Lago Maggiore in 4 giorni

Con una puntatina in Svizzera e sul Lago d'Orta
Scritto da: maxmassi
lago maggiore in 4 giorni
Partenza il: 08/08/2011
Ritorno il: 11/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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08/08/11

Dopo circa 300 km di viaggio arriviamo in località Solcio, frazione di Lesa, per prendere possesso della nostra camera presso il B&B Villa San Antonio. La struttura è gestita da due inglesi molto cordiali e disponibili, ma il rapporto qualità prezzo (75 euro a notte) lascia un pò a desiderare. Il bagno è trascurato e fatiscente, la colazione misera, senza contare la via stretta, a doppio senso di marcia, che bisogna percorrere per raggiungerlo. Uniche note positive sono la splendida vista lago dal balconcino e la posizione strategica tra Arona e Stresa. Per il pranzo troviamo un’accoglientissima locanda a Meina a poca distanza dal B&B, la Locanda dei Fiori, che fa cucina siciliana e un apprezzattissimo menu a mezzogiorno a 10 euro: decidiamo da subito di battezzarlo come meta delle prossime mangiate a pranzo. Porzioni ottime e abbondanti, soprattutto nei primi piatti. A pancia piena ci dirigiamo verso Stresa, dove, dopo un breve giretto del paese, decidiamo di prendere il traghetto per le Isole Borromee. Facciamo la prima tappa nella località più lontana, che è Baveno, mentre dedichiamo la visita alle due isole (Isola Superiore o dei Pescatori e Isola Bella) nel tragitto di ritorno. Decisione azzeccata (complimenti Giada), visto che scampiamo la pioggia e possiamo girare le due isolette, piccole ma graziose, in tutta tranquillità. Di ritorno a Stresa, facciamo un giretto sul trenino e poi dritti verso il Ristorante Pappagallo, dove gustiamo una buona cena.

09/08/11

La mattina tentiamo di visitare Arona, ma è giorno di mercato e l’eccessiva affluenza di macchine ci fa desistere. Rimandiamo al giorno dopo, sperando di essere più fortunati, e optiamo per la salita al Colosso di S.Carlo Borromeo. Singolare il pagamento del parcheggio nel piazzale antistante il monumento: da effettuarsi nel bar ristorante di fianco, al costo di euro 1,50 (caffè compreso). Singolare perchè non ci sono controlli, per cui è lasciato al buon senso delle persone se decidere di farlo o meno (in realtà abbiamo il sospetto che siano in pochi a farlo oltre noi). Il colosso è veramente imponente ed incute quasi rispetto. Per il pranzo torniamo alla Locanda dei Fiori e la scelta si conferma azzeccata. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Verbania, visitando prima Pallanza poi Intra. Pallanza offre poco, ma è molto carino il lungo lago. Intra è più grande e ci piace maggiormente. Da qui ci sono gli imbarchi per la sponda lombarda del lago, da potersi effettuare anche con la macchina, ma noi decidiamo di farlo a piedi. Sbarcati a Laveno si rimane però un pò delusi: avevo letto sulla Lonely Planet che la parte piemontese offre località più suggestive e la visita di Laveno ce ne dà una conferma. Rientrati ad Intra e fatta la dovuta capatina in una interessante libreria fronte lago, torniamo a Stresa per cenare al Pappagallo.

10/08/11

Come ripromessoci, torniamo ad Arona. Oggi l’atmosfera è tranquilla, per cui riusciamo a godere pienamente della bellezza di Piazza del Popolo, del corso pedonale e del magnifico lungo lago. Proprio perchè meno turistica rispetto a Stresa, Arona ci piace subito di più. Pranzo alla solita locanda (ormai siamo di casa) e primo pomeriggio dedicato a Feriolo, piccola località situata tra Stresa e Verbania, da dove ammiriamo un bellissimo scorcio del lago. Feriolo ci ricorda un pò le Cinque Terre, sia per le graziose insenature, che per le coloratissime casette che si affacciano sul lago. A metà pomeriggio decidiamo di dirigerci verso il confine svizzero. Il percorso è molto piacevole perchè costeggia costantemente il Lago Maggiore, ma anche perchè c’è sempre qualcosa di eccitante quando si attraversa il confine tra due stati. Oltrepassata la frontiera (senza nessuna formalità) ci rendiamo conto che è ancora l’italiano la lingua predominante e non poteva essere altrimenti, considerato che ci troviamo nel Canton Ticino. Ormai siamo all’estero, per cui, spinti dall’entusiasmo, ci allunghiamo fino a Locarno, dove sappiamo essere in corso l’annuale festival del cinema. L’atmosfera che ci accoglie ci cattura subito. Nella Piazza Grande tutto è vestito a festa, con i colori predominanti del giallo e del nero, che sono poi i colori del festival. La piazza è apparecchiata con mega schermo e con centinaia di sedie, pronte ad essere occupate dagli spettatori delle proiezioni serali. La particolare caratteristica delle facciate dei palazzi, che si affacciano sulla piazza, ci fanno paragonare Locarno ad Innsbruck. Con un pò di dispiacere lasciamo la città, con il rimpianto (con il senno del poi) di non aver scelto un alloggio in prossimità del confine. Per la cena ci fermiamo, sulla via del ritorno, a Baveno, dove gustiamo un’ottima pizza ed un ottimo profitteroles al Ristorante La Trappola.

11/08/11

E’ il giorno del rientro a casa, ma prima vogliamo andare alla scoperta del Lago d’Orta, a cui dedicheremo il primo pomeriggio. Nel desiderio di consumare il nostro ultimo pranzo alla Locanda dei Fiori, per la mattina programmiamo il ritorno ad Arona, così da non essere troppo distanti dal locale. Subito dopo mangiato raggiungiamo, via Stresa, Orta San Giulio, principale località dell’omonimo lago. Il paese è molto piccolo ma davvero caratteristico. Optiamo per girarlo anche sul trenino turistico. L’Isola San Giulio sembra quasi invitarci da lontano ad una sua visita, per cui ascoltiamo il suo richiamo e prendiamo subito il motoscafo che ci porta in pochi minuti al suo interno. L’Isola è percorsa praticamente da un’unica via che la attraversa in senso circolare, la Via del Silenzio. Fatte le dovute foto agli scorci più caratteristici, riprendiamo il motoscafo e quindi la nostra Yaris per il ritorno a Bologna.



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