno e 3 mesi e uno di 7 anni), tre passeggini, 4 valigie e un piccolo esercito di bagagli a mano, arriviamo tra gli ultimi. Il risultato è che ci danno tutti posti lontani tra loro, anche tra bambini e genitori: un disastro! Disponibilità della compagnia Neos a risolvere i problemi davvero scarsissima, anzi ci rimproverano anche, il viaggio di andata in queste condizioni è un mezzo incubo… Questa compagnia ci ha lasciato un’impressione davvero pessima sia come servizio che come attenzione al cliente e disponibilità nei confronti dei bambini, è l’unica pecca di questo viaggio. Arriviamo in orario a Lanzarote, la temperatura è piacevole, i bagagli arrivano immediatamente, il trasferimento è rapido e in albergo, il Sol Lanzarote di Matagorda, ci attende una gran cortesia e una cena fredda, nonostante siano le 23.00. La struttura è tipo villaggio, le camere grandi e spazione, dotate di ogni comfort necessario, molto pulite, anche il bagno è grande e comodo, c’è una bella terrazza da cui si vede il mare, dotata di stendibiancheria e sedie. L’albergo è fantastico per i bambini, c’è una grande attenzione nei loro confronti, addirittura molte zone sono dedicate ai piccoli, distinte dal tema “Flinstone”, con anche i personaggi in maschera che girano per l’hotel, piscine dedicate, giochi e animazione sia come babyclub (di cui non abbiamo usufruito), che come animazione serale. Il ristorante, in cui si mangia bene e con gran varietà, è attrezzato di seggiolini per i più piccoli. Mangiamo e andiamo a letto, abbastanza provati dal viaggio.
2° Giorno: Matagorda Al mattino colazione fantastica e poi via al mare, c’è sole e vento in abbondanza, ma l’oceano non è particolarmente mosso, in compenso è freddo, sui 19 gradi. Abbiamo portato le mute per i bimbi e riusciamo a fare il bagno e a far volare gli aquiloni, la sabbia è sottile e perfetta per i giochi dei piccoli, tra l’albergo e la spiaggia c’è un bel lungomare pedonale che è lunghissimo, e porta anche ai piccoli negozi, tra cui anche un supermercato, tutti abbastanza vicini e comodi. Decidiamo di fermarci in spiaggia per riposarci un po’, da domani partiremo con l’esplorazione dell’isola! 3° Giorno: Puerto del Carmen Al mattino ci godiamo ancora un po’ la bella spiaggia e in parte anche le piscine dell’hotel, ma anche lì l’acqua è molto fredda e solo i bimbi hanno il coraggio di fare il bagno! Nel pomeriggio prendiamo l’autobus che ferma a pochi metri dall’hotel e andiamo a Puerto del Carmen, sulla guida c’è scritto che è molto bella e caratteristica, noi rimaniamo un po’ delusi, il paesino tutto bianco, come per legge a Lanzarote, sembra un po’ decadente. Ne approfittiamo per prendere un gelato e raccogliere informazioni sui dintorni. Sempre in autobus torniamo in hotel. Da segnalare che ci si muove molto bene in bus coi passeggini, perché anche i bus urbani sono tipo quelli turistici, percui i passeggini si caricano in stiva che, senza neanche chiedere, gli autisti aprono direttamente appena vedono famiglie con bambini e passeggini al seguito. Lanzarote ci ha lasciato davvero stupiti per l’attenzione all’infanzia, in ogni locale ci sono sempre i seggiolini per i bimbi, ogni città, paesino, lungomare è pieno di giochi per bambini e sono tutti molto disponibili nei loro confronti.
