Lampedusa…L’isola che non c’è…

I tropici italiani
Scritto da: sam79
lampedusa...l'isola che non c'è...
Partenza il: 12/09/2010
Ritorno il: 19/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Voglio raccontarvi di una splendida settimana nel “tropicale “ mare italiano…l’isola che non c’è, o meglio, Lampedusa.

La chiamo cosi perché è stato un magnifico regalo del mio ragazzo, una graditissima sorpresa. L’unico indizio era un isola italiana al caldo, molto caldo…

Così il 12 settembre al check in finalmente scopro la destinazione: Lampedusa. Dopo un’ora di volo molto tranquilla cominciamo a scendere di quota sempre di più fino a vedere le barchette a poca distanza da noi. Il panorama è mozzafiato e in realtà sembra che non ci sia una pista di atterraggio ma solo mare. La sensazione è stupenda e adrenalinica. Finalmente tocchiamo terra.

Il caldo è davvero come speravamo nonostante sia già metà settembre; d’altra parte siamo sotto la Tunisia! Ritiriamo i bagagli e all’uscita troviamo Daniele ad aspettarci, che ci porterà al residence che Juri ha prenotato, le villette di Cala Madonna. Ho fatto bene a fidarmi di lui, il posto è molto carino e curato. Noi abbiamo un monolocale completo di tutto: aria condizionata, televisore, cassaforte, angolo cottura. Abbiamo anche un ombrellone che possiamo portare in spiaggia. Il piccolo patio attrezzato con tavolino, sedie e stendipanni si affaccia sulla piscina (che useremo poco) molto piacevole, con lettini, dove servono ogni mattina la colazione.

Poco distante vasca idromassaggio e piccola palestra, che dire? Non manca nulla!

Affittiamo da Daniele uno scooter, uno scarabeo bianco con caschi (100 € per tutta la settimana), che ci accompagnerà nella nostra vacanza. I prezzi sono più o meno quelli ovunque, con poco di più si affitta un quod (il mio preferito), o se siete in più di due una tipica citroen mehari coloratissima.

Fatta una veloce spesa al sima, punto nevralgico per i generi di prima necessità, abbiamo dato inizio al nostro tour culinario. Siamo di buona forchetta e oltre alle meravigliose calette abbiamo esplorato anche i vari ristorantini.

Prima tappa la trattoria del porto, dove la gentilissima signora ci ha offerto una sangria e fatto accomodare sulla terrazza. Il panorama è quello del porto, molto carino e accogliente: antipasti buoni e abbondanti, ma non prendete il vino della casa, sembra annacquato, e di molto. Niente di particolare, si spende il giusto e si mangia molto.

Abbiamo deciso di partire per gradi, per poterci ogni giorno nuovamente innamorare, quindi il giorno seguente ci siamo buttati sulla caletta più commerciale, la più centrale, quella meno “bella”: Cala Guitcia. Abbiamo affittato due lettini e un ombrellone: 15, onesto direi. L’acqua è stupenda, cristallina, trasparente, peccato solo un pò freddina, ma il bagno è d’obbligo.

Per i pranzi abbiamo optato per un trancio di pizza e il panificio Luca è diventato di fiducia: focacce grandi e ricchissime di condimento, dolci di ogni genere e personale molto gentile e sorridente (a differenza del panificio Spiga d’oro).

La sera dopo un abbondantissimo aperitivo abbiamo prenotato ai Saraceni, ristorante carino con terrazza panoramica sul porto vecchio. Qui i prezzi sono decisamente molto alti, buona la minestrina di pesce, l’antipasto molto scarso.

Il secondo giorno abbiamo approfittato di una giornata un po coperta e non troppo calda per addentrarci nel cuore di Lampedusa. Con il nostro scooter abbiamo fatto tutto il giro dell’isola costeggiando prima la parte est, Cala Maluk e Cala francese, piccoline e rocciose. Poi risalendo cala pisana e cala creta la spiaggia è completamente assente; si prende il sole sugli scogli e per il bagno ovviamente l’acqua è subito molto alta, ma pur sempre azzurrissima.

Proseguendo siamo arrivati al faro. L’intera costa nord è completamente rocciosa ed è impossibile arrivare al mare via terra. Il panorama è mozzafiato, coste molto alte a picco sul mare spumoso e di un blu molto intenso.

Poco dopo si incontra un cartello simpaticissimo ed enigmatico, l’insegna di un club estivo, non vi dico altro deve essere una sorpresa…

L’interno dell’isola è una distesa di terra con vegetazione brulla, simile ai panorami africani, qua e là qualche dammuso, per lo piu strutture ricettive.

Al capo ovest si trova casa teresa, un dammuso originale completamente ristrutturato e poi completamente abbandonato. In effetti non è nemmeno pubblicizzato, un gran peccato. Una piccola critica va fatta: è l’ennesimo simbolo di come i residenti non tengano cosi tanto al loro patrimonio e alle loro bellezze, è un vero peccato lo sporco e l’immondizia che si trova in vari angoli. Nonostante i turisti vengano attratti da questo mare stupendo non è difficile vedere ogni tipo di rifiuto che galleggia nella trasparenza dell’acqua

Il pomeriggio ci siamo rilssati a cala madonna (a noi non è piaciuta), piccolissima insenatura anche questa piena di ombrelloni e lettini (a pagamento). I lampedusani hanno capito che I turisti amano queste comodità, nonostante a mio avviso lo stile Rimini non si addica alla naturalezza del luogo.

Tutti i giorni passando per il porto vi daranno degli opuscoli con le varie pubblicità delle varie barchette che fanno escursioni. Con 30/40 euro a testa si passa la giornata in barca, si prende il sole e si fa pranzo (ovviamente pesce). Noi abbiamo preferito affittare un piccolo motoscafo tutto per noi ed avere la libertà di sostare e fermarci a nostro piacimento.

