Lanzarote info
Abbiamo deciso di non partire acquistando un pacchetto con il tour operator, ma di organizzare il viaggio da soli.
VOLO: a Maggio (un po’ tardi) abbiamo prenotato per circa 400eur a testa in totale un volo Easyjet con partenza da Malpensa e con arrivo a Madrid, dove, circa tre ore più tardi, avevamo il volo Spanair per Arrecife. Io ero un po’ preoccupata di non farcela, ma il primo volo è stato puntualissimo. L’atterraggio a Madrid per me è sempre un po’ traumatico (non so il motivo). Abbiamo ritirato le valigie, abbiamo mangiato e poi ci siamo spostati (a piedi) di terminal. Al ritorno avevamo un bel po’ di ore di attesa a Madrid per il volo di Milano, ci siamo armati di pazienza e atteso, anche se poi è anche partito in ritardo di un’ora (una cosa infinita). Ecco, se possibile, meglio, molto meglio un volo diretto.
ALLOGGIO: non volevamo stare nelle cittadine più turistiche, abbiamo scelto di stare in mezzo all’isola (quindi non vicino al mare) e abbiamo prenotato una villa attraverso internet, è un’agenzia del posto gestita da una signora inglese gentilissima e molto disponibile. Inizialmente avevamo prenotato una casa singola con piscina in comune, ma poi, per un errore loro, ci hanno dato una villa singola con piscina a nostro uso esclusivo, ed è stata una pacchia!! La piscina privata è stata una cosa fantastica! Tra l’altro pagando lo stesso prezzo, 100eur al giorno (pagati il mattino dopo il nostro arrivo). Siamo davvero soddisfatti della scelta, anche se prima di vedere io avevo qualche dubbio, come poteva essere tutto così perfetto come dicevano?? Invece era proprio così! Dopo aver noleggiato l’auto, siamo arrivati da soli alla villa, abbiamo recuperato le chiavi e siamo entrati: la casa aveva tre camere da letto, due bagni, una cucina attrezzata e un salone. Ci avevano addirittura lasciato del cibo nel frigorifero per la prima cena e colazione, giusto per sopravvivere fino alla mattina dopo e andare al supermercato.
C’era inoltre una guida della casa e dei consigli su dove mangiare e cosa visitare (e come evitare di fare troppa coda!!). Davvero utilissima! C’era lavatrice, forno a microonde, lavastoviglie, stereo con cd, tv con dvd, libri, perfino un barbecue!! Certo, era tutto in inglese, ma che servizio! Non abbiamo mai visto niente del genere. AUTO: abbiamo prenotato anche questa attraverso l’agenzia presso Auto Martina, una persona ci aspettava fuori dagli arrivi dell’aeroporto e ci ha consegnato la macchina, una opel Corsa senza aria condizionata, per un totale di 200 eur complessivi. Pare che fossero incluse tutte le assicurazioni, ma noi eravamo un po’ dubbiosi, forse sarebbe stato meglio prenotare con Hertz con cui ci siamo sempre trovati benissimo. Per fortuna non è successo niente, anche se nel corso della vacanza abbiamo visto diversi tamponamenti e la cosa non era molto tranquillizzante (e i cartelli con scritto: voi NON avete la precedenza prima delle rotonde non erano molto rincuoranti). Alla fine della vacanza l’abbiamo restituita lasciandola in aeroporto, nessuno ha controllato eventuali danni.
STRADE: un punto un po’ dolente, le indicazioni non sono il massimo, non siamo nemmeno riusciti a trovare una cartina decente (comprata sul posto) e spesso abbiamo sbagliato strada, semplicemente perché a molti incroci minori NON ci sono proprio cartelli e la cosa è abbastanza frustrante! Le strade sono anche poco illuminate e guidare la sera non è stato per niente piacevole.
TEMPO: è stato mediamente bello e ventoso. Il vento c’è, inutile nasconderlo, non così forte come pensavo, ma costante. Non si è mai fermato un istante (e avendo le palme fuori casa dal rumore sembrava sempre che arrivasse un uragano…). Questo aiutava moltissimo a stare al sole senza sentire caldo (non abbiamo praticamente mai sudato), ma uscire dall’acqua non era piacevole, anzi, faceva proprio freddo, anche perché non è certo un vento caldo, è proprio brezza fresca. E se sotto il sole cocente fa anche piacere (quei rari istanti in cui il vento calava faceva un caldo terribile), la sera a venti gradi e con il vento freddo non era proprio piacevolissimo. Ecco, mi aspettavo che facesse più caldo. Forse era perché non eravamo sulla costa, ma certe sere ha fatto proprio freddo. Inoltre, arrivavano spesso nuvole che viaggiavano velocissime, è vero, ma erano così tante che per delle ore il sole non si vedeva. Alcune zone dell’isola sono state in ombra per giorni!! La pioggia l’abbiamo vista solo un mattino (l’ultimo). Sinceramente il clima non è stato il massimo.
