Lanzarote, isola da sogno

Notizie principali: 1) alloggio presso hotel Iberostar Papagayo a Playa Blanca (ottimo hotel, pulito, con ottimo cibo, personale disponibile); tenete conto che era abitato principalmente da tedeschi, inglesi e spagnoli (ma credo che tutta l'isola sia così!) 2) mezzo di trasporto utilizzato: automobile, affittata all'aeroporto dalla compagnia di...
Scritto da: fra e manu
lanzarote, isola da sogno
Partenza il: 06/07/2009
Ritorno il: 13/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Notizie principali: 1) alloggio presso hotel Iberostar Papagayo a Playa Blanca (ottimo hotel, pulito, con ottimo cibo, personale disponibile); tenete conto che era abitato principalmente da tedeschi, inglesi e spagnoli (ma credo che tutta l’isola sia così!) 2) mezzo di trasporto utilizzato: automobile, affittata all’aeroporto dalla compagnia di autonoleggio 5cars a un prezzo di 85 euro a settimana per una polo ultimo modello con aria condizionata comprensivo di tutte le assicurazioni e senza la franchigia (io ho pagato il noleggio su internet, sul sito della easyterra). Una nota: non accettate mai di farvi fare il pieno all’autonoleggio perchè vi fregano (noi l’abbiamo fatto, e abbiamo speso almeno 15 euro in più di un pieno dal benzinaio!!!!). La macchina è comodissima perchè l’isola si può visitare con comodità, visto che non è molto grande e che strade e indidicazioni sono ottime; inoltre per noi che abbiamo alloggiato a playa blanca, la macchina serviva anche per raggiungere le spiaggie papagayo che sono meravigliose ma un pò fuori mano.

Inziamo il viaggio! Io e il mio moroso abbismo prenotato sul sito della alpitourworld, ancora a maggio, il nostro viaggietto a Lanzarote comprensivo di volo charter, trasferimenti da e per l’aeroporto (anche se poi abbiamo preso la macchina) e hotel con mezza pensione (la soluzione più conveniente perchè non sei vincolato all’hotel come con l’all inclusive ma hai comunque 2 pasti al giorno pagati!) al prezzo di 670 euro a testa.

Partenza da Verona e arrivo dopo 4 ore di volo (c’è però il fuso di un’ora indietro) all’aeroporto di Arrecife; già atterrando ci rendiamo conto dell’atmosfera lunare di quest’isola, un territorio brullo (non c’è molta vegetazione se non qualche palma e i cactus) ma che ti conquista proprio per la sua stranezza.

Ottima anche l’organizzazione: le valigie arrivano dopo 5 minuti che siamo scesi dall’aereo e la nostra macchina è subito pronta. In 40 minuti circa siamo a playa blanca, le strade come dicevo sono ottime e non c’è bisogno di alcuna cartina perchè ogni località, anche la più piccola, compare per tempo sulle indicazioni stradali; unico problema (non so se solo a playa blanca) è che le strade più piccole non sono collegate tra di loro ma finiscono all’improvviso (noi abbiamo impiegato un pò per trovare l’albergo perchè la cartina scaricata da google collegava tra di loro le strade e invece …).

appena arrivati siamo andati incerca di un ristorante per mangiare e ci siamo affidati per la scelta a quelli proposti dalla guida Lonely planet (su cui vorrei fare un appunto negativo purtroppo: mentre per quanto riguarda musei, spiegazioni degli itinerari etc. Risulta impeccabile, per quanto riguarda i consigli sui ristoranti, è meglio sorvolare in quanto i prezzi non risultano essere assolutamente quelli citati e anzi le uniche 2 volte che l’abbiamo seguita ci hanno spellato vivi!!!!! e la guida è aggiornata al 2008!!!!!!!) e abbiamo pranzato nel ristorante vicino alla chiesa “Casa Josè”: abbismo mangiato un piatto in 2 di papas arrugadas con mojo verde e rosso (non serve che le ordinate a parte perchè ve le portano sempre come contorno al pesce, ma noi l’abbiamo scoperto dopo!) e una porzione a testa di pesce (lui il pescato del giorno e io il pesce PAPPAGALLO , ottimissimo tra l’altro!); costo circa 15 euro a testa.