4° Giorno: tour Timanfaya- El Golfo-Yaiza Decidiamo di fare un tour organizzato che ci propone l’agente dei Viaggi del Turchese, nel sud dell’isola. Il prezzo non è economicissimo: 40 euro ad adulto e 20 per i bimbi dai 2 anni in su (pranzo compreso), ma il tour è molto ben organizzato, la guida parla anche italiano, ed è comodo coi bimbi perché il bus viene a prenderci in albergo e ci riporta lì. La prima tappa è il parco nazionale del Timanfaya, un incredibile parco vulcanico (a Lanzarote ci sono 300 vulcani!), dal paesaggio lunare e affascinante, un mare di lava e vulcani dai colori nero, ocra e rosso ci lascia letteralmente senza parole, bellissimo! I bambini sono incantati, ma quello che li lascerà davvero entusiasti è l’attività successiva: la gita in cammello sulle pendici del vulcano! Per 6 euro a persona (adulti e bambini), ci caricano su dei seggiolini a dorso di dromedario e facciamo un breve, ma divertentissimo percorso tra i vulcani. Poi di nuovo in bus e andiamo a visitare La Gerla, un vulcano coltivato a vigneti, sembra decorato a merletto, perché qui non esistono vigne a filari, ma ogni vite viene piantata dentro una buca profonda circa un metro scavata nella terra nera e circondata da un muricciolo in pietre laviche, per proteggerla dal vento. Assaggiamo il vino (buono!), nell’azienda agricola “Il Grifo”, la più antica di Lanzarote e poi ci addentriamo nel parco del Timanfaya per vedere i fenomeni geotermici e percorrere un’incredibile strada tra canyon di lava e crateri vulcanici. Ci piace moltissimo, anche i bambini apprezzano molto, soprattutto i fenomeni geotermici. Andiamo poi a Yaiza, paesino molto pittoresco a mangiare un buon pranzo, con un’ottima zuppa di legumi e il famoso mojo rosso, un intingolo a base d’aglio e peperoncino, davvero ottimo, Tanto che ne portiamo a casa un vasetto come souvenir. Da lì andiamo in bus nella bella spiaggia di EL Golfo, baia costruita da rocce vulcaniche di incredibili colori, spiaggia in pietre e ciottoli di lava, e un piccolo laghetto verde tra la spiaggia e la roccia, molto suggestiva. Dal promontorio si arriva fin giù coi passeggini e il paesaggio è davvero di grande impatto. Dall’autobus riusciamo a vedere anche le saline e un’altra piccola baia, poi si rientra in hotel.
5°giorno Famara- Mirador del Rio –Orzola – Jameos del Agua Tramite l’agente in loco noleggiamo una macchina, a 9 posti, con i seggiolini per i bambini a 76 euro per un giorno. C’è anche un’agenzia Europecar sul lungomare vicino all’albergo, ce ne serviremo a prezzi molto più alti, giorno di Pasqua. In generale le escursioni consigliate dal nostro agente di viaggio erano tra le più economiche. Ci dirigiamo a nord, alla spiaggia di Famara, passando per Teguise, dove di domenica c’è un mercatino molto rinomato, e passiamo a vedere il Monumento al Campesino, che non ci ha entusiasmato, arriviamo a Famara, il tempo è freddo e c’è molto vento, il mare in burrasca, il paesaggio è meraviglioso, la spiaggia molto grande, l’isola Graciosa di fronte, la scogliera altissima che la circonda crea davvero un luogo speciale. In mare ci sono decine di surfisti e molti fanno Kitesurfing, qualcuno fa volare gli aquiloni. Ci sono delle piccole dune artificiali che servono a proteggersi dal vento, ci infiliamo dietro una di esse e in effetti si sta ben protetti. Facciamo un pic-nic e i bambini sono contenti, possono sgranchirsi un po’ le gambe correndo sulla spiaggia, poi esce il sole e allora si scatenano e vogliono pocciare i piedini in acqua, così si divertono ancora di più! Nel pomeriggio ci rimettiamo in macchina e raggiungiamo Mirador del Rio, una montagna all’estremità nord di Lanzarote da cui dovrebbe vedersi uno spettacolare paesaggio, ma se la strada offre scorci davvero suggestivi, una volta arrivati in cima abbiamo una brutta sorpresa: l’artista del luogo, Cesar Manrique, ha chiuso praticamente tutto il promontorio per farne un osservatorio che sarà sicuramente molto suggestivo, ma costa 4,50 euro a testa, bimbi compresi, solo l’ingresso, la cosa non ci pare giusta e desistiamo dall’entrare. Optiamo per un gelato ad Orzola, pittoresco paesino di pescatori sulla costa nord-est ai piedi di una baia molto bella. Proseguiamo per la Cueva de Los Verdes, un sistema di grotte che dev’essere suggestivo, ma arriviamo alle 17.10 e l’ultima discesa c’è stata alle 17.00. Brevissimo momento di sconforto e poi ci dirigiamo subito a Jameos del Agua, a poche centinaia di metri da lì, delle grotte vulcaniche modificate dall’onnipresente Cesar Manrique. L’ingresso costa 8 euro ma solo per gli adulti e il bimbo di 7 anni. Il luogo è carino, originale, ma costa un po’ troppo rispetto a quel che c’è da visitare, tanto più che la piscina, piuttosto invitante, non si può utilizzare. Per fortuna c’è la Casa de Los Vulcanos, una specie di piccolo museo interattivo sui vulcani, che piace molto ad adulti e bambini e termina con una serie di giochi di specchi che entusiasmano i piccoli. Siamo piuttosto stanchi e torniamo in albergo, e il paesaggio lungo la strada del ritorno, all’ora del tramonto col sole che illumina i vulcani e i paesini bianchi, la terra nera e il verde delle coltivazioni, è davvero bellissimo. 6° giorno Puerto Calero, avventura in sommergibile. C’è una proposta che ci intriga un po’ tutti, tra le moltissime che ci sono a Lanzarote: la discesa in sommergibile per vedere i fondali di Lanzarote. Il prezzo non è proprio dei più allettanti, 52 euro gli adulti e 30 euro i bambini (al di sotto dei 2 anni non si può), ma è raro trovare un sommergibile e quindi ci decidiamo. Si parte da Puerto Calero, di solito passa il bus dall’albergo, ma quel giorno non è disponibile, così ci pagano un taxi per raggiungere il porto. C’è un breve brifing sulle misure di sicurezza da adottare sul mezzo sottomarino, poi saliamo a bordo e inizia l’avventura. L’esplorazione è molto suggestiva, i bambini sono incantati, è pieno di pesci e vediamo anche 3 relitti, uno antico e 2 moderni, a 30 metri di profondità arriva anche un sub a farci visita attraverso gli oblò, scendiamo fino a 40 metri. In tutto la navigazione dura circa 40 minuti, ma ne vale la pena! Facciamo una passeggiata per Puerto Calero, moderna e molto chic, c’è il museo dei cetacei, ma non lo visitiamo.
