Lampedusa 2010 2

Lampedusa forse non esiste, già quando stai per arrivare e sei in alto con l'aereo che si avvicina....ma ce la farà?! Poi arrivi e ti sembra il caos. E per due giorni rimani ineterdetto. Poi tutto cambia e t'accorgi che ci si può curare il cuore in un posto dove la natura è dura e benevola al tempo stesso. Ti senti di nuovo figlio anche se...
Scritto da: isanti
lampedusa 2010 2
Partenza il: 28/08/2010
Ritorno il: 04/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Erano anni che volevamo andare in Sicilia ed anche a Lampedusa, che poi mi dicono essere una “Sicilia strana”, piccola e stirachiata. Più vicina all’Africa che all’Italia. Anche la morfologia del territorio è Africana…..geologicamente e quindi visivamente. I Fenici e poi i Romani, la usavano come base i primi ed i secondi come isola/fabbrica di “Garum” una salsa ottenuta dalla macerazione al sole di interiora di pesce con altro pesce salato intero; putrescente, per i nostri palati moderni….immagino…ma i romani ne erano ghiotti all’inverosimile. Appena arrivati abbiamo avuto un sussulto. Avevamo scelto la prima cosa che ci era stata prospettata in agenzia, formula roulette (diremo poi russa, ma questa è un’altra recensione, quella della Ottotravel, Octotravel…leggetela appena pronta!). Io e mia moglie siamo marchigiani ed abbiamo capito in un ora di vacanza che ogni popolo ha una cultura che ne decreta prospettive e atteggiamenti. Per noi marchigiani, che ci ritieniamo disordinati, l’ordine di Lampedusa è caos.!. Cartacce in giro, per assenza di cestini….i Lampedusani con cui abbiamo parlato non si sono sottratti alle loro colpe ma hanno anche ironizzato sul sindaco che ha reso il disordine di più facile attuazione… Rimuovendo un dì, dal giorno alla notte, tutti i cestini del centro storico….rei di riempirsi, quest’ultimi, con fastidiosa velocità. E già perchè Lampedusa è piccola come un quartiere di una città e tutta la gente che ci và la “riempie” in ogni senso. Neanche 3 chilometri per 12… La percorri in motorino in un giorno scendendo ogni dieci minuti in una caletta differente a fare un tuffo.! Un toscano simpaticissimo e la sua compagna, come leggerete si fa amicizia con una semplicità imbarazzante, ci invita a pazientare due giorni prima di farsi demoralizzare dal caos……(ma di questo parleremo poi) li avevamo incontrati nell’isola dei conigli, la spiaggia forse più bella di Lampedusa; famosa per i magnifici colori e per la deposizione delle uova delle tartarughe. Li avevamo incontrati ed avevamo potuto dialogare con piacere la mattina presto perchè la spiaggia, incantevole sino alla commozione, viene presa d’assalto anche a settembre, ed alle 11 è talmente piena da interdire ogni comunicazione con i vicini di gomito (per assurdo). Un plauso alla Legambiente che hanno costretto tutti gentilmente, Lampedusani e non, a rispettare questo dono di Dio. Ti offrono dei posacenere per non gettare le cicche in spiaggia, obbligano i bagnanti a mettere l’ombrellone solo in metà spiaggia (perchè ricordiamoci che le tartaughe vengono qui a far schiudere le loro uova e non nel mio mare marchigiano…. Seppur pulitino e caruccio ma mai come il loro neanche quando tira lo scirocco……) e vigilano, questi di Legambiente, sui tuoi comportamenti come un babbo apprensivo ma giusto.!. Dopo poche ore allo scadere dei due giorni BUM il miracolo!!! Il caos diventa più morbido……la “Lampedusianisicilianità” fa breccia nel cuore ed incominci a rilassarti ed a vedere la vita in maniera differente. Affittare un motorino o un quod o una Citroën Méhari, una macchina fatta con il materiale dei Lego e che ha pure l’aspetto dei Lego, è d’obbligo.!. (Chiedete i prezzi perchè sono trattabili!!!) Le strade sono imbarazzanti…buche e ostacoli di ogni genere ed i mezzi che ti noleggiano sembrano adattarsi esteticamentee e meccanicamente a quelle vie……sono a pezzi, ma al minimo problema ci sarà un angelo custode con gli occhi sorridenti che ti soccorrerà ironizzando su tutto, stato del mezzo, strade ed il fatto che l’isola è piccola ….perchè darsi pena!!!!! ahhah Credo che i Lampedusani siano esattamente come la loro