Il pomeriggio lo abbiamo passato nella piscina dell’hotel e la sera abbiamo cenato in hotel: fantastico e ricco di possibilità il buffet! Il 2°giorno, dopo la colazione all’hotel abbiamo inaugurato le spiaggie papagayo: si tratta di 6 o 8 (non ho ben capito) calette con sabbia dorata e mare cristallino, poco frequentate fino alle 11 del mattino e che diventano un delirio il pomeriggio (ma restano comunque molto belle e migliori delle altre spiaggie dell’isola); se avete come me bisogno di ombra dopo alcune ore di sole, qui potete ripararvi all’ombra delle roccie (un buchetto per voi lo riuscite a trovare anche nel pomeriggio). Comunque la mattina siamo andati alla spiaggia del Papagayo (poi ci sono altri nomi: playa mujeres, del Congrio etc.) che è quella vicina all’unico baretto. Per arrivare alle spiaggie bisogna farsi alcuni chilometri di strada sterrata e pagare 3 euro a macchina perchè fanno parte di un’area protetta (se volete potete raggiungere, senza pagare, andando a piedi dalla stradina pedonale che costeggia il mare, ma è una bella scarpinata e sotto il sole non è il massimo!).

Verso mezzogiorno ce ne siamo andati e ci siamo diretti verso El Golfo, dove abbiamo pranzato (Restaurante de Mar: offerta del giorno –> 2 antipasti, 2 secondi di pesce, 2 dolci, 2 liquori e 2 acque 41 euro – molto buono!) e poi ci siamo diretti a “Los Hervideros” dove ci sono delle terrazzine in cui si vede l’oceano sbattere sulle roccie; molto bello perchè c’è l’azzurrissimo dell’oceano, il bianco della spuma e il nero delle roccie (non si paga!). Tornando indietro abbiamo fotografato le saline che sono di strada e nel pomeriggio siamo tornati alle spiaggie papagayo (non si ripagano i 3 euro se conservate il biglietto della mattina!); piccolo inconveniente di percorso perchè siamo finiti della spiaggia nudisti (credo sia la Caleta del Congrio) e quindi siamo dovuti risalire in macchina e scegliere la caletta che avevamo individuato la mattina dove invece erano tutti vestiti! La sera siamo andati a fare una passeggiata sul lungo mare che è molto bello anceh di notte.