7° Giorno Playa Blanca – playa Papagayo – La Santa – Teguise – Costa Teguise Siccome non ‘è nessuna gita di domenica che porti a Fuerteventura dal nostro albergo, noleggiamo di nuovo la macchina, ma stavolta quella dell’altro giorno non è disponibile, è Pasqua e la macchina ci costa ben 115euro, seggiolini compresi. Ci dirigiamo verso Playa Blanca, moderna località balneare e porto da cui partano i traghetti per Lanzarote e lì ci aspetta una brutta sorpresa: non c’è posto per il ritorno, quindi sfuma l’idea di raggiungere le dune di sabbia di Fuerteventura, ci rimaniamo un po’ male, poi decidiamo di passare in Chiesa visto che è Pasqua, e che sorpresa: è una Chiesa Protestante con una sacerdotessa donna e la messa è in tedesco! Non ci capiamo niente in più ci guardano malissimo perché i bambini non sono proprio silenziosissimi, così prendiamo la macchia e ci dirigiamo a Playa Papagayo, per arrivarci si paga l’ingresso al parco naturale, 3 euro. Passiamo vicino a qualche caletta che ci dicono sia frequentata da nudisti, poi parcheggiamo e ci avviamo coi passeggini verso la fine del promontorio e l’inizio del sentirino che porta in spiaggia. Il paesaggio dall’alto è notevole, Playa Papagayo è una baietta quasi completamente chiusa, con pareti di roccia e lava molto alte per cui il mare è praticamente immobile e il vento si percepisce appena. L’acqua del mare è cristallina e verde smeraldo, la spiaggia dorata in sabbia. Posto molto bello e finalmente si può fare: una bottiglia d’acqua 4,30 euro… Ci tuffiamo subito in acqua che è molto fredda ma anche troppo attraente per rinunciare al bagno! Facciamo tutti il bagno anche il cucciolo più piccolo, i bimbi con le mute e poi un po’ di relax in spiaggia. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il nord, facciamo la strada più lunga per ripassare dal parco di Timanfaya e goderci con calma il paesaggio mentre i bimbi dormono. Facciamo un po’ di foto, poi esploriamo la costa nord ovest, purtroppo il tempo peggiora rapidamente e vediamo La Santa solo dalla macchina, il mare in tempesta è affascinante. Facciamo una deviazione su Teguise per vedere la chiesa e il palazzo del governatore, suggestivi entrambi, poi andiamo a Costa Teguise, sul mare, a mangiare un ottimo gelato. Costa Teguise è una località molto turistica, ma ha un bel lungomare e nel complesso è piuttosto piacevole. Tornando a Matagorda passiamo dalla capitale Arrecife che è l’unica città dell’isola in cui si possano costruire case più alte di 4 piani e di colori diversi dal bianco, è una città moderna con un bel lungomare pieno di giochi per bambini.
8° Giorno La nostra vacanza è finita, Lanzarote ci è piaciuta moltissimo, oltre che ricca di paesaggi particolari e suggestivi è un vero e proprio parco divertimenti per bambini, oltre a quello che abbiamo visto noi, resta ancora da vedere il parco zoologico, il parco ornitologico, tra i più importanti in Europa, il Ranch Western, La Cueva de Los Verdes e l’acquapark. E’ un pezzo d’Africa in Europa e la consigliamo vivamente a tutti, in particolare a chi viaggia con cuccioli al seguito!