SPIAGGE: ce ne sono tante e sono sabbiose. Peccato che questo significhi che con il vento arrivano delle sferzate forti sul corpo e ci si ritrova “impanati” nel giro di due minuti. All’inizio non ci è successo, ma poi abbiamo preferito stare poco in spiaggia e tanto nella nostra piscina, dove potevamo stare puliti, in silenzio, senza essere guardati da nessuno, nella pace più totale. Non avrei mai pensato di utilizzarla tanto e invece per fortuna che c’era! E tra l’altro era anche un po’ riscaldata, quindi ci si poteva stare delle ore immobili senza avere freddo.
Le spiagge a sud e a est sono solitamente più riparate, grandi e sabbiose, a nord e a ovest sono ventosissime e con l’oceano in fermento. Pensavamo di trovare grandi onde, invece il mare era spesso calmo o con poche onde che non danno problemi (non come in Portogallo, dove abbiamo fatto foto spettacolari alle onde che si infrangono con forza e con un rumore assordante). Non diventa profondo subito, anzi, il fondo è sabbioso e digradante.
– Puerto del Carmen: nella spiaggia vera e propria non ci siamo stati, ci siamo fermati un po’ prima a Los Pocillos, una spiaggia immensa e con poche persone (ecco, non abbiamo mai trovato affollamento tipo Rimini), mai visto una spiaggia così grande. Ci siamo stati due volte, la prima volta con poco vento e con il mare calmo (e non troppo freddo). La seconda volta ce ne siamo dovuti andare perché era impossibile rimanere, il che è un peccato (per via delle sferzate di sabbia addosso). Intorno ci sono bar e negozi, è un posto carino. A Puerto del Carmen in sé ci siamo andati una sera soltanto, c’era tantissima gente, era pieno di locali su entrambi i lati della strada. Per una sera è stato bello vedere gente, ma non ci saremmo mai andati ad alloggiare.
– Costa Teguise: siamo stati alla Playa del Tablillo, con il mare che fa una specie di baia e quindi il mare è calmissimo (c’era anche poco vento), al pomeriggio ci siamo spostati a Playa de las Cucharas, dove c’è una scuola di windsurf. Anche qui ci sono tanti bar, ristoranti e negozi, è una zona molto turistica. In ogni caso in spiaggia non c’era comunque affollamento.
– Papagayo: nella punta a Sud, vicino a Playa Bianca (non abbiamo visitato, ma è un posto molto turistico dove continuano a costruire), si paga 3 eur per auto e si arriva alla prima di queste spiagge su una strada parecchio dissestata. Purtroppo siamo arrivati in una giornata nuvolosa e all’inizio il mare non ci sembrava diverso dal solito, invece quando è uscito il sole i colori erano bellissimi, sembrava di essere ai Carabi (freddi). Siamo andati (a piedi) a vedere la spiaggia successiva, bellissima. Peccato che il mare salga in fretta, al nostro ritorno era tutto bagnato, vestiti, teli, zaino, tutto! Per fortuna qualcuno ci aveva recuperato i vestiti dal mare (e non siamo stati via molto!!). Volevamo tornarci ma poi non ci siamo riusciti, quando decidevamo poi non usciva mai il sole al mattino, quindi niente. – Famara: bellissima spiaggia con piccole dune alle spalle, ma ventosissima. Io non sono riuscita a stare in costume dal freddo. Pare che non si possa mai fare il bagno per via di correnti fortissime (comunque qualcuno dentro c’era, non so come potesse visto il gelo…). E’ un peccato, la spiaggia è molto suggestiva, ma dopo due ore ce ne siamo dovuti andare (anche qui comunque il mare si alza velocemente e si è continuamente costretti ad arretrare).
– Playa Honda: spiaggia immensa (e proprio deserta) nei pressi dell’aeroporto, ci siamo stati in un giorno particolarmente caldo e si moriva! – Spiaggia di Arrieta: non ci è piaciuta moltissimo, con il bar proprio alle spalle e odore di aglio!! Però ha un muraglione che protegge dal vento.