Il 3° giorno ci siamo catapultati il più presto possibile alle spiaggie del papagayo per godere di alcune ore di solitudine (questa mattina abbiamo scelto playa mujeres costituita da una spiaggia più lunga e da due calette che si raggiungono passando per il mare e sono più “intime”; dimenticavo che se vi piace guardare i pesci, non dovete dimenticarvi gli occhialini da sub, infatti i fondali dell’oceano qui sono bassi e ricchissimi di pesci di varie forme e colori ( attenzione perchè sono anche ricchi di ricci di mare!)…Ho anche visto i pesci pappagallo che mi ero pappata al pranzo del giorno prima… :-)) … A mezzogiorno ci siamo diretti in direzione Geria dove abbiamo mangiato (2° e ultima pelata nel ristorante scelto in base alla guida Lonely planet: ristorante “El Chupadero” tapas e vino –> 1 piattino di affettati, uno di formaggi misti, una crepe con marmellata di cactus (una in 2 eh!) 2 bicchierini da 200 ml di vino e 1 vasetto di marmellata di cactus = 40 euro!!!!!!!!!!!!!!! da notare inoltre che il vasetto di marmellata pagato 6.50 euro, lo abbiamo poi trovato della stessa marca al supermercato per 3,90…Ma sorvoliamo!) e poi siamo andati a comprare il vino alla “Bodega La Geria” (la prima che incontrate venendo dal sud e dove si può tranquillamente mangiare a metà prezzo!!). Nel pomeriggio siamo tornati a playa mujeres (dove comunque troverete alcuni nudisti, ma noi poi ci siamo abituati) e la sera siamo andati a bere una guiness al pub irlandese (ne troverete tantissimi su tutta l’isola perchè almeno metà dei turisti sono inglesi!) Il 4° giorno ci siamo alzati presto e alle 10 siamo arrivati al parco nazionale del Timanfaya (ingresso 8 euro) dove siamo riusciti in 10 minuti a prendere l’autobus che in 45 minuti circa fa il giro del parco e ti spiega (in inglese, tedesco e spagnolo, quindi se non capite nessuna di queste lingue richiedete all’ingresso la brochure in italiano!) l’origine del parco e come è avvenuta , quando etc. L’eruzione vulcanica; scesi dall’autobus potrete assistere agli spettacolini per dimostrare che sotto terra il vulcano bolle ancora, potrete comprare dei souvenir (non eccessivamente costosi, ma se avete intenzione di andare al mercato di teguise (vedi seguito) troverete gli stessi spouvenir a prezzo inferiore!) e se volete potrete andare a mangiare al ristorante che cucina sul caldo del vulcano (non molto economico però!). Tornando indietro abbiamo capito perchè tutte le guide consigliano vivamente di andare al parco la mattina: alle 11.30/12.00 c’era già una fila lunghissima di macchine fino sulla statale per entrare al parco e inoltre tutti gli autobus dei tour organizzati vi passeranno davanti di diritto!!! Prima di tornare a casa abbiamo però deciso di fare il tour anche sui dromedari (li vedrete arrivando dalla strada) che costa 12 euro a dromedario (quindi 6 euro a persona) e ti porta a fare un giretto di una ventina di minuti sulle dune del parco nazionale (merita perchè è strano mettersi sulla seggiolina e farsi portare in giro sballottando dal dromedario!!Se avete paura di loro però lasciate perdere perchè, sebbene abbiano la museruola e sono innocui, quando siete seduti, il dromedario che sta dietro di voi vi verra vicinissimo a guardare!!!!) A pranzo siamo tornati a playa blanca e siamo andati al Leni’s snack bar (dove hanno tapas, tortillas e polli allo spiedo a un prezzo decoroso: circa 10 euro a testa per bibita e pollo con insalata o bibita e 2 tapas); alla sera di nuovo irish pub, questa volta sul lungomare (nota: qui ogni sera cantano dal vivo, per cui se non vi piace state lontani da questi pub!) Il 5° e il 6° giorno abbiamo passato l’intera giornata in spiaggia; 2 note: il 5° giorno a pranzo abbiamo mangiato al risotrante sul lungomare “Rincon playa” che offriva bibita e paella a 7 euro ma che era una delusione come qualità, mentre la sera dopocena siamo andati a Puerto del Carmen ma siamo rimasti delusi perchè non c’era nulla di caratteristico, ma solo pub e ristoranti con i camerieriv fuori che volevano farti entrare per forza (siamo finiti in un pub della catena Heineken…Tristezza) e ce ne siamo così tornati nella nostra tipica playa blanca, molto meno incasinata e molto più bella!!!! Il 6° giorno abbiamo invece pranzato al ristorante “Sidreria Arenna” , ve lo consiglio vivamente: 2 menù (2 antipasti, 2 secondi di pesce e 2 dolci) + 2 birre e 1 acqua 30 euro; si trova sempre sul lungo mare e anche se da fuori non sembra granchè, vi assicuro che merita!Alla sera siamo invece andati in un pub che dà sul mare : il Galeria Bar, vicino al ristorante italiano L’Artista dove abbiamo bevuto un’ottima Sangria.

