Lac d’Annecy
La spesa da noi sostenuta, per un soggiorno di tre giorni tutto compreso, è stata di circa 200 euro, tenendosi un po’ larghi. L’unica spesa folle è stato il biglietto d’ingresso a/r per il Frejus, circa 40euro!!! Prima di partire, io e il mio fidanzato abbiamo consultato il sito www.Gites-de.France.It, per cercarci una chambre d’hotes dove alloggiare. Per l’itinerario invece abbiamo consultato l’efficacissimo sito della Michelin. Siamo partiti da Torino verso ora di pranzo e siamo arrivati nel paesino vicino ad Annecy, dove avevamo prenotato una stanza in un piccolo chalet in stile savoiardo, verso le 15.30. Sinceramente trovare la strada è stato un po’ difficile, secondo noi in francesi non sono proprio il massimo con le indicazioni!!! Lo chalet era molto suggestivo, immerso nel verde della campagna e in un silenzio quasi totale. La padrona di casa è stata davvero gentile e disponibile nel fornirci consigli su dove andare, cosa vedere, etc…Peccato non fosse altrettanto simpatica nel fare commenti sul nostro Paese. Altra pecca ricorrente tra i francesi!!! La città di Annecy è davvero molto carina.La chiamono anche la piccola Venezia per il fatto che si snoda tra numerosi canaletti. E’ un centro culturale e sportivo molto importante della regione, a quanto ci hanno spiegato, e lo si vede dalla grande quantità di giovani che si incontrano sui prati vicino al lago per suonare, cantare e fare sport. Noi abbiamo sempre mangiato nel centro città e in particolare in due localini suggestivi e non troppo costosi: la Sapiniere (crepes bretoni e tanto sidro) e a Les vieilles prisons, dove si possono gustare ottime fondue, tartiflette e raclette ( piatti tipici della regione). Nelle vicinanze della città consigliamo di visitare: il castello di Mont- Saint Bernard, il castello di Montrottier e le Gorges du Fier, profondissime gole scavate nella roccia dal fiume. Chi soffre di vertigini forse è meglio che se le eviti, lo spettacolo però è davvero grandioso.
Al ritorno abbiamo pensato di visitare l’abbazia di Altacomba, dove sono sepolti gli ex reali della famiglia Savoia. Per arrivarci la strada è un po’ complicata. Noi abbiamo pranzato in una trattoria con uno splendido panorama che da sul lago e sull’abbazia. Fantastico! Qui abbiamo potuto gustare l’ultima specialità della regione che mancava all’appello: i pesciolini di fiume fritti, serviti in una quantità esagerata sempre a prezzi davvero modici.
La visita all’abbazia è gratuita e da non perdere assolutamente!!! Siamo partiti da Altacomba verso le 16.30 e alle 19.00 eravamo purtroppo di nuovo a casa. Il ricordo di questo posto magico e un po’ fiabesco però e rimasto vivo, presto ci siamo riproposti di tornare e magari fermarci qualche giorno in più per godere a pieno di tutte le meraviglie di questo posto.
Alessandra.