Daniele con 60 €+ benzina (20 € ) ci ha dato Annicchia, 6mt con frigo portatile per le bevande, doccino ecc. Possono portarlo tutti, non servono patenti particolari, è un bel giochetto vi divertirete tantissimo. Attenzione il vostro uomo tornerà bambino, tenetevi forte…

Noi abbiamo optato per la costa sud, fatte tutte le prime calette ci siamo “stirati” la famosa tabaccara…una meraviglia…Acqua stupenda azzurro verde, la troverete affollatissima ma con un po di pazienza troverete il posticino per voi.

Piu avanti c’è l’isola dei conigli che però in barca non potrete avvicinare e subito dopo la nostra preferita: cala pulcino, una caletta poco frequentata da terra perchè il percorso per raggiungerla è un po lungo, qui se volete un po di ombra portate il vostro ombrellone. Il sentiero è lungo anche per i commercianti, qui niente effetto Rimini.

L’acqua è di un trasparente eccezionale, calda e limpida, una piscina naturale con sabbia bianchissima simile ai tropici. Ne rimarrete affascinati da non voler più andare via .

Purtroppo il tempo passa e dobbiamo rientrare. Fate un bel sorriso al porto, troverete il fotografo! Ebbene sì, Lampedusa è come un enorme villaggio turistico, le persone che vedrete in aereo le ritroverete ovunque, in spiaggia, al ristorante ecc. E come in tutti in villaggi c’è il fotografo che vi scatta foto per tutta la settimana e poi ve le rivende l’ultimo giorno.

Dopo l’aperitivo al 13.5 con buffet di pesce siamo stati al Pugliese. Conviene prenotare perchè è sempre pieno, ottima la cernia al forno e il cous cous, e per concludere un digestivo al finocchietto.

Il giorno seguente abbiamo fatto un giro nella tarda mattinata a cala croce, molto caratteristica e molto affollata. C’è da dire che siamo due viaggiatori molto comodi e non conosciamo le levatacce mattutine, la settimana di vacanza deve regalarci anche quel relax di cui abbiamo bisogno per staccare e rigenerarci dal lavoro. Ciò premesso, è ovvio che se ci si presenta in queste piccole calette a mezzogiorno non si puo pretendere di trovare un angolino! Vi consigliamo, se siete meno pigri di noi, di andarci verso le 9 proprio per evitare il caos.

Il pomeriggio, dopo un’accezionale granita al caffe al bar dell’amicizia, tappa obbligatoria, abbiamo preso degli arancini (quelli ai gamberetti non hanno eguali). Siamo tornati a prendere un po di sole alla guitcia.

Per la cena questa volta mi sono imposta, non potevo ripartire senza aver assaggiato la crepe ai frutti di mare! Quindi cena alla trattoria del mare; il posto è davvero carino, ha un giardinetto interno dove però c’eravamo solo noi. In verità non capisco il perchè dato che si mangia ottimamente, il conto è molto buono, il personale è carinissimo e non deludono assolutamente le mie aspettative. La crepe è indescrivibile: ragu lampedusano con frutti di mare, ottimo davvero, e per secondo ci facciamo consigliare un tonnetto appena pescato al forno con pomodorini e capperi, ottimo davvero. Avremmo voluto tornarci, ma purtroppo i giorni a disposizione stanno finendo.

Dopo cena abbiamo scelto uno dei localini di via Roma, un finocchietto accompagnato da musica dal vivo per conlcudere la serata è d’obbligo.

Eccoci già arrivati all’ultimo giorno, e all’ultima spiaggia. Questa volta di buon’ora, dopo la solita sosta al panificio di fiducia, ci siamo diretti all’Isola dei conigli, lasciata appositamente per ultima. Sapevamo che ci voleva un po di cammino per raggiungerla e devo dire che la discesa, sole a parte, non è assolutamente faticosa, il ritorno bè, una mezz’ora di cammino in salita completamente sotto il sole se si ha la pelle ormai bruciata certo non è il massimo, ma vi assicuro che si fa e che ne vale assolutamente la pena.

L’isola dei conigli è una riserva naturale, qui depositano le uova le tartarughe carretta carretta. Si dice sia una delle più belle spiagge d’Europa, e a mio avviso è proprio cosi. Un isolotto naturale collegato alla terraferma da una lingua di sabbia transitabile con il mare piatto. L’acqua in questo punto è stupenda, noi abbiamo trovato il mare leggermente mosso, ma il colore resta comunque azzurrissimo, e le onde piacevoli e divertenti. Conviene portare acqua e qualcosa da mangiare, la risalta per il pranzo qui non è consigliabile, con 7 € potete affittare un ombrellone a mio avviso indispensabile. A Lampedusa quando picchia picchia…

Fate attenzione alle meduse! In settembre non ce ne sono molte ma nei mesi più caldi sì. Basta fare attenzione, la trasparenza dell’acqua aiuta ad individuarle.

È presente quasi vergognosamente una volontaria della Lega Ambiente per la salvaguardia ambientale, che passa la giornata a raccogliere quello che noi turisti, sbadati, irresponsabili e a volte menefreghisti, lasciamo ovunque . Ribadisco, è vergognoso e dà da pensare.

Dopo questa splendida giornata e questo meraviglioso panorama è arrivata l’ora di rifare I bagagli e tornare a casa, non prima però di aver visto il decollo di un aereo sopra le nostre teste. E’ un’emozione unica vedere quel bestione che ti viene incontro a velocità pazzesca e si alza giusto in tempo per non spettinarti….

La vacanza è finita e la settimana è volata. Lampedusa è meravigliosa e probabilmente ci torneremo per una nuova avventura gastronomica e rilassante.



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