Il 7° giorno ci siamo di nuovo presto e siamo andati al tipico mercato di Teguise, dove se non volete perdervi, dovrete parcheggiare in uno dei parcheggi a pagamento fuori dal mercato (1,50 euro a giornata); qui abbiamo trovato tutti i souvenirs possibili dell’isola e a prezzi alcune volte superiori, altre inferiori dei negozietti delle varie zone (quindi attenzione e un pò di memoria); voglio segnalarvi il negozietto “Do Brasil” che non è una bancarella, bensì un negozietto dentro un edificio in cui ci sono splendidi souvenir di lava o sabbia di lava a prezzi veramente competitivi (mentre tutte le altre bancarelle che vendevano lo stesso prodotto ci speculavano un sacco!); qui infatti abbiamo preso la metà del parco souvenir.

abbiamo inoltre comprato una canottiera (5 euro), una felpa (20 euro), orecchini in lava (5 euro) e cartoline (30 cent l’una). Ci siamo poi diretti verso Haria, dove abbiamo mangiato al cafè “Ney-ya” , proprio in centro ad Haria; qui abbiamo pagato veramente poco: 2 tapas (costano tutti sui 3,5 euro e 2 bastano!), 1 tortilla (una frittatona gigante, altissima e farcitissima), 1 acqua e 1 birra 16 euro.

Abbiamo poi proseguito per il mirador del rio (dove non siamo entrati ma abbiamo guardato da fuori), che devo dire non mi è piaciuto tantissimo, cioè mi aspettavo qualcosa di più bello, avendo fatto tutta quella strada.

Nel pomeriggio siamo andati alla Cueva de Los Verdes (entrata 8 euro meritatissimi), abbiamo aspettato 30 minuti perchè finisse la visita guidata precedente e poi siamo scesi in un gruppo di 60 persone circa in un cunicolo lungo sui 2 km creato dalla lava (ci sono punti in cui ti devi abbassare per non battere la testa, cosa ke tra l’altro è successa a un signore davanti di noi!) e alla fine del percorso che dura circa 45 min. C’è la mitica sorpresa di cui tutti parlano, che non vi svelerò neanke io, e che è veramente…Sorprendente! Verso le 4 siamo tornatia casa e siamo andati in piscina.

Cosa non abbiamo visto: Jameos del Agua che costa sempre 8 euro, ma mi sa ke è un pò deludente; Jardin de cactus che costa 5 euro, ma in realtà l’isola è piena zeppa di specie di cactus e quindi non ne vale la pena; Musei vari che a me non piacciono e quindi non so se sono belli.

Ultima nota: il giorno della partenza abbiamo caricato tutti i souvenir liquidi nella stiva (fate attenzione xkè i controlli sono severi e potreste dover svuotare del tutto il bagaglio a mano se vedono qualcosa di sospetto), quelli fragili in mano e abbiamo fatto gli ultimi acquisti in aeroporto: 2 confezioni di mojo canario da 90 g = 6,40 euro (un pò ladri ma all’aerorto si sa)ma meglio così piuttosto che pagare soldi su soldi perchè avete sforato nel peso del bagaglio (tutto quello che comprate oltre il check in non conta) come è successo al passeggero vicino a noi che aveva sforato di ben 30 kg col bagaglio da stiva e ha dovuto pagare tipo 250 euro di sovrappeso e in più comprare una valigia per dividere il carico (ogni valigia non può superare i 40 kg…E lui ne aveva 45)…Hihihihi che ridere! Inoltre ho comprato un paio di crocs a un prezzo sorprendente: solo 28 euro!!!! Ecco il mio viaggio! spero di non essere stata troppo noiosa nelle descrizioni dettagliate, ma queste sono le indicazioni che piacerebbe trovare a me prima di partire per un viaggio!!!! …Buone vacanze!



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