terra……duri, morbidi ed abusivamente adagiati su un paradiso terrestre e non puoi arrabiarti con loro perchè se li guardi in faccia noti che il colore del mare a loro è stato impresso nell’iride e nel cuore.! Sono fieri, furbi e gentili perchè loro hanno poca acqua ed ogni cosa per loro è faticosa…..Le case se le fanno da soli…ed il cemento lo impastano con il sudore della fronte e l’acqua che reperiscono, oggi, da un desalinizzatore a cala Pisana…e da una nave cisterna….. I Lampedusani sanno far tutto e probabilmente il fatto che la loro isola è così bella è proprio perchè è stata preservata sino ad oggi dalla modernità. Ora loro hanno “sete” ma sapranno bere con calma per non distruggere ciò che grazie alla lentezza è giunto sino a noi?! Ora un piccolo consiglio, la splendida Cala Pulcino visitatela nel pomeriggio scendete verso la spiaggia dalle tre in poi, farete una rilassante passeggiata in mezzo ad un paesaggio incantevole protetti dal fresco degli ultimi alberi, ultime vestigia della natura che è sopravvissuta, dice una splendida signora Giannina col suo consorte Giustino da “sette anni di mal’annata in cui non piovve!! La signora e il suo consorte hanno un albergo che ospitò per tre anni Modugno nel frattempo che veniva ultimata la sua discussa villa sulla spiaggia dei conigli (oggi di proprietà di “alti dirigenti” Mediaset). Ma Modugno amava Lampedusa avrebbe desiderati viverco, ci raccontarono…..come Baglioni che organizza il concerto evento O’Scia alla fine di settembre chiamando dalla terra ferma tanti suoi amici artisti…per un concerto sulla spiaggia della Guitgia (Guiccia) dal mare.O’scia è un saluto che viene rivolto a tutti ma ai propri figli o alla propria moglie si dice…(o’)sciatu mio (mio respiro…fiato mio). Capite?! Questa è l’anima che ancora riappare…. Avremmo decine di aneddoti da raccontarvi perchè basta aver la porta del cuore aperta e subito un lampedusano vi farà un regalo. Consiglio di fare la gita in barca più di una volta…noi siamo andati con la “Sciaranda” e ad avvistare i delfini con la “Lady Francesca” della stessa famiglia. Cucineranno per voi a pranzo e vi faranno fare il giro dell’isola con bagni memorabili in cui dal mare ogni spiaggia sembrerà ancora più bella!! Avrete l’illusione di volare tanto l’acqua è meravigliosamente cristallina ed il capitano Davide ed Andrea (un apneista innamorato del mare) con l’aiuto di Sabina credo, riusciranno a non farvi render conto che quel giro per loro è un lavoro; uomini speciali di una terra speciale. La sera abbiamo avvistato i delfini con la Lady Francesca…..e vi assicuro che avere avuto la possibilità di vederne al tramonto una coppia sarà per me uno dei ricordi più belli di tutta la mia esistenza (ma anche la strana alchimia che si instaura fra i partecipanti di cui apprendi segreti ed a bassa voce rinnovi la stima (ma forse è merito dei delfini) e poi il tramonto il melone innafiato di limone le mandorle sgusciate il vino fresco che il capitano aveva precedentemente preparato per festeggiare l’evento. Se potete affittate casa, magari un Dammuso l’antica abitazione lampedusana (per andare a cala Pulcino ce n’è uno restaurato e reso museo….ma solo in parte visitabile), andate a vedere l’ospedale delle tartarughe del WWF, finanziate i loro progetti perchè lo stato italiano non finanzia e nè tutela gli unici predatori di meduse, le tartarughe appunto, ed i volontari gratuitamente si prodigano per salvaguardare un paradiso dll’equilibrio delicatissimo!! Scapicollatevi per calette cala Madonna, cala Francese, mar Morto dalla natura singolare di rocce e strapieno di pesci!!! Andate al faro ammirate le scogliere alte del nord dell’isola…..passeggiate la sera in paese ed andate a visitare almeno una volta il bar dell’Amicizia (i cannoli, la pasta di mandorle i gelatile granite…..vi ossesioneranno). Comprate verdura e pesce al porto…cucinatevela a casa su ricetta di qualche amico lampedusano (grazie Giovanni). Mangiare bere uomo donna. Tornerete selvaggi, felici, con il cuore più ricco e sicuramente con gli occhi colorati di azzurro!


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