LAMPEDUSA meglio dei caraibi!
Come prima cosa tengo a precisare che quest’isola è ultimamente soggetta ad una forte (anche se involontaria…La cronaca è cronaca) pubblicità negativa da parte dei media per quanto riguarda l’immigrazione clandestina penalizzando il turismo. State tranquilli che NON INCONTRERETE MAI NESSUNO di quei signori che spesso si vedono alla tv ammassati sui barconi.
Ma veniamo a noi…
Parlando con gli abitanti del luogo consigliamo come periodo il mese di Giugno o, meglio ancora, quello di Settembre (periodo della famosa e suggestiva festa O’Scia)…Troverete un clima idilliaco, ristoranti poco affollati e spiaggie vivibili dove poter prendere il sole senza essere calpestati dai bambini.
Per quanto riguarda le spiaggie le più belle sono l’isola dei Conigli (la più famosa) e Cala Pulcino (c’è da camminare ragazzi…), molto bella ma piccolissima Cala Madonna, anch’esse suggestive ma più “commerciali” Cala Croce e la centralissima Guitgia le quali vantano un mare turchese ma purtroppo essendo le più battute si respira più l’aria da “Rimini – Rimini” piuttosto che quella di un paradiso come in realtà è questa magnifica isola.
Sconsigliamo Cala Francese, e tutte quelle in zona aeroporto.
Per un pranzo veloce in spiaggia ci siamo trovati molto bene al Tunez a Cala Croce e al Moka Lounge alla Guitgia.
La giornata più bella è stata senza dubbio quella passata in barca sul CHIPINO! Quando passerete dalla zona del porto verrete letteralmente presi d’assalto da simpatici ragazzi che vi proporrano la famosa “gita in barca con pranzo a bordo a base di pesce fresco”.
Sono lì, una in fila all’altra, colorate e ben sponsorizzate. Noi, controccorente, abbiamo tirato dritto fino davanti alla Trattoria del Porto (si mangia bene e a buoni prezzi, molto carina la terrazza vista porto) e lì abbiamo trovato quest’omone che di nome fà Giovanni a bordo del suo Chipino.
Nessuna pubblicità, nessun invito a distanza, nessuno che ti lancia bigliettina da visita.
Forti delle ottime e meticolose recensioni lette sù questo sito andiamo a scatola chiusa e diamo totale fiducia a Giovanni il quale precisa che lui “carica venti persone, non una di più perchè tutti sulla mia barca devono stare comodi”.
Partenza ore 10:30, primo bagno dopo circa 20 minuti…E lì Giovà ha iniziato a cucinare (l’abbiamo capito dal profumino del soffritto) quello che poi si rivelato uno dei migliori pasti consumati sull’isola: aperitivo, pennette al pesce spada e di second pesce spada al forno con olive e pomodorini…
STANDING OVATION GIOVA’ ! Si fermamava dove volevamo noi, era uno di noi, l’unica barca ad entrare nelle grotte sino a sfiorare la roccia, l’unica in cui sembrava di essere sulla barca di un amico, l’unica che a differenza di altri che le bevande te le fanno pagare come fossi al bar ti trovi Giovanni che prima di partireti dice “ragazzi, lì c’è il frigo, c’è acqua, vino e limoncello, fate voi è tutto incluso..Non chiamatemi che io ho da fare”…MITICO! ognuno il suo posto, ognuno il suo telo steso e poi questo omome si è rivelato veramente una splendida persona, un siciliano vero, con un cuore grande così capace di farti sentire a casa dopo solo 10 minuti di navigazione.
Con soli 25 euro abbiamo fatto un’intera giornata in barca (10:30- 18:00), girato tutta l’isola, mangiato e bevuto. E’ stata un’esperienza unica, un ricordo che ci porteremo dentro per molto tempo…
CHE DIRE, GRAZIE GIOVANNI…GRAZIE DI CUORE! Per quanto riguarda la ristorazione abbiamo girato alcuni locali ma sinceramente ci si aspettava un pò di più per quanto riguarda la qualità dei piatti a base di pesce (spesso e volentieri unto e troppo condito) anche se i prezzi erano comunque molto modici. Consigliamo come buon rapporto qualità prezzo la Trattoria Pugliese sulla strada che porta a Cala Francese, la Trattoria del Porto e L’Ancora per una buona pizza in centro.
Come locali serali non aspettatevi una movida estiva stile Formentera. Qui il ritmo è diverso, relax, musica in via Roma, qualche localino per bere qualcosa ma nulla di più…Siamo anche stati al tanto decantato O’Scià per l’aperitivo al tramonto, risultato: locale molto bello, bel panorama ma servizio approssimativo e 10 euro per un bicchierotto di bianco…Infatti il 7 di agosto eravamo in 10 in tutto il locale, non male! Una citazione particoalre la merita invece il Bar dell’ Amicizia. Un luogo storico, molto più di un semplice bar. Cannoli, granite, arancini, gelati e brioches.
Vale la pena consumare lì la prima colazione (consiglio granita al caffè e brioches) e scambiare qualche battuta con il titolare, Don Pino, un anziano uomo d’esperienza che tra mille anedotti, poesie e racconti vi farà sentire a casa.
Claudia affascinata e colpita dalla saggezza e dalla voglia di vivere di questo simpatico 80enne (e forse più…) gli ha persino scritto una poesia facendolo commuovere! Sono personaggi come questo che danno alla vacanza quel qualcosa in più, quel qualcosa che non ti fà sentire un semplice turista.
UN ABBRACCIO DON PINO E ARRIVEDERCI GENTILUOMO D’ALTRI TEMPI…
Dopo questo lungo racconto concludiamo così: andate a lampedusa signori, ne vale la pena, se potete evitate Agosto..Giugno e meglio ancora settembre i periodi ideali, andate in appartamento (evitando i carissimi hotel) e gustatevi i localini lampedusani, fatevi una giornata in barca…E godetevi uno dei migliori mari del mondo!