– El caleton blanco, vicino a Orzola, bellissima spiaggia in mezzo alle rocce vulcaniche, dove l’oceano rimane lontano ed entra l’acqua attraverso una specie di laguna (che, manco a dirlo, sale molto in fretta). Ci sono dei cerchi di pietre, ci siamo accampanti lì, dentro faceva caldo e fuori c’era un vento molto forte, ma noi eravamo riparati! Abbiamo fatto il bagno nella laguna, un po’ fredda (forse il posto in cui era più fredda!). Intorno alle tre l’acqua ci ha raggiunto nella nostra “fortezza” (l’unica era arretrar continuamente). Faceva un po’ impressione pensare che solo qualche ora prima quasi non vedevamo l’acqua e ora ci aveva invaso! ATTRAZIONI: – Parco Nazionale Timanfaya: la signora dell’agenzia consigliava di andarci presto al mattino, appena aperto e aveva ragione. L’ingresso costa 8 euro, si arriva in macchina al parcheggio e poi si sale su un bus, che fa un giro per il parco per circa 50 minuti (non si può andare in altro modo). Durante il viaggio si possono ammirare i vulcani (ci sono trecento vulcani a Lanzarote, tutti inattivi) e un paesaggio magnifico che arriva al mare (meglio non andare quando c’è nuvoloso, non si vede niente). C’e’ anche una voce registrata che spiega in diverse lingue, ma non in italiano. Tornati al parcheggio c’e’ il ristorante, il negozio di souvenirs ed è possibile assistere allo spettacolo di un geyser “indotto” (certo, niente a che vedere con l’Islanda) per dimostrare come la temperatura appena sotto qualche metro è altissima, questo si vede anche appoggiando una ginestra nel terreno sottostante: prende fuoco! Idem per i sassolini appena sotto la superficie, scottano! Quindi per un posto che non è più geologicamente attivo, qualche anomalia c’è! All’uscita abbiamo visto una coda lunghissima in attesa di entrare (ecco perché il consiglio di andare presto) e considerando che i bus delle escursioni (anche in arrivo da Fuerteventura) hanno la precedenza, si passa il giorno ad aspettare di entare! – Guinate tropical park: vicino ad Haria, nella valle delle cento palme (ci siamo arrivati da una strada piena di tornanti molto panoramica, la vista è bella, ma nel paesino non c’era nessuno), c’è questa specie di zoo tropicale con moltissimi uccelli, varietà di cactus e piante grasse e altri animali. L’ingresso costa 14euro a persona (è tantissimo!!), a noi i pappagalli e affini piacciono molto, quindi per noi ne è valsa la pena.
– Mercatino domenicale di Teguise: anche qui se si va presto è meglio (beh, per noi era semplice, eravamo a tre km), si riesce a trovare qualche parcheggio libero, altrimenti ci sono dei campi attrezzati dove si paga 1,50 euro per tutto il tempo (chiude alle due del pomeriggio). All’andata ne abbiamo visti così tanti e abbastanza lontani dal mercato che ci siamo chiesti se avesse senso. Sì, ce l’ha, la seconda domenica (pioveva) c’era così tanta gente che c’erano chilometri di coda (la vedevamo anche da casa). Meglio andare presto in modo da non incontrare le comitive e non vedere nemmeno le bancarelle dalla ressa che si forma. Però merita (anche il paese in sì, il più bello dell’isola, negli altri non c’era nessuno!).
– Jameos dell’Agua: non siamo andati prestissimo e abbiamo fatto un po’ coda, costo di 8euro anche qui, circa un’ora in una grotta creata dalle eruzioni vulcaniche con guida che non parla italiano. Bello, merita! – Cueva de los verdes: anche qui 8 euro, abbiamo visto i granchi albini (a una profondità inusuale per loro), la piscina bellissima (è un locale alla fine) e le sale dedicate al vulcanesimo (non solo locale), molto interessante! – Mirador del rio: non ci siamo stati (lo ammettiamo, 4 euro e passa non li merita), siamo entrati nel campo appena prima del mirador (dove non si potrebbe ma ci vanno tutti) e abbiamo goduto dello stesso spettacolo, l’isola della Graziosa. Lo spettacolo è magnifico (consigliamo anche il Mirador di Guinate appena prima, con le magnifiche scogliere di Famara.
– Los Hervideros: (non si paga), magnifica la forza dell’oceano che si infrange nelle aperture/grotte e contro gli scogli.
– La Geria: un’area di coltivazione di una vite particolare in paesaggio caratteristico: terreno nero (lava), viti verde intenso all’interno di muretti per proteggerle (sono molto basse).
LOCALI Noi abbiamo cenato spesso a casa, ma i locali in cui siamo stati li consigliamo: – Caserio de Mozaga (appena entrati nel paese) http://www.Caseriodemozaga.Com/de/index.Html, abbiamo mangiato benissimo in un posto molto caratteristico e particolare – Appena prima di Teguise (venendo da Arrecife), da Cristobaldo – L’ultimo a Yaiza, non ci ricordiamo il nome, ma è l’ultimo (ce ne sono tre, dopo quello che fa cucina francese) prima di uscire dal paese. Abbiamo mangiato dell’ottima carne alla brace.
Per concludere, siamo stati molto bene, la villa era fantastica nella tipica architettura bianca e bassa di Lanzarote (niente mega costruzioni che deturpano il paesaggio).
Lanzarote è magnifica, ha dei paesaggi stupendi, in cui si intervallano vulcani, terreni neri di lava che arrivano al mare, l’azzurro dell’oceano, il giallo delle spiagge e il verde delle piante grasse (ah, io lo volevo comprare il gel di aloe, ma aveva un odore così repellente che ho evitato!!).
Ma la cosa più bella è quella luce argentata che scende la sera appena cala il sole.
Certo, il tempo non ha aiutato, nemmeno le temperature (di solito sui 26/20 con punte di trenta in pieno giorno), ma a noi la vacanza è piaciuta tanto!